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	Funny Games | 
 
HistoryX
   Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
  |  Inviato: 26-02-2007 15:22   |  
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 Il secondo che hai detto mi manca...provvederò, grazie.
 _________________ [  Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ] |  
 
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edward08
   Reg.: 12 Ott 2008 Messaggi: 34 Da: roma (RM)
  |  Inviato: 14-11-2008 17:46   |  
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 avevo un nervoso addosso alla fine del film...quei due con la faccia da cavolo, mi agitavano solo a guardarli. devo dire un po troppo surreale, ma alla fine passabile..voi come avreste reagito in una situazione simile???
 
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 la vita è toppo breve per passarla sempre arrabiati
  [ Questo messaggio è stato modificato da: oronzocana il 14-11-2008 alle 17:54 ] |  
 
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Shaka1978
   Reg.: 11 Dic 2002 Messaggi: 379 Da: PsE (AP)
  |  Inviato: 20-11-2008 11:40   |  
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 Ma non vi sembra palese che questo sia il metacinema di Heineke?
 
 A me sembra che il regista abbia volutamente creato una tensione almeno con un altro suo film, "la pianista", in cui vigeva un'ottica comprensiva (tesa, cioè, a mostrare le radici di una patologia comportamentale).
 
 Qui, invece, abbiamo l'assurdo: centrali in tal senso le scene in cui i due aggressori spiegano i "perché" delle loro azioni, buttando giù scuse a caso; centrale anche il discorso finale sulla realtà e la finzione, filo rosso di tutto il film.
 
 E' palesemente metacinema anche soltanto per quel fastidioso rivolgersi del moro alla telecamera (più chiaro di così!) e per la scena del telecomando. Della serie: guardate che questo è cinema! Ma voi, spettatori, non riuscite a coglierlo come tale neanche di fronte alle nostre insistenze.
 
 Il contrasto, dicevo, è quello tra la comprensione de la pianista e l'ostentazione dell'assurdo di funny games: è che, di fronte alla domanda "perché lo fate", ogni risposta sembrerà una giustificazione. In un certo senso, "comprendere è giustificare" e con questo Heineke mette in campo una contraddizione insanabile dove vince l'ottica "tarantiniana" (ante litteram!!) della vendetta desiderata. La differenza è che, invece che soddisfare la nostra sete di punizione, il regista decide di far vincere il male, in fondo sottolineando che siamo a metà strada fra realtà e finzione, con l'effetto di farci stare quasi simpatici degli aggressori che non smettono di cercare il nostro sguardo, ammiccando. 
 _________________ "Se tu dovessi incontrare Dio, lo trapasserai"(KillBill) "It's water, that's all"(Dancer in the dark) "La rivoluzione non passa per il buco del culo"(Fragola&Cioccolato) "Come si fa ad essere maschilisti con2tette di quella portata?"(Tutto su mia madre) |  
 
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