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la promessa dell'assassino (David Cronenberg) |
AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 03-01-2008 01:10 |
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Forse la prima parte "preparatoria" è migliore della seconda che, precipitata, forse spiega un po' troppo, ed è forse troppo a lieto fine. Con qualche momento trash forse inutile..
Buon film cmq, forse anche di più.., forse dovrò metabolizzarlo.
Di sicuro la prima parte, le livide atmosfere di una Londra davvero inedita, molto cronenberghiane, che diventano "sentimenti", orrore sotterraneo, è geniale.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 03-01-2008 01:13 |
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quote: In data 2008-01-02 23:55, ines49 scrive:
mi ha toccato più in profondità il gesto di tenerezza del "killer" verso la neonata, e il suo sguardo malinconico nel ristorante del suo ex "datore di lavoro".
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Forse questo potrebbe essere interpretato come una concessione alle ragioni dell'emozionalità più scontata e facilmente suscitabile.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 03-01-2008 13:20 |
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Va beh, dai. E' un film tatuato, costruito quasi unicamente con la mentalità di una simbiotica fusione fra luogo e uomo. C'è forte empatia fra Londra e protagonisti. Qualcosa che va parecchio nel Cinema attuale (talvolta perfino italiano: Giorni e nuvole di Soldini. Ma non stiamo qui a mettere sullo stesso piano determinate pellicole, eh). Qualcosa che nasce eproprio da Cronenberg ( La zona morta su tutti i suoi film è quello che più esalta il concetto scenico di "luogo" o "zona" come esemplare specchio dei personaggi). Così mutano i colori, le luci. L'eleganza dei muscoli, rappresentati come segni grafici e non come masse cellulari. Lo stagliarsi delle sagome su corpi giallo cadaverico, sul rosso dello sfarzo e del lusso criminale, sul bianco lattiginoso dell'innocenza e dell'onestà. La vita è scritta, marchiata a fuoco. Come nell'ottima sequenza della sauna, in cui la nudità diventa scontro e conflitto fra un Cinema delle negazioni dinamiche e la mdp mossa come in un balletto sinuoso, sensuale, tribale. Le curve, gli spigoli....i movimenti sinusoidali, angolari di Mortensen, che schiva, colpisce, viene ferito: una penna che traccia sulla pellicola il disegno della vita. Il Cinema che diventa copia della carta. La pellicola che diviene carta fatta di carne.
Pellicola e pelle. Cinema e corpo. La vita per Cronenberg, un film che pulsa di vene, sangue....e inchiostro.
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Prrrrrrrrrr......
[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 03-01-2008 alle 13:29 ] |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 03-01-2008 16:10 |
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Ottimo, mi hai convinto, non fatico a riconoscere del "vero" nella sensibile logica della tua puntuale analisi!
Passata la nuttata: gande film!
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 03-01-2008 16:27 |
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quote: In data 2008-01-02 16:30, 13Abyss scrive:
mah, un buon film, ma nulla più.
History of Violence stava 2 o 3 spanne sopra.
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più d'accordo con abisso che con gli altri. Mi è rimasto un po' anonimo... non lo so. Pure l'empatia tra Londra e i protagonisti, di cui parla Richmond, non l'ho colta; forse sarebbe più corretto riferire l'empatia tra una città qualunque e dei personaggi qualunque, come a universalizzare, e non ha definire, quel confine male/bene impresso nella pellicola.
Molto più bello History of violence, a mio avviso.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Nietzsche
 Reg.: 03 Ago 2007 Messaggi: 2264 Da: smaramaust (BZ)
| Inviato: 04-01-2008 11:30 |
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ieri sera ho rivisto history of violence, un grandissimo film (certe scene nno le ricordavo più, spettacolari)
ora per la par condicio dovrei rivedermi anche eastern promises, non so.
a mio avviso sono entrambi ottimi, davvero ottimi film. per me decidere fra i due è impossbile, ora come ora.
di cronenberg avevo visto solo la mosca, videodrome, spider, la zona morta.
questo nuovo cronenberg, di history of violence e eastern promises, da taluni criticato, è il naturale proseguimento di una logica coerente ai temi cari, da sempre, al regista, soprattutto, se vogliamo, quello della "nuova carne". cronenberg stesso ha assorbito e riproposto quanto pronosticava in videodrome: gloria e vita alla nuova carne.
a me questo nuovo cronenberg pare persino più gustoso e succulento.
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13Abyss
 Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 05-01-2008 14:30 |
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quote: In data 2008-01-04 11:30, Nietzsche scrive:
di cronenberg avevo visto solo la mosca, videodrome, spider, la zona morta.
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un pò poco per parlare coscientemente di "temi cari al regista" e tutto il resto.
a parte questo, mi dispiace ammetterlo, ma tutto quello che ha scritto Richmond mi è parso un paradossale viaggio nel nulla cosmico cinematografico.
certo, "almeno lui scrive qualcosa", direbbe qualcuno... è che gli mancano proprio le basi, gli strumenti, la coscienza e l'intuito.
e anche un pò l'onestà, visto che da come scrive si denota un "tirarsela" veramente insostenibile.
ovviamente quest'osservazione va da sè, giusto per indicare che da un pò leggo quello che scrive Richmond sui film.
quanto al film di Cronenberg, niente, nemmeno col trascorrere dei giorni l'ho trovato più che buono.
senza parlare di queste benedette "care tematiche" che tutti tirano in ballo.
carne, mutazione, commistione.
se togliamo l'idea dei tatuaggi, qui rimane ben poco di tutto il passato di Cronenberg.
il suo tocco, a sprazzi, quello si.
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 05-01-2008 14:34 |
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quote: In data 2008-01-05 14:30, 13Abyss scrive:
quote: In data 2008-01-04 11:30, Nietzsche scrive:
di cronenberg avevo visto solo la mosca, videodrome, spider, la zona morta.
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un pò poco per parlare coscientemente di "temi cari al regista" e tutto il resto.
a parte questo, mi dispiace ammetterlo, ma tutto quello che ha scritto Richmond mi è parso un paradossale viaggio nel nulla cosmico cinematografico.
certo, "almeno lui scrive qualcosa", direbbe qualcuno... è che gli mancano proprio le basi, gli strumenti, la coscienza e l'intuito.
e anche un pò l'onestà, visto che da come scrive si denota un "tirarsela" veramente insostenibile.
ovviamente quest'osservazione va da sè, giusto per indicare che da un pò leggo quello che scrive Richmond sui film.
quanto al film di Cronenberg, niente, nemmeno col trascorrere dei giorni l'ho trovato più che buono.
senza parlare di queste benedette "care tematiche" che tutti tirano in ballo.
carne, mutazione, commistione.
se togliamo l'idea dei tatuaggi, qui rimane ben poco di tutto il passato di Cronenberg.
il suo tocco, a sprazzi, quello si.
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Come sviare l'attenzione dal film all'utenza, tipico del pettegolezzo bieco e fazioso della tua (in)esistenza virtuale. Forse sarebbe meglio che ti caciassi a scrivere su "Matrimonio alle Bahamas", invece che inquinare con il seme della follia (cit.) thread come quelli su "Stalker", in cui "la base" cinematografica non corrisponde (come la intendi tu) ad un trampolino di lancio forumico per essere apprezzato e raccogliere consensi come petali di rosa. Io non scrivo di Cinema per mettermi in mostra e per far vedere di "avere le basi".
Indi per cui, ripiega su Uppangier. Sono convinto che, invece che riceve frustrazioni, troverai l'inizio di una vera Santa Alleanza.
Ma fuori dai topic sul Cinema, per favore. Qui si parla di film.
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Prrrrrrrrrr......
[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 05-01-2008 alle 14:36 ] |
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 05-01-2008 14:51 |
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Va beh, dai. Mi rendo conto di aver scritto di getto e forse in maniera eccessivamente dura. Unica cosa: non mi dispiacerebbe che, invece che parlare di Richmond e del suo "tirarsela" (cosa che mai ho fatto e mai farò, non avendone appunto il giusto pretesto), si parlasse di ciò che ha scritto. Peerché sarebbe il nulla cosmico? perché la promessa dell'assassino sarebbe deludente?
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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Nietzsche
 Reg.: 03 Ago 2007 Messaggi: 2264 Da: smaramaust (BZ)
| Inviato: 05-01-2008 20:22 |
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quote: In data 2008-01-05 14:30, 13Abyss scrive:
quote: In data 2008-01-04 11:30, Nietzsche scrive:
di cronenberg avevo visto solo la mosca, videodrome, spider, la zona morta.
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un pò poco per parlare coscientemente di "temi cari al regista" e tutto il resto.
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sicuramente.
io però non ho nessuna pretesa di dire la verità o che altro, son solo mie opinioni derivate dalle mie poche visioni di cronenberg.
oltre a ciò vorrei dire: indipendentemente dal fatto che i temi e i modi cari a cronenberg, quali essi siano, trovino o meno spazio in eastern promises, dovrebbero essere altri i motivi per cui apprezzarlo o detestarlo.
voglio dire: cronenberg potrebbe pure impazire e fare un film dove non ci sia nulla ma proprio nulla del vecchio cronenberg; cambiare genere, stile, tutto. e sarebbe cmq un buon film, o meglio: potrebbe cmq essere un buon film.
non è che la coerenza col proprio passato sia condizione sine qua non per realizzare un prodotto più che buono.
almeno, io la vedo così. |
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ines49
 Reg.: 15 Mag 2004 Messaggi: 376 Da: PADOVA (PD)
| Inviato: 05-01-2008 23:54 |
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[quote]In data 2008-01-03 01:13, AlZayd scrive:
quote: In data 2008-01-02 23:55, ines49 scrive:
mi ha toccato più in profondità il gesto di tenerezza del "killer" verso la neonata, e il suo sguardo malinconico nel ristorante del suo ex "datore di lavoro".
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Forse questo potrebbe essere interpretato come una concessione alle ragioni dell'emozionalità più scontata e facilmente suscitabile.
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Avrai pure ragione (forse), ma anche le emozioni seppur scontate hanno la loro importanza e mi hanno fatto amare Cronenberg ancora di più. |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 06-01-2008 15:12 |
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quote: In data 2008-01-03 01:10, AlZayd scrive:
Forse la prima parte "preparatoria" è migliore della seconda che, precipitata, forse spiega un po' troppo, ed è forse troppo a lieto fine. Con qualche momento trash forse inutile..
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Lieto fine? Io non credo affatto a questa ipotesi. Nell'arco dell'intera pellicola c'è una chiara contrapposizione (sottolineata anche a livello di montaggio, è fondamentale notarlo) tra il bene (rappresentato dagli ideali della Watts) e il male incarnato dal clan mafioso.
SPOILERS Il finale semplicemente confonde questi due elementi prima sfumando le attitudini malavitose del protagonista, sottolineandone le contraddizioni (fa parte del clan ma è anche un infiltrato)e rivelandone un lato più umano. L'ultima scena però è un carrello a stringere sulla figura di Mortensen seduto al posto del Boss (ne ha preso il posto?), contrapposta a quella precedente della nuova madre della bambina.
Quindi dove sta il bene e dove sta il male? Il protagonista è stato inghiottito dalla realtà sociale nella quale si è trovato a vivere (la voice off sottolinea "eravamo tutti morti e venimmo qui per cercare una vita migliore" riferendosi quindi anche al personaggio inquadrato). FINE SPOILERS
Uno dei temi cari a Cronenberg è il continuo gioco delle parti tra presunte verità che non si rivelano mai tali: c'è sempre , anche in quest'ultimo caso, un'inquadratura che mette in discussione le rassicuranti pretese di lieto fine. Attenzione quindi alle immagini!
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 06-01-2008 18:41 |
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Belin, ieri sera mi son comprato "Duellanti" e sono lieto di vedere che qualcuno la pensa esattamente come me su questo film. Ehm....solo lo esprime in maniera un po' migliore.
Comunque consiglio a tutti l'acquisto del numero di Gennaio. C'è anche un interessantissimo scritto sulla concezione attuale di Cinema, riguardo al raporto (o conflitto?) fra lo stesso fruito di fronte al grande schermo di tela e quello vissuto, invece, in modo "interattivo" mediante l'utilizzo del dvd. Qualcosa che potrebbe inerire, trasversalmente, la discussione sul topic del cinema geriatrico e dintorni.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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eltonjohn
 Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 06-01-2008 19:40 |
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Ancora non sono riuscito a vedermelo accidenti!
_________________ Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata! |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 06-01-2008 20:22 |
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La regia di Cronenberg ha costruito una pellicola che contrappone costantemente i due grandi temi del film: gli ideali di giustizia, solidarietà e umanità incarnati dal personaggio di Anna(che si batte per trovare la famiglia della neonata) e la realtà sociale con la quale lentamente si dovrà confrontare, impregnata di prepotenza,violenza, corruzione.
Per citare un esempio si può prendere la scena in cui Nikolai e Kirill gettano il cadavere di una loro commissione nel Tamigi. L'immagine stacca e ci immerge subito nel palazzo dell'ospedale dove Anna lavora, lei che contempla la giovane vita che si è ritrovata ad accudire: la contrapposizione tra vita e morte è subito tracciata e rimarrà per tutto il film, mentre quella tra il Bene e il Male diverrà sempre più labile quando i destini dei due protagonisti si intrecceranno inevitabilmente, fino a diventare l'uno l'appendice dell'altro. Continuando quindi con gli
SPOILERS Nikolai è un mafioso ma anche uno sbirro che si ritrova ad avere problemi di coscienza(prima risparmia lo zio di Anna , in seguito salva la vita della bambina)ma che ormai è completamente perso dentro all'ambiente che ha frequentato per lungo tempo (fa arrestare il Boss ma ne prende il posto, probabilmente). Durante il rito di investimento in cui gli vengono impresse le stellette di appartenenza alla setta mafiosa afferma "io sono già morto. Sono morto all'età di quindici anni, ora vivo nella Zona per tutto il mio tempo".
Sono le stesse parole che accompagnano l'inquadratura finale del film, la voce off di Tatiana, la ragazza struprata dal Boss :"mio padre morì in una miniera nel mio villaggio, così era già seppellito quando morì, eravamo già tutti morti sepolti sotto il peso della Russia". A mio parere è un finale devastante che non lascia spazio ad alcuna redenzione per il protagonista, contrapposto al raggio di luce della nuova mamma con la sua piccola in un labirinto sconsolante e iper pessimista come raramente Cronenberg ha messo in scena -basti pensare alla scena in cui Mortensen è costretto a scopare una delle tante prostitute della casa mentre la voice off di Tatiana racconta la sua storia: in quel momento e successivamente è come se rivivesse nuovamente il suo dramma e fosse stuprata di nuovo, sotto agli occhi compiacenti e all'applauso di Kiril. L'immagine poi stacca sul corpo nudo della ragazza e un lento carrello indietro ci mostra Nikolai che si riveste, le allunga qualche soldo e le dice: "Stay alive a little bit longer". Poi Cronenberg stacca nuovamente da questa immagine di morte per riproporci la bambina nata da uno stupro ,ora tra le braccia della Watts. Si chiude quindi con questa ellissi temporale un chiaro tema cinematografico del film. La stagione cinematografica annuale non poteva concludersi meglio. Apparentemente un film semplice se ci si ferma alla superficie senza scavare nella semantica delle immagini. Necessità di una seconda visione per complessità , al contrario. |
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