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milk |
DeadSwan
 Reg.: 05 Apr 2008 Messaggi: 1478 Da: Desda (es)
| Inviato: 26-01-2009 19:44 |
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quote: In data 2009-01-26 18:57, Matte90 scrive:
Allora critici come Morandini e Farinotti devono smettere di giudicare film solo perché non ne hanno mai fatto uno? Anche io critico film, eppure non ne ho fatti perché so che non ne sarei capace. Ma chi ne fa deve aspettarsi critiche, positive o meno che siano.
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Un critico letterario, anche se non ha mai scritto mezza poesia in vita sua, deve quanto meno saper riconoscere al volo un endecasillabo. Un critico di musica classica, anche se non ha mai composto nemmeno una tarantella, deve quanto meno saper leggere uno spartito. Allo stesso modo un critico cinematografico, anche se non ha mai girato neppure il filmino delle vacanze, dovrebbe quanto meno sapere come è fatto un set, come si monta un film ecc. E possibilmente averlo visto fare con i propri occhi. Mi pare ovvio.
Non ho fatto film e non ne sarei capace, ma non ci penso neppure a definirmi critico. Sono solo uno spettatore che dice la sua opinione. Ora, secondo me, "il regista avrebbe dovuto fare questo o quest'altro" è un'opinione che lo spettatore medio non ha le basi per fare (ed è una cosa totalmente diversa dal dire "quello che il regista ha fatto mi è piaciuto/non mi è piaciuto").
"Per capire meglio la tecnica e lo stile dei film, mi facevo scrupolo di visitare instancabilmente gli studios per vedere come si svolgeva il lavoro nella nuova arte del secolo (è un peccato che oggi i critici cinematografici abbiano rinunciato a questa abitudine)" Lotte Eisner, nota critica tedesca. |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 26-01-2009 19:53 |
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quote: In data 2009-01-26 18:57, Matte90 scrive:
quote: In data 2009-01-26 18:27, Tristam scrive:
quote: In data 2009-01-26 17:14, DeadSwan scrive:
quote: In data 2009-01-17 13:36, martalari scrive:
Il privato inteso come scelta di vita sessuale doveva secondo noi
essere raccontato tra le righe non essere troppo presente in un film
di un uomo storico
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Quanto poco sopporto chi pretende di dire cosa e come un regista avrebbe dovuto rappresentare... Ma pontificare sulla direzione che il regista ha dato al film... allora fatelo voi un film, e mostrateci quel che avete in mente!
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E' quello che ripeto da anni ormai. Sostituirsi al regista è una delle tendenze più drammatiche di chi scrive (o pretende di scrivere) di cinema.
questa pratica è così sottile che spesso si ritrova anche in frasi innocue e comuni come "mano altamente malferma", "Le riprese sono banalissime"...
Non solo questo atteggiamento ha la pretesa di mettere chi scrive in una condizione paritetica col regista, dimenticandosi il precetto fondamentale che critica e regia non condividono assolutamente nulla, ma spesso è ostentato da persone che non sono mai state su un set, non hanno mai costruito e girato un film e non ne possono conoscere le dinamiche produttive-organizzativo-realizzative (che sono poi le costanti che detrminano molto di quello che si vede alla fine nel film fatto e finito, in sala).
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Allora critici come Morandini e Farinotti devono smettere di giudicare film solo perché non ne hanno mai fatto uno? Anche io critico film, eppure non ne ho fatti perché so che non ne sarei capace. Ma chi ne fa deve aspettarsi critiche, positive o meno che siano.
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Se vuoi una risposta gentile passa direttamente al numero 2.
1. non hai capito una beneamata cippa. Indicami dove ho detto che un critico non deve parlare di un film se non ne ha mai fatto uno. O dimostri la tua affermazione o stai zitto. Rileggi e passa dal via.
2. No, anzi. Morandini e Farinotti possono tranquillamente continuare a proporre una una visione critica dei film che vedono, ma non possono sostituirsi al lavoro del regista. Perchè "l'azione del Fare, non comporta che chi Fa conosca il suo Fare meglio di chi studia quel Fare. Perché chi Fa, studia una vita come Fare, chi
analizza il Fatto, studia una vita come analizzare il Fatto".
Un cardiologo può commentare l'operato di un suo collega perchè ha le basi comuni per muoversi su quel determinato fare, uno che non sa nulla di cardiologia e che non ha mai studiato cardiologia non può permettersi, per forze di cose, di commentare questioni che non conosce. E' obbligatorio sempre parlare di ciò che si conosce
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 26-01-2009 19:55 |
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quote: In data 2009-01-26 19:44, DeadSwan scrive:
Un critico letterario, anche se non ha mai scritto mezza poesia in vita sua, deve quanto meno saper riconoscere al volo un endecasillabo. Un critico di musica classica, anche se non ha mai composto nemmeno una tarantella, deve quanto meno saper leggere uno spartito. Allo stesso modo un critico cinematografico, anche se non ha mai girato neppure il filmino delle vacanze, dovrebbe quanto meno sapere come è fatto un set, come si monta un film ecc. E possibilmente averlo visto fare con i propri occhi. Mi pare ovvio.
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Sono in totale e completo DISACCORDO.
esit:
o meglio non è per forza necessario seguire queste regole per essere un bravo critico
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 26-01-2009 alle 20:11 ] |
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DeadSwan
 Reg.: 05 Apr 2008 Messaggi: 1478 Da: Desda (es)
| Inviato: 26-01-2009 20:07 |
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quote: In data 2009-01-26 19:55, Tristam scrive:
quote: In data 2009-01-26 19:44, DeadSwan scrive:
Un critico letterario, anche se non ha mai scritto mezza poesia in vita sua, deve quanto meno saper riconoscere al volo un endecasillabo. Un critico di musica classica, anche se non ha mai composto nemmeno una tarantella, deve quanto meno saper leggere uno spartito. Allo stesso modo un critico cinematografico, anche se non ha mai girato neppure il filmino delle vacanze, dovrebbe quanto meno sapere come è fatto un set, come si monta un film ecc. E possibilmente averlo visto fare con i propri occhi. Mi pare ovvio.
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Sono in totale e completo DISACCORDO.
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Puoi dirmi perché?
Edit: hai ragione, non solo non è necessario, ma non è neanche lontanamente sufficiente.
Riferito alla letteratura (che è l'ambito che conosco meglio) sono le competenze di un bravo filologo. Solo che, almeno in Italia, ogni critico di vaglia è anche un filologo.
_________________
Dresda, Sassonia, Germania
[ Questo messaggio è stato modificato da: DeadSwan il 26-01-2009 alle 20:18 ] |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 26-01-2009 21:12 |
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ma infatti Tristam, che secondo me scrive piuttosto bene di cinema, ogni tanto spara delle cazzate tremende
e allora non sai più come giudicare quello che dice
quella del critico è proprio una stronzata
ma ci pensate ad esempio al genio di Federico Zeri
siccome non è un grande pittore tutta la vita è stata un'immensa cazzata
quando in relatà è il contrario
rimpiagiamo il suo genio
per fare un esempio più terra-terra
gli allenatori di Calcio che non erano calciatori:
Sacchi e Mourinho bastano ed avanzano
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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eltonjohn
 Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 26-01-2009 22:01 |
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quote: In data 2009-01-26 21:12, Tenenbaum scrive:
ma infatti Tristam, che secondo me scrive piuttosto bene di cinema, ogni tanto spara delle cazzate tremende
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Ma non mi dire!!!
_________________ Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata! |
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DeadSwan
 Reg.: 05 Apr 2008 Messaggi: 1478 Da: Desda (es)
| Inviato: 26-01-2009 22:22 |
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quote: In data 2009-01-26 21:12, Tenenbaum scrive:
ma infatti Tristam, che secondo me scrive piuttosto bene di cinema, ogni tanto spara delle cazzate tremende
e allora non sai più come giudicare quello che dice
quella del critico è proprio una stronzata
ma ci pensate ad esempio al genio di Federico Zeri
siccome non è un grande pittore tutta la vita è stata un'immensa cazzata
quando in relatà è il contrario
rimpiagiamo il suo genio
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Aspe' un attimo, che qui stiamo partendo per la tangente.
Il mio commento non riguardava il lavoro del critico ma solo l'abitudine (specie da parte di chi critico non è) di dire cosa un regista avrebbe dovuto fare.
Non ho mai letto Federico Zeri, ma presumo che abbia volto il suo talento ad analizzare ciò che gli artisti hanno fatto, non a dare consigli su ciò che dovevano fare. Sbaglio?
[ Questo messaggio è stato modificato da: DeadSwan il 26-01-2009 alle 22:24 ] |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 27-01-2009 00:21 |
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quote: In data 2009-01-26 21:12, Tenenbaum scrive:
ma infatti Tristam, che secondo me scrive piuttosto bene di cinema, ogni tanto spara delle cazzate tremende
e allora non sai più come giudicare quello che dice
quella del critico è proprio una stronzata
ma ci pensate ad esempio al genio di Federico Zeri
siccome non è un grande pittore tutta la vita è stata un'immensa cazzata
quando in relatà è il contrario
rimpiagiamo il suo genio
per fare un esempio più terra-terra
gli allenatori di Calcio che non erano calciatori:
Sacchi e Mourinho bastano ed avanzano
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ma guarda concordo pienamente con il tuo discorso (anche eventualmente che sparo un sacco di cazzate! ma fatto stà che nessuno è ancora stato capace di controbatterle... al massimo soltanto di non condividerle con un timido accondiscendente "no", quindi conta poco... dunque quando prenderete coraggio si potrà anche discutere di cinema con voi - e sono anche certo che questa tua affermazione la userò più io per quello che direte voi, che voi per quello che dico io-)... e trovo imbecille l'affermazione per cui un critico è considerato un artista fallito di quella disciplina per cui opera una critica... (visto che questo argomento, per primo, lo hai sollevato tu a caso; ma è vero che il popolino spesso ci si appiglia); cosiccome trovo assurdo l'affermazione per cui un critico di cinema deve conoscere la macchina-cinema e il sistema produttivo-realizzativo per poter parlare e criticare il film (al massimo gli può essere accessoria una conoscenza di base, ma i sitemi di riferimento non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro)...
E questo perchè critica e cinema hanno soltanto una cosa in comune: il titolo. Del regista che l'ha girato e della recensione scritta dal critico.
Stop!
per il resto i percorsi che portano un regista a fare un film (e quel preciso film), e un critico a formulare un'ipotesi o un'idea su quel determinato film, sono così diversi e opposti... che basta immaginare due rette ortogonali che si incrociano per capire che solo in quel minuscolo punto, per una frazione millimetrica dello spazio, condividono qualcosa.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 27-01-2009 alle 00:43 ] |
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Matte90
 Reg.: 22 Gen 2009 Messaggi: 30 Da: Roma (RM)
| Inviato: 27-01-2009 16:14 |
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quote: In data 2009-01-26 19:53, Tristam scrive:
quote: In data 2009-01-26 18:57, Matte90 scrive:
quote: In data 2009-01-26 18:27, Tristam scrive:
quote: In data 2009-01-26 17:14, DeadSwan scrive:
quote: In data 2009-01-17 13:36, martalari scrive:
Il privato inteso come scelta di vita sessuale doveva secondo noi
essere raccontato tra le righe non essere troppo presente in un film
di un uomo storico
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Quanto poco sopporto chi pretende di dire cosa e come un regista avrebbe dovuto rappresentare... Ma pontificare sulla direzione che il regista ha dato al film... allora fatelo voi un film, e mostrateci quel che avete in mente!
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E' quello che ripeto da anni ormai. Sostituirsi al regista è una delle tendenze più drammatiche di chi scrive (o pretende di scrivere) di cinema.
questa pratica è così sottile che spesso si ritrova anche in frasi innocue e comuni come "mano altamente malferma", "Le riprese sono banalissime"...
Non solo questo atteggiamento ha la pretesa di mettere chi scrive in una condizione paritetica col regista, dimenticandosi il precetto fondamentale che critica e regia non condividono assolutamente nulla, ma spesso è ostentato da persone che non sono mai state su un set, non hanno mai costruito e girato un film e non ne possono conoscere le dinamiche produttive-organizzativo-realizzative (che sono poi le costanti che detrminano molto di quello che si vede alla fine nel film fatto e finito, in sala).
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Allora critici come Morandini e Farinotti devono smettere di giudicare film solo perché non ne hanno mai fatto uno? Anche io critico film, eppure non ne ho fatti perché so che non ne sarei capace. Ma chi ne fa deve aspettarsi critiche, positive o meno che siano.
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Indicami dove ho detto che un critico non deve parlare di un film se non ne ha mai fatto uno. O dimostri la tua affermazione o stai zitto.
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...ma spesso è ostentato da persone che non sono mai state su un set, non hanno mai costruito e girato un film e non ne possono conoscere le dinamiche produttive-organizzativo-realizzative... Ecco, te l'ho indicato. Sappi che il "secondo me avrebbe dovuto..." è sempre presente in una recensione con giudizio negativo: è ovvio che se a uno il film in questione non è piaciuto sottointende che lui lo avrebbe fatto in un altro modo. Stai a fare un sacco di discorsi senza capirne il significato. Fossi in te terrei per me il coniglio di stare zitto.
Infine ricordati che spesso i critici indovinano i difetti di un film che il regista non ha afferrato. Ad esempio, "se fossi stato in Spielberg", non avrei affrettato le riprese della 'Guerra dei Mondi' per darlo agli Americani il 4 luglio 2006: ha solo rovinato il finale, rendendolo didascalico e superficiale.
_________________
"Non si può restare soli, certe notti qui, che chi si accontenta gode così così... Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai... Ci vediamo da Mario, prima o poi..." (Ligabue, Certe notti)
[ Questo messaggio è stato modificato da: Matte90 il 27-01-2009 alle 16:16 ] |
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DeadSwan
 Reg.: 05 Apr 2008 Messaggi: 1478 Da: Desda (es)
| Inviato: 27-01-2009 16:27 |
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quote: In data 2009-01-27 16:14, Matte90 scrive:
è ovvio che se a uno il film in questione non è piaciuto sottointende che lui lo avrebbe fatto in un altro modo.
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Non è ovvio per nulla.
Tu, per ogni film che non ti è piaciuto, hai già in mente un remake alternativo fatto a regola d'arte? Beato te. Perché io tanta immaginazione non ce l'ho. |
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eltonjohn
 Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 27-01-2009 16:44 |
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quote: In data 2009-01-27 16:27, DeadSwan scrive:
quote: In data 2009-01-27 16:14, Matte90 scrive:
è ovvio che se a uno il film in questione non è piaciuto sottointende che lui lo avrebbe fatto in un altro modo.
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Non è ovvio per nulla.
Tu, per ogni film che non ti è piaciuto, hai già in mente un remake alternativo fatto a regola d'arte? Beato te. Perché io tanta immaginazione non ce l'ho.
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Beh, non vedo cosa ci sia di strano nel pensare che un determinato film sarebbe stato migliore evitando magari alcune scene, modificandone altre, usare un atro tipo di fotografia o affidare una certa parte magari ad un altro tipo d'attore ecc. Non credo che ci sia presunzione in tutto questo e non c'è certo bisogno di aver frequentato corsi di cinematografia per dire la propria
_________________
83% SI, via dalle Marke adesso!!
[ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 27-01-2009 alle 16:46 ] |
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DeadSwan
 Reg.: 05 Apr 2008 Messaggi: 1478 Da: Desda (es)
| Inviato: 27-01-2009 16:57 |
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quote: In data 2009-01-27 16:44, eltonjohn scrive:
quote: In data 2009-01-27 16:27, DeadSwan scrive:
quote: In data 2009-01-27 16:14, Matte90 scrive:
è ovvio che se a uno il film in questione non è piaciuto sottointende che lui lo avrebbe fatto in un altro modo.
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Non è ovvio per nulla.
Tu, per ogni film che non ti è piaciuto, hai già in mente un remake alternativo fatto a regola d'arte? Beato te. Perché io tanta immaginazione non ce l'ho.
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Beh, non vedo cosa ci sia di strano nel pensare che un determinato film sarebbe stato migliore evitando magari alcune scene, modificandone altre, usare un atro tipo di fotografia o affidare una certa parte magari ad un altro tipo d'attore ecc. Non credo che ci sia presunzione in tutto questo e non c'è certo bisogno di aver frequentato corsi di cinematografia per dire la propria
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83% SI, via dalle Marke adesso!!
[ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 27-01-2009 alle 16:46 ]
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Sai, c'è modo e modo. Può capitare, non dico nulla. Ma se diventa una abitudine... o se viene fatto con supponenza e arroganza... o se addirittura si pensa (come sembra suggerire Matte90) che il compito di un critico o chi per lui sia segnare in rosso gli errori dei registi e dare la soluzione corretta... allora no.
_________________ Dresda, Sassonia, Germania
Se non riesci ad uscire dal tunnel, almeno arredalo |
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Matte90
 Reg.: 22 Gen 2009 Messaggi: 30 Da: Roma (RM)
| Inviato: 27-01-2009 21:44 |
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Non dico che sempre il critico debba dare un giudizio evidenziando la versione 'corretta' di una pellicola, ma ti faccio un esempio: nel film 'Sette anime' ho notato una certa fatica nella parte centrale, prolissa e mielosa. Io mi sento di poter dire che non avrei fatto una sequenza così lunga, ma avrei accorciato i tempi o arricchito la storia con colpi di scena e/o altro.
E comunque, non poche volte i critici brontolano un film per alcune cose che non gradiscono: ovvio che quindi loro avrebbero agito in altro modo. Che poi non propongano perché vuol dire che non lo ritengono necessario e/o che fanno come i prof. di scuola che correggono i temi, dicono che non vanno bene e non spiegano come andavano fatti. Magari neanche loro, quindi, sanno proporre una soluzione al problema, ma sicuramente, se la avessero, non la identificherebbero con quella approvata dal regista e dal cast tecnico.
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"Non si può restare soli, certe notti qui, che chi si accontenta gode così così... Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai... Ci vediamo da Mario, prima o poi..." (Ligabue, Certe notti)
[ Questo messaggio è stato modificato da: Matte90 il 27-01-2009 alle 21:55 ] |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 27-01-2009 23:13 |
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quote: In data 2009-01-27 16:14, Matte90 scrive:
...ma spesso è ostentato da persone che non sono mai state su un set, non hanno mai costruito e girato un film e non ne possono conoscere le dinamiche produttive-organizzativo-realizzative... Ecco, te l'ho indicato.
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Nope... Ti ripeto di indicarmi precisamente dove io dico che i critici non possono continuare a fare critica se non hanno girato un film. Quello che tu indichi è solo una considerazione collaterale ad un discorso più ampio che tu nemmeno hai capito.
E te lo rispiego visto che a 18 anni probabilmente ti è ancora difficile capire discorsi più complessi di te:
"l'azione del Fare, non comporta che chi Fa conosca il suo Fare meglio di chi studia quel Fare. Perché chi Fa, studia una vita come Fare, chi analizza il Fatto, studia una vita come analizzare il Fatto".
Chi analizza non fa e non facendo non si deve preoccupare di rifare, ma di analizzare quel fare. e basta. se un critico invece pretende di rifare attraverso l'analisi del fare, non pretende di analizzare da critico, ma si arroga il diritto di essere uno che fa analizzando il fare di un altro. paradossalmente improponibile.
e guarda a caso piccolo matteo coincide con quanto tu affermi poco dopo:
quote: In data 2009-01-27 16:14, Matte90 scrive:
spesso i critici indovinano i difetti di un film che il regista non ha afferrato.
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ce la fai ad afferare la differenza? troppo difficile per te?
quote: In data 2009-01-27 16:14, Matte90 scrive:
Ad esempio, "se fossi stato in Spielberg", non avrei affrettato le riprese della 'Guerra dei Mondi' per darlo agli Americani il 4 luglio 2006: ha solo rovinato il finale, rendendolo didascalico e superficiale.
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beneamata ignoranza.
Questa è la classica postulazione del vigliacco che da dietro uno schermo lontano mille miglia da chi ha fatto, non è capace di formulare un'analisi del fatto, ma soltanto una proposta di fare.
Ricordati: l'unica cosa che ti permette di accedere al potenziale di un fare fatto da altri e non da te (tu non sei nessuno, non sei spielberg) è la distanza e la possibilità irrisoria di scrivere questa cazzata di cui sopra su un sito, coperto da un nick.
Non che a Spielberg o alla comunità della critica potrebbe mai arrivare, e quindi pesare, una affermazione così stupida (e nemmeno inconfutabile) come quella di cui sopra, ma comunque se mai dovessi metterci a sugello il tuo nome, magari su un libro, fammi un fischio: ti comprerò sicuramente.
Per intanto vai a morire un pò più in là.
Senza rancore matteino
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 28-01-2009 alle 17:38 ] |
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Matte90
 Reg.: 22 Gen 2009 Messaggi: 30 Da: Roma (RM)
| Inviato: 28-01-2009 15:06 |
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quote: In data 2009-01-27 23:13, Tristam scrive:
quote: In data 2009-01-27 16:14, Matte90 scrive:
quote: In data 2009-01-26 19:53, Tristam scrive:
quote: In data 2009-01-26 18:57, Matte90 scrive:
quote: In data 2009-01-26 18:27, Tristam scrive:
quote: In data 2009-01-26 17:14, DeadSwan scrive:
quote: In data 2009-01-17 13:36, martalari scrive:
Il privato inteso come scelta di vita sessuale doveva secondo noi
essere raccontato tra le righe non essere troppo presente in un film
di un uomo storico
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Quanto poco sopporto chi pretende di dire cosa e come un regista avrebbe dovuto rappresentare... Ma pontificare sulla direzione che il regista ha dato al film... allora fatelo voi un film, e mostrateci quel che avete in mente!
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E' quello che ripeto da anni ormai. Sostituirsi al regista è una delle tendenze più drammatiche di chi scrive (o pretende di scrivere) di cinema.
questa pratica è così sottile che spesso si ritrova anche in frasi innocue e comuni come "mano altamente malferma", "Le riprese sono banalissime"...
Non solo questo atteggiamento ha la pretesa di mettere chi scrive in una condizione paritetica col regista, dimenticandosi il precetto fondamentale che critica e regia non condividono assolutamente nulla, ma spesso è ostentato da persone che non sono mai state su un set, non hanno mai costruito e girato un film e non ne possono conoscere le dinamiche produttive-organizzativo-realizzative (che sono poi le costanti che detrminano molto di quello che si vede alla fine nel film fatto e finito, in sala).
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Allora critici come Morandini e Farinotti devono smettere di giudicare film solo perché non ne hanno mai fatto uno? Anche io critico film, eppure non ne ho fatti perché so che non ne sarei capace. Ma chi ne fa deve aspettarsi critiche, positive o meno che siano.
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Indicami dove ho detto che un critico non deve parlare di un film se non ne ha mai fatto uno. O dimostri la tua affermazione o stai zitto.
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...ma spesso è ostentato da persone che non sono mai state su un set, non hanno mai costruito e girato un film e non ne possono conoscere le dinamiche produttive-organizzativo-realizzative... Ecco, te l'ho indicato.
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Nope... Ti ripeto di indicarmi precisamente dove io dico che i critici non possono continuare a fare critica se non hanno girato un film. Quello che tu indichi è solo una considerazione collaterale ad un discorso più ampio che tu nemmeno hai capito.
E te lo rispiego visto che a 18 anni probabilmente ti è ancora difficile capire discorsi più complessi di te:
"l'azione del Fare, non comporta che chi Fa conosca il suo Fare meglio di chi studia quel Fare. Perché chi Fa, studia una vita come Fare, chi analizza il Fatto, studia una vita come analizzare il Fatto".
Chi analizza non fa e non facendo non si deve preoccupare di rifare, ma di analizzare quel fare. e basta. se un critico invece pretende di rifare attraverso l'analisi del fare, non pretende di analizzare da critico, ma si arroga il diritto di essere uno che fa analizzando il fare di un altro. paradossalmente improponibile.
e guarda a caso piccolo matteo coincide con quanto tu affermi poco dopo:
quote: In data 2009-01-27 16:14, Matte90 scrive:
spesso i critici indovinano i difetti di un film che il regista non ha afferrato.
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ce la fai ad afferare la differenza? troppo difficile per te?
quote: In data 2009-01-27 16:14, Matte90 scrive:
Ad esempio, "se fossi stato in Spielberg", non avrei affrettato le riprese della 'Guerra dei Mondi' per darlo agli Americani il 4 luglio 2006: ha solo rovinato il finale, rendendolo didascalico e superficiale.
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1):lol: beneamata ignoranza.
Questa è la classica postulazione del vigliacco che da dietro uno schermo lontano mille miglia da chi ha fatto, non è capace di formulare un'analisi del fatto, ma soltanto una proposta di fare.
2) Non che a Spielberg o alla comunità della critica potrebbe mai arrivare, e quindi pesare, una affermazione così stupida (e nemmeno inconfutabile) come quella di cui sopra,
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1) Allora dimmelo te come si fa una critica, sono qui che aspetto.
2) Non credo che a Spielberg arrivi nessuna delle critiche italiane... Massimo, se proprio sono TUTTE positive o TUTTE negative, sentirà dire che il suo film è stato approvato o bocciato oltreoceano... E comunque mi pare che non sono io che sono stato accusato di fare discorsi stupidi...
3) Ma sarà il caso di cambiare topic? Si sta andando da tutt'altra parte...
4)Tristan, io fossi in te la smetterei anche con queste ostilità e questi vezzeggiativi del cazzo che illustrano quanto tu sia infantile e immaturo.
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"Non si può restare soli, certe notti qui, che chi si accontenta gode così così... Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai... Ci vediamo da Mario, prima o poi..." (Ligabue, Certe notti)
[ Questo messaggio è stato modificato da: Matte90 il 28-01-2009 alle 17:25 ] |
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