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Autore 1408
uppangier

Reg.: 25 Giu 2007
Messaggi: 720
Da: NAPOLI (NA)
Inviato: 09-12-2007 11:35  
Lolli,
l'avevo pensato anch'io ma non è lui.
Lo deduco dai discorsi cioè è nominato uno che ha macchine per cucire e quello di cui si documenta non muore nella stanza 1408 anche perché la ricerca la effettua prima di ricevere l'invito per cartolina.

[ Questo messaggio è stato modificato da: uppangier il 22-12-2007 alle 00:55 ]

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EliotNess

Reg.: 26 Mag 2007
Messaggi: 1296
Da: Villaurbana (OR)
Inviato: 18-12-2007 18:39  
uno dei peggiori film che abbia mai visto
: : :
_________________
Torno ad essere Eliot Ness...

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 19-12-2007 10:38  
E' indubbiamente una prova non facile, quella a cui si è sottoposto il buon Hafstrom. Trasporre su pellicola uno scritto che, dal plot di commedia dai toni moderati, si inesrisce inevitabilmente sui binari di un thriller a spirale, quindi vertiginoso, roteante su se stesso....non era affatto cosa semplice. Ad esere sincero, proprio quei primi veti minuti, forse volutamente ironici, che quasi vogliono far intendere che "il meglio deve ancora arrivare, e che non ci si deve far ingannare dalle apparenze"...sono sì un discreto espediente per prendere tempo, ma si perdono anche in presentazioni che, se da un lato sono rilassanti, esplicative e predispositive, dall'altro risultano quasi forzate, fin troppo sbrigative e lasciano intendere che si voglia liquidare la vita del protagonista a pochi minuti di film, giusto per riempire un buco lasciato dalla non azione iniziale. Ma, a rifletterci, in realtà si vivono le vicende del personaggio proprio attraverso l'ingresso nella famigerata stanza d'albergo. Per questo, dico, difficile riuscire a stabilire un equilibrio fra vicende reali e trasposizione onirica di buona parte del film.
Tutto sommato, però, il regista riesce a districarsi nella difficoltà di gestire una simile impalcatura narrativa - così destrutturista - costruendo sulla suspance, data forse da un uso intelligente della mdp, come perno di ogni possibile punto di vista nella stanza (e servendosi, anche, di affascinanti giochi di riflessi, specchi, doppie profondità, più angolazioni a disposizione), regalandoci, per buona parte dell'opera, un frenetico susseguirsi di immagini, di interpretazioni, nel film stesso, da parte di un ottimo John Cusack, che nell'apparente ruistettezza di spazi riescono a trovare un proprio svolgimento coerente e privo di grosi intoppi.
Tuttavia, se proprio si volesse essere pignoli, trovo che un regista davvero con le palle avrebbe giocato il tutto diversamente: darta l'inevitabile suddivisione del film in due parti, in cui la prima è razionale, realista, puramente materiale e formale - come abbiamo detto - caratterizzata da colori tenui, che trova omogeneità in una fotografia rassicurante, ma che pure ricerca valvole di sfogo in frequenti controcampi, cambi di posizione della mdp, insomma, in un montaggio alternato, "classico", costruito su ritmi giusti e che dà la possibilità di attribuire un senso cronologico, temporale, ma anche spaziale alle vicende narrate.... ebbene, se la prima parte è effettivamente strutturata in questo modo, nella seconda, a mio avviso, sarebbe parso molto più efficace e suggestivo un lunghissimo piano sequenza. Chiudere tutta la vicenda in un albergo, in una stanza di hotel, dove quasi sempre la mdp si butta in percorsi centrifughi, in panoramiche a schiaffo, a trecentosessanta gradi, dove spesso si montano obiettivi grandangolari, che comprendono "il tutto" in poco spazio....sgnifica voler comunicare un senso di costrizione, di prigionia (psichica o non), di impedimenti di spazio, di riduzionismo in tutti i sensi. Significa voler scindere le due componenti filmiche e narrative, in cui la prima, quasi didascalica e predispositiva, vuole rilassare e preparare lo spettatore a ciò che verrà dopo, adagiandolo su una struttura semplice, data da stacchi brevi, anzi giusti, quasi a voler parlare attraverso un lingaggio "popolare".
E allora, proprio per il necessario"degenerare" (non in senso negativo) della struttura narrativa del film, che viene letteralmente smontata, quasi a voler parlare un'altra lingua, molto più sofisticata....sarebbe stata opportuna una rinuncia agli stacchi. Nella seconda parte del film....troviamo la paura di ciò che è precostituito, della stanza d'albergo diligentemente preparata da una mano ignota, di quadri dipinti e appesi da chissà chi. Cosa sarebbe stato meglio, allora, di una ripresa priva di stacchi, di possibilità di riflessione immediata, soprattutto di vie di fuga? Cosa sarebbe stato meglio di una reclusione forzata dello stesso spettatore nella stanza 1408?
Ma mi rendo conto che non è affatto facile a farsi.
Però, chissà, magari Kubrick ci sarebbe riuscito.
Sta di fatto che, piccoli difetti a parte, tutto sommato mi aspettavo qualcosa di molto peggio.
Nel complesso è un buon film, che denota impegno e dedizione.
Ebbravo Hafstrom.
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 21-12-2007 13:53  
viato ieri.dalle vostre critiche temevo il peggio,invece è stato piacevole.non lascia nulla,ma si fa guardare,nonostante non fosse facile tradurre un racconto di questo tipo.cusack non svetta di certo,però il regista fa del suo meglio per tenere viva l'attenzione e cercare qualche soluzione interessante.
ciao!

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planula

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 94
Da: CASTELLAMMARE DI STABIA (NA)
Inviato: 02-01-2008 20:09  
visionario e come sempre scontato
nn ci sono + idee
questo è il problema
sn tutti rifacimenti di tutto
un mix tra NUMBER 23 e THE SECRET WINDOW!!

ufff

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« Ogni giorno di più, mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità » G. Rol

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jedifan

Reg.: 15 Feb 2008
Messaggi: 806
Da: milano (MI)
Inviato: 16-06-2008 20:11  
Decisamente mediocre questo film, che sà già di visto e non aggiunge nulla al genere; peccato anche per Samuel Jackson (la sua presenza non lascia mai indifferenti) ma che ultimamente mi lascia particolarmente perplesso sulle sue non felici scelte artistiche...
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casanova

Reg.: 24 Lug 2008
Messaggi: 10
Da: milano (MI)
Inviato: 24-07-2008 18:03  
Storia banale, scene viste e riviste se fosse uscito qualche anno fa probabilmente avrebbe ottenuto più successo ma effettivamente questo film risulta datato e la sceneggiatura fin troppo lineare e prevedibile.

Casanova

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