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Never Back Down - Mai arrendersi |
TheSpirit
 Reg.: 21 Set 2008 Messaggi: 3605 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 02-01-2009 03:11 |
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quote: In data 2009-01-02 03:04, Tristam scrive:
quote: In data 2009-01-02 02:02, TheSpirit scrive:
quote: In data 2008-12-30 14:32, Tristam scrive:
Invero è un bel film, con sperimentazioni visive molto interessanti.
leggere Kubrickfan è come mettere testo scolastico obbligatorio il mein kampf di hitler e impararne gli indottrinamenti, pur sapendo che non hanno nulla a che vedere con quello che succede adesso nel mondo.
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Beh certo, perché preso ai suoi tempi il Mein Kampf era un testo lucidissimo in effetti...
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lucidissimo? dici? io non l'ho letto. Tu si?
O forse volevi dire che, poichè ha venduto molte copie, era un testo molto comprato?
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 02-01-2009 alle 03:06 ]
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ahah, no, è che mi divertiva che l'unico appunto che avessi mosso a quel libro fosse che i suoi insegnamenti "non hanno nulla a che vedere con quello che succede adesso nel mondo". |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 02-01-2009 03:15 |
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che poi è vero
Oppure semplicemente era per dire che certo tipo di critica filmica fa e ha fatto più danni del nazismo
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 02-01-2009 alle 03:23 ] |
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kubrickfan
 Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 03-01-2009 13:26 |
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devo dire che sono onorato della tua analisi sui miei scritti tristam, e tra l'altro davvero una disamina piena di grande capacità come hai sempre dimostrato. C'è la grande soddisfazione di sentire da parte tua che anche se non ti piacciono (come a molti che li leggono e ai tanti che li saltano, giustamente non è obbligatorio leggere)ti incuriosiscono e ti attirano. In un certo senso vuol dire che l'obbiettivo è stato raggiunto, mi riempie di orgoglio e ti ringrazio, una recensione cinematografica è un parere personale e non assoluto, come voleva essere il vangelo di Goebbels.
Il modo di scrivere e giudicare eseguito (recensendo si giudica secondo la propria esperienza e gusto, è inevitabile) è uno schema risaputo, chi vuole accellerare prende la parola in definitva che sta nelle ultime righe (su altri forum la coloro apposta) e legge sunto di tutto, se vuole collegamenti legge la prima parte con la trama, se vuole altro prima vede il film e poi sente che ne penso. La cosa funziona e piace o non piace, si prende. Stando da anni nei forum le recensioni per chi gli interessa hanno un vademecum automatico.
per il resto sul film posso solo dire che effettivamente uno che entra per vedere NBD sa che cosa si trova di fronte, un filmetto, ma non per questo il recensore non lo deve dire lo stesso. Ci sono poi film che hanno banalità (come questo)evidenti, perchè non dirle? la regia è per me piatta e del tutto scolastica, non sono certo pochi movimenti e zone limitate di film ad innalzarla a valore aggiunto. perchè non dirlo? La trama è inesistente tanto è filiforme (vado via da dove sto perchè faccio schifo perchè picchio per difendere l'onore di papy, non voglio più picchiare, sono inseguito dal destino e devo picchiare, già che picchio fotto la ragazza del cattivone riccone, poi come Rocky decido che la strada è il mio ring e picchio fuori in mezzo alla mia gente). Uno scandalo dirlo? D'altronde altrimenti una recensione non sarebbe tale se si limita a dire due cose spicciole.
Qualcosa deve dire uno scritto e si dilunga, certe volte il mi illumino d'immenso non basta, e permettimi di ribadire se hai comunque usato del tuo tempo per qualsiasi motivo (in questo caso anche per giustamente criticarla) commentandola tanto esaustivamente e bene, sapendo che quando una cosa ti ribrezza la eviti sdegnandola (cosa che condivido pienamente come atteggiamento) io non posso che ringraziarti e definire il modo di stendere le rece, autorialmente e personalmente, non conosco altro modo, riuscito.
Come una sala vuota è la cosa peggiore per un film, uno scritto senza lettori è molto peggiore di uno totalmente osteggiato.
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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT
[ Questo messaggio è stato modificato da: kubrickfan il 03-01-2009 alle 13:35 ] |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 03-01-2009 17:43 |
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Si lascia guardare e a tratti ti rende ilare.
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 04-01-2009 15:01 |
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Ilare è la condizione giusta. Anche un pò euforico.
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 04-01-2009 23:11 |
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E anche un po' gasato... Come quando il negro con un calcio sposta il sacco di una decina di metri. Stupendo assai. |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 05-01-2009 00:50 |
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ok . Amiamoci
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 05-01-2009 00:51 |
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ah no.
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 05-01-2009 02:23 |
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nooo si è perso il mio pafrallelo con quantum of solace. dio c!
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 05-01-2009 03:09 |
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Allora me la prendo con quello là, fan di K.
Metti caso che io sia un film. Se davvero lo fossi, sarei un film americano, mi auguro, di quelli che hanno il dorso duro e muscoloso, ma che non hanno cuore. Ammutoliti, gelidi se li tocchi, ma immensi se li vedi e basta. Che poi ‘un cuore’ è solo un oggetto. Un oggetto che si decide, o no, di aggiungere e che un film può avere o no.
per molti si. per molti altri no.
Tra il si e il no: una barricata e gli spari in mezzo. Baionette montate sui fucili. Una guerra di trincee a colpi di bombe all'iprite.
Quindi come molti altri film (oltre me s'intende, sempre che io sia un film) anche io, o per traslato quello che mi identifica, quindi le mie parole su un forum, non sono stato capito.
Ma ti succede, mi sembra di capire (vorrei chiamarti con il tuo nick ma non riesco a scrivere kubrick ed associare pensieri così contrari, quindi scusami se non citerò mai il tuo -assurdo- nick - cambialo!)...
E quindi:
non credo di aver fatto alcun tipo di disamina…. poichè le tue parole se mi attiranno è solo per una questione morbosa che ho io nei confronti delle cose che non funzionano, che non hanno senso, ma che comunque perseverano: nella mia vita credo di non aver mai trovato una persona che incarna così tanto, come fai tu, tutto quello che c'è di contrario nelle mie idee, nel mio percorso, nelle mie conquiste. e se mi permetto di criticarti è semplicemente perché, improvvisamente, trasformatomi da film a fiore, mi pari un bocciolo verde e duro che sbraita di essere già una rosa.
Quindi, quando muovo una critica, seppure abbozzata, sulla questione del tuo ‘gusto necessario’ lo faccio perchè davvero credo nell'inutilità delle tue recensioni.
E questo perché, se davvero le parole riflettono il giusto gusto nei confronti di un mondo così difficile e complesso come quello del cinema, credo che tu non abbia ancora un 'gusto necessario' nè per sostenere, nè tanto meno per affossare un film o un suo regista: e te lo ripeto perchè sembri aver glissato il tutto attraverso una mistificazione da ringraziamento... Non mi devi ringraziare di nulla perchè così dimentichi quale sia la questione fondamentale: tu. E non io che ti leggo; tu che scrivi.
Nonostante concordi con l'idea che sia meglio una sala piena per un film di merda che una vuota per un bel film (perchè invero sono quasi sempre per le scelte del popolo, anche se non accetto che il popolo poi esprima idee, per me, sbagliate.... e questo va ricordato e tenuto a mente) non concordo con l'espressione successiva che ne consegue. Ovvero che l'idea del popolo, del popolano, si sposti su un piano troppo intellettuale o privilegiato.
Ma senza andare tropppo lontano dalla questione politica e classista che determina il mondo da millenni, non mi interessa l'idea dello spettatore privilegiato: ovvero di colui che decide, arbitrariamente su basi del tutto personali e specifiche, cosa sia bello o brutto giusto o sbagliato.
Mi riferisco in particolare a tutte quelle persone, una stretta minoranza, che come te hanno la possibilità di scrivere e quindi di giudicare, dal basso o dall'alto delle pagine da cui pontificano (spesso a torto), un film solo perchè si ergono al ruolo di spettatore privilegiato senza passare prima da quello, ben più importante, di persona di cinema.
E da qui l'inutilità, i danni, il nazismo, di tutte queste persone che forzano in maniera più o meno invasiva la loro tenue idea su un film come fosse giudizio finale di immensi giudizi e congetture.
Che non sono nati da:
1- un percorso personale e intenso attraverso il cinema di questi anni
2- uno studio assiduo della cultura che questi film si portano dietro.
E quindi quando parlo di 'gusto necessario' prima di tutto parlo di una questione fondamentale che per forza di cose deve coinvolgere un'altra infinità di questione culturali, per altro cruciali, che sento mancare nel tuo percorso.
Per questo non devi sentirti gratificato dalla cose che dico di te e della tua scrittura.
Al contrario.
Se sono atratto da quello che scrivi è solo per una questione sociologica (e semmai per una deformazione populistica) che mi spinge a provare fascinazione nei confronti di chi, contro il mondo, afferma idee su una base assolutistica e prettamente arrogante. E che siano perversamente sbagliate o moralmente giuste non mi interessa. A livello viscerale proverò sempre una specie di amore anche nei confronti del più folle politico o essere umano convinto delle sue idee più sbagliate.
Casistica.
Più che l'uomo stesso, o l'idea stessa, è il numero di persone che lo/la seguono.
E per rimanere nelle corde del nazismo: non mi interessano i suoi precetti, ma il perchè esista gente che ci creda fermamente e che scarifichi la propria vita in nome di quelle idee.
Ecco, questo si.
Poi se vogliamo parlare delle tue idee, te l’ho già detto. Non sono ancora necessarie. Nemmeno per rappresentare l’opposto di quelli che come me, nel giusto, capiscono (o se vuoi intuiscono) dove si sta muovendo il cinema di oggi.
E il perché è semplice. Le tue idee sono troppo in mezzo. Troppo poco legate ad una questione filmica che possa interessare gente che il cinema più o meno lo padroneggia, non tanto nella scrittura, quanto nella comprensione delle tematiche da te esposte…se non altro.
Non so, e non riesco ancora a capire da ciò che scrivi, da quanti anni ti occupi di cinema al di fuori della semplice discussione dilettantistica, e del perché tu lo voglia fare. Perché la questione più cruciale di quando ti si legge è proprio questa: che senso ha che tu scriva di film?
Tu che sei ancora così legato infantilmente a questioni di cui il cinema non tratta mai e che per te diventano questioni cruciali e fondamentali da esporre, sfiorare e ripetere in parole.
Si, ripetere. Perché spesso quello che scrive non si tratta di altro che di una ripetizione in termini di quello che già una persona può vedere nel film: trame, reagionamenti morali, dialoghi, questioni narrative.
E che il cinema NON debba essere identificato con queste questioni questionabili ormai è assodato.
Tranne per te che continui imperterrito a vantarti di aver raggiunto una forma esauriente ed esaurita di modalità di scrittura, quando qui è proprio della sua fallibilità che si sta discutendo.
Inizia a guardarti attorno. Inizia a leggere altre persone. Inizia a confrontarti con idee diverse dalle tue. A credere in altre idee, in altri concetti. Smettila di chiuderti in parole che non possono partare da nessuna parte. Inizia a vedere il cinema, tutto il cinema dal 1895 come un corpo unico e costante di evoluzione, dove il bambino è padre dell’adulto e non viceversa.
Inizia soprattutto a buttare giù quelle stupide forme di difesa nei confronti di un cinema che è già parte dell tua vita e che non pupi più permetterti di rifiutare,
Perché più continui su questa inutile strada e più quello che hai da dire sul cinema risulterà tanto inutile quanto ridicolo.
Cresci. Cresci a dismisura. Espanditi fino a mettere in dubbio ogni cosa, ogni idea, ogni ragionamento costruito sul cinema che ti sei fatto. Vedi e vedi e vedi e vedi. E accettati. Impara ad ascoltarti perché sono cero che dentro di te vorresti poter dire che anche tu hai goduto quando un pugno centrava la faccia del cattivo in NBD e che lì in quel preciso momenti avresti voluto alzarti e dire: sono iooooo! Ioooo!
Siamo tutti noi in quel precisono momento in cui tutto si sposta sulla soggettiva, in quel punto preciso in cui il regista dice “adesso sei tu. Sei tu che meni, che tiri calci, pugni, manate, che ti redimi, che ti controlli, che usi la tua energia per distruggere e creare, per essere e ed elevarti sopra il male, la banalòità, la cattiveria gratuita, finalmente per essere. E sei, sei, sei, sei nel solo modo in cui il mio cinema ti potrebbe permettere di essere: ovvero attrevrso la posizione della macchina della presa nella posizione delle nocche, del piede che colpisce la faccia, del corpo che rotola, del sudore che scende dal volto in perle dense di ansia e fatica”
Lasciati andare, togliti il palo dal culo e guarda dove sei.
Oppure continua così. Continua a crogliarti nella tua scrittura inutile, che ricalca le parole inutili che il cinema in questi anni si sforza di abbondanre ed evitare per essere pura immagine, frontalità, opacità e che se ne frega di storie banali, personaggi tagliati con l’accetta.
D’altronde lo sanno tutti che il cinema parla sempre soltanto per immagini. E chi parla di cinema deve analizzare quello che dicono le immagini del regista (o quanto il regista sia capace di parlare per immagini) e non le parole dello sceneggiatore.
Il punto cruciale è il filmico. Tu parli solo di profilmico e di contorni di profilmico.
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 05-01-2009 14:43 |
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quote: In data 2009-01-05 00:51, Tristam scrive:
ah no.
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ah ah
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 20-01-2009 19:52 |
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quote: In data 2009-01-05 03:09, Tristam scrive:
E questo perché, se davvero le parole riflettono il giusto gusto nei confronti di un mondo così difficile e complesso come quello del cinema,
| seee, Einstein
apriamo il Cern del Cinema
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 20-01-2009 20:04 |
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quote: In data 2009-01-02 01:59, Tristam scrive:
Oltre a mettere in dubbio il fatto tu non abbia alcun tipo di gusto, mi piacerebbe ancora di più farti capire che non hai nessun tipo di gusto 'necessario'.
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Non è un caso che parti sempre con la pappina della sinossi e nei successivi capoversi (in questo caso 4 mi pare) analizzare la trama (la trama!!!) per grandi linee. (ecco analizzare la trama di un film è come analizzare un libro per i caratteri font che usa)...
Ma quello che più mi irrita di più (non solo in te) delle persone che non ci azzeccano nulla di cinema sono i commenti del tipo:
- mano altamente malferma
(ma tu chi sei un regista per caso che conosci così bene il mestiere del regista da poter dire e affermare con certezza, con quella certezza di chi ha partecipato all'iter produttivo del film, che la mano di wadlow sia malferma?)
- La storia è quanto di più patetico e innocuo si possa trovare
(ma chi ti ha insegnato che questo è il film? o che il film si risolva in una storia? dici di essere fan di kubrick dovresti conoscere le differenze)
- già questa partenza non presupponeva nulla di buono
(ma chi te lo ha detto? quale partenza, cosa dovrebbe pressupporre la tram di un film sul cinema del film? quindi che relazione intercorre tra trame e cinema che mette in scena quella stessa trama?)
- Come si vede la fiera delle banalità
(qualsiasi film può avere una trama banale. Quindi?)
- frullando grandi film
(beh certo, c'è gente che si mena e che suda, quindi viene in mente subito fight club)
- Le riprese sono banalissime
(idem come sopra. Che poi sono anche interessanti: vedi l'uso della soggettiva nel contesto action)
- sono risaputi gli insegnamenti del grande guru nero
(e allora???)
- Dopo poco incominciamo a spazientirci, il film comincia a tirare la corda da subito e le banalità a ripetizione non permettono altra reazione fisica che lo sbadiglio.
(questo è il succo puro della tua analisi. E' tutto racchiuso qui, potevi limitarti a questo)
Ora, terminato questo excursus da maestrino, e non per essere stronzo, anche se lo vorrei, dovresti davvero provare a lasciarti andare, smettere di stringere il morso, liberarti dal peso inutile della cultura giornalistica italiana e provare a cercare ad essere più un filtro. Ma di quelli bucati, di quelli che si possono attraversare, non quelli dove le cose rimbalzano senza lasciare alcuna traccia. Se vuoi davvero parlarci dei film dovresti almeno concederti il dovere di sapere quanto meno accettare e poi capire cosa ti succede inotorno.
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un bel discorsetto
che offre degli spunti interessanti ai lettori e a kubrickfun
quello che lascia perplessi è dato dal fatto che avresti potuto farlo in tante altre occasioni piuttosto che nel caso di questo film del cazzo , che non ho neppure visto e quindi sono completamente in grado di affermarlo senza alcun dubbio
insomma la tua critica perde decisamente valore
ed è inutile cercare di convincere la platea che questo film del cazzo offre chissà quali spunti filmici, profilmici, protofilmici e stratofilmici
questo film va bene giusto per un appassionato del genere
infatti questo è il caso che giustifica, ancora di più, leggittima la visione
perchè gratificare il proprio gusto personale vale molto di più di qualsiasi critica o recensione del più grande cazzone dei critici cinematografici viventi ma anche morti
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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kubrickfan
 Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 24-01-2009 13:19 |
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grazie delle belle parole Tristam. ne farò tesoro, da mettere in una stanza e non aprirla fino a quando arriverà il momento di smettere di scrivere di cinema, cioè quello della mia morte, in barba a coloro che si credono la verità assoluta, di coloro che non pensano che qualcuno possa scrivere anche per il consiglio di antevisione e non di postvisione, quello di buttare impressioni e sensazioni legate alla propria cultura.
Quello che hai scritto è un monito di superiorità di luminescente valore. Nato da un filmetto inutile, per cui ancora più valido perchè non ispirato da pellicole storiche. Come tutti i grandi pensatori hai esplicato il tuo pensiero in forma perfetta, anche se le idee naziste permeano più il tuo scritto che i miei. Sono felice di averlo ispirato, significa che un seme comunque lo sanno lasciare anche i bacelli acerbi.
non conta da quanto scrivo, conta che l'entusiasmo del bimbo non cessi mai.
per il resto, ha detto tutto tenenbaum
Kubrickfan, forever
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QUENTIN TARANTINO PROJECT |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 24-01-2009 18:22 |
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quote: In data 2009-01-20 20:04, Tenenbaum scrive:
quello che lascia perplessi è dato dal fatto che avresti potuto farlo in tante altre occasioni piuttosto che nel caso di questo film del cazzo
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rapporto tra il suo recensore e film specifico recensito non ha nessun nesso.
Non si parla infatti di film, ma di forme generali dell'approccio al film.
quote: In data 2009-01-20 20:04, Tenenbaum scrive:
che non ho neppure visto e quindi sono completamente in grado di affermarlo senza alcun dubbio
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Non guardarlo, è troppo difficile per te. Comunque non lo capiresti.
quote: In data 2009-01-20 20:04, Tenenbaum scrive:
questo film va bene giusto per un appassionato del genere
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No, io penso che per quanto non sia un film monumentale, rapportarsi a questo tipo di prodotti con umiltà e comprensione sia meglio che farlo con arroganza (illecita) e supponenza (tanto più illecita).
Voi snob del cazzo figli della polvere millenaria dei mobili nelle cantine dove smetterla di parlare a caso di cinema e iniziare a vederlo.
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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