Autore |
HORROR...la fine di un genere? |
mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 19-04-2002 16:57 |
|
Secondo il mio parere, il film del "esorcista" più che horrore sintetizzava un'ampia e palese affermazione del culto Satanico. Doveva essere almeno spurgato censurato nelle scene morbosamente piu violente |
|
Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 19-04-2002 18:11 |
|
È vero che l'Horror ha costituito un suo genere. Con la nascita del cinema si sono investigati e utilizzati i diversi generi che già esistevano nella letteratura e se ne sono fatti dei film. Ricorda Greedo che già autori come Murnau (1922) o Feuillade (1915) ma tutto l'espressionismo tedesco (Phibes Docet...e per te cito Caligari...) hanno affrontato il tema del male, del nemico soprannaturale. Se inizialmente il genere aveva una compartimentazione precisa, con il tempo e la pratica si è allargato a comprendere o a convivere con altri generi. Tanto che ritroviamo l'horror nella Fantascienza, nel Thriller, nel Noir (o viceversa).E' Mario54 a ricordarci "Il bacio della pantera" (Cat People, 1942) del grandissimo Jacques Tourneur. Il genere si è sempre mantenuto nel tempo anche come genere più o meno indipendente, ma ha subito costanti ridefinizioni da vari autori che sono stati capaci di portare dei contributi reali (Carpenter e Romero su tutti). E poi mi viene in mente appunto L'Esorcista. E non a caso. cito questo film perché è un film che tutti hanno visto e che riescono a ricordare. e che secondo me può aiutare a capire ed ad applicare molte delle cose discusse fino ad ora ad un testo filmico.
Il film non gioca provocando una paura diretta nello spettatore. Non utilizza quasi mai il fuoricampo in maniera diretta ed esplicita se non nell'utilizzo improvviso di rumori molto amplificati o nello 'spiderwalk'. Si preoccupa maggiormente di creare un'atmosfera generale, di sottofondo, piuttosto che utilizzare elementi singoli (i così detti colpi di scena improvvisi) diluiti all'interno del film che forse servirebbero soltanto a cadenzare il racconto in maniera più semplificata e a creare poli di costruzione registica intorno ad eventi ad effetto. ((è pur vero che il film di Friedkin ha vinto l'oscar per la sceneggiatura e che quindi è, in un certo senso, evidente che lo sviluppo della stessa ( e non tanto i presupposti della storia...) sia il risultato di scelte precise))
Ma non credo che Friedkin si sia interessato principalmente a spaventare lo spettatore per farlo saltare sulla poltrona. La qualità del film non è da ricercare nella sua effettiva 'produzione' di terrore o 'emozioni forti'. Altrimenti l'esorcista non avrebbe più nessun valore, e nemmeno Nosferatu e i film dell’orrore ‘storici’. (Anche se i miei gusti non escludono certi film che si sviluppano in questo modo, anche se provare paura non è l’indizio che il film sia di fatto un buon film, molti infatti fanno saltare sulla poltrona…) Credo che da Autore conscio delle sue capacità e delle componenti del cinema si sia concentrato in maniera determinante sulla costruzione di una messa in scena, ma anche di una narrazione, tesa a generare continui rimandi in avanti. Questi continui rimandi verso una possibile conclusione e o risoluzione finale hanno creato una forma aperta mai ben definita. C'è sempre qualcosa di nascosto e di come confuso, di freddo. Un'attesa silenziosa e snervante la si vive in ospedale quando Reagan (la ragazzina posseduta) è sottoposta alla tac, o quando Padre Karras riascolta la voce della bambina su nastro mentre cerca di fare gli auguri al papà lontano da casa...(mi riferisco alla nuova versione). E non è certo per la mancanza di emozioni forti che il film può risultare deludente. Tutto il valore di questa pellicola ruota intorno alla qualità della regia e della messa in scena e nelle implicazioni dello sviluppo della sceneggiatura. Le persone che per la prima volta si avvicinano all'esorcista con la speranza e l'intenzione di provare un qualche tipo di terrore verranno naturalmente disilluse. La cosa su cui ci si dovrebbe rivolgere principalmente è soltanto la specifica efficacia con cui questo film si sviluppa. e mi riferisco alla qualità dello sviluppo contenuto e trattenuto di una sceneggiatura che non si permette sbavature moderne e licenze per soddisfare esigenze visive e conoscitive dello spettatore (il film è freddo e oggettivo, più drammatico che spaventoso e mantiene quasi sempre un approccio di realismo molto fastidioso, nel senso positivo) ma soprattutto alle capacità di un regista come Friedkin. il film si sviluppa con efficacia, attraverso la basilare regole del controcampo, con un'abilità sorprendente e una scelta formale molto rigorosa e innovativa(al pari del trattamento della sceneggiatura) dove ogni movimento e ogni taglio di ripresa si impone ogni volta con un'autorità (appunto di autore si sta parlando). se oggi l'esorcista delude le persone il motivo unico è che non si è più abituati a vedere un particolare tipo cinema che fino a 20 anni cercava di esistere e che ormai si trova sommerso sotto cumuli infiniti e inutili delle produzioni banali e commerciali di questi ultimi anni. Il genere Horror se muore, muore solo per mano di quelle persone che non sanno utilizzarlo. il genere e la sua sopravvivenza come la sua commistione sono affidati ai buoni registi. Solo a loro.
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
|
|
Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 20-04-2002 14:43 |
|
qui, il forum è stato abbandonato totalmente..... mi sembra un perido di magra lo stesso....non ci sono molti interventi in generale , direi
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
|
|
GREEDO ex "ellepi"
 Reg.: 06 Nov 2001 Messaggi: 2768 Da: Milano (MI)
| Inviato: 20-04-2002 20:32 |
|
forse mi ripetero' ma io ribadirei due concetti.
il cinema horror (e piu' in generale di genere) italiano dopo una luminosa carriera e' definitivamente tramontato. i vari registi che hanno fatto anche cose egregie si sono dati, non all'ippica, ma alle soap opera o serie televisive con poliziotti, carabinieri e fate.
vedere: Lamberto Bava, Michele Soavi ecc.
per quanto riguarda il mercato americano esistono ancoraregisti horror e film horror ma i film non arrivano in Italia neanche in vhs o dvd.
mi riprometto di elencare in un ulteriore post un elenco di titoli che mi sembra molto interessante.
[ Questo messaggio è stato modificato da: GREEDO il 20-04-2002 alle 20:34 ] |
|
mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 22-04-2002 15:07 |
|
Il genere hororr deve essese in grado di giocare molto sul fattore: efetti speciali, per rapprentare cio che nella realtà si propone casualmente . |
|
GREEDO ex "ellepi"
 Reg.: 06 Nov 2001 Messaggi: 2768 Da: Milano (MI)
| Inviato: 22-04-2002 19:58 |
|
gli effetti speciali possono aiutare molto nella realizzazione di determinate scene, ma i migliori film horror sono quelli fatti in anni in cui gli effetti speciali non esistevano.
l'esorcista ha fatto parlare molto di se',quando e' uscito nelle sale laprima volta, per la scena dellatesta che girasu se' stessae per l'uso di parolacce.
ma quello che conta e' che ha parlato di esorcismo e possessioni demoniache.
un horror reale che si contrappone agli horror che si basano sul fantastico.
masecondo me bisognacercare vie nuove....lasciando zombi e vampiri che, nonostante tutto vengono ancora sfruttati(ma ormai che cosa c'e' piu' da dire sull'argomento?),e la parodia horror che non merita commenti.
questi film sono usciti all'estero negli ultimi mesi:
Evil presage di John K. Mayer
Dog soldiers di Neil Marshall
The Untold di Jonas Quastel
JEEPER CREEPER di Victor Salva (ne parlano tutti molto bene)
Demonium di Andreas Schaas
DAGON di Stuart Gordon
The Barber di Michael Bafaro
e poi Dead room, Deadly engagement, Stricken...
quanti ne arriveranno da noi?
ardua risposta.
|
|
DemonSeth ex "Phibes"
 Reg.: 27 Feb 2002 Messaggi: 2048 Da: Catania (CT)
| Inviato: 23-04-2002 18:20 |
|
Cercherò di rispondere sinteticamente agli ultimi interventi.
Per tracciare una breve storia del cinema horror bisognerebbe impegnare parecchi anni di lavoro e scrivere almeno 4 tomi (Teo Mora ci sta provando). Premesso questo, dico che in genere il cinema horror qui in Italia non è ben visto, ha una distribuzione da fare schifo, ed ogni qual volta esce qualcosa di nuovo viene a priori stroncato dalla critica “colta” che ogni tanto farebbe meglio ad occuparsi di altro.
Il fatto che registi come Mario Bava, qui in Italia sono pressoché sconosciuti mentre in USA è il regista italiano più conosciuto la dice lunga sull’attenzione che si pone a questo genere…per cui (rispondo a Greedo) per vedere nuove produzioni bisogna confidare o in quel santuomo di Ghezzi (fin quando non lo licenziano) o nei festival cinematografici di genere (Fantafestival su tutti).
Volevo inoltre sottolineare come per il genere horror inteso come “moderno” abbia una collocazione e una data di nascita ben precisa, nasce soprattutto come “urlo”, grido di protesta, usare l’orrore visivo per schiaffeggiare lo spettatore cercando di farlo riflettere su temi ben precisi.
Questa intenzione orami non ha più senso di esistere, anche se esiste qualcuno che ancora ci prova con buoni risultati (vedi Brian Yuzna). La mercificazione del cinema ha investito anche l’horror facendolo affondare nella palude dei “profit movies”… l’indipendenza e l’anarchia cinematografica che distingueva un determinato genere orami non esiste più.
Per quanto riguarda “l’esorcista” devo dire che mi trovo d’accordo con Mattia (come sempre), ma mi ha scosso un po’ l’intervento di Mario54, forse non ho ben capito, ma mi sembra che parlasse di
“affermazione del culto satanico”, “film da censurare”????
LA CENSURA UCCIDE IL CINEMA IN OGNI SUA FORMA.
Non esiste film che meriti l’appellativo “da censurare”, ognuno è libero di vedere o non vedere un film, ma non per questo IO mi debbo sorbire un film tagliuzzato qua e là per la schizofrenia di un censore.
Credo che ne “l’esorcista” sia molto più forte il tema sociale (la protesta studentesca) che quello religioso… e poi vogliamo censurare un film che si occupa di religione? Allora censuriamo “I 10 comandamenti”.
Per l’horror vale un po’ lo stesso discorso della pornografia ( e mi collego ad altri post recenti), negli intenti originali mostrare particolari di amplessi e organi sessuali non è da condannare, anzi come idea è davvero da apprezzare e lodare…se poi se ne fa un bieco mercato per uomini con problemi di socializzazione è un altro discorso.
Ho da poco visto “L’età inquieta” di Bruno Dumont, un film interessante (per chi ama i ritmi narrativi del cinema francese) con temi sociali fortissimi, come l’emarginazione, il razzismo, l’inquietudine adolescenziale, in questo film ci sono degli inserti quasi porno, con dettagli strettissimi di penetrazioni, ma che nel contesto del film non stonano per niente e non sono inseriti per “attrarre” un determinato tipo di pubblico.
Con questo voglio dire il cinema horror non è sangue e budella fine a se stesso!!
E’ una cosa ben più articolata, forse in assoluto il genere cinematografico più ermetico, quello più difficile da interpretare e capire, gli effetti speciali sono solo lo strumento per rendere più “forte” ciò che un autore vuole raccontare.
Un’ultima cosa su “l’esorcista” per Mario54, solo per la precisione: Il culto dei demoni, la demonologia è la forma di religione più antica del genere umano e quella da cui si sono sviluppate le religioni moderne. Che poi i satanisti ne facciano solo un pretesto per organizzare festini orgiastici è un altro discorso, ma la demonologia è una cosa seria e merita lo stesso rispetto riservato a qualsiasi altra forma di culto.
Bye
Dr Phibes colpito da Mattiite.
PS Non pratico nessun culto religioso, pur avendone studiati parecchi…
_________________ "Capable du meilleur comme du pire, mais pour le pire je suis le meilleur" |
|
GREEDO ex "ellepi"
 Reg.: 06 Nov 2001 Messaggi: 2768 Da: Milano (MI)
| Inviato: 23-04-2002 20:03 |
|
certamente il cinema horror e' "ghettizzato".
un semplice appassionato non puo' andare in giro per tutta Italia a vedere i pochi...credo ...Festival di quel genere, tra l'altro poco pubblicizzati.
a Milano e' rimasto un unico cineclub gestito dalla Provincia dove ho potuto vedere chicche di Corman, peplum, i racconti di fantascienza (serie tv) di Blasetti!
tutto sommato un po' poco veramente!
sarebbe giusto e sacrosanto dare impulso a questo tipo di iniziative, ma il vento mi sembra che soffi in senso contrario.
ammetto di non aver compreso il significato di cio' che ha voluto dire Mario54.
[ Questo messaggio è stato modificato da: GREEDO il 23-04-2002 alle 20:05 ] |
|
VictimDown
 Reg.: 15 Gen 2005 Messaggi: 3183 Da: Sant'Antonino (TO)
| Inviato: 13-05-2005 19:22 |
|
E' da anni che il genere horror ristagna, e non basta quel film brillante all'anno(tipo The Ring) per risollevarlo.
_________________ NO TAV |
|
karmapaolo
 Reg.: 14 Mar 2005 Messaggi: 1607 Da: Rovato (BS)
| Inviato: 13-05-2005 19:31 |
|
Gli unici film horror che in questo momento mi piace vedere sono quelli giapponesi
_________________ there is not way to happiness
happiness is the way
Paolo |
|
eraclito
 Reg.: 14 Mar 2005 Messaggi: 4702 Da: Siano (SA)
| Inviato: 13-05-2005 22:28 |
|
per l'horror non ci sono vie di mezzo (genere che a me non piace) deve essere fatto bene
_________________ Indietro?....Neanche per prendere la rincorsa!!! |
|
eraclito
 Reg.: 14 Mar 2005 Messaggi: 4702 Da: Siano (SA)
| Inviato: 13-05-2005 22:28 |
|
per l'horror non ci sono vie di mezzo (genere che a me non piace) deve essere fatto bene
_________________ Indietro?....Neanche per prendere la rincorsa!!! |
|
Claymore
 Reg.: 29 Ago 2003 Messaggi: 1129 Da: detroit (es)
| Inviato: 14-05-2005 13:45 |
|
la discussione è alquanto datata, attualmente sono uscito alcuni horror interessanti e il problema, se così si può chiamare,non si pone più. |
|