FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - Walk the Line (quando l'amore brucia l'anima), di James Mangold
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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Walk the Line (quando l'amore brucia l'anima), di James Mangold   
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Autore Walk the Line (quando l'amore brucia l'anima), di James Mangold
karmapaolo

Reg.: 14 Mar 2005
Messaggi: 1607
Da: Rovato (BS)
Inviato: 12-03-2006 12:45  
quote:
In data 2006-03-12 12:11, Carlus scrive:
Come è questo film?




leggi il topic, poi ognuno ha le sue idee...
_________________
there is not way to happiness
happiness is the way

Paolo

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 12-03-2006 20:50  
quote:
In data 2006-03-12 12:08, bunch311 scrive:
quote:
In data 2006-03-09 15:19, Tristam scrive:
quote:
In data 2006-03-08 22:48, bunch311 scrive:
quote:
In data 2005-12-08 11:50, Tristam scrive:
Ci sono due scene nell'ultimo film di Mangold che esprimono alla perfezione il senso ultimo di questo lavoro....
etc etc
]</font>


tutto ciòc he hai scritto è aria fritta



Eh beh ma tu sei mai riuscito a friggere l'aria?
Ci vuole una certa classe invero...
Comunque a parte tue e mie cazzate, la cosa più interessante della tua affermazione manca del tutto. Cioè è come se io dopo un tuo messaggio scrivessi "bunch sei una testa di cazzo", cosa che potrebbe essere vera, ma senza averlo dimostrato in fondo la testa di cazzo sarei io, no? E questo perchè arriverei soltanto a scrivere il risultato delle mie considerazioni, evitando tutte le ragioni che mi hanno portato ad esprimere un giudizio su quello che hai scritto...
Quindi mi farebbe davvero piacere se tu avessi voglia di scrivere qualcosa e sul film e su perchè quello che dico, a tuo parere, non va. Altrimenti vale sempre la famosa citazione che recita "o lo dimostri o stai zitto"...



_________________
Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 09-03-2006 alle 15:20 ]


secondo me fai letteralmente ridere,perchè sei riuscito a scrivere righe e righe di niente su questo film
Walk the line è un film in sè mediocre salvato solamente dai due protagonisti,esalti mangold quando piano piano si avvicina al viso di phoenix con questa trasformazione facciale in Johnny cash,ma mi sembra che anche un ragazzino di 10 anni poteva avere come idea di fare diversi primi piani in quel momento,non credo che si potesse fare altrimenti.Il film è banale perchè non dice niente di Johnny cash,dalle sue origini indiane,al suo pesante bigottismo,un uomo conservatore,religioso e allo steso tempo bestemmiatore,ribelle,questo nel film non c è.La storia sembra quella di tante persone che hanno avuto solo la fortuna di prendere una chitarra e fare due note,bè è davvero troppo poco per spiegare la grandezza il significato di cash per l'america e non basta l immedesimazione dei carcerati nelle sue canzoni.Cash sembra solo un canta storie,uno dei tanti che si faceva di anfetamine e si trombava qualche groupie.Bè davvero questo non è johnny cash ed è ridicolo come la morte del fratello sia usata pretestuosamente per creare un risvolto psicologico e definire i legami con i suoi genitori.



ecco non a caso dicevo "o lo dimostri o stai zitto"...
Mangold è uno tra i registi più efficaci di questi ultimi anni. Se non sai questo allora sei già fuori discorso...
Non pago però hai aggiunto la solita sfilza di banalità (ingenue però, quindi sei perdonabile) che solitamente si dicono di un film che origina da una possibile storia vera... E fidati che te lo dice uno che conosce e la musica di cash e la sua vita. Da quando in qua i film sono o dovrebbero essere trasposizione fedeli della vita? Da quando in qua c'è una regola che vieta al film di ricostruire e arrangiare e trasfigurare ed usare eventi realmente accaduti per addattarli ad un racconto per immagini? Da quando in qua di una persona bisogna raccontare tutto qullo che è successo nella vita? Da quando in qua un film deve per forza abbraciare più e diversi e opposti punti di vista solo perchè realmente accaduti? Da quando in qua il cinema non può permettersi di fare quello che vuole? Tu vorresti il cinema come trasposizione ed esecuzioni per immagini di un evento reale senza sapere però, e quindi è per questo che mi permetto di dirti che non sai una minchia, che la falsificazione è necessaria per avvicinarsi al vero. (magari sei una di quelle persone che pensano per che i documentari siano "veri"...)
Walk the Line utilizza la figura del mito e ce la restituisce attravrso il filtro (falsato) di un racconto attraverso una regia e un'interpretazione semplice, necessaria e onesta. Non pretende nulla di tutto quello che tu credi che dovesse essere necessario per il fil, per questo sbagli a dire quello che dici... Ma d'altronde è più che evidente quale sia il tuo punto di vista sul cinema, e non solo su questo film, da quello che dici... quindi saluti.

_________________
Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 12-03-2006 alle 20:56 ]

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 12-03-2006 22:45  
non ho letto ma sto film fa schifo al cazzo

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 12-03-2006 22:57  
quote:
In data 2006-03-12 20:50, Tristam scrive:



_________________




ecco non a caso dicevo "o lo dimostri o stai zitto"...
Mangold è uno tra i registi più efficaci di questi ultimi anni. Se non sai questo allora sei già fuori discorso...
Non pago però hai aggiunto la solita sfilza di banalità (ingenue però, quindi sei perdonabile) che solitamente si dicono di un film che origina da una possibile storia vera... E fidati che te lo dice uno che conosce e la musica di cash e la sua vita. Da quando in qua i film sono o dovrebbero essere trasposizione fedeli della vita? Da quando in qua c'è una regola che vieta al film di ricostruire e arrangiare e trasfigurare ed usare eventi realmente accaduti per addattarli ad un racconto per immagini? Da quando in qua di una persona bisogna raccontare tutto qullo che è successo nella vita? Da quando in qua un film deve per forza abbraciare più e diversi e opposti punti di vista solo perchè realmente accaduti? Da quando in qua il cinema non può permettersi di fare quello che vuole? Tu vorresti il cinema come trasposizione ed esecuzioni per immagini di un evento reale senza sapere però, e quindi è per questo che mi permetto di dirti che non sai una minchia, che la falsificazione è necessaria per avvicinarsi al vero. (magari sei una di quelle persone che pensano per che i documentari siano "veri"...)
Walk the Line utilizza la figura del mito e ce la restituisce attravrso il filtro (falsato) di un racconto attraverso una regia e un'interpretazione semplice, necessaria e onesta. Non pretende nulla di tutto quello che tu credi che dovesse essere necessario per il fil, per questo sbagli a dire quello che dici... Ma d'altronde è più che evidente quale sia il tuo punto di vista sul cinema, e non solo su questo film, da quello che dici... quindi saluti.

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Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 12-03-2006 alle 20:56 ]
[/quote]no mi sa che non hai capito niente,e non fare l intellettuale perchè si vede che non ti riesce molto bene.secondo me il film non deve essere una monografia o un racconto didascalico,per quello già ci sono libri e articoli vari.Non mi interessa minimamente un introspezione naturalistica o verista
Il film in quetso caso potrebbe usare cash come simbolo e costruirci sopra una sorta di pastorale americana oppure racconatre lividamente il mito mostrando il fango e le stelle,non fa nessuno delle due cose perchè evidentemente regista e sceneggiatore non ne sono capaci.
Il film non usa Cash per nessun motivo,tranne che raccontarne la sua storia,non cè una visione sociale dell'epoca,un ispezione antropologica,un barlume psicologico che possa susciatre interesse o stimolare domand.Mangold non è Kubrick che sfrutta,per farti un esempio,il King di Shining per creare da una storia,se vuoi banale,una lunga allegoria,una struttura circolare,una macchina perfetta dove i personaggi sono solo funzionali al disegno demiurgico del grande regista.
Giudicare Mangold poi uno dei migliori registi in circolazione rasenta il comico perchè allora mi chiedo cosa sono in suo confronto gli omonimi Anderson,Payne,Soderbergh solo per rimanere nell ambito americano.Ha girato sempre film apprezzabili,ma davvero nulla di più.Film che come questo vengono visti,metabolizzati e scaraventati nella mediocrità della filmografia contemporanea
_________________
"tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio

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Kieslowski

Reg.: 09 Mag 2005
Messaggi: 1754
Da: Reykjavik (es)
Inviato: 12-03-2006 22:58  
quote:
In data 2006-03-12 20:50, Tristam scrive:
Mangold è uno tra i registi più efficaci di questi ultimi anni.





Hai per caso visto il misconosciuto "Dolly's Restaurant?" Io lo trovo incantevole
_________________

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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 12-03-2006 23:18  
quote:
In data 2006-03-12 22:45, NancyKid scrive:
non ho letto ma sto film fa schifo al cazzo



A te invece il cazzo non fa per niente schifo eh?
_________________
Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 12-03-2006 23:28  
quote:
In data 2006-03-12 22:57, bunch311 scrive:
no mi sa che non hai capito niente,e non fare l intellettuale perchè si vede che non ti riesce molto bene.


indicami pure dove ho fatto l'intellettuale e ne parliamo... altrimenti sembra che parli da uomo ferito.


quote:
In data 2006-03-12 22:57, bunch311 scrive:
secondo me il film non deve essere una monografia o un racconto didascalico,per quello già ci sono libri e articoli vari.Non mi interessa minimamente un introspezione naturalistica o verista.


Ma come no? E allora perchè avresti detto (ti cito):
"Il film è banale perchè non dice niente di Johnny cash,dalle sue origini indiane,al suo pesante bigottismo,un uomo conservatore,religioso e allo steso tempo bestemmiatore,ribelle,questo nel film non c'è"
D'altronde sei tu stesso che cerchi di avallare la tua tesi con questa affermazione: "è davvero troppo poco per spiegare la grandezza il significato di cash per l'america"...

quote:
In data 2006-03-12 22:57, bunch311 scrive:
Il film non usa Cash per nessun motivo,tranne che raccontarne la sua storia,non cè una visione sociale dell'epoca,un ispezione antropologica,un barlume psicologico che possa susciatre interesse o stimolare domande.


Ma chi lo ha detto che il cinema deve fare per forza quello che vuoi tu. Il cinema non è costretto a raccotare la "visione sociale dell'epoca", il cinema non deve proporre "un ispezione antropologica", il cinema non deve "stimolare domande" se quelle domande che stimola sono inerenti a quanto tu credi necessario del cinema.
Ed infatti, insisto, se da un film ti aspetti qualche cosa che solo tu reputi necessario nel cinema, e questa cosa non c'è, sono solo problemi tuoi se questa è assolutamente necessaria per giudicare positivamente un film, perchè, e insisto doppiamente, quello che cerchi nel cinema non ti potrà mai permettere di aprezzare questo film.
E secondariamente, se le tue impellenze critiche non fossere fosilizzate su problemi esterni al cinema, ti saresti reso conto che il grosso lavoro fatto da Mangold e soci (di cui io ho solo citato due esempi) si offre perfettamente (sempre falsificando, remesciando e inventando) perfettamente alla 'rappresentazione' di una mitologia...
Il centro del film era proprio quello di beccare il cuore delle emozioni susciatate dalla musica di cash (per chi non lo conosce e lo ascolta e per chi lo conosce e lo ama) e circosrivere degli eventi per agganciarci e spalmarci sopra un film capace di far emergere e un personaggio e quella materia eterea che sta tra il personaggio e la Storia...
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 12-03-2006 23:32  
quote:
In data 2006-03-12 22:45, NancyKid scrive:
non ho letto ma sto film fa schifo al cazzo


se vabbè ma tu cambi opinione come una bandiera cambia direzione al vento.
ti piacciono film come Wolf Creek. prima insulti e poi difendi Tsai Ming Liang.
Ma allora!

Limoniamo?

_________________
Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 12-03-2006 alle 23:32 ]

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Plaster

Reg.: 23 Gen 2006
Messaggi: 1482
Da: Napoli (NO)
Inviato: 12-03-2006 23:33  
quote:
In data 2006-03-12 23:28, Tristam scrive:
Ma chi lo ha detto che il cinema deve fare per forza quello che vuoi tu. Il cinema non è costretto a raccotare la "visione sociale dell'epoca", il cinema non deve proporre "un ispezione antropologica", il cinema non deve "stimolare domande" se quelle domande che stimola sono inerenti a quanto tu credi necessario del cinema.
Ed infatti, insisto, se da un film ti aspetti qualche cosa che solo tu reputi necessario nel cinema, e questa cosa non c'è, sono solo problemi tuoi se questa è assolutamente necessaria per giudicare positivamente un film, perchè, e insisto doppiamente, quello che cerchi nel cinema non ti potrà mai permettere di aprezzare questo film.



Quello che penso anche io per il cinema in generale!
_________________
è passat' A nuttata

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 12-03-2006 23:36  
quote:
In data 2006-03-12 22:58, Kieslowski scrive:
quote:
In data 2006-03-12 20:50, Tristam scrive:
Mangold è uno tra i registi più efficaci di questi ultimi anni.





Hai per caso visto il misconosciuto "Dolly's Restaurant?" Io lo trovo incantevole



Heavy, il titolo originale. Non l'ho visto e sono sempre stato molto curioso di vedere qualcosa fatto prima del buonissimo Copland.

_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
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Da: PR (PR)
Inviato: 12-03-2006 23:38  
quote:
In data 2006-03-12 23:32, Tristam scrive:
quote:
In data 2006-03-12 22:45, NancyKid scrive:
non ho letto ma sto film fa schifo al cazzo


se vabbè ma tu cambi opinione come una bandiera cambia direzione al vento.
ti piacciono film come Wolf Creek. prima insulti e poi difendi Tsai Ming Liang.
Ma allora!

Limoniamo?

_________________
Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 12-03-2006 alle 23:32 ]



si, perchè il cinema è inafferrabile.

limoniamo? ma spompiniamoci come due ghes!
_________________
eh?

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 12-03-2006 23:59  
quote:
In data 2006-03-12 23:28, Tristam scrive:
quote:
In data 2006-03-12 22:57, bunch311 scrive:
no mi sa che non hai capito niente,e non fare l intellettuale perchè si vede che non ti riesce molto bene.


indicami pure dove ho fatto l'intellettuale e ne parliamo... altrimenti sembra che parli da uomo ferito.


quote:
In data 2006-03-12 22:57, bunch311 scrive:
secondo me il film non deve essere una monografia o un racconto didascalico,per quello già ci sono libri e articoli vari.Non mi interessa minimamente un introspezione naturalistica o verista.


Ma come no? E allora perchè avresti detto (ti cito):
"Il film è banale perchè non dice niente di Johnny cash,dalle sue origini indiane,al suo pesante bigottismo,un uomo conservatore,religioso e allo steso tempo bestemmiatore,ribelle,questo nel film non c'è"
D'altronde sei tu stesso che cerchi di avallare la tua tesi con questa affermazione: "è davvero troppo poco per spiegare la grandezza il significato di cash per l'america"...

quote:
In data 2006-03-12 22:57, bunch311 scrive:
Il film non usa Cash per nessun motivo,tranne che raccontarne la sua storia,non cè una visione sociale dell'epoca,un ispezione antropologica,un barlume psicologico che possa susciatre interesse o stimolare domande.


Ma chi lo ha detto che il cinema deve fare per forza quello che vuoi tu. Il cinema non è costretto a raccotare la "visione sociale dell'epoca", il cinema non deve proporre "un ispezione antropologica", il cinema non deve "stimolare domande" se quelle domande che stimola sono inerenti a quanto tu credi necessario del cinema.
Ed infatti, insisto, se da un film ti aspetti qualche cosa che solo tu reputi necessario nel cinema, e questa cosa non c'è, sono solo problemi tuoi se questa è assolutamente necessaria per giudicare positivamente un film, perchè, e insisto doppiamente, quello che cerchi nel cinema non ti potrà mai permettere di aprezzare questo film.
E secondariamente, se le tue impellenze critiche non fossere fosilizzate su problemi esterni al cinema, ti saresti reso conto che il grosso lavoro fatto da Mangold e soci (di cui io ho solo citato due esempi) si offre perfettamente (sempre falsificando, remesciando e inventando) perfettamente alla 'rappresentazione' di una mitologia...
Il centro del film era proprio quello di beccare il cuore delle emozioni susciatate dalla musica di cash (per chi non lo conosce e lo ascolta e per chi lo conosce e lo ama) e circosrivere degli eventi per agganciarci e spalmarci sopra un film capace di far emergere e un personaggio e quella materia eterea che sta tra il personaggio e la Storia...


allora come vedi ti ho spiegato che ilm poteva benissmo essre una pastorale e allora portare elementi interessanti come il bigottsimo di cash oppure spostasri su altri piani narrativi
il film di Mangold mi dici che racconta?perchè non cè nessuna mitologia,lo capisci questo.
è mitologia sfrutatre la morte del fratello per delineare il senso di colpa di cash e l'odio con il padre?a me sembra una furbata pe dare uno spessore psicologico al personaggio,Cash purtroppo non diventa nenache metafora,è un nome sfuttato insieme alle sue canzoni da Mangold,che ripeto è un regsita mediocre,per racconatre una storia
_________________
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 13-03-2006 01:04  
ora non ho tempo di leggere il commento di Tristma,ritorno dalla visione, e a caldo devo dire che l'ho trovato "bello". Non eccezionale, non perfetto, ma sicuramente bello. Non so se ne parlerò anche in seguito e sforzandomi di più, ma c'è una scena (quella del primo approccio tra lui e lei, quando lui si trova solo sul palco e lei mentre esce lo guarda da dietro una quinta) di grandissima intensità.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 13-03-2006 01:18  
quote:
In data 2006-03-13 01:04, gatsby scrive:
ora non ho tempo di leggere il commento di Tristma,ritorno dalla visione, e a caldo devo dire che l'ho trovato "bello". Non eccezionale, non perfetto, ma sicuramente bello. Non so se ne parlerò anche in seguito e sforzandomi di più, ma c'è una scena (quella del primo approccio tra lui e lei, quando lui si trova solo sul palco e lei mentre esce lo guarda da dietro una quinta) di grandissima intensità.




si quasi al pari degli sguardi di Brooke e Ridge a Beautiful

[ Questo messaggio è stato modificato da: NancyKid il 13-03-2006 alle 01:18 ]

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Midknight

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3555
Da: Perugia (PG)
Inviato: 13-03-2006 02:00  
Neanch'io sono riuscito a cogliere questa grandezza di Mangold decantata da Tristam.Sono uscito dalla sala con la sensazione di aver visto un film mediocre sotto tutti gli aspetti,a parte forse le prove degli attori protagonisti.

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