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Autore Rosemary's baby
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 21-08-2005 03:16  
quote:
In data 2005-08-21 02:45, Luke71 scrive:
Anzi ora vado a rivedermelo che devo ancora "sverginare" il dvd...




E lo troverai in versione originale, priva dei tagli (tra cui la lunga, straordinaria scena dell'amplesso "demoniaco"...)che martoriava la versione italiana destinata alle sale. Da vedere (quasi) obbligatoriamente in originale, con sottotitoli... Le vere voci di Mia Farrow, John Cassavetes (immensi!), e della veccia strega, Ruth (d'impareggiabile bravuta), sono musica. Da non perdere!
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 21-08-2005 03:26  
quote:
In data 2005-08-21 02:59, Luke71 scrive:
quote:
In data 2005-08-20 13:14, Chenoa scrive:
Mi è piaciuto molto.
E' un film che riesce a trasmettere allo spettatore una tensione crescente e soprattutto trasmette il senso di impotenza che prova Rosemary per tutta la vicenda.
Il finale inizialmente non mi aveva entusiasmato,ripensandoci però ho cambiato idea e l'ho trovato molto interessante e assolutamente non banale.
Per quanto riguarda la lentezza che molti criticano io non l'ho trovata,sarà che mi sentivo coinvolta in ogni scena aspettando con curiosità quella sucessiva,domandandomi se finalmente Rosemary avrebbe smascherato la vera identità dei suoi vicini e del suo compagno.
Insomma,da vedere.

Una cosa che ho notato anche se non ho idea se i due fatti siano collegati: il film è del 1968 e la tragica vicenda di sangue che coinvolse Polanski e la sua famiglia avenne un anno dopo...non so voi ma io lo trovo inquietantissimo.



No non sono legati,semplicemente quel pazzo di Manson uccise Sharon Tate in cinta di 8 mesi nel luglio se non erro,del 69.
Per un tragico errore, nel senso che pensava di trovare un'altra famiglia in quella casa,ma non si fermò comunque e fecero una strage.
La sfiga o anche la beffa atroce è che furono condannati a morte lui e alcuni dei suoi adepti nel 71,ma appena un anno dopo la California abolì la pena di morte perciò purtroppo non si eseguì la condanna,non fecero in tempo.



Quella tragica vicenda segnerà Polanki. Quasi tutti i suoi film a seguire ne risentiranno fortemente. C'è la presenza del "complotto", della persecuzione, perversione, di una setta, demoniaca o meno, organizzazione criminale, politica, ecc.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 21-08-2005 03:34  
La beffarda, esemplare ironia, il sarcasmo, l'humor nero del finale di R.B. (col giapponese, tra l'altro, che fotografa come un giapponese...), è da annali del cinema! Ma davvero l'ippica sarebbe d'obblogo per chi crede che il cinema sia pappa pronta e digerita.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 21-08-2005 03:38  
quote:
In data 2005-08-21 02:59, Luke71 scrive:

No non sono legati,semplicemente quel pazzo di Manson uccise Sharon Tate in cinta di 8 mesi nel luglio se non erro,del 69.
Per un tragico errore, nel senso che pensava di trovare un'altra famiglia in quella casa,ma non si fermò comunque e fecero una strage.
La sfiga o anche la beffa atroce è che furono condannati a morte lui e alcuni dei suoi adepti nel 71,ma appena un anno dopo la California abolì la pena di morte perciò purtroppo non si eseguì la condanna,non fecero in tempo.


Si conosco la vicenda però mi ha incuriosito il fatto che il regista abbia girato un film che parla appunto di una setta adoratrice del demonio qualche tempo prima di esser coinvolto lui stesso in un crimine per mano di un gruppo di pazzi simili a quelli descritti nel suo film.
Vabbè,suggestioni e coincidenze inquietanti...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 21-08-2005 04:02  
Polanski aveva girato già film sulla follia, e sull'insostenibile "vacuità" del genere umano, e sulla morte. Fisica e spirituale. Il terribile Repulsion, nascita, evoluzione e tragica fine di una schizofrenia, con una giovanissima, bellissima e magnificamente "messa in scena" Catherine Deneuve; il tragico, beffardo, Cul de sac; il film d'esordio, Il coltello nell'acqua, storia, con una tensione erotica quasi insostenibile, di un trinagolo - marito, moglie, terzo elemento scatenante del fallimento sentimentale, erotico ed esistenziale in atto - che nasce in barca a vela e finisce con la solitudine dei sordidi protagonisti. Perfino con Per favore non mordermi sul collo, tra ilarità e parodie varie, si possono ascoltare note dolenti... Una autore spietato e maledetto Polanski, ma sempre sul filo di una grande autoironia, e quella strage in cui rimase coinvolta la bellisma moglie attrice, resta davvero una strana coincidenza.

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Bunuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 21-08-2005 alle 04:10 ]

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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 21-08-2005 07:59  
Si l'analogia è inquitante anche se la follia di Manson era differente,io credo che volesse raggiungere la fama in qualsiasi modo non ci riuscì con la musica,nella sua pazzia seguì questa folle strada.
La cosa più inquietante di questi fatti,la cosa inspiegabile è che abbia trovato più persone pronte a seguirlo nel suo delirio,vabe facile supporre che erano strafatti ma non basta come spiegazione.
Voglio ricordare un'altro suo film splendido e forse altrettanto inquietante del 76 L'INQUILINO DEL TERZO PIANO,un must anche questo in cui Roman recita anche come protagonista.

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 21-08-2005 14:06  
quote:
In data 2005-08-21 07:59, Luke71 scrive:
Voglio ricordare un'altro suo film splendido e forse altrettanto inquietante del 76 L'INQUILINO DEL TERZO PIANO,un must anche questo in cui Roman recita anche come protagonista.


L'avevo già fatto io
Cmq, riferendomi al discorso che faceva Chenoa, anche dopo i fatti del '69 Polanski continua a fare film riguardanti l'esoterismo come appunto l'inquilino del terzo piano, anche se gli argomenti vengono trattati in modo differente e come diceva Alzayd si fanno sentire i temi del sospetto e del complotto che lo si percepisce per tutto il film vagando sempre tra la certezza e l'incertezza.
Grandissimo film
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Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega

Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout!

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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 21-08-2005 17:08  
quote:
In data 2005-08-21 03:34, AlZayd scrive:
La beffarda, esemplare ironia, il sarcasmo, l'humor nero del finale di R.B. (col giapponese, tra l'altro, che fotografa come un giapponese...), è da annali del cinema!


Tu come l'hai letta quella scena? COsa raffigura il giapponese?
_________________
Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle

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Citizen

Reg.: 12 Ago 2004
Messaggi: 210
Da: Prato (PO)
Inviato: 21-08-2005 18:32  
quote:
In data 2005-08-21 03:26, AlZayd scrive:
quote:
In data 2005-08-21 02:59, Luke71 scrive:
quote:
In data 2005-08-20 13:14, Chenoa scrive:
Mi è piaciuto molto.
E' un film che riesce a trasmettere allo spettatore una tensione crescente e soprattutto trasmette il senso di impotenza che prova Rosemary per tutta la vicenda.
Il finale inizialmente non mi aveva entusiasmato,ripensandoci però ho cambiato idea e l'ho trovato molto interessante e assolutamente non banale.
Per quanto riguarda la lentezza che molti criticano io non l'ho trovata,sarà che mi sentivo coinvolta in ogni scena aspettando con curiosità quella sucessiva,domandandomi se finalmente Rosemary avrebbe smascherato la vera identità dei suoi vicini e del suo compagno.
Insomma,da vedere.

Una cosa che ho notato anche se non ho idea se i due fatti siano collegati: il film è del 1968 e la tragica vicenda di sangue che coinvolse Polanski e la sua famiglia avenne un anno dopo...non so voi ma io lo trovo inquietantissimo.



No non sono legati,semplicemente quel pazzo di Manson uccise Sharon Tate in cinta di 8 mesi nel luglio se non erro,del 69.
Per un tragico errore, nel senso che pensava di trovare un'altra famiglia in quella casa,ma non si fermò comunque e fecero una strage.
La sfiga o anche la beffa atroce è che furono condannati a morte lui e alcuni dei suoi adepti nel 71,ma appena un anno dopo la California abolì la pena di morte perciò purtroppo non si eseguì la condanna,non fecero in tempo.



Quella tragica vicenda segnerà Polanki. Quasi tutti i suoi film a seguire ne risentiranno fortemente. C'è la presenza del "complotto", della persecuzione, perversione, di una setta, demoniaca o meno, organizzazione criminale, politica, ecc.




Beh, che dire di Macbeth?
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Me, I don't talk much... I just cut the hair.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 21-08-2005 22:25  
quote:
In data 2005-08-21 14:06, DottorDio scrive:
quote:
In data 2005-08-21 07:59, Luke71 scrive:
Voglio ricordare un'altro suo film splendido e forse altrettanto inquietante del 76 L'INQUILINO DEL TERZO PIANO,un must anche questo in cui Roman recita anche come protagonista.


L'avevo già fatto io
Cmq, riferendomi al discorso che faceva Chenoa, anche dopo i fatti del '69 Polanski continua a fare film riguardanti l'esoterismo come appunto l'inquilino del terzo piano, anche se gli argomenti vengono trattati in modo differente e come diceva Alzayd si fanno sentire i temi del sospetto e del complotto che lo si percepisce per tutto il film vagando sempre tra la certezza e l'incertezza.
Grandissimo film




Amo immensamente l'inquilino del terzo piano! Tra i film che rivedo spesso e volentieri. Polanski (si) interpreta da dio! A mio avviso è il film più autobiografico, angosciante e misterioso, inquietante, irrisolto, giocato sull'ironia e con scene di inaudita drammaticità, con pochi mezzi e "inventando la paura dove non c'è...", lessi da qualche parte. Ci passa la volgia di fumare Marlboro... E' il film del dopo "strage" che rappresenta meglio le sue "paranoie", quel senso della persecuzione cui abbiamo fatto cenno. Ma Polanski in reltà è un autore ed un uomo lucidissimo. Tra i miei peferiti di sempre. E Chinatown? Altro complotto, persecuzione.., fino a Il Pianista in cui si è ancora perseguitati, braccati, ecc... mbiano le situazioni, i processi narrativi, ma resta il leitmotiv (non tanto lieto...)Non vedo l'ora di vedere il suo ultimo film che sarà proiettato al festivl di Venezia.
Io salvo alla grande anche il tanto "chiacchierato" La Nona porta. Interpretazioni, caratterizzazioni suggestioni, ambientazioni di gran fascino. Compreso il finale che VUOLE essere il trionfo del barocchismo kitch. Si osannanano pellicole come Femme Fatale di De Palma ... lo sto rivedicchiando.., perchè non la Nona Porta?

"Mostri, mostri, siete dei mostri!"



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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 21-08-2005 alle 22:32 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 21-08-2005 alle 22:38 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
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Da: roma (RM)
Inviato: 21-08-2005 22:28  
quote:
In data 2005-08-21 17:08, alessio984 scrive:
quote:
In data 2005-08-21 03:34, AlZayd scrive:
La beffarda, esemplare ironia, il sarcasmo, l'humor nero del finale di R.B. (col giapponese, tra l'altro, che fotografa come un giapponese...), è da annali del cinema!


Tu come l'hai letta quella scena? COsa raffigura il giapponese?




Propio nulla, per questo...

beh, se lo spieghiamo secondo logica - tutti sappiamo che i giapponesi fotografano come giapponesi... - si perde quella valenza di surrealità che non si spiega.
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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
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Da: roma (RM)
Inviato: 21-08-2005 22:37  
quote:
In data 2005-08-21 03:34, AlZayd scrive:
La beffarda, esemplare ironia, il sarcasmo, l'humor nero del finale di R.B. (col giapponese, tra l'altro, che fotografa come un giapponese...), è da annali del cinema! Ma davvero l'ippica sarebbe d'obblogo per chi crede che il cinema sia pappa pronta e digerita.




ho sempre trovato l'atmosfera del finale molto bunueliana (anche se conosco pochi suoi film..), non mi stupisce che ti piaccia così tanto..
L'inquilino del terzo piano è bellissimo, e fa rimpiangere che Polansky non abbia recitato più spesso, in questo film lo adoro..

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La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
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Da: roma (RM)
Inviato: 21-08-2005 22:43  
quote:
In data 2005-08-21 22:37, vietcong scrive:
quote:
In data 2005-08-21 03:34, AlZayd scrive:
La beffarda, esemplare ironia, il sarcasmo, l'humor nero del finale di R.B. (col giapponese, tra l'altro, che fotografa come un giapponese...), è da annali del cinema! Ma davvero l'ippica sarebbe d'obblogo per chi crede che il cinema sia pappa pronta e digerita.




ho sempre trovato l'atmosfera del finale molto bunueliana (anche se conosco pochi suoi film..), non mi stupisce che ti piaccia così tanto..
L'inquilino del terzo piano è bellissimo, e fa rimpiangere che Polansky non abbia recitato più spesso, in questo film lo adoro..





Concordo! Il non sense di quel finale è assolutamente, "insensatamente" bunueliano. Ricorda certe situazioni del Fascino discreto della borghesia, del Fantasma della libertà... L'ironia è un'arte difficile. Ogni grande film , a ben guardare, ne contiene, in qualche misura. Anche i più tragici. O no? ... E per tale ragione che detesto film come Magnolia...

Polanki, si.., avrebbe dovuto regalarci qualche altra prova attoriale. E'un genio!
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theguest

Reg.: 13 Apr 2005
Messaggi: 1189
Da: etere (es)
Inviato: 21-08-2005 22:56  
quote:
In data 2005-08-21 22:25, AlZayd scrive:

Si osannanano pellicole come Femme Fatale di De Palma ... lo sto rivedicchiando.., perchè non la Nona Porta?

"Mostri, mostri, siete dei mostri!"



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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 21-08-2005 alle 22:32 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 21-08-2005 alle 22:38 ]



e chi è che venera una cagata simile?
rivedendolo stasera mi sono autoinsultato per esserlo andato a vedere al cinema quando uscì..
_________________
solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 21-08-2005 22:59  
Ritengo che la surrealità, l'ironia, siano fattori imprescindibili per rendere più credibili le storie tragiche/drammatiche, o sentimentali/sentimentalistiche. Nella scena finale di R.B. accade proprio questo. Il dramma di Mia, che prima ripudia poi viene attratta dal diavoletto, il suo amore maternale (ogni scarrafone è bello mamma soie) acquisisce maggior credibilità e lo spettatore lo sente di più, proprio in funzione di quelle situazioni apparentemente insensate di contorno che hanno dell'incredibile e che invero rendono meno stucchevole e scontato il (solito) quadretto sentimentale. In fondo la vita è così. Ai funerali ridiamo perchè leggiamo su una targetta appiccicata ben in vista sul cristallo posteriore del carro funebre: "Aria Condizionata"... Questo ci aiuta a capire meglio il (vero) senso della vita.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 19-01-2006 alle 00:13 ]

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