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Nemico pubblico di M. Mann |
HaroldKid
 Reg.: 11 Gen 2009 Messaggi: 4589 Da: milano (MI)
| Inviato: 09-11-2009 19:12 |
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Neuromante
 Reg.: 30 Gen 2008 Messaggi: 188 Da: Hyperion (es)
| Inviato: 09-11-2009 20:56 |
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Che c'è? C'hai la scopa di paglia ?
_________________ La mia casa ha 96 stanze su 104 mondi diversi |
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Skizotrois
 Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 09-11-2009 21:05 |
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A me quello che fa più ridere è Marien che non vede i film perchè sa già come sono. Però fa la critica a priori.
Si potrebbe in effetti inventare la categoria "parlo di un film presupponendo che ci azzecco". Un critico pregiudiziale sulle proprie categorie illimitate di conoscenza.
Solo che questo presuppone un certo grado di megalomania e anche una sovrastima di sè stessi.
Il suo non capire INLAND EMPIRE presuppone non solo il fatto che non l'abbia visto, ma che anche se l'avesse visto non l'avrebbe mai potuto sentire. Perchè non lo possiede dentro. E' il guaio delle categorie presupposte illimitate ma che si rivelano transennate.
_________________ "Saremmo voluti rimanere nella spensieratezza della nostra età, ma la vita ci fece crescere in fretta" |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 09-11-2009 21:18 |
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ma che minchia state dicendo?
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Blog |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 09-11-2009 21:46 |
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quote: In data 2009-11-09 21:18, oronzocana scrive:
ma che minchia state dicendo?
| che un critico anglofono ha scritto una cazzata.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 09-11-2009 21:55 |
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quote: In data 2009-11-09 21:46, sandrix81 scrive:
quote: In data 2009-11-09 21:18, oronzocana scrive:
ma che minchia state dicendo?
| che un critico anglofono ha scritto una cazzata.
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ah, ma quello era chiaro.
edit: fatemi leggere però... o i pregiudizi io.
_________________
Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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[ Questo messaggio è stato modificato da: oronzocana il 09-11-2009 alle 21:57 ] |
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eltonjohn
 Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 09-11-2009 22:00 |
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quote: In data 2009-11-09 18:36, Neuromante scrive:
Cazzarola , c'è da crepare dal ridere...
Di un po, ma almeno al cinema la scopa dal culo la togli ? No perchè altrimenti sarebbe un bel ridire alle tue spalle ...
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Togliergli la scopa dal culo è come togliere il ciuccio a un neonato, una crudeltà gratuita.....
_________________
Siamo ormai romagnoli, ma i mangia ciauscolo faranno un inutile ricorso rendendosi così ulteriormente ridicoli
[ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 09-11-2009 alle 22:03 ] |
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Skizotrois
 Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 09-11-2009 22:20 |
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quote: In data 2009-11-09 21:46, sandrix81 scrive:
quote: In data 2009-11-09 21:18, oronzocana scrive:
ma che minchia state dicendo?
| che un critico anglofono ha scritto una cazzata.
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non è una cazzata
è un paradosso estetico
un silogismo stilistico iperbolico
che potrebbe fare riflettere e discutere
_________________ "Saremmo voluti rimanere nella spensieratezza della nostra età, ma la vita ci fece crescere in fretta" |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 09-11-2009 23:13 |
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quote: In data 2009-11-09 21:05, Skizotrois scrive:
A me quello che fa più ridere è Marien che non vede i film perchè sa già come sono. Però fa la critica a priori.
Si potrebbe in effetti inventare la categoria "parlo di un film presupponendo che ci azzecco". Un critico pregiudiziale sulle proprie categorie illimitate di conoscenza.
Solo che questo presuppone un certo grado di megalomania e anche una sovrastima di sè stessi.
Il suo non capire INLAND EMPIRE presuppone non solo il fatto che non l'abbia visto, ma che anche se l'avesse visto non l'avrebbe mai potuto sentire. Perchè non lo possiede dentro. E' il guaio delle categorie presupposte illimitate ma che si rivelano transennate.
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Non ho visto Nemico Pubblico, come già affermato, prima o poi lo farò. La mia firma, come già ribadito altrove, è la citazione di una già nota citazione che implica una (non) scelta dovuta ai naturali, sani e indiscutibili pregiudizi che, solitamente, matura chi possiede una cultura della visione oltre ad una cultura del visto che può essere più o meno densa ma che si forma in tutti coloro che hanno o hanno avuto la possibilità di vedere film. Senza il pregiudizio, il giudizio risulterebbe anonimo e privo di forza espressiva, la critica si fonda anche su quello, è un dato di fatto ovvio. Di volta in volta, il pregiudizio può rafforzarsi, scalfirsi, essere sostituito da un nuovo pregiudio, ma non può e non deve sparire, pena la scomparsa della critica stessa. La potenza della critica risiede nel suo coinvolgere l'emotività, la benzina dell'estetica, da ciò l'imprescindibilità del coinvolgimento del pregiudizio. Da qui anche la differenza sostanziale che passa tra quello che scrivo io e quello che in qualunque momento e in qualunque condizione, potresti scrivere tu... Ma non preoccuparti, anche qui c'è del pregiudizio, poichè non ti nego che mi hai sempre fatto un po' cagare, caro Skizzetto.
Detto ciò, macchiandomi di ulteriore pregiudizio, rimando ulteriormente la visione di Nemico Pubblico per darti ancora qualche chances in questo divertentissimo dibattito. Però cazzo, non giocarti male le carte perchè, nonostante il tuo vantaggio e il mio attuale handicap, non hai ancora tirato fuori una sola parola sul film... |
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utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 09-11-2009 23:15 |
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quote: In data 2009-11-09 21:55, oronzocana scrive:
o i pregiudizi io.
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ARGH!!!!!!!!!!!!!!!!
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 09-11-2009 23:59 |
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quote: In data 2009-11-09 22:20, Skizotrois scrive:
quote: In data 2009-11-09 21:46, sandrix81 scrive:
quote: In data 2009-11-09 21:18, oronzocana scrive:
ma che minchia state dicendo?
| che un critico anglofono ha scritto una cazzata.
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non è una cazzata
è un paradosso estetico
un silogismo stilistico iperbolico
che potrebbe fare riflettere e discutere
| il massimo della discussione che si può fare è:
"oh"
"che è?"
"pinco pallino ha detto che Miami vice:Nemico pubblio = Mulholland:Inland empire"
"che cazzata"
"infatti sì"
"non ha alcun senso possibile"
"affanculo pinco pallino"
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Skizotrois
 Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 10-11-2009 00:21 |
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Mann è solo apparentemente un regista classico. Nemico Pubblico parla solo apparentemenre di rapine, di evasioni, di caccia al nemico pubblico, di amori che finiscono al suono di una canzone bye bye blackbird, di un soggetto che diventa l'oggetto della propria visione in una sala cinematografica.
Se tu avessi visto il film non avresti potuto fare a meno di notare che la scena di Dillinger che prima vede rappresentato sè stesso e poi la propria fine in Manatthan Melodrama richiama alla memoria il prefinale di INLAND EMPIRE (che tu continui a non possedere, quindi a non capire) in cui la Dern vede rappresentata sè stessa.
Quindi di cosa parla Nemico Pubblico?
Parla di quello che i personaggi di Mann osservano nel fuoricampo, quando guardano le distese d'acqua marine, quando sembrano ombre di fantasmi nelle splendide immagini notturne, quando occupano solo i lati della inquadratura come rimpicciolendosi al solo pensiero di essa. Nemico Pubblico parla di Blackbird, ovvero non del Merlo ma del destino di morte, che è poi sempre l'oggetto del fuoricampo di Mann. Il destino negli occhi di un uomo ferito a morte che Christian Bale fissa per un momento e non dimenticherà mai più (fino ad arrivare al suicidio nella realtà documentaria dei fatti), il destino di Dillinger che cerca di sfuggire al suo destino di morte con un continuo sberleffo del potere e delle istituzioni. L'ossessione d'amore che lo accompagna fino all'ultimo respiro è un ultimo tentativo di prendersi gioco della morte rivolgendo il suo ultimo pensiero alla persona che ama ("bye bye blackbird" è proprio la canzone dell'innamoramento, della danza della vita che tenta di esorcizzare la morte).
Mann traveste la sua sperimentazione sul concetto di morte con delle strutture apparentemente classiche di cinema noir. Ma usa molto la camera a mano, proietta lo spettatore nel centro dell'azione, continua la sua discesa nelle ombre della notte (morte), lateralizza, decentra, sfoca il primo piano per lasciarci intravedere il nulla della morte. La stessa scena d'amore tra il gangster e la pupa viene girata mescolando due momenti temporali differenti, il momento silenzioso dell'amplesso e il momento delle parole che si alternano ad intervalli regolari. Quando Bale e Depp si incontarno in prigione il dialogo tra loro due (stupendo nella sua costruzione) sottende che il nemico pubblico che stanno cercando di sconfiggere è la Morte.
Bale non è che il negativo-positivo di Depp, la monolitica rudezza dello sbirro nasconde quella paura di morte che slatentizza la ironia e la spavalderia del gangster.
Allora di che cosa parla INLAND EMPIRE? Della morte Dell'amore.
Ecco perchè pur nel paradosso dell'accostamento, la critica americana aveva centrato il tema comune dei due film
_________________ "Saremmo voluti rimanere nella spensieratezza della nostra età, ma la vita ci fece crescere in fretta" |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 10-11-2009 01:26 |
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quindi Nemico pubblico e Inland empire sono simili perché parlano di amore e morte e fanno un po' di metacinema? minchiaminchia! allora sono proprio identici, e con loro altre centinaia di film. sono simili perché girati in digitale? perché sono entrambi noir? no no, mi sembrano accostamenti tutti molto interessanti eh. però trovo ancora più interessante tagliarmi le unghie dei piedi.
ma poi non era del rapporto di ognuno dei due con il proprio precedente che si parlava?
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 10-11-2009 01:27 |
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e soprattutto ora marien farà una battuta di merda su dellamorte dellamore, altro film geniale che non ha mai capito e posseduto.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Skizotrois
 Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 10-11-2009 06:42 |
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La discussione era sulla struttura stilistica che nasconde due approcci simili. Sul fatto di lasciare sotto la superficie apparentemente piana delle cose migliaia di circoli collaterali e interpretazioni. Del fatto che lo sguardo di Jhonny Depp e di Laura dern è quello di un cinema che muore per resuscitare dalle proprie ceneri. Lynch e Mann come alfieri di un modo di fare cinema che destruttura i canoni tradizionali del cinema. Il primo lo fa con la deriva surreale e onirica di storia e personaggi che si avviluppano su sè stessi perdendo la propria identità. Il secondo nascondendo tutto questo dietro una struttura classica ma lasciando intravedere lo stesso inferno.
Insomma come nei vecchi dipinti se vai a fare una radiografia ci trovi sotto altri dipinti.
Scavando dietro gli starti superficiali di un film di Mann ci trovi le stesse derive postmoderne dei film di Lynch.
Io l'ho trovata una critica stimolante in tal senso: il titolo dell'articolo poteva essere Mann e Lynch e la deriva dello sguardo nel cinema contemporaneo.
Tu puoi continuare a tagliarti le unghie dei piedi
_________________ "Saremmo voluti rimanere nella spensieratezza della nostra età, ma la vita ci fece crescere in fretta" |
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