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Autore Commodo sei un bastardo....!!!
Midknight

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3555
Da: Perugia (PG)
Inviato: 22-11-2003 07:51  
io penso che la bellezza di un film ognuno la dovrebbe giudicare da quante emozioni gli ha trasmesso.Insomma quando finisce il film io so se mi è piaciuto o no,poi magari vado ad analizzare i mille aspetti e discutere con altri cosa esattamente ha fatto si che quel film mi piacesse.L'analisi di Mallory da come mi è sembrato invece va al contrario,prima guarda tutte gli aspetti tecnici,poi basata su letture di tizio e di caio su come si deve fare un'analisi esprime il suo parere.Un po come il testo che strappò Robin Williams nel attimo fuggente,che cercava di razionalizzare le emozioni e dirigere i studenti nel loro valutare una poesia con canoni più matematici che spirituali.

P.S.Questo non è un giudizio in generale su mallory dato che non ho letto altre recensioni sue,ma l'impressione che mi ha dato in questo topic.

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 22-11-2003 12:59  
quote:
In data 2003-11-22 02:43, Deeproad scrive:
Ti devo 10 euro, Mal!




te lo dissi di non scommettere..

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DannyBoy

Reg.: 03 Nov 2003
Messaggi: 175
Da: Roma (RM)
Inviato: 22-11-2003 14:13  
si gioca pesante eh?
_________________
http:\\cic.135.it
Carrello in Curva...oltre i confini dell'idiozia...

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 22-11-2003 15:03  
Insomma, io quando sento "Roma ha vinto !"....
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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Gaween


Reg.: 25 Lug 2003
Messaggi: 146
Da: Settimo Torinese (TO)
Inviato: 22-11-2003 15:12  
L'ho visto un pò di sere fa e nn mi è dispiaciuto x niente, anzi l'ho trovato veramente bello.
Comunque nn sapevo ke Commodo fosse interpretato da Phoenix;è carino ma Russel Crow è senz'altro più bello!!
_________________
"L'essenziale è invisibile agli occhi"
(Il Piccolo Principe)

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 22-11-2003 20:31  
quote:
In data 2003-11-22 12:59, mallory scrive:
quote:
In data 2003-11-22 02:43, Deeproad scrive:
Ti devo 10 euro, Mal!




te lo dissi di non scommettere..



Ehi!
Sento puzza di infamia alla mia persona...

_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 23-11-2003 21:03  
quote:
In data 2003-11-20 02:37, mallory scrive:

Farò finta di non cogliere l'intonazione ironica della tua domanda e ti risponderò.
Ogni sequenza, scelta ed inserita in quello che poi diverrà un film, oltre alla sua rispondenza narrativa, deve avere un valore simbolico che trascenda ogni sorta di trama o tematica, che nella sua espressione, comunichi al pubblico una determinata emozione e intenzione, transitata esclusivamente dall'uso della scala dei piani e del montaggio (il linguaggio del cinema insomma), che assuma quindi, oltre al valore diegetico, un significato simbolico, come piccole entità indipendenti.




... e fai bene perche' non era per niente ironica ... condivido anche la tua risposta che un film non puo' essere solo narrazione anche se per trovare la definizione di diegesi ho dovuto usare google ... quello che non condivido e' questo tuo accanimento contro il gladiatore (e in particolare contro scott) ... non ha voluto certo fare un opera d'arte ma un film d'evasione mettendoci molto mestiere (non credo che lo pensi neanche tu che scott sia tecnicamente cosi' scarso se hai visto black hawk down) ... il gladiatore non e' certo confrontabile con le opere di truffaut o kieslowsky ma piuttosto con le megaproduzioni di cameron o spiderman ... forse le scene di queste ultime hanno una valenza simbolica che trascende la semplice narrazione ?, non credo, pero' sono dei film ben fatti ... su con la vita e si' un po' meno integralista, ce ne sono talmente tanti in giro (di integralisti) ... e comunque abbasso gli omini di lynch e viva invece l'alvin straight sempre di lynch


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Lo stupido è insidiosissimo. L'imbecille lo riconosci subito, mentre lo stupido ragiona come te, salvo uno scarto infinitesimale. Il matto lo riconosci subito. E' uno stupido che non conosce i trucchi. Lo stupido la sua tesi sbilenca cerca di dimostrarla.

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-11-2003 23:51  
Oh!
Ecco, questo tono della discussione mi piace molto di più.
Dunque.
L'accanimento verso Scott, nasce da un'osservazione attenta sul suo modo di lavorare, sul suo modo di scegliere, durante la trasposizione della sceneggiatura, determinate riprese. E' esattamente a questo punto della lavorazione dei film, che qualsiasi opera di Scott mostra i segni evidenti di una capacità limitata nel fare cinema. Scott assembla immagini costruite unicamente sulla narrazione, filma l'azione, e quando l'azione manca, l'inventiva manca, e Scott cede al linguaggio dei dialoghi, mettendo da parte quello della macchina da presa, ecco perchè (soprattutto ne Il Gladiatore) assistiamo nei suoi film a lunghi periodi di riprese statiche e visivamente "silenziose".
E non è tutto.
Molto del cinema contemporaneo è solo questo, e nonostante ciò, la narrazione di una storia attraverso il cinema (visivamente piatta quanto si vuole), trasferisce vicende di una certa intensità, che sono unicamente frutto di buone sceneggiature, impegnate quindi a monte nel condensare un' esposizione degli avvenimenti atta a trasmettere al pubblico, avvalendosi unicamente di buoni dialoghi, di buoni interpreti e di buone scenografie, limitando quindi l'inventiva del regista, che a questo punto, deve riprendere i buoni dialoghi, le facce a tutto campo dei buoni interpreti e le immense scenografie...
Purtroppo, nel caso de Il Gladiatore, non ci troviamo nemmeno di fronte ad una buona sceneggiatura, poichè i dialoghi sono insulsi e zeppi di luoghi comuni, gli interpreti poco espressivi e talvolta ridicoli (escludiamo Phoenix che mi è sembrato buono), le immense scenografie ci sono, e a guardarle bene, risultano barocche e scarne.
Scott è un mestierante che senza l'ausilio di una buona sceneggiatura, come ai tempi fu quella di Blade Runner, dimostra di non essere in grado di fare cinema, di fare il regista.
In passato ci sono stati registi che nonostante dovessero lavorare su sceneggiature piatte e inefficaci, si sono adoperati per creare opere di rara bellezza nell'espressione visiva, su due piedi mi viene in mente The Lodger di Alfred Hitchcock...

Un' ultima cosa.
Sei stato chiaro nella tua domanda, ma poi hai aggiunto un' affermazione che poco mi è piaciuta, quella ciòè dell'accomunare Spiederman di Raimi con Il Gladiatore di Scott.
Certo, è vero, sono entrambi megaproduzioni, ma questo non significa che ciò debba essere sinonimo di assenza di regia, e sfruttamento della macchina da presa unicamente alla mercè dell' effetto speciale.
Raimi ha in effetti dimostrato di saper impiegare denaro e macchina da presa, portando sotto l'occhio di tutti una notevole abilità e competenza (ora non ho voglia di parlarti anche di Spiderman, ma c'è un thread in archivio del caro Tristam che spiega perfettamente le dinamiche di questa funzionalità visiva).
Mi limito a dire che Raimi è un autore come Scott non lo sarà mai, e questo ce lo hanno dimostrato anni di pellicole, che sono oggi testimonianze inconfutabili.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 24-11-2003 14:57  
Scusa se mi rintrometto Mallory, ma io quest'odio per le opere di Scott proprio non lo condivido.
E vabbene, il Gladiatore si regge soltanto sulla sceneggiatura, gli attori sono dei brodi e i dialoghi insulsi. Non riprendiamo il discorso su questo film.
Trattiamo invece l'utilizzo delle scene in Blade Runner...
Qui credo che non ci siano dubbi, almeno per me: la sceneggiatura è oscena, anzi, devo corregermi, totalmente invertita.
Se hai letto il libro di Dick saprai che non ci incastra nulla con il film, un pò come fu Shining poco tempo prima.
Inoltre la prima versione del film, quella con i dialoghi da film "noir" aggiunti in post-produzione e il finalino "tutti contenti" mi è sembrata veramente uno schifo.
Ma guarda caso, l'unica cosa che si salvava e che diventa preponderante nel "Director's Cut", è proprio l'utilizzo della macchina da presa.
Scott crea un mondo futuribile, così come in Alien, partendo semplicemente dagli spunti del libro e dalla sua fantasia. Inoltre, qui non trova l'ausilio di Giger.
I molti silenzi del film si reggono da soli, senza bisogno della sceneggiatura che tu trovi fondamentale per la riuscita di un suo film.
Inoltre, posso anche essere d'accordo con te sul fatto che Crowe sia più inespressivo di quanto sembrerebbe, ma le prove di altri attori in altri film di Scott sono veramente maiuscole e sai bene che senza il supporto del regista, un attore è in balia di se stesso: mi riferisco al Douglas di Black Rain, a Ford e Hauer nello stesso Blade Runner, nonchè alla Weaver di Alien.
Se dovessi dirti che mi piace tutto di Scott, mentirei. Hannibal è osceno, per esempio. Ma non stroncherei mai film che invece giudico tra i migliori mai fatti.

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Rubare in Sardegna è il Male.

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 24-11-2003 23:24  
quote:
In data 2003-11-23 23:51, mallory scrive:
... che qualsiasi opera di Scott mostra i segni evidenti di una capacità limitata nel fare cinema. Scott assembla immagini costruite unicamente sulla narrazione, filma l'azione, e quando l'azione manca, l'inventiva manca



L'incipit di Blade Runner con i riflessi sull'occhio della Los Angeles del 2019 mi sembra una scena "abbastanza" potente dal punto di vista visivo, ma probabilmente e' stato solo un colpo di fortuna.

quote:
In data 2003-11-23 23:51, mallory scrive:
... ma poi hai aggiunto un' affermazione che poco mi è piaciuta, quella ciòè dell'accomunare Spiederman di Raimi con Il Gladiatore di Scott.
Certo, è vero, sono entrambi megaproduzioni, ma questo non significa che ciò debba essere sinonimo di assenza di regia, e sfruttamento della macchina da presa unicamente alla mercè dell' effetto speciale.
Raimi ha in effetti dimostrato di saper impiegare denaro e macchina da presa, portando sotto l'occhio di tutti una notevole abilità e competenza



La citazione di Spiderman era voluta e il thread del "caro" Tristam ce l'ho ben presente.
Sono d'accordo sulla buona regia anche se alcune volte sembra piu' un videoclip musicale che un film (strizzatina d'occhio ai ragazzini di MTV ?) e la complessita' psicologica dei personaggi e' appunto da fumetto.
Ma alla fine del film cosa rimane ?
Blade Runner la prima volta l'ho visto vent'anni fa' e le emozioni (si' le tanto bistrattate emozioni) che mi trasmise sono ancora ben vivide mentre il ricordo di Spiderman sono sicuro che tra vent'anni "svanira' come lacrime nella pioggia".

quote:
In data 2003-11-23 23:51, mallory scrive:
Raimi è un autore come Scott non lo sarà mai, e questo ce lo hanno dimostrato anni di pellicole, che sono oggi testimonianze inconfutabili



beh, ... qualche scheletro nell'armadio ce l'ha anche Raimi ... Pronti a morire non sono mai riuscito a vederlo fino alla fine quando l'hanno dato in TV

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Lo stupido è insidiosissimo. L'imbecille lo riconosci subito, mentre lo stupido ragiona come te, salvo uno scarto infinitesimale. Il matto lo riconosci subito. E' uno stupido che non conosce i trucchi. Lo stupido la sua tesi sbilenca cerca di dimostrarla.

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