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SIN CITY Vs. DOGVILLE o RODRIGUEZ Vs. VON TRIER ? |
lemona
 Reg.: 07 Gen 2002 Messaggi: 819 Da: ferrara (FE)
| Inviato: 11-06-2005 23:07 |
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non si puo' fare un paragone tra un genio un fumettaro che col cinema non ha niente a che fare.. cercate di evitare questi paragoni, se si vuole parlare di cinema |
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MrOrange
 Reg.: 28 Dic 2003 Messaggi: 463 Da: matera (MT)
| Inviato: 12-06-2005 02:25 |
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Come puoi definire Miller un semplice fumettaro, come se quello che fa non vale un cazzo. Poi secondo me molti fanno l'errore di vedere cinema e fumetto come due arti completamente opposte, quando invece non è così basta persare agli Story-board.
Rodriguez ha voluto mettere in scena le tavole di Miller così come sono, con i suoi pregi e i suoi difetti. Non capisco dove si sia venduto, in fondo molti altri prima di lui hanno portato in scena storie non originali presi da romanzi e da fumetti, e quando Rodriguez decide di invertire la rotta e di mettere il cinema a disposizione del fumetto e non il contrario come hanno fatto tutti, scoppia lo scandalo.
Qualcun'altro continua a definire Rodriguez figlio di Tarantino (ho addirittura letto di dialoghi Tarantiniani in Sin City, cosa assurda perchè i dialoghi sono gli stessi del fumetto quindi di Miller) senza rendersi conto che i due registi sono spuntati con i loro rispettivi film di esordio allo stesso Sundance Film Festival quindi il sodalizio lavorativo tra i due è nato solo anni dopo con Dal tramonto all'alba.
Quindi smettiamola di farci troppe seghe mentali sull'etica di Rodriguez, sul suo essere "Tarantiniano", sull'uso del green-screen e del digitale (come se è il solo ad utilizzarli) e prendiamo il film per quello che è, bello o brutto che sia, in fondo il cinema è anche svago.
_________________ Ti spiace se me la sparo qui? - Ehi...mi casa su casa...
Le due più belle parole del mondo non sono "ti amo" ma "è benigno" |
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MrOrange
 Reg.: 28 Dic 2003 Messaggi: 463 Da: matera (MT)
| Inviato: 12-06-2005 02:28 |
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Scusate le quasi totale mancanza di virgole , non me ne sono reso conto, quindi per leggere dovete prima prendere fiato.
_________________ Ti spiace se me la sparo qui? - Ehi...mi casa su casa...
Le due più belle parole del mondo non sono "ti amo" ma "è benigno" |
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GionUein
 Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 14-06-2005 09:21 |
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quote: In data 2005-06-11 21:56, Marienbad scrive:
Von Trier economizza sulla materia dando spazio all'umanità, ....
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Perfetto. Completamente d'accordo.
Ma perchè dici che " Rodriguez economizza sul mezzo " ?
Made in MARIEN :
" e all'umanità non da i tempi e gli spazi per comunicare determinate sfumature".
Questione di punti di vista allora.
Forse bisogna essere " amanti del fumetto" per metabolizzare i tempi differenti e gli spazi in cui si comunicano le sfumature.
_________________ U N I T A C I N E F I L A |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 14-06-2005 14:34 |
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quote: In data 2005-06-11 21:56, Marienbad scrive:
Von Trier economizza sulla materia dando spazio all'umanità, Rodriguez economizza sul mezzo, e all'umanità non da i tempi e gli spazi per comunicare determinate sfumature.
In dogville, ci ritorna tutto, anche quello che manca, in Sin City, altro non si può avvertire che la mancanza di quello che non c'è.
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che cosa vuol dire?
possibilmente in parole povere...grazie.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Blog |
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Sandrino
 Reg.: 17 Mag 2004 Messaggi: 612 Da: Gavi (AL)
| Inviato: 11-04-2006 15:52 |
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quote: In data 2005-06-10 16:18, Petrus scrive:
Mi sfugge il motivo di questo morboso attaccarsi al fumetto come panacea di tutti i mali di questo film o, al contrario, mirabilia di un capolavoro.
Per quanto nel giudizio su un'opera cinematografica si debba considerare e dare la giusta rilevanza dal contesto e dall'humus extrafilmico da cui nasce, non ritengo assolutamente che questo debba inficiare su un giudizio sereno dell'opera stessa.
In questo caso, essendo le tavole del fumetto costituenti uno storyboard e una sceneggiatura del tutto non convenzionali, il giudizio sul film è una semplice conseguenza delle linee guida di una scelta d'azione, non sta alla base di una scelta del genere.
Prendendo come assunto una scelta strettamente legata alla carta stampata, si deve però passare al film. Che, a mio avviso, presenta una serie di pecche che sono in effetti legate alla scelta di una trasposizione pedissequa, ma che ricadono esclusivamente nella visione cinematografica del film.
E le pecche sono quelle che già ho annunciato nel topic apposito, cioè la mancanza assoluta di coralità non corroborata da una ricerca di specificità di punti di vista, ma appiattita su scelte registiche e narrative del tutto scialbe e a tratti insignificanti.
Sin city non usa una messa in scena coerente con il vissuto del film, ma si appiattisce a servizio di una (eccezionale) bellezza "fotografica" dell'immagine. Ma, cinematograficamente, paga poco come tentativo.
Il paragone con von Trier mi sembra campato in aria, o perlomeno frutto di una provocazione che tende a unire i contrapposti. Von Trier, partendo da un'idea di cinema serrata e definita, quasi ideologica, mette a servizio la narrazione di una mise en scene che la adotta e se ne rende partecipe. L'assoluto contrario accade in Sin city
_________________
Charles Foster Kane è stato un uomo che ha avuto tutto quel che ha voluto,e poi l'ha perso. Forse Rosebud era qualcosa che non ha potuto avere, o qualcosa che ha perduto, ma non avrebbe spiegato niente
[ Questo messaggio è stato modificato da: Petrus il 10-06-2005 alle 16:19 ]
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Sono d'accordo.I difetti del film sono quelli di un fumetto.
E per me quindi non sono difetti.
E incredibile come si sia fatto un "film fumetto" in tutto e per tutto dai dialoghi alla fotografia ai "colori".
E un capolavoro solo per questo.Forse chi non conosce bene il fumetto non si rende conto quanto sia difficele fare un film cosi!
Es. la prima scena quella del terrazzo (che fu anche il corto con cui si presentò l'idea del film nel 2004) è straordinariamente identico al fumetto (lo possiedo). E conoscendo il cartaceo vi giuro che la prima volta che ho visto quella scena sono rimasto a bocca aperta ed ho capito che quello che stavo per guardare era un film "fumetto" in tutta la sua integrità!
Sin City è stato realizzabile grazie
ai mezzi moderni.
Impensabile un film cosìfedele a storie
catracee 10 anni fa.
grande miller.
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E' nella natura dell'uomo confondere la genialità con la follia!
("Passenger 57") |
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GionUein
 Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 11-04-2006 16:02 |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 11-04-2006 16:07 |
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quote: In data 2005-06-14 14:34, oronzocana scrive:
quote: In data 2005-06-11 21:56, Marienbad scrive:
Von Trier economizza sulla materia dando spazio all'umanità, Rodriguez economizza sul mezzo, e all'umanità non da i tempi e gli spazi per comunicare determinate sfumature.
In dogville, ci ritorna tutto, anche quello che manca, in Sin City, altro non si può avvertire che la mancanza di quello che non c'è.
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che cosa vuol dire?
possibilmente in parole povere...grazie.
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credo che più o meno sia lo stesso concetto che molto pragmaticamente ho espresso con:
quote: In data 2005-06-11 20:57, sandrix81 scrive:
In Dogville bastano delle assi e delle linee di gesso perché il film lo si costruisce su altri elementi; in Sin City il "green-screen" non basta perché il film lo si vuole costruire su quello.
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_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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GionUein
 Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 11-04-2006 16:09 |
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Bash84
 Reg.: 28 Dic 2005 Messaggi: 446 Da: Ascoli Piceno (AP)
| Inviato: 11-04-2006 16:57 |
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Sin City farà la storia dell'adattamento cinematografico, molti film ispirati da fumetti cercavano di ricalcarne fedelmente la tecnica (pensiamo ai personaggi caricaturali di Dick Tracy) ma nessuno si era mai spinto così in là. Nemmeno nei cartoni animati ho mai visto certe scene in trashold, che con un cambio di luce si modellano a tutto tondo. Rodriguez (non lo perdonerò mai per Spy Kids) ha deciso che il fascino di SC era così legato allo stile del fumetto da non volerlo sacrificare nella trasposizione, il risultato a mio parere è affascinante e unico. Von Trier ci dimostra di poter ricavare un capolavoro con quattro muri e un pugno di (grandi) attori, una macchina da presa che si muove in un teatro di posa scuro, una pantomima. In entrambi i casi abbiamo un capolavoro che trascende un certo compiacimento sperimentale. In entrambi i casi abbiamo un estremismo stilistico (che da una parte riduce il cinema al grado zero, dall'altra lo satura e lo ibrida) Ma come paragonare questi due film? Questi due ribelli che sfondano le barriere da due parti totalmente opposte?
_________________ Cosa puoi perdonare ad un essere perfetto? |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 12-04-2006 11:33 |
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quote: In data 2006-04-11 15:52, Sandrino scrive:
quote: In data 2005-06-10 16:18, Petrus scrive:
Mi sfugge il motivo di questo morboso attaccarsi al fumetto come panacea di tutti i mali di questo film o, al contrario, mirabilia di un capolavoro.
Per quanto nel giudizio su un'opera cinematografica si debba considerare e dare la giusta rilevanza dal contesto e dall'humus extrafilmico da cui nasce, non ritengo assolutamente che questo debba inficiare su un giudizio sereno dell'opera stessa.
In questo caso, essendo le tavole del fumetto costituenti uno storyboard e una sceneggiatura del tutto non convenzionali, il giudizio sul film è una semplice conseguenza delle linee guida di una scelta d'azione, non sta alla base di una scelta del genere.
Prendendo come assunto una scelta strettamente legata alla carta stampata, si deve però passare al film. Che, a mio avviso, presenta una serie di pecche che sono in effetti legate alla scelta di una trasposizione pedissequa, ma che ricadono esclusivamente nella visione cinematografica del film.
E le pecche sono quelle che già ho annunciato nel topic apposito, cioè la mancanza assoluta di coralità non corroborata da una ricerca di specificità di punti di vista, ma appiattita su scelte registiche e narrative del tutto scialbe e a tratti insignificanti.
Sin city non usa una messa in scena coerente con il vissuto del film, ma si appiattisce a servizio di una (eccezionale) bellezza "fotografica" dell'immagine. Ma, cinematograficamente, paga poco come tentativo.
Il paragone con von Trier mi sembra campato in aria, o perlomeno frutto di una provocazione che tende a unire i contrapposti. Von Trier, partendo da un'idea di cinema serrata e definita, quasi ideologica, mette a servizio la narrazione di una mise en scene che la adotta e se ne rende partecipe. L'assoluto contrario accade in Sin city
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Charles Foster Kane è stato un uomo che ha avuto tutto quel che ha voluto,e poi l'ha perso. Forse Rosebud era qualcosa che non ha potuto avere, o qualcosa che ha perduto, ma non avrebbe spiegato niente
[ Questo messaggio è stato modificato da: Petrus il 10-06-2005 alle 16:19 ]
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Sono d'accordo.I difetti del film sono quelli di un fumetto.
E per me quindi non sono difetti.
E incredibile come si sia fatto un "film fumetto" in tutto e per tutto dai dialoghi alla fotografia ai "colori".
E un capolavoro solo per questo.Forse chi non conosce bene il fumetto non si rende conto quanto sia difficele fare un film cosi!
Es. la prima scena quella del terrazzo (che fu anche il corto con cui si presentò l'idea del film nel 2004) è straordinariamente identico al fumetto (lo possiedo). E conoscendo il cartaceo vi giuro che la prima volta che ho visto quella scena sono rimasto a bocca aperta ed ho capito che quello che stavo per guardare era un film "fumetto" in tutta la sua integrità!
Sin City è stato realizzabile grazie
ai mezzi moderni.
Impensabile un film cosìfedele a storie
catracee 10 anni fa.
grande miller.
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E' nella natura dell'uomo confondere la genialità con la follia!
("Passenger 57")
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ok grande miller pure io
proprio perchè lo amo che trovo che si debba tenere lontano dal cienma in generale e da rodriguez (regista di scarso talento) in particolare.
essere fedeli alla lettera e all'immagine del fumetto non è ne un pregio ne un difetto semplicemente non basta per fare un buon film
e sebbene il cinema conservi ed amplifichi addirittura il fascino dei disegni milleriani, il tutto finisce là, perchè la potenza del testo, del ritmo delle scene, del montaggio, dei tempi narrativi delle sequenze che fanno di miller uno dei più grandi fumettisti viventi non trova corrispondenza nella lenta e meccanica successione di quadretti del film. rodriguez non ha stile ne personalità e imita miller senza averlo assimilato veramente, non sottolinea quando deve sottolineare non dà i tempi giusti e alla fine il suo film piatto nella narrazione sembra un'esercizio di stile (ma solo dal punto di vista visivo) freddo e privo di spessore.
un'esperimento che forse sarà ritentato meglio in futuro ma al momento da bocciare.
E ancora una volta ci tocca ripetere la banalità che due arti diverse devono ricorrere a tempi e modi diversi per ottenere un risultato simile. |
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