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la morte corre sul fiume |
kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 13-02-2006 10:20 |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 14-02-2006 00:36 |
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quote: In data 2006-02-12 20:26, sandrix81 scrive:
per ora mi limito ad una considerazione a caldo
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Beh, ottime considerazioni, ma che siano a caldo non direi. Dai, si capisce che hai studiato a fondo la geometria... A caldo e è la stronzata prelogica ed che dirò ora: è uno dei film più emozionanti e spaventevoli che abbia mai visto. Soprattutto se visto con gli occhi del bambino che di tecniche non sa nulla e che è tuttavia in grado di scrutare ed incamerare le cose più fantastiche e suggestive che sideminetano nell'immaginarioin modo praticamente indelelibile, ben oltre le tecniche. Le emozioni private, è vero, non spiegano nulla; ma manco le tecniche.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 14-02-2006 alle 00:40 ] |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 16-02-2006 10:21 |
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quote: In data 2006-02-14 00:36, AlZayd scrive:
quote: In data 2006-02-12 20:26, sandrix81 scrive:
per ora mi limito ad una considerazione a caldo
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Beh, ottime considerazioni, ma che siano a caldo non direi. Dai, si capisce che hai studiato a fondo la geometria... A caldo e è la stronzata prelogica ed che dirò ora: è uno dei film più emozionanti e spaventevoli che abbia mai visto. Soprattutto se visto con gli occhi del bambino che di tecniche non sa nulla e che è tuttavia in grado di scrutare ed incamerare le cose più fantastiche e suggestive che sideminetano nell'immaginarioin modo praticamente indelelibile, ben oltre le tecniche. Le emozioni private, è vero, non spiegano nulla; ma manco le tecniche.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 14-02-2006 alle 00:40 ]
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Tra l'altro Sandrix è assolutamente incapace quando si tratta di buttar giù considerazioni a caldo...
Le tue invece sono come sempre lodevoli Giuppy, è esattamente con questo atteggiamento, a mio avviso, che andrebbe visto e apprezzato codesto film. Dopotutto, è pur sempre un'opera prima, carica di una quasi incontrollabile passione nel raccontare che non andrebbe mai completamente scomposta e analizzata.
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 16-02-2006 10:59 |
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andare a lezione proprio no, eh?
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 17-02-2006 12:59 |
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quote: In data 2006-02-16 10:21, Marienbad scrive:
quote: In data 2006-02-14 00:36, AlZayd scrive:
quote: In data 2006-02-12 20:26, sandrix81 scrive:
per ora mi limito ad una considerazione a caldo
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Beh, ottime considerazioni, ma che siano a caldo non direi. Dai, si capisce che hai studiato a fondo la geometria... A caldo e è la stronzata prelogica ed che dirò ora: è uno dei film più emozionanti e spaventevoli che abbia mai visto. Soprattutto se visto con gli occhi del bambino che di tecniche non sa nulla e che è tuttavia in grado di scrutare ed incamerare le cose più fantastiche e suggestive che sideminetano nell'immaginarioin modo praticamente indelelibile, ben oltre le tecniche. Le emozioni private, è vero, non spiegano nulla; ma manco le tecniche.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 14-02-2006 alle 00:40 ]
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Tra l'altro Sandrix è assolutamente incapace quando si tratta di buttar giù considerazioni a caldo...
Le tue invece sono come sempre lodevoli Giuppy, è esattamente con questo atteggiamento, a mio avviso, che andrebbe visto e apprezzato codesto film. Dopotutto, è pur sempre un'opera prima, carica di una quasi incontrollabile passione nel raccontare che non andrebbe mai completamente scomposta e analizzata.
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Cosigliamo a Sandrix di accattarsi una borsa con l'acqua calda da mettersi in testa mentre partorisce le sue intirizzite ri_flessioni?
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 18-02-2006 15:32 |
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quote: In data 2006-02-16 10:59, sandrix81 scrive:
andare a lezione proprio no, eh?
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Ma fottiti.
Ne so più io di quella Sara Pesce. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 18-02-2006 15:41 |
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tuttavia qui hai detto minchiate.
La morte corre sul fiume è sì opera prima (e unica), ma di un autore che ha già chiare in testa le idee su come impostare la propria narrazione.
"se c'è un film che vuole essere interpretato, questo è La morte corre sul fiume".
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 22-07-2006 18:58 |
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sono casualmente andato a rileggere questo topic. Che figata 'sto film....
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Blog |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 22-07-2006 20:37 |
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quote: In data 2006-02-12 20:26, sandrix81 scrive:
Consideriamo, ad esempio, i disegni a e b,
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minchia, era la prima volta che usavo paint e ci misi mezz'ora per sti due cazzo di quadretti...
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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slaughtere

 Reg.: 24 Lug 2006 Messaggi: 30 Da: LECCE (LE)
| Inviato: 24-07-2006 21:59 |
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"vuoi che ti racconta la storia della mano destra e della sinistra?La storia del bene e del male?..."
Film bellissimo d'amare e venerare.MItchum in veste di pastore schizzato è fantastico.
La regia ora può sembrare un pò "antiquata"(specie nelle scene di suspanse come quella della cantina...)ma il ritmo è da cardiopalma e la fotografia semplicemente iaculante(oddio mi sembro Austin power )!!!
_________________ Ero solito portare una pallottola nel taschino, all'altezza del cuore. Un giorno un tizio mi tirò addosso una Bibbia, ma la pallottola mi salvò la vita. |
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Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 13-03-2007 12:03 |
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LA MORTE CORRE SUL FIUME di Charles Laughton (La seduzione del male)
“Ma non dorme mai quell’uomo?”
Quando questo film uscì nel 1955, ebbe scarso successo di pubblico e decretò la fine della carriera registica del bravo attore Charles Laughton, interprete di film come Le sei mogli di Enrico VIII (oscar migliore attore), Il caso Paradine e La regina Vergine. In realtà per i temi trattati e per la messa in scena può essere invece inserito nella lista dei capolavori postumi, ossia quei film un po’ troppo avanti rispetto al proprio tempo e resuscitati successivamente da certa critica “meaculpista”.
L’originalità del film sta nel determinato sovvertimento dei luoghi comuni e in un tono prevalentemente sarcastico su temi cosiddetti “seri”. A questo si aggiunge una maniacale ricerca della simmetria del quadro rappresentativo con immagini che hanno un impatto profondo nello spettatore (penso alla mansarda dove dormono Harry Powell e la sua neosposa, sembra una chiesa gotica, proiettata verso l'alto).
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Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 13-03-2007 12:03 |
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In un cielo stellato Lynchiano compare la mitica Lillian Gish che ammonisce i piccoli orfani mettendoli in guardia dai falsi profeti e dalla seduzione dei lupi travestiti da agnelli. La canzoncina “Leaning on the everlasting arms” cantata dal sedicente pastore psyco killer Harry Powell (un Robert Mitchum ai massimi storici) fa davvero venire i brividi lungo la schiena: l’effetto sui piccoli bambini è devastante e confondente. Se il male è travestito da bene come posso riconoscerlo? Se l’assassino è un uomo che cita continuamente La Sacra Bibbia ed ha tatuate sulle nocche le parole “love” e “hate” a testimoniare questa perenne lotta tra Caino e Abele, di chi mi posso veramente fidare? L’innocenza dei giochi infantili è sporcata dall’ombra lunga (modello Mostro di Fritz Lang, fotografata in maniera magistrale da Stanley Cortez ) dell’adulto malvagio, che usa la seduzione dell’aspetto fisico, dell’abito che indossa e delle parole, declamate o cantate, per circuire le menti e i corpi di queste povere anime disperse, cui sostituisce la figura paterna o comunque il capofamiglia. Non è un caso che il pastore Harry Powell scelga proprio delle vedove come vittime: si traveste da marito e padre, dà la falsa impressione di un forte sostegno morale e poi approfitta dei sensi di colpa e della debolezza delle sue prede per ucciderle e intascare il gruzzolo in eredità. Harry Powell è sicuramente un impotente: guardate la scena dello spettacolo lascivo cui assiste, notate la sua rabbia repressa, la mano sinistra dell’odio che stringe l’arma, il coltello che improvvisamente va in erezione bucando la tasca. L’incapacità ad amare diventa furia assassina verso l’oggetto sessuale, l’istinto naturale dell’accoppiamento si trasforma in avidità e falsa giustizia terrena contro le perversioni sessuali. Diffidate degli uomini che invocano Dio per le loro malefatte: sono le loro azioni a parlare per loro, più di mille inutili sermoni affascinanti quanto vuoti. E intanto il fiume scorre, in bellissime riprese aeree che lasciano stupefatti: ma appena la mdp plana verso la terra, scopriamo un cadavere con i piedi in posizione innaturale: la nostra innocenza di spettatori bambini è violata. Portiamo le mani alla pancia come colpiti nelle viscere: ci rendiamo conto che tutto questo orrore è opera dell’uomo. Ci sono dettagli finissimi nel film che possono passare inosservati ma denotano una attenzione maniacale del regista agli aspetti psicologici: lo sguardo beffardo di Robert Mitchum verso il cimitero, il direttore della prigione che dopo l’impiccagione del ladro si lava le mani come Ponzio Pilato, la crudeltà disarmante dei bambini con la canzone dell’impiccato (“che fa din don” ovvero dondola come la campana che ne annuncia l’esecuzione), il conformismo della signora Spoon che pensa più alle conserve che all’amore ed è complice della rovina della povera Shelley Winters, il senso di colpa di quest’ultima per la morte del marito, il rimorso di Zio Billy che scopre il cadavere in fondo al fiume e annega nell’alcool i propri demoni, il fatto che la bambina più piccola nonostante le nefandezze subite corra a braccia aperte verso il patrigno. |
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Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 13-03-2007 12:04 |
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Charles Laughton è quasi perfetto nelle analizzare le perverse dinamiche della seduzione del Diavolo: esemplare è la scena della prima notte di nozze, nella quale il naturale desiderio di Shelley Winters di ricongiungersi fisicamente viene trasformato in vanità e lussuria dalle parole ieratiche di questo predicatore folle e infine colpevolizzato davanti allo specchio (“il corpo deve essere solo il tempio della creazione e della maternità”). L’umiliazione della poveretta ed il plagio mistico fanno leva sul rimorso per il marito impiccato: in una riunione davanti al fuoco, tra parole esaltate e gesti da posseduta, Shelley Winters dà una stupenda manifestazione attoriale di plagio e circonvenzione di incapace. Atorno una folla osannante, istupidita da un puritanesimo che nasconde una infinità mediocrità. E quando il coltello compie il supremo sacrificio, gli occhi della donna rivolti verso l’alto sembrano quasi invocare la morte come in un quadro medioevale. Morte rappresentata magistralmente in questo corpo legato alla macchina sott’acqua coi capelli che mimano la forma delle alghe (immagine citata da tanti altri film): qui l’espressionismo si trasforma in orrore surreale.
Ma torniamo ai bambini: il mondo degli adulti sembra precludere ogni possibilità di salvezza. Il padre è un ladro assassino, la madre si lascia abbindolare dal canto delle sirene di uno psicopatico, Harry Powell li tortura per estorcere loro il segreto sul nascondiglio dei soldi, Zio Billy al momento giusto si fa beccare ubriaco fradicio, i coniugi Powell incarnano un bigottismo provinciale che serve solo ad accentuare le distanze con il mondo semplice e sincero dei due piccoli (la bambina Pearl con i soldi ci ritaglia omini). E allora la fuga della barchetta lungo il fiume è un percorso necessario di maturazione e di adattamento ad un mondo circostante denso di ombre lunghe e scure: la natura intorno sembra creare una oasi di quiete in questo viaggio di formazione; le rane, i leprotti, le mucche dalle mammelle ripiene di latte e tutta la fauna e flora circostante sembrano sottolineare la grande differenza tra le perversioni della razza degli uomini e la serenità di uno sfondo ambientale selvaggio e ancora non violentato dall’orma umana (e in effetti il peso leggero dei bambini non li fa affondare nella palude). |
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Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 13-03-2007 12:04 |
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Mentre assistiamo a un tramonto bellissimo e stiamo per rilassarci e addormentarci come i due piccoli fuggiaschi ecco che l’ombra di un uomo a cavallo (con annessa terrificante litania) ci ricorda che il Male non dorme mai e che si deve mantenere alto lo stato di vigilanza. Tutto questo orrore ha un effetto più su Johnny che sulla piccola Pearl: mentre la bambina più piccola tende a rimuoverlo e a correre incontro alla falsa figura paterna (l’importante è la presenza), il nostro Johnny comincia a fuggire dalla Bibbia, guarda con sospetto le nocche di Lillian Gish, sospetta un ennesimo tranello dal mondo dei grandi. E quando Harry Powell verrà raggiunto dai poliziotti per la resa dei conti non potrà che rivivere lo shock primario dell’arresto del padre e buttare in faccia agli adulti la loro assurda rovina per un pugno di dollari. La moralità del gesto del bambino è simile a quella del piccolo Vincenzo Stajola che prende per mano il padre e se lo porta a casa in Ladri di Biciclette e dà la certezza di una forza interiore insospettabile. Non possiamo che citare Lillian Gish: il mondo è cattivo con gli inermi, il vento e le tempeste li flagellano, ma essi sopportano e resistono. Film seminale, denso di spunti, ricco di visioni, quasi autonomo nella sua forza dirompente, rivoluzionario per il sovvertimento della retorica e per l’assoluto pragmatismo. Tra i dieci film più importanti nella storia del Cinema.
_________________ True love waits... |
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vietcong
 Reg.: 13 Ott 2003 Messaggi: 4111 Da: roma (RM)
| Inviato: 13-03-2007 14:50 |
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sono d'accordo sul suo essere un a parte nella storia del cinema. spesso vedo Night of the hunter come una specie di profezia del Lynch a venire, anche perchè non saprei immaginare un film più lynchano di così (a parte quelli di lynch stesso). Vuoi per la tendenza a narrare per immagini quasi attraverso un processo di pura associatività onirica, vuoi per la centralità del tema della purezza in lotta contro il male. praticamente, forma e contenuto. Per altro, sia NotH che il cinema di Lynch hanno qualcosa di sfacciato
in entrambi gli ambiti (Blue Velvet: la mdp senza apparente ragione drammaturgica si infila fra i fili d'erba nel crepitare degli insetti; mentre nel finale "arrivano i pettirossi", simbolo di purezza. meccanici, beninteso). In NotH tutto ciò è riassunto alla perfezione nella prima scena, con quel fondo stellato, le facce dei bambini in dissolvenza, l'apologo di Lilian Gish.. un incipit decisamente sfrontato, sia per la natura radicalmente inconsueta dell'immagine, sia per l'esplicitezza dell'assunto ideologico.
_________________ La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili |
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