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Hostel 2 |
Musika
 Reg.: 31 Gen 2006 Messaggi: 3175 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 24-06-2007 11:56 |
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l'ho visto ieri...era vietato ai minori di 18 anni...waw...Allora cazzo mi sono detta dev'essere proprio una figata...E invece..Mah...Mi sarei aspettata di più...Boh...Comuqnue bello..Lo devo rivedere...Più bello questo del primo..Anzi credo che il primo ed il secondo formano un'unico film...MMMM...belloooo!!..Volevo più scene disgustose...!!!Uffy...
_________________ ...L'inferno non conosce furia simile ad una donna respinta... |
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Small982
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 185 Da: fano (PS)
| Inviato: 25-06-2007 10:39 |
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meglio del primo, con personaggi molto più complessi e scene inquietanti e non solo disgustose
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 25-06-2007 11:31 |
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quote: In data 2007-06-24 11:56, Musika scrive:
l'ho visto ieri...era vietato ai minori di 18 anni...waw...Allora cazzo mi sono detta dev'essere proprio una figata...E invece..Mah...Mi sarei aspettata di più...Boh...Comuqnue bello..Lo devo rivedere...Più bello questo del primo..Anzi credo che il primo ed il secondo formano un'unico film...MMMM...belloooo!!..Volevo più scene disgustose...!!!Uffy...
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Finalmente un commento adatto al film (che non ho visto ma so già com'è).
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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HistoryX
 Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 25-06-2007 15:47 |
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Vado anchio sulla fiducia.
_________________ [ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ] |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 27-06-2007 08:48 |
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Stephen King in Danse macabre scrisse che nell'horror "ci aspettiamo che venga detto ciò che spesso si sospetta, cioè che siamo nella merda" ed Eli Roth ce lo conferma in pieno nel suo capitolo secondo sui facoltosi "clienti" di Hunting Elite.
Questo film è molto diverso dal primo (non capisco chi ha detto che sono uguali), qui vengono mostrati nel dettaglio i meccanismi e i volti di questo "club esclusivo" (oltre alle scene splatter che sono molto più disturbanti, una per tutte, la tortura di Lorna in stile "contessa Bathory") , viene accentuato l'aspetto "morale" della vicenda (come dice sempre King ogni buona storia horror è profondamente moralista): la denuncia di una società in cui le persone vengono ridotte a cose ,e desiderio di dominio,denaro e spietatezza sono l'unico metro di giudizio persino nei bambini; nessun cedimento è concesso (vedi il personaggio di Richard Burgi).SPOILER SPOILER
L'unica sopravvissuta si salva solo grazie ai suoi soldi e adottando gli stessi metodi dei suoi carnefici (molto intensa la scena dell'evirazione di Roger Bart).
Eli Roth si conferma un grande talento in grado di coniugare suspense e viscere.
Come si è capito condivido la recensione entusiasta di Kubrickfan..quanto ad alcuni aspetti "rozzi" della sceneggiatura sono trascurabili in un film di questo genere e di tale intensità emotiva.
E' la cosa più disturbante non è tanto lo splatter ,ma che gli assassini non sono i soliti mostri o serial-killer mascherati e idioti, ma eleganti uomini d'affari con moglie e figli, persone assolutamente "normali" (ma era già così in Freaks di Browning).
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 27-06-2007 alle 08:49 ]
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 27-06-2007 09:47 |
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ottimo quentin!
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 27-06-2007 09:50 |
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a sto punto posto:
FREAKS DA XXI SECOLO
Hostel part II è un film diverso dal primo capitolo uscito l’anno scorso, e per questo – come è già accaduto poche settimane or sono con Spiderman 3 – presenta una certa difficoltà nella fruizione data non tanto dalla frustrazione delle aspettative (costruite conoscendo il primo episodio) quanto dalla loro inutilità ai fini del film Hostel part II. In soldoni, ci si attende qualcosa che Eli Roth tralascia non per giocare sulle aspettative ma perché gli interessa proprio fare e parlare d’altro.
E questo secondo capitolo è diverso dal primo non tanto per quello che dice, ma anche e soprattutto per il modo in cui lo dice. Se Hostel scavava più a fondo nel campo della semantica, andando a ricercare una forma allegorica chiusa che invitasse a pensare senza troppo suggerire, part II è decisamente più esplicito, più discorsivo e aperto, meno allegorico fino a tratti in cui non è più tale per farsi discorso filmato, vera e propria critica sociale urlata con determinazione senza troppi fronzoli e giri di immagini. Volendo scomodare un nome grosso anzi enorme – ma senza proporre improbabili paragoni – potrei azzardare a dire che se il primo ha qualcosa in comunque con la romeriana Notte dei morti viventi, il secondo si comporta invece più come Zombi. Non un difetto (né un pregio) dunque, solo un diverso modo di parlare attraverso la materia del film; in uno c’è insomma da ragionarci su, nell’altro c’è da ascoltare e comprendere, ed eventualmente condividere. Sta poi ad ognuno scegliere eventualmente quale delle due strade preferire, ma è operazione di ben poco interesse al di fuori appunto della sensibilità del singolo.
Se dunque, come ho detto, Hostel 2 è più esplicito nel modo di parlare, è altresì meno sfacciato nel mostrare: meno sguardi e punti di riferimento, meno splatter e gore, meno tette e culi (tanto per essere chiaro, e per restare fedele allo stereotipo italico messo in scena nelle sequenze sul treno). O almeno, il film dà questa impressione, forse per lo stesso meccanismo di cui parlavo all’inizio: trattandosi del seguito di un film entrato nell’immaginario collettivo per il sangue e le tette, ci si attendono novanta minuti di torture (per i malcapitati dell’ostello, e per i nostri occhi) e siparietti erotici (tanto più per la presenza di un’icona come Edwige Fenech) in quantità. E invece, dopo il più classico degli incipit fulminanti, il film ricostruisce da capo l’attesa rielaborando tutta la strategia delle situazioni che portano verso l’ostello slovacco e aprono la strada all’ecatombe finale. Il più grosso limite della pellicola sta forse proprio in questa fase, in un’attesa troppo stirata che fa funzionare il film come una enorme sequenza da film pornografico (cfr. Eco U., Come riconoscere un film porno, in Il secondo diario minimo, Milano 1992) in cui tutta l’attenzione dello spettatore è in stasi sul binario principale verso il clou dell’azione, e non ci tiene troppo a farsi portare a spasso in stradine laterali e secondarie. In parole povere, anche non conoscendo il primo Hostel, l’attesa creata con le sequenze iniziali è troppa per reggere tutta la costruzione della vicenda, così è più che legittimo che allo spettatore venga voglia di “saltare qualche rigo”.
Ed è un limite abbastanza pesante, poiché è proprio in un continuum tra la fase “di attesa” e le scene finali che viene fuori il nocciolo della questione posta questa volta da Roth: parlo della sottotraccia della vicenda di Todd e Stuart, dall’asta a suon di bigliettoni via cellulare fino alla trasformazione da carnefici in vittime. Il cambiamento grosso rispetto al primo capitolo sta proprio nello spostare l’attenzione dai torturati ai torturatori, ma il discorso su questi rischia di essere perso almeno in parte mentre si sbuffa in attesa del pulp (come ci ricorda la citazione-omaggio-ruffianeria di Pulp fiction su uno schermo televisivo).
Se il terzetto delle protagoniste è un classico gruppo da slasher movie (la bruttina intellettuale, la ninfomane spigliata, e la “cassiera”, la saggia del gruppo che fa da collante tra i vari elementi) e come tale viene trattato (indovinate quale si salverà), l’attenzione va rivolta, come dicevo, alle figure dei torturatori. Se lo sferzante cameo di Ruggero Deodato va preso esclusivamente come tale (accreditato come The Italian Cannibal, sembra più un soprannome affettuoso che il nome di un personaggio) e come una scenetta già cult tutta da ridere, è evidente che gli altri membri del “club” del bracco non sono più gli anonimi sadici incrociati da Paxton nel primo film, ma diventano figure a tutto tondo il cui retroterra costituisce il bersaglio primario delle raffiche di Eli Roth. Come già in altre celebri pellicole dell’ultimo decennio quali Eyes wide shut (di cui si sente il sapore nella sequenza, a lume di candele, dell’esecuzione di Lorna) o American beauty, Hostel 2 mette in scena la frustrazione di quella che potremmo chiamare medio(e)alta borghesia. La figura chiave del film è Stuart, il più classico dei padri di famiglia con lavoro da ufficio, cagnolino (al guinzaglio sia della moglie che del “fraterno amico” Todd) che non abbaia ma alla fine riesce a decidere di mordere quando è ormai troppo tardi, al contrario proprio di Todd che dopo aver abbaiato per tutto il film si rifiuta di mordere quando si trova faccia a faccia con la preda, ritrattazione che naturalmente gli costerà cara.
Uomo che abbaia non morde, dunque (e in entrambi i casi ci rimette). Ma anche, in browninghiana memoria, i veri mostri (di violento sadismo) sono i “normali”.
E i bambini? A loro non resta che giocare e divertirsi, fregandosene di quegli idioti degli adulti.
http://www.positifcinema.com/hostel2.htm
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 27-06-2007 12:20 |
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Ottima recensione Sandrix.
In effetti anche Eyes Wide Shut può essere visto come un film sulla frustrazione delle classi medioalte e sulla meschinità che si nasconde talvolta dietro la voglia di "trasgressione" ed "emozioni forti" (ma non solo su questo, ovviamente).
Sì, le sequenze di attesa sono un po' lunghe,ma oltre a far sudare lo spettatore servono (come hai fatto notare) a presentare la vicenda di Todd e Stuart e a rendere esplicito quel discorso politico-morale "arrabbiato" che nel primo film era rimasto sottotraccia.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 27-06-2007 alle 12:25 ]
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Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 27-06-2007 19:42 |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 27-06-2007 23:19 |
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quote: In data 2007-06-27 19:42, Petrus scrive:
ok
ora spiegatemi però perchè è un buon film
| Perchè il citazionismo non è mai invadente e non nasconde mancanza di idee.
Perchè l'idea del soggetto è folgorante ed è strutturata benissimo in una maniera che rivitalizza lo slasher movie molto più di Saw.
Perchè lo splatter non va' mai a discapito della tensione e della suspense, ma le esalta e questo si vede quasi in ogni momento.
SPOILER Perchè Roth sa anche quando è il caso di fermarsi: vediamo solo Roger Bart che mette al collo della "sopravvissuta" il ciondolo della sua amica e capiamo quello che è successo senza aver assistito all'ennesima scena splatter.
Perchè un film horror deve prima di tutto terrorizzare e questo film ci riesce alla perfezione e non solo grazie al sangue ma per il giudizio sulla nostra società.
Perchè ogni buona storia horror è una storia morale e i due film sulla perversa Hunting Elite sono tra i film più intensamente, disperatamente morali (e quindi genuinamente horror) degli ultimi anni.
Perchè questo capitolo secondo dimostra che il primo film non era solo un bel splattermovie nè più nè meno come anch'io avevo scritto nel topic sul primo Hostel.
Ma forse, come accade spesso, abbiamo visto due film diversi.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 27-06-2007 alle 23:24 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 27-06-2007 alle 23:38 ] |
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Maresca
 Reg.: 12 Mar 2007 Messaggi: 2111 Da: Siviglia (es)
| Inviato: 27-06-2007 23:44 |
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quote: In data 2007-06-27 23:19, quentin84 scrive:
quote: In data 2007-06-27 19:42, Petrus scrive:
ok
ora spiegatemi però perchè è un buon film
| Perchè il citazionismo non è mai invadente e non nasconde mancanza di idee.
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Non sono d'accordo.
quote:
Perchè l'idea del soggetto è folgorante ed è strutturata benissimo in una maniera che rivitalizza lo slasher movie molto più di Saw.
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Non sono molto d'accordo.
quote:
Perchè lo splatter non va' mai a discapito della tensione e della suspense, ma le esalta e questo si vede quasi in ogni momento.
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Non sono d'accordo. E' vero che lo splatter non disturba, ma non è che ci sia particolare tensione o suspence.
quote:
SPOILER Perchè Roth sa anche quando è il caso di fermarsi: vediamo solo Roger Bart che mette al collo della "sopravvissuta" il ciondolo della sua amica e capiamo quello che è successo senza aver assistito all'ennesima scena splatter.
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Beh, non è che uno possa passare alla storia del cinema per aver tagliato una scena.
quote:
Perchè un film horror deve prima di tutto terrorizzare e questo film ci riesce alla perfezione e non solo grazie al sangue ma per il giudizio sulla nostra società.
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Se il terribile giudizio sulla nostra società è che comandano i ricchi, non credo che Roth sia stato il primo ad accorgersene.
quote:
Perchè ogni buona storia horror è una storia morale e i due film sulla perversa Hunting Elite sono tra i film più intensamente, disperatamente morali (e quindi genuinamente horror) degli ultimi anni.
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Sono d'accordo a metà.
quote:
Ma forse, come accade spesso, abbiamo visto due film diversi.
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Maresca il 27-06-2007 alle 23:46 ] |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 27-06-2007 23:57 |
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SPOILERMaresca..se non vedi tensione nemmeno nella scena dell'evirazione o in quella in cui la moretta rimane sola nelle terme deserte....
Quanto al giudizio che "comandano i ricchi"..sarebbe illogico aspettarsi che uno splatter movie ci offra dotte analisi sociologiche sul capitalismo..non ti pare?
Già il fatto che Roth sia riuscito a integrare il "messaggio" politico senza sacrificare le logiche di genere è una gran cosa anche se non è stato il solo a riuscirci (Sandrix ha già citato Romero ma ci sarebbe anche il Carpenter di Essi Vivono).
Sulla moralità dell'horror Stephen King ha sviluppato il concetto molto meglio di me.
Comunque se di solito gli slasher si limitano ad una ridicola morale puritana sessuofobica (messa giustamente alla berlina in Scream) Hostel ed Hostel 2 sono molto più cupi e disperati di qualsiasi Venerdì 13.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 28-06-2007 alle 00:02 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 28-06-2007 alle 00:07 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 28-06-2007 alle 00:10 ] |
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Maresca
 Reg.: 12 Mar 2007 Messaggi: 2111 Da: Siviglia (es)
| Inviato: 28-06-2007 00:12 |
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quote: In data 2007-06-27 23:57, quentin84 scrive:
SPOILERMaresca..se non vedi tensione nemmeno nella scena dell'evirazione o in quella in cui la moretta rimane sola nelle terme deserte....
Quanto al giudizio che "comandano i ricchi"..sarebbe illogico aspettarsi che uno splatter movie ci offra dotte analisi sociologiche sul capitalismo..non ti pare?
Già il fatto che Roth sia riuscito a integrare il "messaggio" politico senza sacrificare le logiche di genere è una gran cosa anche se non è stato il solo a riuscirci (Sandrix ha già citato Romero ma ci sarebbe anche il Carpenter di Essi Vivono).
Sulla moralità dell'horror Stephen King ha sviluppato il concetto molto meglio di me.
Comunque se di solito gli slasher hanno una ridicola morale puritana (messa giustamente alla berlina in Scream) Hostel ed Hostel 2 sono molto più cupi e disperati di qualsiasi Venerdì 13.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 28-06-2007 alle 00:02 ]
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La scena dell'evirazione è una scena comica...
Quella della moretta che rimane da sola non è malvagia, ma si è già vista fatta meglio in almeno un milione di horror...
Per quanto riguarda il messaggio politico, non solo TUTTO Romero e TUTTO Carpenter sono politici, ma TUTTO l'horror americano degli anni'70... Roth è stato all'altezza dei modelli con il primo Hostel e con Cabin Fever, ma non con questa minestra riscaldata...
Comunque non è del tutto pessimo, sequenze buone ne ha (l'asta, la festa nel villaggio, il cameo di Deodato, mentre mi sembra girata francamente male la sequenza della Bathory, come incidono poco quasi tutte quelle che dovrebbero shockare), ma francamente non mi sembra un film memorabile o riuscito...
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 28-06-2007 01:01 |
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quote: In data 2007-06-28 00:12, Maresca scrive:
Comunque non è del tutto pessimo, sequenze buone ne ha (l'asta, la festa nel villaggio, il cameo di Deodato,
| io aggiungerei soprattutto la scena finale coi bambini che giocano a "pallone". quella insieme alla scena di deodato secondo me valgono il biglietto, mi hanno lasciato contento del film.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Maresca
 Reg.: 12 Mar 2007 Messaggi: 2111 Da: Siviglia (es)
| Inviato: 28-06-2007 01:15 |
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quote: In data 2007-06-28 01:01, sandrix81 scrive:
quote: In data 2007-06-28 00:12, Maresca scrive:
Comunque non è del tutto pessimo, sequenze buone ne ha (l'asta, la festa nel villaggio, il cameo di Deodato,
| io aggiungerei soprattutto la scena finale coi bambini che giocano a "pallone". quella insieme alla scena di deodato secondo me valgono il biglietto, mi hanno lasciato contento del film.
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Siamo sempre nel territorio citazione/copia (in questo caso Fellini)... Anche se una cosa carina di Roth, rubata evidentemente più a un certo cinema comico che all'horror, è che porta avanti le situazioni sempre un po' oltre il limite del buon senso.., qui non si limita a far vedere che giocano, ma arriva anche al gol, al tuffo del portiere e all'esultanza per il gol... ci mancava poco che facesse vedere tutta la partita.  |
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