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Non ti muovere |
Lollina ex "lolly19"

 Reg.: 11 Gen 2002 Messaggi: 19693 Da: albenga (SV)
| Inviato: 01-04-2004 11:04 |
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è uno dei più bei film che ho visto in questo periodo , stavo sottovalutando il cinema italiano, ma questo è un film davvero riuscito.
Castellitto è, secondo me, l'attore italiano con più talento (e anche come regista), la Penelope Cruz, che sottovalutavo ampiamente ha recitato con passione. La Gerini sempre bravissima...
L'ho trovato molto riflessivo e sicuramnete mi cimenterò a leggere il libro
_________________ Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. |
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trynyty86
 Reg.: 01 Apr 2004 Messaggi: 34 Da: Pomigliano d'Arco (NA)
| Inviato: 01-04-2004 17:59 |
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A parer mio, il film è indubbiamente ben fatto, però ci sono alcune scene un pò troppo forti e a volte la trama scade un pò. Ad esempio, non penso era necessario che Timoteo, il protagonista, violentasse Italia, per far comprendere allo spettatore/lettore quanto in realtà sotto l'apparente vita tranquilla e benestante covassero passioni, istinti e anche emozioni represse dal suo lato razionale, non poteva essere meno brutale? Non penso poi che da questa iniziale violenza possa scaturire questto "grande amore". E cosa vogliamo dire del rapporto con la Gerini sulle conchiglie? Ma forse questi sono problemi del libro, non del film. Infine credo che in generale la trama sia molto realistica, ma fra tutti i personaggi, tutti, c'è qualcuno psicologicamente stabile???? E' vero che la realtà è questa, ma penso che qualche personaggio "normale" non avrebbe certo tolto qualcosa alla "realtà" del film, ma l'avrebbe reso un pò meno tragico e pessimistico, in fondo è la viltà del protagonista che lo ha portato ad una vita del genere.
P.S. E' la mia impressione, o Timoteo per l'amante (quando sta male) si fa venire l'ira di Dio e per la figlia sembra quasi non preoccuparsi???????
P.P.S. Altra annotazione: ma Timoteo sta con o contro la figlia??? (ricordate la scena in cui la figlia litiga con la madre x i soliti motivi da ragazzina e lui la difende e viceversa la scena sullo sport della figlia)
Ciao ciao a tutti |
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Rixy74
 Reg.: 29 Mar 2004 Messaggi: 236 Da: Cagliari (CA)
| Inviato: 01-04-2004 23:32 |
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A me Non ti muovere è piaciuto tantissimo, sono andata a vederlo senza aver letto il libro in quanto molte persone me ne avevano parlato male, quindi avevo solo una vaga idea della trama. Comunque.... la storia d'amore tra lui e Italia è bellissima e commovente, gli attori sono tutti molto bravi e le musiche (nonostante Toto Cutugno), sono bellissime, concludo dicendo che l'altra notte ho iniziato a leggere il libro e quasi quasi facevo l'alba tanto mi stava piacendo! |
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aralis
 Reg.: 18 Ott 2003 Messaggi: 3151 Da: bolzano (BZ)
| Inviato: 02-04-2004 08:53 |
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quote: In data 2004-04-01 23:32, Rixy74 scrive:
l'altra notte ho iniziato a leggere il libro e quasi quasi facevo l'alba tanto mi stava piacendo!
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Lo sto leggendo anch'io in questi giorni, piace molto anche a me, è uno di quei romanzi che quando inizi a leggere dispiace lasciare, continueresti fino alla fine. |
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Lollina ex "lolly19"

 Reg.: 11 Gen 2002 Messaggi: 19693 Da: albenga (SV)
| Inviato: 04-04-2004 14:02 |
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quote: In data 2004-04-01 17:59, trynyty86 scrive:
A parer mio, il film è indubbiamente ben fatto, però ci sono alcune scene un pò troppo forti e a volte la trama scade un pò. Ad esempio, non penso era necessario che Timoteo, il protagonista, violentasse Italia, per far comprendere allo spettatore/lettore quanto in realtà sotto l'apparente vita tranquilla e benestante covassero passioni, istinti e anche emozioni represse dal suo lato razionale, non poteva essere meno brutale? Non penso poi che da questa iniziale violenza possa scaturire questto "grande amore". E cosa vogliamo dire del rapporto con la Gerini sulle conchiglie? Ma forse questi sono problemi del libro, non del film. Infine credo che in generale la trama sia molto realistica, ma fra tutti i personaggi, tutti, c'è qualcuno psicologicamente stabile???? E' vero che la realtà è questa, ma penso che qualche personaggio "normale" non avrebbe certo tolto qualcosa alla "realtà" del film, ma l'avrebbe reso un pò meno tragico e pessimistico, in fondo è la viltà del protagonista che lo ha portato ad una vita del genere.
P.S. E' la mia impressione, o Timoteo per l'amante (quando sta male) si fa venire l'ira di Dio e per la figlia sembra quasi non preoccuparsi???????
P.P.S. Altra annotazione: ma Timoteo sta con o contro la figlia??? (ricordate la scena in cui la figlia litiga con la madre x i soliti motivi da ragazzina e lui la difende e viceversa la scena sullo sport della figlia)
Ciao ciao a tutti
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Secondo me è proprio la VIOLENZA il centro del film
_________________ Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. |
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Leonardo
 Reg.: 26 Mar 2002 Messaggi: 2398 Da: Capri (NA)
| Inviato: 04-04-2004 18:06 |
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quote: In data 2004-04-01 17:59, trynyty86 scrive:
A parer mio, il film è indubbiamente ben fatto, però ci sono alcune scene un pò troppo forti e a volte la trama scade un pò. Ad esempio, non penso era necessario che Timoteo, il protagonista, violentasse Italia, per far comprendere allo spettatore/lettore quanto in realtà sotto l'apparente vita tranquilla e benestante covassero passioni, istinti e anche emozioni represse dal suo lato razionale, non poteva essere meno brutale? Non penso poi che da questa iniziale violenza possa scaturire questto "grande amore".
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bah ma nel romanzo succede proprio così. quindi...
quanto allo stupro sulle conchiglie è uno dei pochi nei (grosso neo) del film. Mi ha fatto sbellicare dal ridere |
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Torvald
 Reg.: 02 Apr 2004 Messaggi: 255 Da: Bonea (BN)
| Inviato: 05-04-2004 20:25 |
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Il film si regge solo sull’interpretazione (ottima a mio parere, ma non sono il solo) della Cruz; per il resto non è poi chissà cosa: premesso che il libro non l’ho letto (neanche sapevo ci fosse a dire il vero) ma mi aspettavo qualcosa di meglio dalla sceneggiatura (mi sembra tutto un po’ scontato e già visto: vivere ben inseriti in una società che disgusta di nascosto; arriva lui/lei che ha uno stile di vita molto più libero e che da coraggio a il/la protagonista per mollare un’esistenza che non sente più sua ecc. ). Il sonoro è fatto male (o è un problema di montaggio? Sta di fatto che musiche vengono interrotte molto bruscamente, e questo tutto fa tranne che aiutare lo spettatore ad immedesimarsi nella vicenda); ma soprattutto mi ha deluso (e qui mi attiro una valanga di critiche) l’interpretazione di Castellitto: poco espressivo, a tratti assolutamente privo di credibilità (solo a titolo d’esempio: ma da quando in qua un padre alla notizia di un grave incidente alla figlia reagisce con tanta indifferenza? peccato soprattutto perché lui sa fare molto meglio). Insomma mi aspettavo qualcosa di più ed invece … una mezza delusione
_________________ Se vuoi il massimo devi essere pronto a pagare il massimo ... |
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gongolante
 Reg.: 06 Feb 2002 Messaggi: 3054 Da: Cesena (FO)
| Inviato: 19-05-2004 10:40 |
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Avevo da poco letto il libro della Mazzantini prima di vedere questo film per cui è sempre piuttosto difficile giudicare un film per quello che è senza fare paragoni in qualche maniera. Il libro mi era piaciuto, e se da un lato aveva delle "immagini" molto forti, molto belle (ne ricordo una, con il padre che vede la figlia in compagnia di amici al bar da dietro una grata), dall'altro era un racconto in prima persona, frutto di riflessioni/confessioni personali, quindi difficile da trasporre al cinema. E Castellito sceglie tra l'altro la via meno facile per la trasposizione, senza l'utilizzo della comoda voce fuori campo facendo molto conto sulle doti dei tre attori. Scelta coraggiosa e poco ruffiana ma che secondo me non ha pagato: in parte perchè mi pare che Castellito come regista non sia eccezionale (non ricordo sequenze particolarmente riuscite, molte invece non mi sono piaciute), ed in parte eprchè gli attori non mi sono parsi particolarmente ispirati (Castellito non mi ha convinto come fa di solito, probabilmente autodirigersi non gli fa bene, la prova della Cruz è nettamente sopravvalutata, non mi ha convinto quasi mai).
Poi non è che la storia in se sia eccezionale: un uomo di mezza età che si trova imprigionato in una vita che sente ad un certo punto totalmente estranea! Ma cè anche l'arroganza dei ricchi che pigliano quello che vogliono dalla povera gente e poi girano la frittata come gli pare, la vita di Timoteo decisa dal fato, soluzione un po' facile, ma Timoteo era veramente innamorato di Italia o dopo un po' anche i bucatini all'amatriciana ti stufano e ti torna la voglia di caviale?
Voto 6.5. Da vedere per discuterne con la compagna.
P.S: essere più o meno d'accordo con gbgbgbgb mi inquieta non poco!
_________________ Cinematik - il fantacinema!
In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach |
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parret
 Reg.: 14 Set 2004 Messaggi: 446 Da: milano (MI)
| Inviato: 28-09-2004 15:35 |
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Regia d'ufficio che non avvicina alle emozioni dei personaggi. Castellitto monoespressionale stupratore in amore dal cuore tenero. Interpretazione della Cruz fastidiosa, falsamente intimista, in realtà divistica e piazzaiola nel ruolo dell'emarginata, ultima ruota del carro, disgraziatissima senza un motivo. Lezione attuale per il cinema italiano: soffocare il dolore e le contraddizioni nelle lacrime, nella conciliazione, nella bontà di fondo. David di Donatello e gran successo di pubblico annata 2004 |
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Cronenberg
 Reg.: 02 Dic 2003 Messaggi: 2781 Da: GENOVA (GE)
| Inviato: 28-09-2004 17:13 |
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Timoteo, affermato chirurgo, si trova ad attendere l’esito dell’operazione effettuata su sua figlia, ferita gravemente in seguito ad un incidente con il motorino. Nel frattempo in Timoteo, riemergeranno i ricordi di una turbolenta relazione con Italia, una ragazza povera e malandata, che lo aveva ospitato a casa sua, in quanto rimasto fermo con la macchina nei suoi paraggi. Timoteo si innamorerà pazzamente di Italia, che da oggetto di infangato godimento, diventerà per lui, unica essenza di vita ed unica fonte di vero amore.
Il secondo film di Castellitto, è opera ardua da recensire, considerato che, oltre ad essere uno dei migliori film visti in Italia nel 2004, e ad essere tratto da un enorme successo letterario della moglie dello stesso regista: Margaret Mazzantini, edito con l’omonimo titolo del film, è un opera che non si ferma a ciò, ma stupisce incredibilmente. Dal cinema occidentale, e più specificatamente da quello italiano, e da quello ancor più specificatamente di Sergio Castellitto, non ci si aspettano grandi cose, o comunque non ci si aspettano cose che stupiscano, e invece “Non ti muovere”, è un opera che appartiene di diritto alla seconda categoria. “Non ti muovere” è un affresco concretamente metaforico di una cruda e violenta bellezza, fatto col cuore e con impegno, anticonvenzionale ma soprattutto antioccidentale, scoordina la banale intesa di classicismo e tradizionalismo narrativo. Penélope Cruz è bravissima, e ottiene giustamente il David di Donatello come anche Sergio Castellitto rispettivamente per la/il miglior attrice/attore protagonista, lo stesso Castellitto è cerebrale e reale, un ottima combinazione per realizzare, realmente quello che non lo è, e “Non ti muovere” non è altro che il frutto di un insieme di forti emozioni, che scuotono finalmente gli spettatori italiani, troppo abituati ai Soldini e ai Giordana. Complimenti a un Castellitto sempre più Garroniano quindi, e un sentito grazie, per l’avermi fatto stupire, con un film che mi è piaciuto in modo particolare.
_________________ La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie
René Descartes |
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Marco82
 Reg.: 02 Nov 2003 Messaggi: 924 Da: Lodi (LO)
| Inviato: 28-09-2004 20:20 |
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ma "registicamente" parlando a voi com'è sembrato?
ho sentito parecchi pareri contrastanti su questo film a tal proposito...chi dice che l'unico regista italiano che sia bravo nel suo mestiere e altri hanno detto che gira in maniera "elementare"...
chi mi toglie sto dubbio?
(non so per esempio...Tristam lui pare che di ste cose se ne intenda )
_________________ "1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..." |
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Chenoa
 Reg.: 16 Mag 2004 Messaggi: 11104 Da: Vittorio Veneto (TV)
| Inviato: 12-03-2005 15:41 |
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Non ho letto il libro,quindi la mia opinione si basa esclusivamente sulla pellicola.
Il film mi è piaciuto molto,emozionante al punto giusto,senza scadere nel banale o nelle scene già viste.
Credo che il David la Cruz se lo sia meritato,decisamente. L'ho trovata ottima,davvero intensa e probabilmente uno dei suoi ruoli più riusciti,come è già stato affermato nei post precedenti.
Anche la Gerini mi è piaciuta parecchio,è riuscita a trasmettermi in pieno ciò che il suo personaggio provava in quella relazione (mi viene in mente ad esempio la scena in cui nasce la piccola Angela...e il breve dialogo tra Timoteo e la Gerini,tragicamente falso...).
Castellitto...non male nemmeno lui,anche se in certi tratti non mi è sembrato molto calato nel ruolo...
Per il resto un ottimo film,con una altrettanto intensa e azzeccata colonna sonora.
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eternal
 Reg.: 15 Gen 2005 Messaggi: 58 Da: roma (RM)
| Inviato: 12-03-2005 20:04 |
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Il film (come peraltro il libro) è stato una grossa delusione.
La Mazzantini secondo me già nel libro non è stata in grado di spiegare una cosa fondamentale: il perchè della passione sfrenata di lui per Itala: il suo triste passato non è sufficiente come risposta. Nel film questo buco narrativo è ancor più evidente e banalizzato. Lui incontra per caso Lei...la violenta (chissa perchè poi)...poi ritorna da Lei che accetta tutto senza battere ciglio per l'intera storia.
Ora le interpretazioni sono magistrali...Castellito come regista è una vera sorpresa...ma quel che manca è purtroppo il soggetto.
Sopravvalutato!
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 06-08-2007 16:23 |
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Perdincibacco! Tale è stato il mio stupore alla fine del film, che la mostranza del mio soddisfacimento si è espressa così. Sovente si crede che il cinema italiano sia desueto e stia andando a ritrecine, ma nel momento in cui si scopre un Castellitto ad un livello di plenitudine così definito è doveroso fare marcia indietro. Egli si muove con grande mestiere dietro la macchina da presa e allo stesso tempo interpreta un lasso medico di città che, a discapito della quotidiana apparenza matrimoniale, è attratto da una donna che vive ai margine della socità, in un quartiere pitocco di Roma. Nevvero che sembra essere lo specchio di gran parte della gente che vive per inerzia nel nubiloso grigiore delle città? Accipicchia!
L'amore diventa il collante dell'intero film, un amore bastevole a tenere in vita una persona, anche se fisicamente morta. Un amore che alimenta la ricordanza di chi non c'è più. Un amore che rende l'uomo pugnace e procelloso al tempo stesso, tanto che smette di essere un calcolatore e diventa un essere pieno di speme e mai satollo della donna che ama.
Due donne fanno da cornice al protagonista: la Gerini e la Cruz. Queste farrebbero la felicità di ogni uomo e, con un semplice buondì, darebbero energia sufficiente ad affrontare le peggiori giornate piene di mille nembi; sarebbero un rostro utilissimo nello scansare i problemi più tenaci, senza giocare di sguincio.
Eziando una terza figura femminile però esce allo scoperto. La Finocchiaro sembra un elaboratore elettronico, tanta è la sua fredezza nel comunicare. Certamente non si può scambiarla per una donzella da diporto, ma d'altronde, da uno stile di vita garrulo come il suo, non potrebbe pretendersi di più.
Durante un'ipotetica proiezione, nel peggiore cinema di Caracas, un allibratore, tanto per rompere gli indugi, si sarebbe appropinquato allo spettatore più emotivamente dipendente per proporgli le quote relative al finale. Un'imago sarebbe dovuta apparire agli occhi di quest'ultimo, proprio per proiettare la propria personalissima conclusione della storia nella sua mente. Egli avrebbe escalmato: <<Perbacco! Debbo scommettere su codesto finale!>> Vedrete, voi spettatori, che la scommessa non sarà poi così facile da azzeccare, visto l'andamento desultorio dell'appassionante storia d'amore e fare fiasco sarebbe concesso senza riserve, anche perchè, in questi casi, sarebbe giustificato perdere la trebisonda, tanta è la passione nella messa in scena.
Tuttavia il finale non si rivelerà proprio uno dei migliori manicaretti, ma lascierà, senza dubbio, lo spettatore appagato: deluso e soddisfatto al tempo stesso.
p.s.: il perchè di questo post è qui
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...partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Blog
[ Questo messaggio è stato modificato da: oronzocana il 06-08-2007 alle 16:23 ] |
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ZoraGhost
 Reg.: 15 Feb 2005 Messaggi: 2383 Da: House Domina (es)
| Inviato: 06-08-2007 16:26 |
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Io invece l'ho trovato estremamente monotono, piatto e deludente.
Sia il film che il libro.
'Non ti muovere' è uno spot a favore del suicidio.
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Non posso che leccare questo tuo profondo amore.
[ Questo messaggio è stato modificato da: ZoraGhost il 06-08-2007 alle 16:27 ] |
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