FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - Tim Burton's nightmare after Christmas: Sweeney Todd
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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Tim Burton's nightmare after Christmas: Sweeney Todd   
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Autore Tim Burton's nightmare after Christmas: Sweeney Todd
utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 24-02-2008 13:24  
Magari fossero state solo mocciose. Da me tutta la fila dietro si lagnava ad ogni

"I feeeeeeel you... Jo-haaa-naaaa"

ed ogni volta che Depp apriva bocca per cantare sentivi chi sbuffava di là o chi inveiva in modo colorito.

Mettendo da parte il fatto che il mio regista preferito è Burton, trovo molto triste situazioni di questo tipo... E' come se non si avesse rispetto per il lavoro altrui, a prescindere. L'ho trovata una forma di maleducazione non solo nei confronti di chi ha buttato il sangue (in tutti i sensi) sul film, ma anche per chi se ne stava per i cazzi propri (tipo me) a guardarselo.
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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 24-02-2008 13:24  
quote:
In data 2008-02-24 13:19, Lollina scrive:
quote:
In data 2008-02-24 13:11, TomThom scrive:
quote:
In data 2008-02-24 12:39, utopia scrive:
...Comunque sono stata l'unica sfortunata costretta a subirsi le lamentele di un pubblico ignaro del fatto che fosse un musical?


Ecco...mi hai fatto passare la voglia di andare a vederlo...Sono praticamente certo che troverò gente simile, attirata solo dal nome Johnny Depp...Che pena.


Ma no dai, non si tratta di pena, è che non a tutti piacciono i musical.


Bè, certo, il musical può piacere o meno, come tutte le cose.
Ma quello che mi infastidisce sono le persone che vanno al cinema senza minimamente sapere ciò che vedranno...
E per di più magari disturbano chi è davvero interessato.
Da prenderli e buttarli in un inceneritore.
_________________

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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 24-02-2008 13:27  
quote:
In data 2008-02-24 13:24, utopia scrive:
Magari fossero state solo mocciose. Da me tutta la fila dietro si lagnava ad ogni

"I feeeeeeel you... Jo-haaa-naaaa"

ed ogni volta che Depp apriva bocca per cantare sentivi chi sbuffava di là o chi inveiva in modo colorito.



Allora sono stato fortunato!


(comunque quelle due erano insopportabili!)

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Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

[ Questo messaggio è stato modificato da: Hias84 il 24-02-2008 alle 13:27 ]

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Lollina
ex "lolly19"


Reg.: 11 Gen 2002
Messaggi: 19693
Da: albenga (SV)
Inviato: 24-02-2008 13:33  
quote:
In data 2008-02-24 13:24, TomThom scrive:
quote:
In data 2008-02-24 13:19, Lollina scrive:
quote:
In data 2008-02-24 13:11, TomThom scrive:
quote:
In data 2008-02-24 12:39, utopia scrive:
...Comunque sono stata l'unica sfortunata costretta a subirsi le lamentele di un pubblico ignaro del fatto che fosse un musical?


Ecco...mi hai fatto passare la voglia di andare a vederlo...Sono praticamente certo che troverò gente simile, attirata solo dal nome Johnny Depp...Che pena.


Ma no dai, non si tratta di pena, è che non a tutti piacciono i musical.


Bè, certo, il musical può piacere o meno, come tutte le cose.
Ma quello che mi infastidisce sono le persone che vanno al cinema senza minimamente sapere ciò che vedranno...
E per di più magari disturbano chi è davvero interessato.
Da prenderli e buttarli in un inceneritore.




Sì beh un po' infastidiscono... ma io alla fine me ne frego degli altri e mi concentro sul film, soprattutto se mi piace.
Un po' come quando andai a vedere La Promessa dell'Assassino (un film secondo me bellissimo) e in sala c'erano ragazzini (tamarri, caso strano) che facevano commenti di un'idiozia spaventosa, dicendo sarcasticamente: Ma che bel film!
Vabbè ma certa gente non ha neanche la capacità di seguire la trama di Vacanze di Natale.
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Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 24-02-2008 13:39  
quote:
In data 2008-02-24 13:33, Lollina scrive:
Sì beh un po' infastidiscono... ma io alla fine me ne frego degli altri e mi concentro sul film, soprattutto se mi piace...


Beata te che ci riesci...Io amo il religioso silenzio in sala, odio pure se un amico mi chiede una caramella bisbigliando...
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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 24-02-2008 13:40  
Lolli, vero che ci vuole concentrazione però se hai chi ti schiamazza nell'orecchio l'unica concentrazione che ti rimane è quella per non mandarlo a fare in culo!

Io non potrò mai dimenticare quando andai a vedere Spider Man 3 ed un gruppo di cafoni dietro di me si mise a ridere quando vide il funerale del padre di Harry Osborn.
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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 24-02-2008 13:45  
quote:
In data 2008-02-24 13:40, utopia scrive:
...Io non potrò mai dimenticare quando andai a vedere Spider Man 3 ed un gruppo di cafoni dietro di me si mise a ridere quando vide il funerale del padre di Harry Osborn.


Pensa che a me è capitata una cosa simile, vissuta da protagonista attivo...Al contrario...E in minoranza.
A Natale per digerire il pranzaccio mi sono fatto trascinare a vedere l'ultimo del Pieraccione...Tutti che ridevano ogni due minuti come dei pazzi, mentre io avrò sì e no accennato un mezzo sorriso nei pressi dei titoli di coda, dopo quel finale talmente patetico da strappare una risata forzata...
_________________

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 24-02-2008 13:51  
Una moglie bellissima.

Voto:

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Let's make the best of the situation
before I finally go insane.
Please don't say we'll never find a way
and tell me all my love's in vain.

Laila, Eric Clapton

[ Questo messaggio è stato modificato da: utopia il 24-02-2008 alle 13:52 ]

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 24-02-2008 15:52  
Ferretti DEVE vincere l'oscar questa sera, le scenografie di questo film sono superbe.

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 24-02-2008 16:02  
quote:
In data 2008-02-24 15:52, Chenoa scrive:
Ferretti DEVE vincere l'oscar questa sera, le scenografie di questo film sono superbe.


Sono d'accordo. Tanto per Depp ci ho rinunciato. Sinceramente, però, mi sono meravigliata della mancata candidatura della Bonham Carter.
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 24-02-2008 20:04  
quote:
[i]In data 2008-02-24 12:39, utopia scrive
Comunque sono stata l'unica sfortunata costretta a subirsi le lamentele di un pubblico ignaro del fatto che fosse un musical?




va comunque detto che la promozione italiana,sapendo quanto noi amiamo il musical,ha messo in giro trailer che tutto fanne pensare tranne che a attacchi ingiustificati di canto.poi che il pubblico in sala molto spesso e in generale rompa i coglioni,è un fatto indiscutibile
ciao!

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SimoneNepo

Reg.: 12 Gen 2008
Messaggi: 59
Da: TORINO (TO)
Inviato: 24-02-2008 23:25  
Sigh avevo scritto la recensione e poi è andata via la luce poco prima del go al post...quindi la riscrivo ma in maniera un po' più breve e concisa

Premetto una cosa: E' un MUSICAL, e io detesto i Musical quindi cerco di parlarne in maniera oggettiva, dicendovi già che cmq l'ho trovato pesante e che probabilmente nn lo rivedrò, ma solo a causa di questo cosa...il film in se è di alto livello.

RECITAZIONE: Depp lavora come sempre benissimo, anche se in questo caso, mi sa di già visto, come se avesse riciclato molti pezzi dai suoi ex personaggi (Sparrow e Edward su tutti), molto bravi tutti gli altri, anche se la figlia/pupilla di Rickman non mi ha convinto, l'ho trovata piatta e poco caratterizzata.

REGIA/FOTOGRAFIA/SCENOGRAFIA/MONTAGGIO: Tutto su altissimi livelli, ovviamente sempre sullo stile di Burton,non mi sono piaciuti i titoli di testa ma finalmente mi rivedo un film senza nessun accenno a questa odiosissima e strausata macchina a mano, la fotografia è ottima, scura, quasi monocromatica, deprimente...pessimista(come tutto il film)quasi come se volesse portare lo spettatore nella mente di Burton... tranne in un sogno in cui diventa di colpo tutto colorato e idilliaco, stessa cosa per la scenografia, candidata agli Oscar, fenomenale. Credo che oramai, da un regista come Burton ci si possa aspettare sempre lo stesso grande livello tecnico in tutti i film, senza sorprese.

SCENEGGIATURA: In se è abbastanza semplice, poco articolata e raccontata in modo molto lineare, il finale è interessante, forse prevedibile, ma non manca di qualche sorpresa. La narrazione in alcuni momenti è un po fiacca, ma regge fino alla fine e il coinvolgimento è assicurato, purchè si ami lo stile di Burton.

Il film è notevolmente violento, anche se lo splatter è di tipo tarantiniano, quindi esagerato e poco realistisco (più fumettistico), e per questo potrebbe dare meno fastidio.
Le canzoni sono molto belle, e sono tante...circa il 65-70% del film.


Voto 1-6= 4



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Laggiù c'è qualcosa in agguato, e non è un uomo....moriremo tutti.

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 25-02-2008 11:37  
quote:
In data 2008-02-24 13:24, utopia scrive:
Magari fossero state solo mocciose. Da me tutta la fila dietro si lagnava ad ogni

"I feeeeeeel you... Jo-haaa-naaaa"




ahahahahah, è vero. Anche i miei vicini di poltrona mostravano lo stesso risentimento.
Per non parlare poi di quando i sottotitoli sono scomparsi dallo schermo, inghiottiti in un fuori quadro di un operatore assonnato, creando una sommossa popolare.
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 25-02-2008 11:45  
Nonostante il plot del musical (che non ho mai apprezzato) possa facilmente imbrigliare quest'opera in un genere che va stretto ai toni scuri e alla drammaticità di ciò che racconta, Burton sa girarsela a proprio vantaggio, rimarcando quell'ironia e quel senso dell'irriverenza sociale che già aveva mostrato in gran parte della sua filmografia precedente.
Proprio per essere un film cantato, ed un genere narrativo che quindi non apprezzo, invece Sweeny Todd scorre notevolmente, avvince e talvolta disturba, nella sua visione splatter della violenza che pima i essere fisica, nasce come psicologica. Burton veste ancora una volta la sua opera di intransigente moralismo che, però, non risulta mai pedante od ipocritamente connotato da opportunismi di sorta. Piuttosto si autocita (fin dai titoli di testa) rappresentando la società come un marchingegno diabolico, oliato da quel sangue denso e sigillante che già trovammo nell'ottimo Seepy Hollow (1998), ma anche molto più pessimisticamente generalista - non volendo, tuttavia, proporsi alle platee come verità assoluta, bensì come punto di vista di uno scontento protagonista (un Johnny Depp ancora una volta in perfetta trasformazione fisica e caratteriale) - connotando non solo più la borghesia, ma la comunità tutta, quale colpevole delle frustrazioni del singolo. Il macabro valzer delle gole tagliate, con lo stomachevole girotondo di cannibalesca gastronomia, vogliono calcare la penna sulla fase di autodistruzione che sta vivendo la società, ponendo forse l'accento sulla morte della reciproca comprensione e sulla cecità dell'odio vendicativo, non più di natura classista, ma di intima ed inestirpabile radice.
E la rivalsa manca. La vendetta abbatte le barriere sociali, si dispensa con maggiore equità, si insinua anche fra le differenze sociali ed apparentemente colma i disagi confortando col senso della magra consolazione ogni umana esistenza che si getta via in quella fogna piena di topi che è la vita. Ma il suo sacrificio di sangue schizzato, poi, porta inevitabilmente alla distruzione definitiva. E da lì, poi, non si torna più indietro.

(SPOILER)


Nell'ultimo atto di questa tragica favola ritmata, io simbolismo burtoniano sembrrebbe prendere spunti anche dalla Pietà di Michelangelo, vestendola di significati nuovi, inediti e forse dissacrtori: mentre la goivinezza della Vergine dello scultore italiano voleva rappresentare la vittoria dell'incorruzione e della castità sul deterioramento fisico e morale, il Depp macchiato del crimine e del sangue infettto dall'odio vuole dimostrare come proprio la vendetta si debba necessariamente inginocchiare al cospetto del giudizio finale. Ed il barbiere che gioca ai moralismi e ai riequilibrii equii e giusti, ora, si arrende alla propria inconcludenza.

_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Richmondo il 25-02-2008 alle 11:51 ]

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Bonekamp

Reg.: 13 Gen 2008
Messaggi: 202
Da: roma (RM)
Inviato: 25-02-2008 16:56  
La vendetta. Una vendetta senza redenzione, senza possibile soddisfacimento, senza fine. La vendetta, la violenza come condizione di vita, inesorabile turbinio molesto, privo di appiglio alcuno, privo di possibilità, di volontà di risalita.
Tim Burton torna a dipingere uno scenario cupo, umido, caustico, vagamente dickensiano, per raccontare una storia che si adatti, si plasmi al suo mondo, una storia macabra di sangue, morte e fetore, irreale, fantastica, ma verosimile fino al punto di generare un qual certo disagio nello spettatore.
La storia di Sweeney Todd è quella di un sanguinario Montecristo, strappato alla propria bella e alla propria figlia da un potente giudice malvagio, il giudice Turpin, e che, tornato da una lunga e ingiusta prigionia, cercherà in tutti i modi di vendicarsi. Lo farà insieme ad un’inaspettata complice, miss Nelle Lovitt, una locandiera che nasconde più cose di quel che appare.
Nemmeno i larghi finestroni dello studio da barbiere di Todd riescono a illuminare una scenografia (realizzata dall’italiano Dante Ferretti) che Burton volutamente sporca, oscura, soffoca. L’unica tonalità che si distingue tra il bianco cadaverico del volto di Johnny Depp e il nero più cupo dei camini di Londra è il rosso del sangue che schizza prepotente dalle gole recise del barbiere di Fleet Street.
Burton si destreggia nel campo che gli è più congeniale, quello dell’immaginifico, sporcando la propria narrazione con un tono denso, quasi horrorifico, avendo il coraggio di mettere sul piatto sequenze scomode, trasudanti di macabro e di violenza, che rischiano di essere indigeste al pubblico che solitamente segue le sue storie ai confini del favolistico.
La pellicola tuttavia non convince pienamente. Nonostante lo sforzo a livello visivo, lo script è fragile. Una tendenziale mancanza di patos e di immedesimazione contraddistingue il film, che si adagia sul proprio lato “maledetto”, mancando di sostanziale profondità. D’altro canto le musiche sono solide, orecchiabili, ma non memorabili, non rimangono in testa per più di qualche istante. E questo, per un musical in cui il cantato occupa il 90% delle battute complessive, non può non essere un problema.
Il mix così è quello di un film nulla più che discreto, buono, ottimo, per i fans accaniti del regista, ma sostanzialmente vuoto, privo di fascino, nonostante la realizzazione delle ambientazioni e la fotografia creino un’impalcatura visiva degna del miglior Burton.


pubblicata già qui

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