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Batman il cavaliere oscuro |
oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 08-08-2008 20:10 |
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sto rivedendo qualche fotogramma di Burton: molto fumettistico ("dicktraciano" quasi) rispetto a Nolan . Ottimi entrambi comunque.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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louise1979
Reg.: 22 Lug 2008 Messaggi: 10 Da: napoli (NA)
| Inviato: 09-08-2008 19:14 |
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Il film non è male meglio di molti altri che circolano in giro tuttavia l'ho trovato poco "batmaniano".Nel cavaliere oscuro Batman è come un fantasma,non si avverte la sua presenza come in Batman Begins.Il titolo più adatto forse doveva essere the joker,visto che è lui il vero protagonista. Era difficile arrivare all'interpretazione di Jack Nicholson.Premetto che le due interpretazioni secondo me non sono paragonabili, sono nell'essenza di spirito due interpretazioni differrenti.Volevo dire che Heath Ledger l'ho trovato bravissimo, ha saputo creare un joker psicopatico-subdolo. La scena iniziale della rapina è stata grande!!!
[ Questo messaggio è stato modificato da: louise1979 il 09-08-2008 alle 22:34 ] |
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Richmondo
Reg.: 04 Feb 2008 Messaggi: 2533 Da: Genova (GE)
| Inviato: 09-08-2008 21:40 |
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Anche se la sequenza migliore è e rimane quella dell'irruzione di Joker nella festa di Bruce Waine.
_________________ E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti. |
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DeadSwan
Reg.: 05 Apr 2008 Messaggi: 1478 Da: Desda (es)
| Inviato: 11-08-2008 11:38 |
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In questo film sembrano quasi esserci due mondi incapsulati l'uno nell'altro. Prima di tutto il mondo dove si muove Gordon (gran bel personaggio, che a mio parere avete un po' sottovalutato) e che in un certo senso si esprime in Dent: è il mondo in cui Gotham City è una 'normale' metropoli, raggiungibile in aereo da Hong Kong; in cui i criminali fanno parte della mafia; in cui pentiti, intercettazioni, banconote segnate, interrogatori sono i modi di lotta al crimine; in cui si usano le armi, e parecchio (avete mai visto così tante armi in un film di Batman? Avete notato che all'inizio si vede Batman imbracciare un fucile? e poco importa che non sia lui, la silhouette è quella, ed è inquietante vedere l'immagine di un supereroe armato).
Questo mondo è terreno di scontro per Batman e Joker, che appartengono ad un altro livello; l'aspetto 'professionale' del crimine non interessa loro, presi come sono a giocare con la psiche (propria e altrui) e a lottare nel terreno dell'immaginario. Si contendono l'anima di Gotham, Joker disposto a tutto pur di spezzarla e fare emergere la follia latente, Batman cercando di costruire una 'leggenda' che possa focalizzare il senso morale dei cittadini: entrambi comunque cercano di muovere le giuste leve psicologiche, costi quel che costi (e l'impressione che trattino i singoli come burattini, Batman non meno di Joker, è persistente). Come si giocano l'anima di Gotham, così di giocano quella di Dent: che la trasformazione sia dovuta alla morte di Rachel non lo si riesce a credere, anche a causa di una certa superficialità nella costruzione di questo personaggio; Dent in realtà salta perché conteso da due forze che agiscono psicologicamente prima che realmente, e che fanno di tutto per tramutarlo nel simbolo di qualcosa. Dent più che persona è una funzione, racchiude tutta la società 'normale' (e più ancora Gordon, ripeto, mediando entrambi gli estremi della moralità: lotta a fin di bene, ma con metodi e frequentazioni discutibili); forse è per questo, più che per problemi di sceneggiatura o di recitazione, che il suo personaggio non risulta problematico come potrebbe. Soprattutto Batman insiste moltissimo su questo concetto: a lui Dent non interessa come individuo, ma solo come simbolo, solo per dare alla città un eroe. Ed alla fine il giocattolo si rompe. Quel che mi ha colpito è che per tutto il film sembra aleggiare un enorme pessimismo nei confronti della collettività: motore primo dell'azione è l'idea che la perdita dell'"eroe" sarebbe irreparabile e che la società ha bisogno di un simbolo. Eppure alla fine il simbolo fallisce ma la società riesce. La lotta per l'anima di Dent viene vinta da Joker; ma quella per l'anima di Gotham da... Batman? Forse, ma più ancora (direi) da Gordon. Dall'uomo qualunque. Ed infatti, ed è questa la cosa che più ho apprezzato della vicenda, alla fine la collettività si ribella ad entrambi gli estremi, estranei al suo mondo. Non si piega alla manipolazione morale del Joker (che forse riesce sul singolo, su Dent, perché costui è abbandonato a se stesso e caricato del peso del mondo), perché di fronte a scelte di campo, chiare e consapevoli (non reazioni istintive) lo sguardo e la presenza degli altri impedisce lo scivolare nel caos; e persino i criminali, alla fine, rifiutano il Joker, preferendo la 'normalità' (magari un po' immorale, come d'altronde è l'uomo) al mostruoso. D'altra parte, la collettività rifiuta anche Batman, l'altro mostro, per tenersi il 'suo' eroe: l'uomo comune, con solo un po' più di coraggio e di integrità (non importa che la proposta sia venuta da Batman: Gordon l'ha accettata, agendo in quel frangente come rappresentante della società. Ripeto, è un personaggio più essenziale di quel che sembra a prima vista).
Ma basta con le stronzate.
Il film l'ho trovato fatto in maniera superba, ed avrei veramente pochi appunti da fargli. Il pessimo doppiaggio di Bale, l'inutilità incarnata della Gyllenhall, e poco altro. A fronte di, un ritmo superbo, un gusto figurativo esaltante, sequenze memorabili come quella iniziale della rapina. Mi hanno fatto notare delle incongruenze di sceneggiatura: eppure, nonostante che non abbia saputo replicare, non mi sono sembrate gravi. Forse perché la storia nella sua globalità funziona? O perché il ritmo è talmente incalzante da non permettere di notare sbavature? Oppure perché sono un boccalone che si beve tutto? Cioè, l'ultima ipotesi è probabilmente vera, ma non esclude le altre due.
quote: In data 2008-08-09 21:40, Richmondo scrive:
Anche se la sequenza migliore è e rimane quella dell'irruzione di Joker nella festa di Bruce Waine.
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Eppure questa è una di quelle sequenze che mi hanno criticato. Quando Batman si getta a salvare Rachel, Joker è ancora nell'attico e tiene gli ospiti sotto tiro, e Dent è nascosto nella stanza a fianco. Di colpo siamo alla mattina dopo. Che è successo? Perché Joker ha mollato la preda su due piedi? Voi che dite?
_________________ Dresda, Sassonia, Germania
Se non riesci ad uscire dal tunnel, almeno arredalo |
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FoxMulder7
Reg.: 23 Lug 2008 Messaggi: 10 Da: Terni (TR)
| Inviato: 13-08-2008 05:28 |
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Nonostante non sia un appassionato del genere, davvero un bel film.
Suspence e azione ben dosati e nessun momento morto nelle 2h e 25m.
Mi accodo a tutti coloro che hanno definito grandissima l'interpretazione di Ledger. Questo Joker è uno dei migliori personaggi del cinema degli ultimi anni (ma il merito va anche ovviamente al "disegno" del personaggio).
E' anche vero che questo film è troppo Joker-dipendente; immaginarlo senza Joker (o comunque con un Joker meno profondo) significa togliere l'80% del suo valore. Ecco, proprio la mancata caratterizzazione e profondità degli altri personaggi è secondo me la maggior pecca di questo bel film. Lo stesso Batman rimane per alcuni aspetti superficiale. Davvero pessimo da questo punto di vista il personaggio di Rachel; e pessima mi è sembrata anche la prova della Gyllenhall che è riuscita nell'ardua impresa di farmi rimpiangere Katie Holmes.
Film comunque assolutamente da vedere. Voto 8--. |
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 28-08-2008 09:38 |
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quote: In data 2008-07-31 20:17, sandrix81 scrive:
comunque concordissimo con valpa, è un film assolutamente trascurabile.
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Questo davvero non me lo aspettavo!
Ieri sera dissi appunto che ero curiosa di vedere cosa avresti scritto al riguardo... Ma del resto quel che piace a te non piace a me e viceversa
Beh, che dire? Begins mi lasciò molto delusa e quindi non avevo grandi aspettative... Ma per me il film ha funzionato. Tralasciando il doppiaggio per il quale ho la fissa (quellod Bruce era davvero insipido), nel senso che finchè non me lo vedo in originale non me la sento di dare un giudizio organico sulla bravura o meno di un attore (perchè, si sa, i doppiatori italiani sono tra i migliori), devo dire che ho trovato un Ledger irriconoscibile. Inquietante. Perfetto. Non credo d'esseremi fatta influenzare dal fatto che sia morto o meno, perchè non mi brillano certamente gli occhi ogni qual volta vedo un film vecchio in cui c'è un personaggio passato a vita migliore... Però c'è da dire che il Joker psicopatico fatto in quel modo è stato ottimo. Certo, se parliamo di psicopatici il primo a venirci in mente è Nicholson e quindi da lì (personalmente parlando) partono le differenze col maestro Burton... Ma devo dire che, in virtù del cast non proprio stellare, Ledger e Freeman sono quelli che hanno dato di più.
Nel complesso m'è piaciuto, anche se è stata fatta praticamente una strage di personaggi; caruccia la ricostruzione delle atmosfere cupe (mi pare d'aver notato che siano state fatte pochissime riprese con la luce del giorno) di Gotham City.
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
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Richmondo
Reg.: 04 Feb 2008 Messaggi: 2533 Da: Genova (GE)
| Inviato: 28-08-2008 11:08 |
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quote: In data 2008-08-28 09:38, utopia scrive:
...caruccia la ricostruzione delle atmosfere cupe (mi pare d'aver notato che siano state fatte pochissime riprese con la luce del giorno) di Gotham City.
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No, mi spiace. Su questo proprio non sono d'accordo.
_________________ E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti. |
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EricDraven
Reg.: 02 Lug 2005 Messaggi: 22547 Da: genova (GE)
| Inviato: 28-08-2008 11:40 |
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Infatti.
La Gotham di Burton e quella di Nolan sono completamente diverse. |
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oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 28-08-2008 12:03 |
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quote: In data 2008-08-28 11:40, EricDraven scrive:
Infatti.
La Gotham di Burton e quella di Nolan sono completamente diverse.
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sono diverse nel senso che la Gotham di Burton è fumetto, quella di Nolan è una città reale, in cemento ed ossa.
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Michael J. Fox
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 28-08-2008 14:27 |
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quote: In data 2008-08-28 11:08, Richmondo scrive:
quote: In data 2008-08-28 09:38, utopia scrive:
...caruccia la ricostruzione delle atmosfere cupe (mi pare d'aver notato che siano state fatte pochissime riprese con la luce del giorno) di Gotham City.
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No, mi spiace. Su questo proprio non sono d'accordo.
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Non capisco se intendi che per te è fatta bene o male, dal momento che il mio 'caruccia' vuol dire che m'è piaciuta ma non l'ho trovata eccezionale.
Ovvio che se poi partono i confronti con Burton è meglio che non dica la mia... ma questo l'avevo già specificato
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Skizotrois
Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 12-09-2008 21:19 |
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Nolan è molto sottile e acutamente filosofico nello stabilire il gioco della finzione per potere ancora continuare a sperare, nel credere che l’illusione (cinematografica) possa ancora fare nascere la speranza in una umanità feroce, pronta a divorarsi a vicenda alla maniera di Hobbes (homo homini lupus). Nolan dice di essersi ispirato a Michael Mann (The Heat) per questa suo secondo cpitolo sull’uomo pipistrello: in realtà lo sguardo di Mann è più malinconico, orizzontale, e tende a disperdersi ai lati delle inquadrature (spesso l’infinito è marino e i protagonisti vi naufragano), quanto quello di Nolan è crepuscolare, agorafobico e vertiginosamente verticale (pensate alle stupende riprese dei grattacieli di Chicago e di Hong Kong, pensate alle continue riprese di Joker dal basso, alle ascensioni e alle cadute). L’unica scena che in qualche modo sembra richiamare Mann è quella di Bruce Wayne che in un alba bluastra guarda fuori dalla finestra, come Philip Seymour Hoffmann nel film Onora Il Padre e la Madre di Sydney Lumet.
Dicevamo della indecifrabilità della realtà e della volubilità della natura umana: non è un caso che Bruce Wayne usi i progressi della tecnologia non solo per migliorare il proprio armamentario bellico ma anche per metodi investigativi che violano i più elementari diritti civili (l’intercettazione dei telefonini come una sorta di Grande Fratello Globale capace di spiare ogni angolo oscuro delle nostre vite). Qui si innesta la terza grande tematica di questo straordinario film: Batman per sopravvivere ha bisogno di rinnegare se stesso e il proprio passato, incarnato nelle due figure genitoriali surrogate (il maggiordomo Michael Caine e il Lucius Fox di Morgan Freman). Queste due figure rappresentano il Super Io che tenta di ricondurre l’Ego deforme di Batman (contaminato dalla forza folle e animalesca del Joker-Id) dentro i limiti della realtà. Il maggiordomo guarda con preoccupazione gli eccessi sessuali (il letto con tre cuscini) e comportamentali del suo bizzarro padrone e lo esorta a maggiore moderazione (“glielo avevo detto!” ).
Il fido Lucius Fox diffida il padrone ad usare i mezzi tecnologici (che i suoi miliardi gli consentono) per tenere sotto controllo l’intera popolazione di Gotham City minacciando la sue dimissioni dall’incarico.
Per i due padri spirituali il fine NON giustifica e i mezzi: la disobbedienza di Bruce Wayne ai principi genitoriali si trasforma in pensieri pipistrelli che tormentano continuamente Batman. Ecco quindi dove sta la schizofrenia in Batman: per combattere il Male deve scendere al suo livello e contaminarsi in maniera irreversibile. Identificandosi col Male, ne assume le perversioni e le deviazioni. Ma in Batman c’è un valore aggiunto che mitiga l’amara conclusione del film: la consapevolezza del suo stato (“Batman è l’eroe che Gotham City si merita” è una delle frasi più ciniche pronunciate da un super eroe), e l’avere portato il conflitto interiore a livello di coscienza (l’unico altro personaggio che ha la stessa lucidità è solo Joker).
Si esce dal cinema sconvolti, consapevoli di quanto sia labile la sottile linea nera che separa la normalità dalla follia, che la pazzia è come la forza di gravità, basta una leggera spinta e ci precipiti dentro.
IL RESTO E'QUI |
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mookie
Reg.: 03 Mag 2006 Messaggi: 166 Da: Sezze (RM)
| Inviato: 22-09-2008 23:33 |
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Batman leggi badaman in americano.
film a trati duro, potente, ti lascia dentro un'emozione nuova, i iaroscuri, che dire poi.
Dovendo dare un voto a badaman sicuramente 9 o 8. I ci sono andato con la regazzetta e non glie è piaciuto. MA non importa, badaman riesce sempre a colpirti, badaman.
_________________ ...e non saprai mai se un ricordo è qualcosa che hai, o che hai, invece, perduto per sempre... |
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DeadSwan
Reg.: 05 Apr 2008 Messaggi: 1478 Da: Desda (es)
| Inviato: 23-09-2008 10:15 |
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quote: In data 2008-09-22 23:33, mookie scrive:
Batman leggi badaman in americano.
film a trati duro, potente, ti lascia dentro un'emozione nuova, i iaroscuri, che dire poi.
Dovendo dare un voto a badaman sicuramente 9 o 8. I ci sono andato con la regazzetta e non glie è piaciuto. MA non importa, badaman riesce sempre a colpirti, badaman.
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Questa perla quasi quasi me la metto in firma.
_________________ Dresda, Sassonia, Germania
Se non riesci ad uscire dal tunnel, almeno arredalo |
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Richmondo
Reg.: 04 Feb 2008 Messaggi: 2533 Da: Genova (GE)
| Inviato: 23-09-2008 10:37 |
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Gradito ritorno del mookio selvaggio. Ma ha perso un po' di smalto.
_________________ E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti. |
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alessio984
Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 24-09-2008 16:40 |
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A me questo film (che reputo ottimo) a fatto venire in mente (soprattutto nell'ultima parte) "Intolerance" di Griffith
_________________ Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle |
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