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Autore Taxi driver
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 01-04-2004 01:41  
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In data 2004-03-31 20:47, seanma scrive:
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In data 2004-03-30 20:39, sandrix81 scrive:
Ieri finalmente sono riuscito a vedere questo film. Probabilmente dovrò rivederlo per apprezzarlo in pieno. Diciamo che nella prima parte mi stava quasi annoiando, non so, forse i tempi delle scene sono un po' lenti, o molto più probabilmente è solo una mia prima impressione.

Indubbiamente la regia di Scorsese è ottima; io non sono bravo a usare paroloni (tanto difficili quanto incomprensibili e spesso inutili), ma la New York ritratta è quasi più bella dell'originale.
Poi, nella seconda parte, avviene la svolta. Bickle fa un passo avanti di troppo verso... non so come dirlo, chiamiamola 'follia', anche se non mi piace molto. E allora la mente si concentra sullo schermo e non si stacca più. Fino alla fine, all'esplosione della violenza repressa, allo sfogo della frustrazione accumulata a causa di quella società che peggiora di giorno in giorno.

Il personaggio di Travis Bickle è caratterizzato alla perfezione, e perfettamente interpretato da De Niro; Jodie Foster è bellissima e i capelli lunghi di Harvey Keitel valgono il prezzo del biglietto .


Non c'è svolta,perlomeno non nel punto in cui dici tu.Il viaggio non viaggio di Travis è un raschiare nell'immondizia più nera....l'occhio di travis è il nostro occhio che non vuole vedere,le parole di travis sono le parole che non vogliamo dire..l'essere stesso di Travis è l'essere che non vogliamo,noi uomini "normali".Alla fine c'è un miglioramento che è in realtà un regresso perchè SPOILER Travis dicviene parte del mondo che ha sempre osservato con cinico e malato distacco..fungewndo da eroe suo malgrado è come se si imborghesisse,come se perdesse il suo sporco velo sulla realtà,assimilandosi ad essa,secondo Scorsese riacquistando però così la dignità perduta in guerra.....



No, la svolta era nel tono del film, non nella mente di Bickle.

Anzi, se non sbaglio hai detto quello che ho detto io, e cioè che Travis fa un passo di troppo... io avevo detto verso la follia (e non mi piaceva), tu dici diviene parte del mondo che ha sempre osservato (e schifato). Hai trovato le parole che non mi venivano.


Ma poi non eri tu quello che diceva "guardate il cinema come guardate un albero"? Merda, ci ho messo un quarto d'ora a capire che cosa volevi dire...
(sempre ammesso che l'abbia davvero capito...)
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 01-04-2004 15:13  
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In data 2004-04-01 01:41, sandrix81 scrive:
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In data 2004-03-31 20:47, seanma scrive:
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In data 2004-03-30 20:39, sandrix81 scrive:
Ieri finalmente sono riuscito a vedere questo film. Probabilmente dovrò rivederlo per apprezzarlo in pieno. Diciamo che nella prima parte mi stava quasi annoiando, non so, forse i tempi delle scene sono un po' lenti, o molto più probabilmente è solo una mia prima impressione.

Indubbiamente la regia di Scorsese è ottima; io non sono bravo a usare paroloni (tanto difficili quanto incomprensibili e spesso inutili), ma la New York ritratta è quasi più bella dell'originale.
Poi, nella seconda parte, avviene la svolta. Bickle fa un passo avanti di troppo verso... non so come dirlo, chiamiamola 'follia', anche se non mi piace molto. E allora la mente si concentra sullo schermo e non si stacca più. Fino alla fine, all'esplosione della violenza repressa, allo sfogo della frustrazione accumulata a causa di quella società che peggiora di giorno in giorno.

Il personaggio di Travis Bickle è caratterizzato alla perfezione, e perfettamente interpretato da De Niro; Jodie Foster è bellissima e i capelli lunghi di Harvey Keitel valgono il prezzo del biglietto .


Non c'è svolta,perlomeno non nel punto in cui dici tu.Il viaggio non viaggio di Travis è un raschiare nell'immondizia più nera....l'occhio di travis è il nostro occhio che non vuole vedere,le parole di travis sono le parole che non vogliamo dire..l'essere stesso di Travis è l'essere che non vogliamo,noi uomini "normali".Alla fine c'è un miglioramento che è in realtà un regresso perchè SPOILER Travis dicviene parte del mondo che ha sempre osservato con cinico e malato distacco..fungewndo da eroe suo malgrado è come se si imborghesisse,come se perdesse il suo sporco velo sulla realtà,assimilandosi ad essa,secondo Scorsese riacquistando però così la dignità perduta in guerra.....



No, la svolta era nel tono del film, non nella mente di Bickle.

Anzi, se non sbaglio hai detto quello che ho detto io, e cioè che Travis fa un passo di troppo... io avevo detto verso la follia (e non mi piaceva), tu dici diviene parte del mondo che ha sempre osservato (e schifato). Hai trovato le parole che non mi venivano.


Ma poi non eri tu quello che diceva "guardate il cinema come guardate un albero"? Merda, ci ho messo un quarto d'ora a capire che cosa volevi dire...
(sempre ammesso che l'abbia davvero capito...)


ah ok...certo la svolta è registica(conseguente al cambiamento di Travis)......be era un periodo un po' così.....
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sono un bugiardo e un ipocrita

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hal9000

Reg.: 13 Set 2004
Messaggi: 1519
Da: treviglio (BG)
Inviato: 04-11-2004 21:30  
bellissimo, non c' è che dire. un angelo vendicatore che prima osseva e dopo ordina.
secondo me un personaggio così bello e con una psicologia così elaborata non si troverà più facilmente.
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"Anche i pomodori sanno che non si sfugge al passato"

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 25-01-2005 00:12  
quote:
In data 2004-11-04 21:30, hal9000 scrive:
bellissimo, non c' è che dire. un angelo vendicatore che prima osseva e dopo ordina.
secondo me un personaggio così bello e con una psicologia così elaborata non si troverà più facilmente.



Quoto in pieno e spero che quest'anno Scorsese ce la faccia a vincere l'oscar (anche se una parte di me spera di no per rimanere in compagnia di Kubrick e di altri che non sto a citare!)
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Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega

Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout!

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eternal

Reg.: 15 Gen 2005
Messaggi: 58
Da: roma (RM)
Inviato: 25-01-2005 09:31  
taxi driver...ovverossia il CINEMA

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Davil89

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 6581
Da: Soliera (MO)
Inviato: 14-02-2005 23:40  
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In data 2005-01-25 09:31, eternal scrive:
taxi driver...ovverossia il CINEMA




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"Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso"

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 15-02-2005 14:54  
quote:
In data 2005-02-14 23:40, Davil89 scrive:
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In data 2005-01-25 09:31, eternal scrive:
taxi driver...ovverossia il CINEMA








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hal9000

Reg.: 13 Set 2004
Messaggi: 1519
Da: treviglio (BG)
Inviato: 16-02-2005 20:22  
TAXI DRIVER di Martin Scorsese

Travis Bickle, ventiseienne reduce del Vietnam, tornato in patria dopo aver combattuto la guerra, non riesce più a dormire la notte. Trascorre le giornate a girare New York e a vedere in squallidi cinema dei porno film; dopo chissà quante settimane passate senza chiudere occhio, decide di trovare lavoro come tassista, in modo da riempire il tempo e guadagnare qualche soldo. Però da quando ha rimesso piede in America Travis è nervoso, frustrato e distaccato verso una società che sembra non volerlo riaccettare. L’ambientamento gli è molto difficile nonostante frequenti dei colleghi. Dall’interno del suo taxi osserva, memorizza, giudica una città abitata da malavitosi, magnaccia, spacciatori, prostitute e teppisti. Per rimediare alla sua sensazione di isolamento, ripulire i marciapiedi dalle squallide persone viste per le strade mediante “sana” violenza, gli sembra il metodo più efficace. Forse per sadico passatempo di una persona al limite della ragione, o forse per sentirsi parte di un mondo marcio, o, semplicemente per darsi un obiettivo, il protagonista troverà un occasione di sfogo verso gli sfruttatori di una giovanissima prostituta. Taxi driver è un film di grande impatto emotivo, e trova il suo punto di forza nel personaggio principale, una persona scocciata e quasi paranoica, sempre alla ricerca di un qualcosa che non riuscirà mai a trovare, ossia la pace interiore. Accentuata dalla inquietante interpretazione di de Niro, la vena folle e rabbiosa di Travis trova come giustificazione dell’atto violento, la giustizia da compiersi verso gente violenta: da qui si nota una contraddizione del personaggio, che può essere letta come metafora delle vere e proprie contraddizioni umane. Per rimediare al continuo disgusto verso i suoi stessi concittadini che vede attraverso i vetri del taxi, l’antieroe si butterà in un’impresa suicida, un viaggio verso l’autodistruzione che, alla fine, lo renderanno parte di quella gente viscida e meschina che tanto osservava con occhi serrati( ma i media, dopo la carneficina, lo acclameranno come un eroe). La mdp che spesso si distacca dalle azioni del protagonista, i critici commenti off di Travis e la colonna sonora jazz di Bernard Herrmann aggiungono al film un ulteriore senso di malinconia e distacco verso un mondo sempre più ostile nei nostri confronti.


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dende83

Reg.: 26 Giu 2004
Messaggi: 235
Da: La Maddalena (SS)
Inviato: 04-03-2005 13:39  
secondo me è un po banale
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BUFFY FOREVER

Anya : Per amore del cielo Andrew! Sei qua dentro da mezzora, che cosa stai facendo?
Andrew : Intrattenimento ed erudizione.
Anya : perché non ti masturbi semplicemente come tutti?

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dende83

Reg.: 26 Giu 2004
Messaggi: 235
Da: La Maddalena (SS)
Inviato: 04-03-2005 13:39  
Hhhhhhihihihiihhhihihihhii
stavo scherzando
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BUFFY FOREVER

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DonNight89

Reg.: 12 Feb 2005
Messaggi: 377
Da: Spongano (LE)
Inviato: 06-03-2005 19:46  
giorni fà l'ho visto ma non è proprio una gran cosa:
Carino!!

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darkStar

Reg.: 27 Gen 2005
Messaggi: 71
Da: Houston (es)
Inviato: 06-03-2005 20:29  
ragazzi vi chiedo una vtra interpretazione..
avete presente l'ultima scena in cui travis dopo avere portato Betsy a casa in taxi...ha uno scatto nervoso col viso
Ke vuol dire per voi?
Che nn è ancora completamente guarito o cosa?

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Poisonidea

Reg.: 27 Ago 2003
Messaggi: 134
Da: Torino (TO)
Inviato: 06-03-2005 23:51  
quote:
In data 2004-03-22 11:06, sergenta scrive:che qui invece dovrebbero costituirne il centro: il tassista, solo e straniato, che insegue una realtà di concreti rapporti umani che gli sfugge, e esplode



E non è fantastico che Scorsese sia riuscito a trattare più che profondamente (altro che freddamente)ciò di cui tu parli più altri mille aspetti dell'uomo metropolitano?
Poi, cosa di meno freddo se non farci entrare nel mondo del protagonista da come percepisce ciò che lo circonda?

..bah! non capisco
_________________
La verità dentro le persone è cosa tanto fragile da cambiare totalmente nel solo modo di riceverla.

once you SurpOp you can't stop

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Jakkma

Reg.: 07 Mag 2003
Messaggi: 1168
Da: Busto Arsizio (VA)
Inviato: 08-03-2005 07:55  
Secondo me, un grande tema di questo film è l'incomunicabilità di Travis con chi lo circonda: penso al dialogo con Wizard, che Travis non capisce e resta un monologo; alla telefonata con Betsy subito dopo la figuraccia al cinema, durante la quale Scorsese inquadra il corridoio vuoto; al dialogo con il senatore Palantine nel taxi; a quello con Iris, prima nel bordello e poi al bar...Anche alla fine, Travis è visto come un eroe, ma lo è davvero? Lui non sembra così cambiato; credo che il primo piano dei suoi occhi, come all'inizio, lo confermi.
_________________
La storia è maestra, ma nessuno impara quasi mai niente. -Marco Travaglio-
L'indipendenza è una bella cosa; purtroppo, non ci sono uomini liberi. -Peter Gomez-

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TonyLeung

Reg.: 21 Ago 2002
Messaggi: 412
Da: Tivoli (RM)
Inviato: 30-01-2006 15:14  
Capolavoro della cinematografia statunitense degli anni ’70, Taxi Driver è una cruda rappresentazione della società americana, cresciuta con falsi miti e disillusa dal grande sogno.
Il malessere del protagonista è speculare a quello dell’autore, Paul Schrader, che attinse molto dalle sue esperienze personali per cercare di delineare i tratti caratterizzanti del personaggio di Travis. Quindi basandosi sui suoi problemi di insonnia, sui suoi disturbi maniaco-depressivi legati all’alcolismo ed a un matrimonio fallito alle spalle, Schrader decise di aggiungere molti di questi aspetti della sua vita privata e sfruttarli in sceneggiatura con l’intento di creare un eroe disturbato, dalla psicologia complessa ma che rendesse evidente l’inquietudine e l’ansia di un uomo che riesce a guardare il mondo soltanto stando rinchiuso all’interno di un abitacolo di un taxi.
Travis Bickle è la personificazione di un concetto: l’impreparazione dell’uomo moderno, afflitto da mille sofferenze ma incapace di suicidarsi. L’ esplosione di violenza nei confronti dei simboli della corruzione (il senatore) e del degrado umano (il pappone) sono solo il riflesso della frustrazione che si annida in lui e che non riesce a sfogare in altro modo così quando se ne renderà conto, nella scena della sparatoria finale, sarà lui stesso a puntarsi la pistola alla tempia.

http://www.termedinamiche.it/?q=node/121

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