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Autore the new wolrd-terrence malick
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 25-01-2006 14:43  
Un mio amico ha concluso la sua recensione del film con questa frase che trovo verissima:

"La tragedia che seguirà nel corso della Storia qui non è mostrata né presagita. L'America di oggi per Malick non esiste. Né mai esisterà."

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 25-01-2006 15:17  
quote:
In data 2006-01-25 14:43, AlZayd scrive:
Un mio amico ha concluso la sua recensione del film con questa frase che trovo verissima:

"La tragedia che seguirà nel corso della Storia qui non è mostrata né presagita. L'America di oggi per Malick non esiste. Né mai esisterà."




credo che a Malick non interessi minimamente dirci questo è come dire che La sottile linea rossa è un film sulla guerra..
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"tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio

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Schizo

Reg.: 16 Ott 2001
Messaggi: 1264
Da: Aosta (AO)
Inviato: 26-01-2006 18:30  
THE NEW WORLD di Terrence Malick (ovvero esorcizzare la morte con il panteismo interiore)

Dopo 7 anni dalla Sottile Linea Rossa, Terrence ritorna al suo flusso di coscienza e lo fa narrando la storia di Pocahontas (naturalmente il suo punto di vista non è quello di Walt Disney).
Ho visto il film alle 22 e 40 in una multisala milanese (con coca cola a 3 euro!!!) e ho seguito tutta la storia per le quasi due ore e mezza di film. Che posso dire? Ho fatto uno splendido trip lisergico immergendomi nelle immagini, diventando io stesso foglia, albero, acqua, vento…
L’inizio è davvero folgorante e credo possa essere definito uno dei più bei incipit della storia del cinema: questa camera che plana sulla natura primordiale, sulla preistoria dell’uomo e poi tra la vegetazione le sagome delle navi dei conquistatori che sottolineano l’estraneità dell’immagine con il contesto visto fino a quel momento
Arrivano i conquistatori nelle nuove terre e il loro sguardo è per un momento simile a quello di chi vede per la prima volta il paradiso terrestre, lo sguardo del primo uomo sulla terra. Gli indigeni hanno un modo di vivere che è totalmente senza malizia. Senza i pensieri dietrologici dell’uomo evoluto, la distanza che separa questi due mondi è abissale e riguarda il senso stesso dell’esistenza.
Il monologo interiore dei protagonisti si alterna a delle scene di rara bellezza come quelle della cattura di Colin Farrell da parte degli indigeni. Nemmeno l’amore può riavvicinare due mondi così distanti che non possono fare altro che collidere. Da una parte un amore istintuale che è frenato dalla consapevolezza della sua impossibilità. Dall’altro l’amore della “buon selvaggia” che crede anche alle falsità dell’uomo “evoluto” e sigilla il suo cuore per sempre, incarcerandolo in un vuoto affettivo da cuore in inverno. La scoperta della bugia ed il viaggio a ritroso (l’indigena va a scoprire il mondo civilizzato) la renderà consapevole del senso della sua esistenza. Fondersi nella natura e diventare eterni come foglia, albero, acqua, vento. La morte è naturale, fa meno paura soprattutto se il proprio essere ha raggiunto quell’armonia cosmica con il resto del creato. Al di là delle passioni e degli inganni degli umani.
Film profondissimo e consolatorio. Una sorta di anticipo su una possibile immortalità. Un trattato sulla corruzione umana e bellezza spietata della natura.
Cinematograficamente perfetto.

Voto 10


[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizo il 26-01-2006 alle 18:30 ]

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ermejofico

Reg.: 17 Ago 2005
Messaggi: 662
Da: roma (RM)
Inviato: 26-01-2006 18:51  
quote:
In data 2006-01-25 14:43, AlZayd scrive:
Un mio amico ha concluso la sua recensione del film con questa frase che trovo verissima:

"La tragedia che seguirà nel corso della Storia qui non è mostrata né presagita. L'America di oggi per Malick non esiste. Né mai esisterà."



Il tuo amico ha scopiazzato Roger Ebert, dove dice:
The[re] are two new worlds in this film, the one the English discover, and the one Pocahontas discovers. Both discoveries center on the word "new," and what distinguishes Malick's film is how firmly he refuses to know more than he should in Virginia in 1607 or London a few years later. The events in his film, including the tragic battles between the Indians and the settlers, seem to be happening for the first time. No one here has read a history book from the future.[...]
Oppure il tuo amico E' Roger Ebert, il che non sarebbe poi neanche strano.


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"Che cosa te ne fai di una banca se hai perduto l'amore?"

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 26-01-2006 18:56  
Stasera e' il mio turno... E' incredibile quanti film io veda e di come io non ne parli quasi mai sul forum...
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Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!

Happiness only real when shared.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 26-01-2006 20:23  
quote:
In data 2006-01-26 18:51, ermejofico scrive:
quote:
In data 2006-01-25 14:43, AlZayd scrive:
Un mio amico ha concluso la sua recensione del film con questa frase che trovo verissima:

"La tragedia che seguirà nel corso della Storia qui non è mostrata né presagita. L'America di oggi per Malick non esiste. Né mai esisterà."



Il tuo amico ha scopiazzato Roger Ebert, dove dice:
The[re] are two new worlds in this film, the one the English discover, and the one Pocahontas discovers. Both discoveries center on the word "new," and what distinguishes Malick's film is how firmly he refuses to know more than he should in Virginia in 1607 or London a few years later. The events in his film, including the tragic battles between the Indians and the settlers, seem to be happening for the first time. No one here has read a history book from the future.[...]
Oppure il tuo amico E' Roger Ebert, il che non sarebbe poi neanche strano.




Non conosco l'inglese, ma proverò a tradurre col traslator del PC. Poi ti dirò. Anche al mio amico, che a dire il vero è allo stato solo un conoscente.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Zenzero

Reg.: 13 Ago 2004
Messaggi: 243
Da: trento (TN)
Inviato: 26-01-2006 20:25  
sarà....io mi sono rotto le palle
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Noi vogliamo guardare,
il dubbio ci punisce!
E l'orizzonte fugge in un eterna fuga!

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 26-01-2006 20:32  
quote:
In data 2006-01-26 20:23, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-01-26 18:51, ermejofico scrive:
quote:
In data 2006-01-25 14:43, AlZayd scrive:
Un mio amico ha concluso la sua recensione del film con questa frase che trovo verissima:

"La tragedia che seguirà nel corso della Storia qui non è mostrata né presagita. L'America di oggi per Malick non esiste. Né mai esisterà."



Il tuo amico ha scopiazzato Roger Ebert, dove dice:
The[re] are two new worlds in this film, the one the English discover, and the one Pocahontas discovers. Both discoveries center on the word "new," and what distinguishes Malick's film is how firmly he refuses to know more than he should in Virginia in 1607 or London a few years later. The events in his film, including the tragic battles between the Indians and the settlers, seem to be happening for the first time. No one here has read a history book from the future.[...]
Oppure il tuo amico E' Roger Ebert, il che non sarebbe poi neanche strano.




Non conosco l'inglese, ma proverò a tradurre col traslator del PC. Poi ti dirò. Anche al mio amico, che a dire il vero è allo stato solo un conoscente.




The[re] è due mondi nuovi in questo film, quello che gli inglesi scoprono ed il Pocahontas del uno scopre. Entrambi le le scoperte concentrano sulla parola "nuovo", e quello che distingue il film di Malick è come fermamente lui rifiuta di sapere più che lui deve alcuni anni più tardi in Virginia a 1607 o Londra. Gli eventi nel suo film, incluso le tragiche battaglie tra gli indiani ed i coloni sembrano stiano accadendo per la prima volta. Nessuno qui ha letto un libro di storia dal futuro. [...]

Questo il responso del traslator... Mah.., c'è un'idea di base comune, e non sarebbe la prima volta, capita spesso su temi così centrali, ma non ravviso, a prima vista, la scopiazzatura da te ipotizzata.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 26-01-2006 20:35  
Anzi, ne sono sicuro. Da un'idea di partenza molto generale, le conclusioni sono affatto diverse. In ogni caso io concordo con quella ipotesi.
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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 26-01-2006 20:40  
quote:
In data 2006-01-26 20:35, AlZayd scrive:
Anzi, ne sono sicuro. Da un'idea di partenza molto generale, le conclusioni sono affatto diverse. In ogni caso io concordo con quella ipotesi.



idem

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 26-01-2006 21:17  
quote:
In data 2006-01-26 18:30, Schizo scrive:
L’inizio è davvero folgorante e credo possa essere definito uno dei più bei incipit della storia del cinema:




Si concordo, mi ha stravolto, credo che quei pochi minuti valgono diecimila ore di cinema mainstreams degli ultimi trent'anni messi insieme... Ho scritto qualcosa di analogo nel mio pezzo. Ho anche evidenziato, credo l'unico fino ad ora, tra tutte le recensioni lette, il simbolismo della mitologia nordica, di nibelunghesca, wagneriana memoria... Un cosa a mio avviso molto importante, direi fondamentale. Ma nessuno lo ha notato.

Peccato, però, a fronte di tanta bellezza, che ti sia piaciuto quel filmazzone di Lee!
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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 26-01-2006 21:25  
Voto 10?
Ma siete entrati sbronzi in sala?
_________________
Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere.

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 26-01-2006 23:53  
quote:
In data 2006-01-26 21:25, ZoraGhost scrive:
Voto 10?
Ma siete entrati sbronzi in sala?


no me sa che te devi andà dritto a vedè i film dell'ultimo Ridlesy Scott che almeno quelli c'è tanta azione e non devi manco dovè pensare quando esci dalla sala
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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 26-01-2006 23:57  
Ridley Scott mi fa cagare.
E solo perchè non ho apprezzato the new world, non significa che sia un dipendente dai film di Neri Parenti.
Ritengo soltanto che tutta questa poesia che vedete ostentatamente non la trovo, mi sembra solo una lunghissima pubblicità di un diamante è per sempre.
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Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere.

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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 26-01-2006 23:57  
quote:
In data 2006-01-26 23:53, bunch311 scrive:
quote:
In data 2006-01-26 21:25, ZoraGhost scrive:
Voto 10?
Ma siete entrati sbronzi in sala?


no me sa che te devi andà dritto a vedè i film dell'ultimo Ridlesy Scott che almeno quelli c'è tanta azione e non devi manco dovè pensare quando esci dalla sala




Almeno una cosa è certa, questo post l'hai scritto da ubriaco.

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Una verità detta con cattivi intenti,
può battere qualunque bugia che inventi.

[ Questo messaggio è stato modificato da: ZoraGhost il 26-01-2006 alle 23:57 ]

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