Autore |
IL petroliere |
utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 22-02-2008 13:46 |
|
"Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street
Il film é ambientato agli inizi del ventesimo secolo, quando stava prendendo piede la corsa all'oro nero. Un minatore texano inizia la sua scalata dopo aver trovato il primo giacimento; la sete e l'avidità prenderanno presto il sopravento e la sua corsa verso il potere sarà senza scrupoli... "
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
|
eltonjohn
 Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 22-02-2008 13:54 |
|
?????????????????????????????????????????????????????????????????????????..... . . . . . . .
_________________ Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata! |
|
utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 22-02-2008 14:17 |
|
E' il commento di un sito di una multisala a Sweeney Todd.
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
|
TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 22-02-2008 14:17 |
|
_________________
|
|
bunch311
 Reg.: 20 Gen 2005 Messaggi: 430 Da: roma (RM)
| Inviato: 22-02-2008 20:19 |
|
quote: In data 2008-02-18 09:15, gatsby scrive:
ricopio un commento veloce dal mio blog.
I percorsi narrativi di Paul Thomas Anderson non seguono la normale direttiva della causa-effetto. Quando non è una storia corale (Sidney, Boogie nights e Magnolia) è comunque un intrecciarsi di strade mentali all'interno di uno stesso personaggio (Ubriaco d'amore e appunto Il petroliere). E0 queta la ragione principale per cui a molti questo film annoiera: l'incapacità di capire quale ragione si nasconda dietro ad ogni azione del protagonista (uno straordinario Day Lewis), la scelta del montaggio di non rendere esplicito cosa ha permesso cosa, ma quel buttare tutto nella mischia come se fosse vita vera, visuuta, dove rancori, vendette e amori si intrecciano e sedimentano prima di avere sfogo nella realtà. Qui bisogna destrutturare ogni evento narrato e legarlo in maniera proporzionale al fattore tempo, l'unica variabile che fa da esponente a qualsiasi sentimento. Un uomo solitario che non riesce a stare accanto agli altri, sia anche la sua famiglia. Si rincorre il tema del doppio (Lewis come il predicatore ha un fratello che nella realtà dei fatti non è tale), della diffidenza e dell'egoismo. Il petrolio come portatore di infelicità. La fede come ennesima farsa così come dil denaro nero. La storia di oggi degli Stati Uniti (fede e petrolio...chi vi ricorda?) fatta a pezzi. Momenti di grandissimo cinema: la predica, quasi balletto rock del predicatore, il pozzo in fiamme, il finale dove "ci sarà sangue" sulla pista da bowling. Colonna sonora straordinaria, mai così funzionale nel recente passato cinematografico. Anderson rielabora Altman e ne fa un solo bicchiere. Questo e quello dei Coen sono i film con più nominations: girati negli stessi posti, sono legati da una voglia dell'America di riscoprire sè stessa e la propria terra, soprattutto capire dentro di sé per cercare di guardare fuori secondo un'altra ottica rispetto ad oggi.
| qua me sembra il solito eccesso di critica favorevole.musica ottima solo in due casi,scoppio della torre e finale kubrickiano per il resto piuttosto piatta
ma sopratutto sembra che tu stia parlando di un film di lynch o di cimino,mentre in anderson tutto è molto piu lineare,semmai troppo ellittico,tipo lo stacco tra il 1912 e il 27 con i due che si sposano.concordo pienamente sulla farsa e in fondo il tovaiolo che si pone in volto lewis nel ristorante simbolizza proprio questo
Io piu che altro mi soffermerei sull uso di campi lunghissimi,e l ultima sequenza nella sala da bowling e l'uso stupendo della fotografia
[ Questo messaggio è stato modificato da: bunch311 il 22-02-2008 alle 20:24 ] |
|
TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 23-02-2008 16:07 |
|
Più ci ripenso e più sono certo che questo è un grande, grandissimo film...
_________________
|
|
TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 25-02-2008 12:17 |
|
Comunque 2 sole statuette per Il Petroliere...Bottino misero viste le premesse...
_________________
|
|
bunch311
 Reg.: 20 Gen 2005 Messaggi: 430 Da: roma (RM)
| Inviato: 25-02-2008 13:14 |
|
quote: In data 2008-02-25 12:17, TomThom scrive:
Comunque 2 sole statuette per Il Petroliere...Bottino misero viste le premesse...
| vabbè so riusciti a non dare l oscar a cate blanchet per i m not there |
|
gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 25-02-2008 13:15 |
|
|
Renford
 Reg.: 18 Gen 2008 Messaggi: 20 Da: Milano (MI)
| Inviato: 26-02-2008 11:21 |
|
quote: In data 2008-02-22 20:19, bunch311 scrive:
| qua me sembra il solito eccesso di critica favorevole.musica ottima solo in due casi,scoppio della torre e finale kubrickiano per il resto piuttosto piatta
ma sopratutto sembra che tu stia parlando di un film di lynch o di cimino,mentre in anderson tutto è molto piu lineare,semmai troppo ellittico,tipo lo stacco tra il 1912 e il 27 con i due che si sposano.concordo pienamente sulla farsa e in fondo il tovaiolo che si pone in volto lewis nel ristorante simbolizza proprio questo
Io piu che altro mi soffermerei sull uso di campi lunghissimi,e l ultima sequenza nella sala da bowling e l'uso stupendo della fotografia
[ Questo messaggio è stato modificato da: bunch311 il 22-02-2008 alle 20:24 ]
[/quote]
sì, è come dici.
ho appena rivisto gli ultimi 10 minuti del film e devo dire che una seconda visione vale la pena se non altro per constatare tutto il mestiere che c'è dietro.
Funziona tutto molto bene in questo duello: le finte di Plainview (alla lettera punto di vista chiaro, semplice (ma anche puro, senza ornamenti)), l'iniziale e goffo tentativo di contrattare di Eli (mai mettersi con chi è più bravo di te), la specularità di questa scena con quella della confessione in chiesa, il tema del doppio che ritorna, addirittura la circolarità delle stupende metafore utilizzate dal petroliere (I drink the blood of the lamb - religione), (afterbirth - Where were you when Paul was suckling at your mother's teat? - carnalità) (I drink your milkshake! - semplificazione, linguaggio fanciullesco), (I'm the third revelation!- ancora Religione).
Direi che there will be blood è Kubrickiano per una serie di ragioni:
1) Per la potenza e pervasività della metafora: il petroliere è Caino, Dracula, Giuda, la Morte che cammina e si potrebbe continuare a lungo con i termini di paragone, di fatto la dimensione metaforica è sempre presente, quasi a voler inficiare la mimesi, cortocircuitare il supposto realismo delle scene.
2) L'uso della recitazione antinaturalistica e i toni grotteschi
3) A fine film e prima della scena finale si sente lo stesso tono musicale che accompagna lo scandire dei giorni in Shining. Mi pare una citazione assai scoperta e intenzionale, il tono (penso siano sintetizzatori) è usato peraltro con le stessa funzione: accompagnare, scandire la progressiva deumanizzazione del protagonista.
Il tema trattato non è universale come in Shining o in tutti i film di Kubrick, ma assai locale: siamo una volta di più confrontati con una visione etica tutta americana e protestante: non mi pare che si debba aspettare un regista americano per sospettare che se un industriale ed un prelato si trovano a parlare da soli in una stanza, il loro argomento di conversazione non sarà precisamente la transustanziazione o i fioretti di San Francesco.
Eppure, a ben pensarci, il film trae molta della sua forza proprio dal rovesciamento di questo visione manichea del reale che è tipicamente americana e calvinista secondo la quale chi ha successo deve necessariamente essere anche buono.
E' questo il motivo per cui propendo molto di più per il film dei Coen, a parità di tecnica cinematografica il film di Anderson è a tesi, quello dei due fratelli è criticamente aperto.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Renford il 26-02-2008 alle 11:25 ] |
|
AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 26-02-2008 15:51 |
|
quote: In data 2008-02-26 11:21, Renford scrive:
E' questo il motivo per cui propendo molto di più per il film dei Coen, a parità di tecnica cinematografica il film di Anderson è a tesi, quello dei due fratelli è criticamente aperto.
|
Quindi siamo ancora nei pressi di Magnolia. Brrrr... Mi sa che il Petroliere non mi avrà, preferisco andare a piedi...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 26-02-2008 alle 15:52 ] |
|
TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 26-02-2008 15:55 |
|
quote: In data 2008-02-26 15:51, AlZayd scrive:
quote: In data 2008-02-26 11:21, Renford scrive:
E' questo il motivo per cui propendo molto di più per il film dei Coen, a parità di tecnica cinematografica il film di Anderson è a tesi, quello dei due fratelli è criticamente aperto.
|
Quindi siamo ancora nei pressi di Magnolia. Brrrr... Mi sa che il Petroliere non mi avrà, preferisco andare a piedi...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 26-02-2008 alle 15:52 ]
|
Discorso del cazzo, dear Renford...
Ci sono tesi ben poco contestabili, in certi casi. Direi che più che un film a tesi, per ciò che concerne Il Petroliere, siamo nei pressi di un metaforico monumento alla verità.
_________________
|
|
eltonjohn
 Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 26-02-2008 16:46 |
|
Francamente più ci ripenso e meno mi piace
_________________ Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata! |
|
AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 26-02-2008 17:13 |
|
quote: In data 2008-02-26 15:55, TomThom scrive:
Il Petroliere, siamo nei pressi di un metaforico monumento alla verità.
|
E allora mi convinco sempre più che 'sto film è un Magnolia bis.., e non discuto la "verita" di cui si presume il film si faccia portatore (insano), bensì l'insopportabile "monumentalità" - direi faraonica - dei modi con cui cerca di sbattertela in faccia ricorendo ai più initili, vieti e ricattatori artefizi tramici e linguistico-(in)espressivi.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
|
TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 26-02-2008 17:36 |
|
quote: In data 2008-02-26 17:13, AlZayd scrive:
quote: In data 2008-02-26 15:55, TomThom scrive:
Il Petroliere, siamo nei pressi di un metaforico monumento alla verità.
|
E allora mi convinco sempre più che 'sto film è un Magnolia bis.., e non discuto la "verita" di cui si presume il film si faccia portatore (insano), bensì l'insopportabile "monumentalità" - direi faraonica - dei modi con cui cerca di sbattertela in faccia ricorendo ai più initili, vieti e ricattatori artefizi tramici e linguistico-(in)espressivi.
|
Alz vallo a vedé...Non fare il prevenuto...
_________________
|
|