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Autore Brutti, sporchi e cattivi - di E. Scola
RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 29-08-2007 16:04  
Comunque cercherò di vedere Viridiana , non l'ho mai visto. Poi saprò dare un giudizio su quanto hai scritto.
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 29-08-2007 16:18  
quote:
In data 2007-08-29 14:49, RICHMOND scrive:

La grettezza d'animo è imputabile prima all'ignoranza, poi, se mai, alla miseria.
E' nell'ignoranza che i personaggi dell'opera di Scola annegano, ed è da essa che deriva la miseria. Infatti è proprio qui la diffrenza con il Neorealismo. In Ladri di biciclette il "povero" si sacrifica, suda e non pensa al consumismo come una meta agognata ed irraggiungibile, bensì come l'unico mezzo per la sopravvivenza e per pocacciarsi lo stretto indispensabile. Per questo noi "stiamo" coi personaggi di Ladri di biciclette . Perché loro annegano nella miseria, sì, ma hanno una cultura etica e morale.
I personaggi di Brutti, sporchi e cattivi , invece, annegano nella miseria, prima di tutto perché sono ignoranti. Sono infidi, ladri, cattivi, possessivi.
Rammenta la scena in cui Manfredi vende la casa (comunque una sua proprietà). Dice: Non basta la parola? , volendo evitare di mettere per iscritto il suo contratto. Così come i suoi familiari, quando il nuovo proprietario arriva con il foglio (che ha voluto appunto che Gicino compilasse), che fingono di non aver visto nessun foglio, onde poter manipolare la verità a loro piacimento.
E' su questa ignoranza che Scola punta. La miseria dei suoi personaggi nasce da qui.
Ed infatti, nella sequenza in cui sognano i simboli del consumismo, non lo fanno con repulsione verso di essi, bensì con invidia e impotente inferiorità, che sfogheranno durante la giornata con i loro ripugnanti comportamenti.
Questo è tutt'altro che un aspetto ininfluente ai fini della morale del film.

Per quato riguarda i caratteri (tecnici) neorealisti: sparsi qua e la ci sono, cominciando dall'impianto narrativo che abbandona la strutura romanzesca, per arrivare alla volontà di ritrarre un pezzo d'Italia in un certo periodo storico.
Ma, appunto, nell'evolversi del'opera, tutto ciò finisce per divnire un aspetto antitetico rispetto al vero Neorealismo.
Scola volutamente esagera, esaspera, sviscera cattivria e cattivo gusto.


Scusa Rich, ma puoi chiarirmi cosa intendi per "ignoranza"? Perchè non mi sembra che il Lamberto Maggiorani di Ladri di biciclette sia più istruito del Manfredi di Brutti, sporchi e cattivi, ma possiede, come hai detto tu, un'etica, una morale che i poveri di Scola non hanno proprio per la polemica "antipopulista" che Scola (e Bunuel prima di lui) porta avanti.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 29-08-2007 16:27  
quote:
In data 2007-08-29 15:33, AlZayd scrive:
quote:
In data 2007-08-29 13:44, quentin84 scrive:
Il film è una commedia grottesca che innesca una polemica al vetriolo contro l' immagine edulcorata e "simpatica" che tanta letteratura e tanto cinema (anche neorealista) hanno dato dei poveri.



Questo il punto nodale. Per non dover girare troppo intorno alla questione, e non ditemi che ci ho il chodo fisso, ma non è colpa mia se Bunuel, grade anticipatore di almeno l'83% dei temi che il cinema affronterà in seguito, convinto detrattore del neorealismo (però innamorato di Ladri di biciclkette e di Unmerto D, perchè.., ne potremmo riparlare) nel 1961 aveva già affrontato tali tematiche in Viridiana.

Viridiana è un film stupendo.
Non sapevo delle critiche bunueliane al neorealismo anche perchè mi sembra che I figli della violenza , qualcosina al neorealismo glielo debba, anche se Bunuel reinventa, filtra tutto attraverso la sua visione caustica e l'eredità surrealista (che si avverte in molte scene come quella del sogno e anche il finale, mi pare).

Perdonate l'off topic.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 29-08-2007 alle 16:34 ]

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 29-08-2007 16:27  
quote:
In data 2007-08-29 16:18, quentin84 scrive:
quote:
In data 2007-08-29 14:49, RICHMOND scrive:

La grettezza d'animo è imputabile prima all'ignoranza, poi, se mai, alla miseria.
E' nell'ignoranza che i personaggi dell'opera di Scola annegano, ed è da essa che deriva la miseria. Infatti è proprio qui la diffrenza con il Neorealismo. In Ladri di biciclette il "povero" si sacrifica, suda e non pensa al consumismo come una meta agognata ed irraggiungibile, bensì come l'unico mezzo per la sopravvivenza e per pocacciarsi lo stretto indispensabile. Per questo noi "stiamo" coi personaggi di Ladri di biciclette . Perché loro annegano nella miseria, sì, ma hanno una cultura etica e morale.
I personaggi di Brutti, sporchi e cattivi , invece, annegano nella miseria, prima di tutto perché sono ignoranti. Sono infidi, ladri, cattivi, possessivi.
Rammenta la scena in cui Manfredi vende la casa (comunque una sua proprietà). Dice: Non basta la parola? , volendo evitare di mettere per iscritto il suo contratto. Così come i suoi familiari, quando il nuovo proprietario arriva con il foglio (che ha voluto appunto che Gicino compilasse), che fingono di non aver visto nessun foglio, onde poter manipolare la verità a loro piacimento.
E' su questa ignoranza che Scola punta. La miseria dei suoi personaggi nasce da qui.
Ed infatti, nella sequenza in cui sognano i simboli del consumismo, non lo fanno con repulsione verso di essi, bensì con invidia e impotente inferiorità, che sfogheranno durante la giornata con i loro ripugnanti comportamenti.
Questo è tutt'altro che un aspetto ininfluente ai fini della morale del film.

Per quato riguarda i caratteri (tecnici) neorealisti: sparsi qua e la ci sono, cominciando dall'impianto narrativo che abbandona la strutura romanzesca, per arrivare alla volontà di ritrarre un pezzo d'Italia in un certo periodo storico.
Ma, appunto, nell'evolversi del'opera, tutto ciò finisce per divnire un aspetto antitetico rispetto al vero Neorealismo.
Scola volutamente esagera, esaspera, sviscera cattivria e cattivo gusto.


Scusa Rich, ma puoi chiarirmi cosa intendi per "ignoranza"? Perchè non mi sembra che il Lamberto Maggiorani di Ladri di biciclette sia più istruito del Manfredi di Brutti, sporchi e cattivi, ma possiede, come hai detto tu, un'etica, una morale che i poveri di Scola non hanno proprio per la polemica "antipopulista" che Scola (e Bunuel prima di lui) porta avanti.



Sì, per "ignoranza" intendo mancanza di etica in questo caso. "Ignoranza" è una parola che va stretta al concetto che in realtà essa implica realmente. L'ignorante non è solamente colui che non studia o che non conosce. Ignorante è colui che non si sforza di uscire dalla sua mediocre condizione, perché si accontenta e si crogiola nela merda in cui vive. Talvolta si rende conto della sua inferiorità, ma piuttosto che tentare i fuoriuscire dalla situazione in cui vive, tende ad isolarsi maggiormente e a comportarsi in modo immorale. Chiude il contatto con tutto ciò che non è uguale a lui, tende a ragionare con la testa del Clan o del gruppo di appartenenza anche laddove è necessario che pensi con la sua. L'ignorante non ha quindi morale, perché è anche ottuso.
I protagonisti di Brutti, sporchi e cattivi sono ignoranti in questo senso.
E da qui diventano brutti, sporchi...e cattivi.
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 29-08-2007 16:30  


Bunuel è più surrealista direi.
Comunque non ho mai visto Viridiana , opera, a quanto ne so, che va un po' estrapolata dalla sua poetica cinematografica.
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 29-08-2007 16:31  
quote:
In data 2007-08-29 16:27, quentin84 scrive:

...l'eredità surrealista...




Pardon, mi era sfuggito.
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 29-08-2007 16:42  
quote:
In data 2007-08-29 16:31, RICHMOND scrive:
quote:
In data 2007-08-29 16:27, quentin84 scrive:

...l'eredità surrealista...




Pardon, mi era sfuggito.


Fa niente. Grazie per i chiarimenti.

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roccomedia

Reg.: 15 Lug 2005
Messaggi: 3829
Da: Bergamo (BG)
Inviato: 29-08-2007 20:12  
quote:
In data 2007-08-29 16:27, quentin84 scrive:
Non sapevo delle critiche bunueliane al neorealismo anche perchè mi sembra che I figli della violenza , qualcosina al neorealismo glielo debba,




Se non fosse che 15 anni prima di "Sciuscià" Nikolaj Ekk aveva già girato "Il cammino verso la vita".

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 29-08-2007 20:21  
quote:
In data 2007-08-29 20:12, roccomedia scrive:
quote:
In data 2007-08-29 16:27, quentin84 scrive:
Non sapevo delle critiche bunueliane al neorealismo anche perchè mi sembra che I figli della violenza , qualcosina al neorealismo glielo debba,




Se non fosse che 15 anni prima di "Sciuscià" Nikolaj Ekk aveva già girato "Il cammino verso la vita".

Grazie per la precisazione.
Fino ad ora non conoscevo per niente questo film sovietico (del 1931, il primo film sonoro prodotto in Russia, mi pare).
Che figura!

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 29-08-2007 alle 20:30 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 30-08-2007 00:08  
quote:
In data 2007-08-29 16:30, RICHMOND scrive:


Bunuel è più surrealista direi.
Comunque non ho mai visto Viridiana , opera, a quanto ne so, che va un po' estrapolata dalla sua poetica cinematografica.




Viridiana è assolutamente in linea con la sua poetica cinematografica. Con la sola differenza che per la sua stratificata struttura narrativa, Viridiana è due film, e forse più, in uno.

Cosa aspetti a vederlo?

_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 30-08-2007 00:20  
quote:
In data 2007-08-29 20:12, roccomedia scrive:
quote:
In data 2007-08-29 16:27, quentin84 scrive:
Non sapevo delle critiche bunueliane al neorealismo anche perchè mi sembra che I figli della violenza , qualcosina al neorealismo glielo debba,




Se non fosse che 15 anni prima di "Sciuscià" Nikolaj Ekk aveva già girato "Il cammino verso la vita".



E già.., questo a conferma di quanto siano a volte, anzi spesso, forvianti le classificazioni...

Si può affrontare la realtà, scrutare un stesso oggetto, in modi completamenti diversi, attribuendo loro significati diversi, soprattutto percorsi estetici diversi. Ed è quello che fa Bunuel con Los Olvidados.
In quella fase del cinema italiano fu coniato il termine neo-realismo per differenziarlo dal cinema del "disimpegno", dell'evasione sentimentale, della propaganda, che regnava prima, durante e subito dopo la guerra. Con le solite, assai poche, eccezioni. Il cinema italiano comincia a diventare grande in tale periodo.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Shaka1978

Reg.: 11 Dic 2002
Messaggi: 379
Da: PsE (AP)
Inviato: 01-09-2007 16:30  
Oddio, lo sguardo di Scola non è "soltanto" impietoso: è evidente che i personaggi del film siano anche un "risultato" di una data condizione. La scena finale con la ragazza incinta è alquanto eloquente a proposito.
_________________
"Se tu dovessi incontrare Dio, lo trapasserai"(KillBill) "It's water, that's all"(Dancer in the dark) "La rivoluzione non passa per il buco del culo"(Fragola&Cioccolato) "Come si fa ad essere maschilisti con2tette di quella portata?"(Tutto su mia madre)

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