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Autore Lettere da Iwo Jima
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 14-08-2007 23:10  
quote:
In data 2007-08-14 20:40, quentin84 scrive:

Quanto alla lettera di mamma, d'accordo, è un espediente ingenuo, forse, ma da un film hollywoodiano prodotto da Spielberg, me lo aspetto mentre non lo avrei mai tollerato da Kubrick o Malick.



Ecco, per l'appunto, giochiamo con i fanti e lasciamo stare in santi.., e resto in attesa di sapere per quali altre ragioni Letters... sarebbe un buon film. Non vedo ingenuità in questo film, ma solo tanta furbizia travestita da ingenuità.

Hiroshima e Nagasaki c'entrano, e capiresti perchè leggendo più attentamente la mia frase, visto che è già spiegato.
In quanto al resto, mi sono già ampliamente espresso: americanizzazione perchè il punto di vista che cerca di sommariamente e superficialmente sondare il "mistero" nipponico resta quello americano. L'ambizioso East per poter narrare la vicenda dal punto di vista giapponese avrebbe dovuto lasciare a casa il suo... Ma ti pare possibile che un sistema di potere "culturale" come quello americano, che cerca di fagocitare tutto il cinema del resta del mondo, compreso quello orientale (lasciamo stare il messicano...), sia in grado di compiere tali prodezze? Siamo infatti al solito melodrammone da far digerire a suon di buoni sentintimenti. Sentimentalismo; colpi bassi sotto la cintura; merda!
Ma a prescindere dalle significaZioni aleatorie, mi indicheresti piuttosto una ragione estetica in grado di elevare questo film dalle pastoie di una letteratura tronfia, retorica e prevedibile, oltre la quale, filmicamente parlando, c'è il nulla?

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 14-08-2007 23:13  
quote:
In data 2007-08-14 23:02, Futurist scrive:
quote:
In data 2007-08-14 19:55, AlZayd scrive:
si "americanizzano" i giapponesi che non si arresero, o percepirono l'orrore della sporca guerra perchè tutti abbiamo una mamma", e perchè di lei, è risaputo, ce n'è una sola.., ma per via, soprattutto, della potenza criminale e devastatrice delle atomiche di Iroshima e Nagashaki!

Opera mistificicatoria, dunque, sul piano storico, propagandadistica, confusa,



Ma anche no.
Un merito di Clint è stato proprio quello di non utilizzare i soliti stereotipi da film di guerra... se questo è un difetto...




Ma tu credi di aver visto abbastanza cinema per poterti sentire libero di dire stronzate del genere?
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 14-08-2007 23:17  
Ma provate a vedervi "Lettera da una sconosciuta" di Max Ophuls e poi ne riparliamo. Ecco il paragone diretto da farsi, altro che con Malick e Kubrick... Bastasse dire "mare" per diventare dei bravi marinai... e invece no.
Ma come si fa a parlare di cinema senza conoscere il cinema?
No, così.., mi viene spontaneo chiederm(v)elo.

_________________
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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 14-08-2007 alle 23:22 ]

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 15-08-2007 02:52  
quote:
In data 2007-08-14 23:13, AlZayd scrive:
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In data 2007-08-14 23:02, Futurist scrive:
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In data 2007-08-14 19:55, AlZayd scrive:
si "americanizzano" i giapponesi che non si arresero, o percepirono l'orrore della sporca guerra perchè tutti abbiamo una mamma", e perchè di lei, è risaputo, ce n'è una sola.., ma per via, soprattutto, della potenza criminale e devastatrice delle atomiche di Iroshima e Nagashaki!

Opera mistificicatoria, dunque, sul piano storico, propagandadistica, confusa,



Ma anche no.
Un merito di Clint è stato proprio quello di non utilizzare i soliti stereotipi da film di guerra... se questo è un difetto...




Ma tu credi di aver visto abbastanza cinema per poterti sentire libero di dire stronzate del genere?



Assolutamente sì. E francamente trovo irritante il tuo sub-specie di intervento (ma siamo in un forum o a una gara di presunzione?).
_________________
"Verso l'infinito e oltre, per arrivare là dove nessu uomo è mai giunto prima"

"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields)

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 15-08-2007 09:55  
quote:
In data 2007-08-14 23:17, AlZayd scrive:
Ma provate a vedervi "Lettera da una sconosciuta" di Max Ophuls e poi ne riparliamo. Ecco il paragone diretto da farsi, altro che con Malick e Kubrick... Bastasse dire "mare" per diventare dei bravi marinai... e invece no.
Ma come si fa a parlare di cinema senza conoscere il cinema?
No, così.., mi viene spontaneo chiederm(v)elo.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 14-08-2007 alle 23:22 ]

Che io non conosca il cinema solo perchè sono più "indulgente" di te con "East & Spiel",è una tua opinione rispettabilissima..in effetti non ho mai visto un film di Ophuls..vedrò di rimediare...comunque non mi sembra di aver detto che Letters è un capolavoro assoluto della cinematografia mondiale, è una produzione hollywoodiana che, all'interno di tale contesto, resta un'opera intelligente e personale.

Che sia sentimentale e moraleggiante è vero, ma non lo considero un difetto visto che siamo a Hollywood tanto più che Clint evita ogni eccesso melenso: anche la scena in cui Ishi legge la lettera di mammà avrebbe potuto essere molto più melensa se Clint non l'avesse interrotta subito con l'infuriare della battaglia (appena Ishi finisce di leggere si ricomincia a sparare).

Poi Clint è americano e non capisco perchè avrebbe dovuto rinnegare se stesso e il proprio bagaglio culturale.
La mia impressione è che tu abbia visto una produzione hollywoodiana di Eastwood e Spielberg e ti stia lamentando proprio perchè hai visto una produzione hollywoodiana di Eastwood e Spielberg.
E' un po' come visitare Los Angeles e lamentarsi perchè pensavi di visitare Parigi.
Ma forse credi che quel "cowboy ignorante" (perchè questa è l'idea che sembri avere di lui nonstante ti sia piaciuto Million Dollar Baby) di Eastwood non debba neanche avere certe ambizioni "alte", vero?

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 15-08-2007 alle 10:18 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 15-08-2007 11:40  
quote:
In data 2007-08-15 09:55, quentin84 scrive:
quote:
In data 2007-08-14 23:17, AlZayd scrive:
Ma provate a vedervi "Lettera da una sconosciuta" di Max Ophuls e poi ne riparliamo. Ecco il paragone diretto da farsi, altro che con Malick e Kubrick... Bastasse dire "mare" per diventare dei bravi marinai... e invece no.
Ma come si fa a parlare di cinema senza conoscere il cinema?
No, così.., mi viene spontaneo chiederm(v)elo.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 14-08-2007 alle 23:22 ]

Che io non conosca il cinema solo perchè sono più "indulgente" di te con "East & Spiel",è una tua opinione rispettabilissima..in effetti non ho mai visto un film di Ophuls..vedrò di rimediare...comunque non mi sembra di aver detto che Letters è un capolavoro assoluto della cinematografia mondiale, è una produzione hollywoodiana che, all'interno di tale contesto, resta un'opera intelligente e personale.

Che sia sentimentale e moraleggiante è vero, ma non lo considero un difetto visto che siamo a Hollywood tanto più che Clint evita ogni eccesso melenso: anche la scena in cui Ishi legge la lettera di mammà avrebbe potuto essere molto più melensa se Clint non l'avesse interrotta subito con l'infuriare della battaglia (appena Ishi finisce di leggere si ricomincia a sparare).

Poi Clint è americano e non capisco perchè avrebbe dovuto rinnegare se stesso e il proprio bagaglio culturale.
La mia impressione è che tu abbia visto una produzione hollywoodiana di Eastwood e Spielberg e ti stia lamentando proprio perchè hai visto una produzione hollywoodiana di Eastwood e Spielberg.
E' un po' come visitare Los Angeles e lamentarsi perchè pensavi di visitare Parigi.
Ma forse credi che quel "cowboy ignorante" (perchè questa è l'idea che sembri avere di lui nonstante ti sia piaciuto Million Dollar Baby) di Eastwood non debba neanche avere certe ambizioni "alte", vero?

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 15-08-2007 alle 10:18 ]



Quentin, non la prendere a male, mi meraviglio di tanta superficialità da parte tua. Aldilà dei giudizi di merito sul film, ci sono cose che vanno da sole e che occorerebbe capire al volo. Invitato a visitarla, io giudico Los Angeles e non Parigi, dove in effetti sono stato truffaldinamente dirottato... E se permetti mi incazzo anche perchè non mi sono ripassato il francecese...
Non nego in alcun modo a Eastwood, nè a nessun altro, di esprimere la propria cultura, ma che costoro non abbiano però la pretesa di saper parlare un linguaggio universale, e di pontificare in alto.., nel momento in cui restano sul piano del più basso, tronfio ed imposto partigianesimo, del propagandismo di bandiera, veicolo di valori americanisti ipocritamente contrabbandati come questioni buone per tutti i contesti culturali e tutte le latitudini terrestri! Letters... non è stato presentato (non dal pubblicitario, ma dagli stessi autori/produttori) come il film uguale contrario a Flags of our fathers, nel senso che affronta l'identica storia vista però attraverso l'ottica giapponese? Si, non è una mia supposizione. E invece il trionfo dell'arroganza e del senso d'onnipotenza insito in tutte le culture (che si sentono) dominanti, è, sul piano dei significati, se vogliamo del messaggio, alla base di questo cinema. L'estetica.. (a parte il fatto che il film sia "girato bene", e vorrei vedere che manco questo...), qualcuno mi illumini.., non vedo l'ora di affrontare il nocciolo della questione.
L'ottica "giapponese" della premiata ditta East & Spiel - secondo la di costei pecisa pretesa - è la stessa che che coltivo io dei berberi del Grande Atlante.., ovvero, un risibile surrogato piuttosto annacquato, turistico, in buona sostanza. Letters... è la caricatura di ciò che si è cercato di esprime; ragione per cui parole come onestà, sincerità, lavoro personale, magari "necessario" (orrendo di solito parlare d'arte come di una cosa necessaria) ecc, restano lettera morta, che anzi si trasformano in aggravante, nel patetico tentativo di salvare l'insalvabile, di dare spazio a queste operazioni di marketing con la pretesa di nobili finalità.

In parole povere, Clint - ed Hollywood - faccia giustamente l'americano ma la smetta di fare il giapponese , se non lo sa fare!
Viva in questo senso autori come Scorsese, Mann, Friedkin, Schrader, De Palma, ecc, ecc, ecc.

Buon ferragosto a voi, io sono qui in casa a lavorare...

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 15-08-2007 alle 11:44 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 15-08-2007 11:50  
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In data 2007-08-15 02:52, Futurist scrive:
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In data 2007-08-14 23:13, AlZayd scrive:
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In data 2007-08-14 23:02, Futurist scrive:
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In data 2007-08-14 19:55, AlZayd scrive:
si "americanizzano" i giapponesi che non si arresero, o percepirono l'orrore della sporca guerra perchè tutti abbiamo una mamma", e perchè di lei, è risaputo, ce n'è una sola.., ma per via, soprattutto, della potenza criminale e devastatrice delle atomiche di Iroshima e Nagashaki!

Opera mistificicatoria, dunque, sul piano storico, propagandadistica, confusa,



Ma anche no.
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Assolutamente sì. E francamente trovo irritante il tuo sub-specie di intervento (ma siamo in un forum o a una gara di presunzione?).




Colpa degli stereotipi che non si sanno vedere. La presunzione è tutta qui.
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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
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Da: novafeltria (PS)
Inviato: 15-08-2007 12:03  
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In data 2007-08-15 11:50, AlZayd scrive:
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In data 2007-08-15 02:52, Futurist scrive:
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In data 2007-08-14 23:13, AlZayd scrive:
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In data 2007-08-14 23:02, Futurist scrive:
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In data 2007-08-14 19:55, AlZayd scrive:
si "americanizzano" i giapponesi che non si arresero, o percepirono l'orrore della sporca guerra perchè tutti abbiamo una mamma", e perchè di lei, è risaputo, ce n'è una sola.., ma per via, soprattutto, della potenza criminale e devastatrice delle atomiche di Iroshima e Nagashaki!

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Ma tu credi di aver visto abbastanza cinema per poterti sentire libero di dire stronzate del genere?



Assolutamente sì. E francamente trovo irritante il tuo sub-specie di intervento (ma siamo in un forum o a una gara di presunzione?).




Colpa degli stereotipi che non si sanno vedere. La presunzione è tutta qui.



Francamente Alzayd in certi momenti non sbaglieresti se ti occupassi un pò di più del tuo orto di melanzane
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Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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AlZayd

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Da: roma (RM)
Inviato: 15-08-2007 12:06  
Tu pensa ai tuoi cetrioli...
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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
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Da: novafeltria (PS)
Inviato: 15-08-2007 12:07  
quote:
In data 2007-08-15 12:06, AlZayd scrive:
Tu pensa ai tuoi cetrioli...



In effetti ne vado matto
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Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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AlZayd

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Da: roma (RM)
Inviato: 15-08-2007 12:09  
quote:
In data 2007-08-15 12:07, eltonjohn scrive:
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In data 2007-08-15 12:06, AlZayd scrive:
Tu pensa ai tuoi cetrioli...



In effetti ne vado matto




Però sono di difficile digestione, non strafare...
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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
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Da: agliana (PT)
Inviato: 15-08-2007 12:16  
Quando guardo un film, giudico quello che vedo cercando di non pensare troppo a quello che hanno detto gli autori/produttori e ciò che ho visto è una solida produzione hollywoodiana senza troppe concessioni alla melensaggine.

Che Schrader (regista di Mishima ) o Scorsese (che ha già parlato dell'Asia con Kundun ) avrebbero fatto di meglio, può essere anche se non ho visto i due film citati, ma qui si parla di Eastwood.
Se poi mi dici che la semplicità (semplicismo, per te?) di Hollywood e di East & Spiel, dovrebbe lasciar stare le culture straniere restando chiusa negli USA perchè appena mettono il naso fuori fanno "imperialismo culturale"..perdonami, forse pecco davvero di superficialità,ma non ti seguo.

Ti ringrazio per gli auguri di buon Ferragosto e ricambio

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 15-08-2007 alle 12:33 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
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Da: roma (RM)
Inviato: 15-08-2007 13:21  
quote:
In data 2007-08-15 12:16, quentin84 scrive:
Quando guardo un film, giudico quello che vedo cercando di non pensare troppo a quello che hanno detto gli autori/produttori e ciò che ho visto è una solida produzione hollywoodiana senza troppe concessioni alla melensaggine.

Che Schrader (regista di Mishima ) o Scorsese (che ha già parlato dell'Asia con Kundun ) avrebbero fatto di meglio, può essere anche se non ho visto i due film citati, ma qui si parla di Eastwood.
Se poi mi dici che la semplicità (semplicismo, per te?) di Hollywood e di East & Spiel, dovrebbe lasciar stare le culture straniere restando chiusa negli USA perchè appena mettono il naso fuori fanno "imperialismo culturale"..perdonami, forse pecco davvero di superficialità,ma non ti seguo.

Ti ringrazio per gli auguri di buon Ferragosto e ricambio

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 15-08-2007 alle 12:33 ]



Non si tratta di tener conto degli slogan, ma di ciò di cui la stessa messinscena si nutre, prefigura, nelle evidenti, nonchè fallite, intenzioni.
Per il resto, Quentin, nessuno deve restare chiuso.., solo deve saper dimostrare di aver colto l'essenza e non la schiumetta superficiale della materia "altra" con la quale intende cimentarsi. Non ci capiamo, capita, lassamo perde.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
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Da: agliana (PT)
Inviato: 15-08-2007 13:38  
Però...non lassamo perde perchè riflettendoci, ti devo dar ragione in parte: il finale è decisamente consolatorio..SPOILER registi meno hollywoodiani come alcuni di quelli da te ricordati, forse avrebbero concluso il film con la morte di Saigo.

No, il film, forse, non ha colto fino in fondo l'essenza della cultura giapponese per quanto abbia tentato e nonostante lo sceneggiatore sia giapponese, ed è per questo che non è quel capolavoro assoluto che, probabilmente, sarebbe stato in altre mani.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 15-08-2007 alle 13:59 ]

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 15-08-2007 18:31  
quote:
In data 2007-08-15 13:38, quentin84 scrive:
Però...non lassamo perde perchè riflettendoci, ti devo dar ragione in parte: il finale è decisamente consolatorio..SPOILER registi meno hollywoodiani come alcuni di quelli da te ricordati, forse avrebbero concluso il film con la morte di Saigo.

No, il film, forse, non ha colto fino in fondo l'essenza della cultura giapponese per quanto abbia tentato e nonostante lo sceneggiatore sia giapponese, ed è per questo che non è quel capolavoro assoluto che, probabilmente, sarebbe stato in altre mani.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 15-08-2007 alle 13:59 ]


Non so forse sbaglio,ma ho l'impressione che il disprezzo di Alzayd verso questo film (che comunque capolavoro non è)sia dovuto al fatto che Eastwood cerchi in un modo o nell'alltro ,magari subdolamente, di far passare la cultura americana come superiore rispetto a quella asiatica,nella fattispecie giapponese. Gli alti ufficiali intrisi di cultura occidentale (il generale a lungo residente negli Usa,l'altro alto ufficiale campione di equitazione con tanto di purosangue acquistato in Italia) che si dimostrano "moderni" e magnaninimi e che con ironia bonaria bacchettano i subalterni perchè prendono a frustate i soldati "disfattisti" e conversano amichevolmente con il soldato americano morente,sarebbero frutto di un'educazione superiore (quella americana o comunque occidentale)mentre i veri giapponesi relegati ai vecchi codici del bushido,sarebbero i genuini orientali malamente raffigurati in innumerevoli film di genere.Forse non mi sono espresso al meglio,ma ho l'impressione che la scarsa stima che Alzayd ha nei confronti di questo film,sia indirizzata verso il malcelato senso di "superiorità" tutto americano che Eastwood (pur con tutto il tatto di cui si è reso possibile) dimostra verso il nemico giapponese. Continuo ad apprezzare comunque la figura del soldato panettiere che se ne frega della guerra e che spera di tornare a casa vivo.Questo è inedito
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