FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - King Kong 2005 di Peter Jakson
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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > King Kong 2005 di Peter Jakson   
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Autore King Kong 2005 di Peter Jakson
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 23-12-2005 21:45  
quote:
In data 2005-12-23 21:41, Marienbad scrive:
quote:
In data 2005-12-15 18:34, gatsby scrive:
comunque sia il film non mi ha convinto, troppo lungo e poco coinvolgente.


Corro a vederlo!


beh del resto dopo quello che ha detto Ghezzi...



[ mi ricordo quello che ha detto Ghezzi e non mi ricordo quello che ho detto io... fottuta demenza ]
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-12-2005 21:46  
Gazzby mi ha convinto più di Ghezzi
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 23-12-2005 21:47  
con il sincrono ha perso tutto il suo fascino...
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-12-2005 21:50  
No, semplicemente è più facile che Gazzby dica una cazzata piuttosto che Ghezzi non ne dica affatto.
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 23-12-2005 22:02  
quote:
In data 2005-12-23 21:41, Marienbad scrive:
quote:
In data 2005-12-15 18:34, gatsby scrive:
comunque sia il film non mi ha convinto, troppo lungo e poco coinvolgente.



Corro a vederlo!



classico tuo post di bentornata.
Che sarcasmo!
ps:sò che è impegnativo leggere anche oltre la prima riga (o primo post), soprattutto per chi è pieno di se.

_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-12-2005 22:07  
In verità non ho letto un cazzo, mi ha fatto un riassunto Petrus.
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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ssj4gohan

Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
Inviato: 25-12-2005 15:40  
In verità il problema più grande è stato quello di presentare il film come un remake...Io non sono mai stato un grande ammiratore dello scimmione peloso (al contrario di Godzilla) ma ho voluto studiare la nuova fatica di Jackson. La prima ora è un assaggio della verità degli anni '30 di un'America cje ha saputo reagire "a modo suo" durante la crisi economica, ma non addentriamoci perchè è risvolta soprattutto a chi di storia ne è ghiotto...Comunque, la seconda parte del film, tecnicamente parlando, è magistrale, la regia di Jackson è quella che mi sarei aspettato. Non solo gli effetti speciali hanno fatto la loro parte, e non è vero che sono inferiori a quelli di tlor, in quanto il soggetto è diverso e molto più difficile da elaborare. Non si tratta di inserire comparse digitali ma di far interagire un essere "invisibile" con l'ambiente reale. La scenografia è quella che mi è piaciuta di più ed è molto curata dando l'impressione di conoscere i meandri dell'isola del teschio. La versione del '33 e del '78 secondo me sono state superate ma la sensazione di "già visto" è tale da far consoderare tutto il film inutile e poco coinvolgente, non bastano le correzioni dello stesso Jackson nella sceneggiatura per indurre lo spettatore a guardare con piacere il film. Diciamo che tlor è e rimarrà un colossal, King Kong essendo differente rimane indelebile nella storia del cinema ma inutile nella mente dello spettatore. Ciò non toglie che non sia degno di essere visto o che si tratti di un flop xkè non è vero. La cosa che rimane da dire è che registi come Jackson non fanno cinema per portare il film ai vertici dell'incasso ma ne fanno del cinema una propria passione realizzando ciò per cui si ha sempre sognato; condividere queste scelte non sempre può risultare positivo...

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 25-12-2005 20:35  
King Kong di Jackson e' un film geniale.
E uno di quei pochi film capaci di unire e nascondere diversi livelli comunicativi. Capace di raccontare una storia senza dialoghi e allo stesso tempo di dipingere un'epoca attraverso il cinema che racconta il cinema due volte... non c'e' solo il film di Jackson che si costruisce intorno alla produzione del film di Denham (il film dentro il film dunque),ma c'e' anche la volonta' di raccontare un'epoca partendo, invece che dalla Storia, proprio dai film che hanno gia' raccontato gli anni 30' cosi' come noi li conosciamo adesso... (il film sopra ai film)
Mistificazione su mistificazione, quindi... Il mondo del cinema visto attraverso la 'falsificazione' dei film che hanno fatto il cinema e che, soprattutto negli anni 40 e 50, raccontavano gli anni 30.
...
Jackson unisce livelli su livelli, prendendo dal cinema di oggi (il suo cinema) e da quello del passato, per arrivare a costruire un film che si attorciglia su se stesso come un boa impazzito e che finisce per stritolare, assieme alla sua preda, anche se stesso attraverso una critica serrata alla "societa' dello spettacolo", ad un mondo che si conosce e non si conosce, nel quale si ritrovano sullo stesso piano, uomini di industria, geni falliti e geni incompresi, esecutori e autori...
Il film stringe e stringe... arriva ad uccidersi e allo stesso tempo rinasce passando tra le tante sublimi contraddizioni sociali e narrative e l'impegno visivo della messa in scena, delle scelte giuste al momento giusto, dell'importanza di miticizzare i sentimenti, forse di renderli nuovamente primordiali, all'inizio di noi stessi, diretti nel nostro inconscio...
Perche' Jackson questa volta ha centrato appieno il mondo visivo adatto per raccontare questa storia, e' riuscito a fare vibrare l'inconscio e il conscio attraverso un prodotto che ha una potenza soggettiva indubitabile (su di me) e che prima di tutto si costruisce su precise constanti di indubitabile pregio e quindi oggettive...

Banalmente si potrebbe dire che esiste una parte informe e nebulizzata che sta dentro di noi. Questa parte senza forma usa un canale comunicativo che e' fatto di immagini che si legano a simboli e a significati per dialogare con quella parte esterna che ha una forma piu' definita e dei limiti precisi.
Solitamente queste due parti comunicano in uno stato di incoscienza e non sempre i messaggi nascosti nelle immagini che la parte informa spedisce vengono capiti dalla parte formata che li legge... Spesso sono solo immagini vuote e il significato, per sua natura,si perde nel segno...
Quando un regista riesce a centrare appieno il canale comunicativo e quindi a mettere in piena e chiara comunicazione queste due parti, l'informe e la formata, attraverso una comunicazione cosciente, e non piu' incosciente, il film esplode in mille pezzi e tu con lui...

Jackson e' riuscito a centrare appieno, seppure su una base unicamente narrativa e razionale e non onirica e irrazionale, il linguaggio che usano i sogni per far parlare due parti unite, ma che viviamo distinte, trasformandolo in un film come solo pochi registi hanno fatto in questi ultimi anni dove il cinema ha iniziato a prendere una via piu' marcata e controversa, nonche' affascinante...

Un cinema che necessita di riempire lo spazio e il tempo fino alla nausea dove invece un tempo c'era il vuoto...
...che poi non e' null'altro se non restituire all'occhio tutto quello che il cinema non poteva fare, anche se si dovesse sconfinare nell'assurdo e nel parossismo.
Rimettere al centro della visione l'occhio stesso come puro mezzo mediatico (di interfaccia, che sta in mezzo, che mette in comunicazione un fuori con un dentro) nel quale il flusso delle immaggini si trasforma e si espande per andare a toccare e distruggere come farebbe uno tsunami.

Io credo che solo i grandi registi riescano a raccontare un film come se fosse un sogno lucido e razionale ed e' indubitabile che la fattura complessa e lo spessore comunicativo che riesce a toccare cosi' tanti livelli narrativi sia uno degli aspetti piu' importanti di questo film.
Corruzione dell´uomo, societa' che si costruisce solo sullo spettacolo, portare i sentimenti dei personaggi alla base della primordialita' e quindi trasformare questo in necessita' narrative e in strumenti di miticizzazione, capacita' di poter contare su questi ultimi elementi per abbassare la storia a quel livello necessario per passare nel mondo del sogno lucido e colpire il canale comunicativo con quella precisione necessaria a vivere il film come un flusso continuo e necessario e non come un riflesso del conscio che giudica il conscio.
Qui non ci si guarda allo specchio per poi giudicare un film, qui e' il film stesso che giudica noi, che ci riporta in basso e che rida' al segno il significato profondo eppure cosi' preciso che si merita e che ha sempre cercato di trasportare...
Per me il film di Jackson e' stata un seduta psicoterapeutica, un viaggio nel Sogno e nella psiche... quindi di fatto un film oltre-ogni-modo ottimo...


_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 25-12-2005 22:35  
in effetti ci sono molti punti di contatto con quel che già scrivevo io
dovrò preoccuparmi?
_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 26-12-2005 10:49  
Complessivamente King King è un buonissimo film.
Tre parti compongono quest'opera mastodontica del fomoso Peter Jackson.
La prima ci descrve una New York in piena depressione(fedele alla pellicola del '33 come il resto d'altronde) con una classe inconfondibile. Ci si lustrano gli occhi con le meravigliose scenografie concepite anche grazie alla computer grafica e si rimane incantati di fronte all'atmosfera datata che diede i natali a tante star del cinema "ammalate" di un divismo quasi mistico che faceva riempire tante sale di persone in cerca di sogni.
Grande equilibrio, ricercato, che crea un mix perfetto tra effetti speciali ed esigenze diegetiche.

Nella seconda parte quest'ultimo aspetto viene a mancara in maniera forse colpevole. Non c'è più nesssuna magia, ma soltanto una serie di scene d'azione completamente fine a se stesse che appesantiscono la pellicola in maniera imbarazzante. C'è da dire però che questo genere di situazione si verificano spesso nei kolossal(la corsa dei dinosauri mi ha ricordato la corsa delle bighe in Ben Hur) e quindi, visto che io confido sempre nella consapevolezza dello spettatore, c'era da aspettarselo ed il risultato e sicuramente notevole in termini di spettacolarizzazione.
Inoltre il regista neozelandese (re)inserisce la scena del burrone dove alcuni supersiti vengono aggrediti da formiche, scarafaggi e quant'altro. Ho detto "(re)iserisce" perchè questa parte era presente anche nell'originale, ma fu tagliata dalla produzione in quanto ritenuta troppo violenta.

Nella terza, ed ultima, parte lo strascico della computer grafica invade(anche se c'è sempre stato) di nuovo New York, ma in maniera roboante con King Kong che semina morte e distruzione dopo essere stato, per un lasso di tempo infinitesimale, l'ottava meraviglia del mondo.
Discutibili alcune scelte di regia che minano il crescere della tensione nel finale: più volte gli aerei scompaiono, e con loro la musica, per per ritornare a far fuoco sul gorillone, creando un sali scendi del pathos piuttosto discutibile.

Se il King Kong del '33 era realizzato in una primitiva stop motion(e il suo parente del '76 invece risultava gigantesco grazie a giochi di inquadrature e a set miniaturizzati. Infatti nel film prodotto da De Laurentis l'animale era interpretato da un uomo con un costume), questo del 2005 è figlio di una computer grafica che forse concella quella magia di dichirata finzione che avvolgeva la pellicola di Ernest B. Schoedsack e Merian C. Cooper, ma che nel complesso concede a Peter Jackson un grande kolossal.

_________________
"C'ha tutto il Barone Liedholm, c'ha il vigneto, l'uliveto, i vini doc, i vini dik, i soldi (seeempre), panchina lunga!"
--------------------------------------------
ICEBURN

[ Questo messaggio è stato modificato da: oronzocana il 26-12-2005 alle 16:30 ]

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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 26-12-2005 18:34  
non lo ho ancora visto!
spero non sia una banalità come il signore degli anelli

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TonyLeung

Reg.: 21 Ago 2002
Messaggi: 412
Da: Tivoli (RM)
Inviato: 27-12-2005 14:57  
leggete questa fantastica recensione contro questo film orrendo di peter jackson!!!

http://www.termedinamiche.it/?q=node/67

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 27-12-2005 15:03  
quote:
In data 2005-12-27 14:57, TonyLeung scrive:
leggete questa fantastica recensione




dove? non la trovo la fantastica recensione.
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 27-12-2005 15:16  
quote:
In data 2005-12-27 15:03, oronzocana scrive:
quote:
In data 2005-12-27 14:57, TonyLeung scrive:
leggete questa fantastica recensione




dove? non la trovo la fantastica recensione.


quella merdosissima l'hai notata ?
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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 27-12-2005 15:17  
quote:
In data 2005-12-27 15:16, Tenenbaum scrive:
quote:
In data 2005-12-27 15:03, oronzocana scrive:
quote:
In data 2005-12-27 14:57, TonyLeung scrive:
leggete questa fantastica recensione




dove? non la trovo la fantastica recensione.


quella merdosissima l'hai notata ?



quella si
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