FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - Vanilla sky
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Vanilla sky   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 Pagina successiva )
Autore Vanilla sky
Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 24-08-2005 04:56  
Io sono per un approccio empatico,quello tecnico in fondo poco o nulla ha a che fare con l'arte.
Detto questo ci si può mettere arte in tutto anche nel cuocere una bistecca,ma a quanti gliene può fregare o possono essere interessati tranne te e magari l'amico che hai invitato a cena.

_________________
No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
Noi sentiamo una banda

  Visualizza il profilo di Luke71  Invia un messaggio privato a Luke71    Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 24-08-2005 05:08  
quote:
In data 2005-08-24 04:52, Luke71 scrive:
Il mezzo l'uso che se ne fà io non lo ritengo importante,potrai anche usare il mezzo come un dio tecnicamnete ma se il risultato finale non emoziona è freddo, che senso ha?


mi chiedo da dove provenga, secondo te, questa benedetta "emozione".

quote:
In data 2005-08-24 04:56, Luke71 scrive:
quello tecnico in fondo poco o nulla ha a che fare con l'arte.


hai dimenticato il "secondo me". io, come già detto, non credo alla "magia dell'arte", credo all'arte, intesa come insieme di mezzi e tecniche. l'esoterismo non mi interessa.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 24-08-2005 10:17  
Insomma te a Copperfield e all'isola che non c'è non ci credi,ok.
Secondo me sono due parole che è sottointeso devono essere considerate incluse alla fine in ogni messaggio o quasi qui,questo per chiunque te compreso,ciao.

  Visualizza il profilo di Luke71  Invia un messaggio privato a Luke71    Rispondi riportando il messaggio originario
13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 24-08-2005 17:19  
quote:
In data 2005-08-24 01:58, AlZayd scrive:
Il fine del cinema d'arte (di tutte le arti) è quello di trasfigurare la realtà, non di riprodurla pedissequamente. Oscarwilderianamente: è la vita che imita l'arte e non viceversa.


ciao abbello!

come al solito siamo quasi sempre sulla stessa lunghezza d'onda. quoto il classico concetto che hai esposto: l'importante per noi, ciò che ci colpisce e ci ammalia, è il metodo, la creazione, l'inventiva adottata nel parto visivo, il ribaltamento dei canoni, il ricreare dalle stesse componenti solo tramite nuove combinazioni.
adoro la kinosis (o era "kenosis2?) tarantiniana, la fottutamente originale nuova onda orientale, le infinite varianti del macinare immagini per produrre arte, ma anche per produrre semplice quanto ottimo artigianato.
odio la supponenza artistica, l'elevare il nulla visivo, lo scontato, a postulato cinematografico prossimamente cult.
ad ogni film i suoi obiettivi, le sue intenzioni, le scelte del regista. ad ogni film raggiungimento o totale fallimento.
tu dici che il cinema americano ha rotto il cazzo?
io dico che il cinema classico, così spesso evidente per me, spintonato dai moderni critici, che non lo scorgono neanche ad occhi spalancati, come rivoluzionario ed innovatore solo perchè velocizzato nelle ritmiche e aggiornato nei contenuti, ha rotto il cazzo.
quello si.
ecco perchè affanculo Ron Howard, affanculo Ridley Scott e affanculo pure quella merdaccia di Peter Weir, che mi ha affascinato con Picnic ad Hanging Rock per poi rivelarsi tra le più grandi bufale (nonchè personali delusioni) degli ultimi decenni.
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

  Visualizza il profilo di 13Abyss  Invia un messaggio privato a 13Abyss  Email 13Abyss    Rispondi riportando il messaggio originario
SandroM

Reg.: 05 Gen 2004
Messaggi: 188
Da: Saronno (MI)
Inviato: 28-08-2005 10:55  
Raga, sono io che ho avuto le travegole o nella scena della festa di compleanno del personaggio interpretato da Tom Cruise, tra gli invitati fa un cameo Steven Spielberg?


  Visualizza il profilo di SandroM  Invia un messaggio privato a SandroM    Rispondi riportando il messaggio originario
Ilariuccia

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 92
Da: Garbagnate (PT)
Inviato: 28-08-2005 17:48  
Si, Spielberg ha fatto un cameo di 2 secondi. Mi hanno detto che nel film faccia una breve apparizione anche Tommy Lee (il batterista dei Motley Crue) ma non sono proprio riuscita a beccarlo, non che sia poi questo grave danno non averlo notato...


  Visualizza il profilo di Ilariuccia  Invia un messaggio privato a Ilariuccia    Rispondi riportando il messaggio originario
Jeriko

Reg.: 04 Dic 2003
Messaggi: 224
Da: Legnano (MI)
Inviato: 28-08-2005 18:01  
Sono riuscito anch'io recuperare qualche sera fa questo film.
Nella sua totalità il film mi è sembrato abbastanza buono, ha molti fattori che bene o male riescono a coinvolgere (parlo naturalmente per me), la prima parte però non mi ha lasciato un'impressione positiva.
Tom Cruise che sfoggia tutta la sua gamma di smorfie in solo 20 minuti, Cameron Diaz che mi conferma di essere una delle attrici hollywoodiane più sopravvalutate, e un andazzo che in alcune parti (Festa di compleanno, Cruise e Diaz che amoreggiano, Cruise e Cruz che amoreggiano...) quasi da commedia di quart'ordine suggerirebbero di schiacciare all'istante il tasto dello stop del lettore.

Per fortuna nella parte centrale il film acquista un pò di mordente e prende tutt'altra piega, ed è strano come il Cruise sfigurato reciti meglio del Cruise con il suo faccione in bella mostra (ah, se non
si fosse capito non ho mai considerato Cruise un grande attore, eccezion fatta per le interpretazioni di eyes wide shut e magnolia).
I punti di forza del film sono un' ottima regia, un montaggio dinamico e volutamente caotico e una colonna sonora di tutto rispetto; alcune canzoni associate ad immagini del film hanno un grande impatto, tra tutte, le associazioni di Everything in Its Right Place dei Radiohead con Cruise nella città deserta e Svefn-G-Englar dei Sigur Rós nella parte finale. Bello anche il dittico McCartney/Chemical Brothers sui titoli di coda che naturalmente ho visto fino all'ultimo frame.
Dovendo essere molto critico, per il cast secondo me, Crowe avrebbe potuto scegliere meglio...



_________________
per scambi in dvd: http://www.listadvd.tk

  Visualizza il profilo di Jeriko  Invia un messaggio privato a Jeriko  Vai al sito web di Jeriko    Rispondi riportando il messaggio originario
qwerasolk

Reg.: 23 Ago 2005
Messaggi: 15
Da: reggio calabria (RC)
Inviato: 29-08-2005 22:11  
non trovo caotico un lungometraggio di soli flashback dove il punto reale della storia resta fermo al termine del film, in una sorta di confessionale della propria mente.apparte queste futili osservazioni nn ho ancora visto nessuno criticare pesantemente il film, e per gli scettici questo sta a significare che tale produzione merita.quinti evitate critiche inutili del tipo mi è piaciuto ma...che ma! se il film piace non vanno accompagnate escussioni dotte e patetiche,vi è piaciuto? si o no boh forse manco voi lo sapete visto che ancora nn c'avete capito nulla come me del resto,questa è come una produzione di vincenzo natali:avvicendare ed appassionare senza far mai capire,questa è finzione,arte,cinema insomma.anche abres los oyos dice e non dice.Vanilla però è come la bella cover di una storica canzone,camaleontica
_________________
Il sesso è un'arma della donna e gli uomini sono creature a cui rizza l'uccello.Possono dirgli tutto ma se lei dice scopiamo,ci stanno sempre e se si sentono dire da te non mi lascio scopare,sono sconfitti.E'una battaglia persa in partenza.T.K.

  Visualizza il profilo di qwerasolk  Invia un messaggio privato a qwerasolk    Rispondi riportando il messaggio originario
Ilariuccia

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 92
Da: Garbagnate (PT)
Inviato: 30-08-2005 18:08  
quote:
In data 2005-08-29 22:11, qwerasolk scrive:
quinti evitate critiche inutili del tipo mi è piaciuto ma...che ma! se il film piace non vanno accompagnate escussioni dotte e patetiche,vi è piaciuto? si o no boh forse




Certo che se tutti i forumisti commentassero un film con "mi è piaciuto e basta", "non mi è piaciuto e basta" perderebbe senso avere un forum di cinema.

  Visualizza il profilo di Ilariuccia  Invia un messaggio privato a Ilariuccia    Rispondi riportando il messaggio originario
simboy

Reg.: 20 Set 2002
Messaggi: 1603
Da: grugliasco (TO)
Inviato: 31-08-2005 11:12  

Mi è piaciuto e abbasta
_________________
Qualunque impressione faccia su di noi , egli è un servo della legge , quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano.

  Visualizza il profilo di simboy  Invia un messaggio privato a simboy    Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 13-11-2005 22:56  
John Coltrane che suona My favorite things in un appartamento di New York del Ventunesimo secolo. Un qualcosa che non potrebbe essere vero, e in effetti non lo è, ma lo diventa perché - non ce lo dobbiamo dimenticare - dietro lo schermo non c'è la realtà, non c'è l'oggettività, c'è solo un modo di vedere le cose. Ecco uno dei tantissimi esempi di immagini che sintetizzano perfettamente i diversi significati della pellicola messa perfettamente in scena da un ispiratissimo Cameron Crowe, una delle pellicole più ricche e meglio riuscite degli ultimi (e non pochi) anni.
Vanilla sky è un film in cui non solo non c'è nulla di sbagliato, ma anzi ogni inquadratura, ogni movimento della macchina da presa, ogni dettaglio, ogni particolare è al tempo stesso un tassello indispensabile, un contenitore di sensi e di emozioni, e un indizio. Vanilla sky è un castello di carte che non crollerà mai, una costruzione solida e perfetta nonostante il terreno pericolante costituito da un intreccio particolarmente fitto che può piegare l'attenzione dello spettatore allo scioglimento della trama, alla ricerca del McGuffin. Vanilla sky è un mondo onirico, frastornante e tremendamente efficace nell'opera di disorientamento, in cui il gioco di citazioni costituisce l'unico ancoraggio alla realtà; un mondo in cui si celebra ciò che fa di noi quello che siamo; un mondo della psiche, in cui tutto è carico di significati.
Fantastica la drammaticità del fulminante incipit, in cui Crowe anticipa già tutto il senso e tutti i sensi del film infarcendo di dettagli ogni angolo del campo ripreso. Così la citazione di Sabrina di Billy Wilder, nel televisore ai piedi del letto, rappresenta il sogno e il desiderio di vivere una storia d'amore romantica e passionale; l'eliminazione del capello bianco nasconde il richiamo alla volontà di vivere in eterno, che sarà presupposto fondamentale dei servizi progettati e offerti dalla Life Extension; la sequenza nella Manhattan deserta, immediatamente successiva, esprime in maniera indimenticabile la solitudine, e la paura per la solitudine (non a caso, lo scopriremo subito dopo, è la sequenza di un incubo), che porteranno il protagonista, David Aames, alla scelta di affidarsi proprio ai servizi della LE (scelta confermata dalla riproposizione, questa volta nella dimensione "reale", della scena del capello bianco). La macchina da presa evidenzia il disorientamento di Cruise girandogli intorno senza trovare nessun altro, lo schiaccia nella desolazione di una Times Square assurdamente deserta levandosi in cielo (da cui ridiscenderà all'inizio della fase del Sogno Lucido, abbandonando il cielo diventato color vaniglia per raccogliere David steso sul marciapiede), e infine lo accompagna nella sua corsa verso il nulla, attraverso una serie di rapide carrellate che non mostrano alcuna meta, fino all'urlo liberatorio, un urlo che si diffonde nel fuoricampo dell'incubo finendo in campo al momento del risveglio, raccordo sfumato tra sogno e realtà quasi a nasconderne il confine, ennesimo indizio di quanto accadrà per tutto il film.
E di questo passo si prosegue attraverso una serie di sequenze orchestrate con altrettanta meticolosità e capacità di costruzione; attraverso un utilizzo dei tagli di ripresa e degli stacchi di montaggio (fermi-immagine ispirati direttamente a Jules e Jim e jump cut di derivazione godardiana) che gestisce tempi e spazi con una precisione e un'armoniosità tali da rendere ogni quadro denso di significazioni e di richiami; attraverso un sistema perfettamente equilibrato e sensato di primi piani e giochi di sguardi (fantastico quello sulla Diaz mentre la Cruz in fuoricampo la descrive come "la donna più triste che abbia mai tenuto in mano un Martini"), sempre efficace nel restituire le emozioni e le sensazioni che Crowe voleva comunicare, mai abusato ma dettagliatamente progettato e dosato; attraverso flashback e riproposizioni distorte di immagini già viste, in modo da mettere e tenere continuamente in discussione quanto si crede di sapere sui personaggi e sulla loro storia, e soprattutto quanto i personaggi credono di conoscersi e di saper distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è.
Così all'inizio della sequenza della festa a casa di David c'è un'immagine bellissima in cui il protagonista sta parlando con un'"amica", la presenta ad un'altra ragazza (che, come la prima, ha avuto in passato una relazione con David) per scrollarsele entrambe di dosso e proseguire da solo verso gli altri invitati; la camera però non segue Cruise, ma resta in piano medio sui volti delle due ragazze, pieni di tristezza, quella tristezza che David continua a lasciarsi alle spalle da ormai tutta una vita.
Ottima la recitazione di Cruise, che si affida ai modelli e agli stereotipi dei divi del cinema classico per giocare sulla sua stessa immagine, l'immagine del divo moderno che è anche e soprattutto maschio americano, il divo spaccacuori che però in seguito ad una fatalità perderà il suo fascino, costringendo lo spettatore a chiedersi come se la caverà senza di esso.
La macchina da presa segue sempre quello che nel film si dice, ma ancora di più quello che si sente, quello che si prova. Così Crowe ricorre alla macchina a spalla quando c'è da creare movimento; carrelli, panoramiche, dolly e gru seguono passo passo il wilderiano turbinio di dolce e amaro, lo humour nero e il dramma dei corpi e dei sentimenti; a volte rifacendosi al linguaggio classico di Hawks e Wilder, altre seguendo la lezione sul plan di Renoir e Welles e quelle sul linguaggio dei giovani turchi (in particolare Truffaut, continuamente omaggiato), ma elaborando il tutto in un lavoro assolutamente personale, la regia di Crowe segue la storia di un uomo che fa l'unica vera scoperta che avrebbe potuto cambiarlo: l'amore.
E le risposte arriveranno nella scena nell'ascensore, ancora ispirata dal critico-autore de I 400 colpi, secondo cui i flashback sono più funzionali se inseriti quando i protagonisti si trovano in un comparto di movimento (come il vagone del treno de L'amore fugge). E la scena dell'ascensore è preceduta da un ulteriore capolavoro di montaggio, con tutta una serie di stacchi rapidissimi che iniziano a costruire la tensione (controbilanciata attraverso l'utilizzo di Good vibrations dei Beach Boys, uno degli innumerevoli esempi di come anche le straordinarie musiche - dai Radiohead ai REM, da Bob Dylan a Jeff Buckley - abbiano rilevanza e siano ben sfruttate nel contesto di messa in scena) e che culminano nel liberatorio movimento centrifugo della macchina da presa che gira intorno a Tom Cruise fino ad includere nel campo l'apertura dello stesso ascensore, ascensore che è l'obiettivo finale delle fughe di David Aames, risposta a tutti gli interrogativi, dei personaggi del film come degli spettatori.

Una galleria di trovate registiche che ai giorni nostri non può che stupire, una mosca bianca in una cinematografia, quella hollywoodiana postmoderna, che si accartoccia sempre di più su sé stessa, riproponendo sempre lo stesso piatto in tutte le salse. Passando per Wilder, Hawks, Mulligan, Truffaut, Godard e quant'altri, la pellicola si snoda come un percorso di formidabile coerenza e sintomo di un'autorialità troppo spesso negata a Crowe per la presunta leggerezza dei temi trattati.


è anche qui, inserito in un discorso sul cinema di Crowe in occasione dell'uscita di Elizabethtown:
http://www.positifcinema.com/cameroncrowe.htm
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 13-11-2005 23:20  
Ogni tanto su filmup spunta qualcosa che vale la pena di leggere...

  Visualizza il profilo di Marienbad  Invia un messaggio privato a Marienbad     Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 13-11-2005 23:21  
se non fosse per una certa pesantezza di fondo...
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 13-11-2005 23:21  
quote:
In data 2005-11-13 23:21, sandrix81 scrive:
se non fosse per una certa pesantezza di fondo...




Zitto

  Visualizza il profilo di Marienbad  Invia un messaggio privato a Marienbad     Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 13-11-2005 23:22  
(vagheggio un po')
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 Pagina successiva )
  
0.010033 seconds.






© 2025 Film Is Now group. Tutti i diritti riservati
Film Is Now group non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Fin Network ltd