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Il bacio dell'assassino (kubrick) |
kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-03-2007 12:01 |
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Sulla scena in questione sono abbastanza d'accordo con chi la ritiene un pò slegata dal resto del film.
Quello del Bacio dell'assassino mi semra un K un pò alle prime armi che sperimenta soluzioni, cerca scene ad effetto come fanno i registi "giovani", concede qualcosa al gusto puramente cinefilo.
Il suo genio già si vede ma è un pò acerbo e ingenuo. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-03-2007 18:52 |
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quote: In data 2007-03-01 12:01, kagemusha scrive:
Il suo genio già si vede ma è un pò acerbo e ingenuo.
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E ti pare poco?
A tale riguardo ho comunque meglio detto sopra.
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amosgitai
 Reg.: 25 Ago 2003 Messaggi: 17 Da: Roma (RM)
| Inviato: 15-11-2007 02:04 |
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Trama
Davy Gordon è un pugile che ha avuto una infelice carriera. Una sera scorge dalla finestra una ragazza, Gloria Price, intenta a prepararsi per uscire. Si incrociano all’uscita del palazzo, dove le loro strade si dividono: lui andrà affrontare un importante incontro dal quale uscirà sconfitto, lei verso il suo lavoro in una sala da ballo. Tornato a casa dopo l’incontro ode le urla di Gloria che respinge le avance del suo datore di lavoro e corre in suo aiuto.
Il giorno seguente si ritrovano a colazione nell’appartamento di lei e si raccontano le proprie vite non molto felici. Inizia così una storia d’amore che avrà però alcune sgradevoli conseguenze.
Recensione
“Il bacio dell’assassino” è il classico noir (dal finale però che rompe le regole del genere) prodotto dal uno Stanley Kubrick ancora acerbo. Un film dalla trama semplice ma accattivante, per il quale Kubrick ebbe parecchie difficoltà di realizzazione. Sia per la mancanza di fondi che reperì tra amici e parenti, che per la sua realizzazione, dato che non ebbe le autorizzazioni per girare gli esterni a New York, finendo per girarle clandestinamente.
La storia di perdenti, un pugile discreto che però mai riesce a sfondare, ed una ragazza dal passato tragico. Personaggi ben caratterizzati, grazie anche al feeling tra il regista e Frank Silvera, attore già utilizzato nel suo precedente lungometraggio “Fear and desire”.
Buona la fotografia, soprattutto nelle riprese in bianco e nero degli esterni, anche se sono evidenti alcuni errori come le ombre della mdp in alcune scene. Si nota già il Kubrick onirico nella scelta di ritrarre in negativo il sogno inquieto di Davy e nella singolare scena con i manichini.
“Il bacio dell’assassino” è dunque un opera giovanile positiva che lasciava già intravedere il genio del regista newyorkese.
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