| Autore | 
	milk | 
 
martalari
   Reg.: 11 Mag 2006 Messaggi: 460 Da: roma (RM)
  |  Inviato: 17-01-2009 13:36   |  
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 MILK ..credevamo e speravamo in un capolavoro,  speravamo in qualcosa
 di diverso....non ci ha entusiasmato se non per Penn
 
 
 
 
 
 
 Comunque vada sarà un successo
 
 Lo aspettavano in molti, sarà per Sean Penn, sarà perché da Los
 Angeles all'Italia è sempre più Gay Power (moltissimi nostri carissimi
 amici e colleghi da sempre), sarà perché il film porta il nome di un
 genio come Gus Van Sant, un regista che ci ha sempre piacevolmente
 sorpreso
 
 
 "Milk" lo aspettavano in molti e ce ne siamo accorti, ieri più che mai
 :   al Quattro Fontane sembrava di essere più che al cinema a "Mucca"
 ovvero uno degli eventi che raggruppa persone da sempre legate al
 mondo di chi ha deciso di condividere la propria vita con chi,dello
 stesso sesso, ama da sempre
 
 
 C'era chi (giornalista seduto dietro di me) si è portato la madre che
 da sempre ha condiviso (giustamente) la propria scelta, chi il proprio
 compagno, chi gli amici di sempre, fatto sta che la sala 2 era
 strapiena, anzi completamente piena, neanche una poltrona delle 200
 disponibili era vuota !!
 
 
 Il film come sapete parla di Harvey Bernard Milk, un politico
 statunitense, militante del movimento di liberazione omosessuale. Fu
 il primo consigliere comunale apertamente gay di San Francisco.
 
 Sarà che .......
 siamo da sempre stati abituati a vedere al cinema  figure storiche e
 mitiche, grandi uomini, buoni e cattivi che hanno fatto la storia,
 lasciando ognuno  un segno ma soprattutto  qualcosa dentro di noi
 cinefili ogni volta che sono stati rappresentati al cinema
 
 
 Uomini le cui ideologie  trascinano, emozionano, qui di emozionante
 c'è poco, di sorprendente c'è Sean Penn uno dei 5 più bravi del mondo
 da sempre, ma invece dell'escalation dell'opinion leader che genera
 ammirazione e emozione che assale lo spettatore colpito dalle  idee  e
 dalle battaglie del protagonista (ci aspettavamo qualcosa di più
 incalzante, di maggiormente emozionate) qui il tutto viene offuscato
 dalla sua storia sentimentale, dalla sua passione
 
 
 Il privato inteso come scelta di vita sessuale doveva secondo noi
 essere raccontato tra le righe non essere troppo presente in un film
 di un uomo storico, il punto di forza del film oltre a Sean Penn è poi
 l'immedesimazione del politico che alla fine è un uomo, uno come tanti
 del pubblico che si sentirà rappresentato, come persona che ha passato
 le pene d'inferno (anni fa oggi un po' di meno), per farsi accettare,
 per non essere discriminato o additato, troviamo il ragazzo che vuole
 uccidersi perché la famiglia vuole portarlo a curarsi (siamo nel '78)
 a tanti altri che vogliono uscire dal "buio" dell'iprocrisia che li
 circonda tra parenti e amici
 
 
 Ok Penn, ok Gus, ma 128 minuti, ovvero 2 ore e qualcosa in più per
 raccontare la sua storia ci sembrano troppe se poi la sceneggiatura è
 piena di scene come Milk che rimorchia all'inzio il ragazzo, Milk a
 letto, Milk..e poi le scene stile documentaristico dovevano essere
 alleggerite (tranne quelle iniziali molto interessanti)
 
 Dovevano essere dosate e miscelate meglio le scene del suo orgoglio
 omosessuale a quelle dell'ideologia che ha cercato di portare avanti
 
 Un film che poteva essere un capolavoro, realizzato così piacerà
 sicuramente a molti, altri - come noi -  invece  troveranno un'altro
 film rispetto a quello che si aspettavano di vedere
 
 
 Mickey Rourke ha battuto sia Leonardo Di Caprio che Sean Penn ai Golden Globes
 
 Come andrà agli Oscar?
 
 
 
 Comunque vada sarà un successo al botteghino... |  
 
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badlands
   Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
  |  Inviato: 17-01-2009 13:41   |  
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 e anche qui la mannaia della sfiga di martalari colpisce,visto che in america non lo sta vedendo quas nessuno(come è ovvio poi)
 ciao! |  
 
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eltonjohn
   Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
  |  Inviato: 23-01-2009 18:20   |  
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 Io intanto me lo vado a vedere stasera e che gli americani si fottano (tanto quelli capiscono solo gli effetti in 3D e le stronzate di Adam Sendler e Jim Carrey)
 
 _________________
 83% SI, via dalle Marke adesso!!
 
 [ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 23-01-2009 alle 18:21 ]
  [ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 23-01-2009 alle 18:33 ] |  
 
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badlands
   Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
  |  Inviato: 23-01-2009 18:26   |  
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 beh però agli oscar ha avuto notevole successo,e non è poco per un film così
 ciao! |  
 
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eltonjohn
   Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
  |  Inviato: 23-01-2009 23:07   |  
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 Non malvagio anche se un po' prolisso nel finale. Tipico film che si apprezzerebbe assai di più se si appartenesse alle "minoranze" ma comunque interessante e a suo modo istruttivo (non conoscevo questo Harvey Milk prima di questo film, così come non avevo mai sentito nominare Larry Flynt prima che Forman facesse un film su di lui).
 Ho sempre sospettato che Gus Van Sant fosse gay, questa pellicola me ne ha dato la conferma.
 
 
 Ma perchè ai gay piace così tanto la lirica?
 
 _________________
 83% SI, via dalle Marke adesso!!
 
 [ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 23-01-2009 alle 23:07 ]
  [ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 23-01-2009 alle 23:15 ] |  
 
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kubrickfan
   Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
  |  Inviato: 26-01-2009 00:06   |  
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 Trama: San Francisco, anni '70. Harvey Bernard Milk è un attivista del movimento gay deciso a farsi strada nella vita politica della città. Dopo tre tentativi andati a vuoto, vinse le elezioni e divenne consigliere comunale, osteggiato da numerose persone che vedevano di cattivo occhio la sua natura gay. Uno di essi, Dan White, fu quello che si oppose con maggior vigore alle sue idee progressiste. Milk a poco a poco divenne un simbolo e un riferimento di indipendenza facendo completamente outing della sua omosessualità, mentre la sua paura di essere assassinato lo portò a registrare numerose audiocassette che ne ripercorrono la vita. Nei comizi esordiva sempre con la frase "Mi chiamo Harvey Milk e sono qui per reclutarvi !", il suo entusiasmo contagioso lo portò ad avere sempre attorno a se degli amici fidati nel suo centro sociale di Castro Street.
 
 
 
 Commento: Gus van Sant (regista) e Sean Penn (attore) una coppia esplosiva per raccontare la vita di Harvey Bernard Milk, consigliere comunale gay della città di San Francisco, ucciso da Dan White il 27 novembre 1978 con numerosi colpi di pistola nel suo ufficio. Il film, un intenso biopic, racconta la sua vita partendo dalle numerose registrazioni in audiocassetta che al tempo Milk fece, timoroso che per la sua posizione sociale e che il suo sentire omosessuale potesse risultare scomodo a qualcuno fino all'omicidio, come successe.
 Il periodo considerato parte da quando lui e il suo compagno Scott Smith, suo amore per sempre anche quando il rapporto fisico si interrompe (interpretato da James Franco, qui con baffetti, come nella precedente prova di Come un uragano a fianco di Richard Gere, simbolo fashion per eccellenza per donne che non esita a dare casti baci a Penn) aprono un negozio di fotografia nel quartiere di Castro, chiamato appunto Castro Camera.
 Il Castro Camera diviene il luogo di aggregazione e di ritrovo per tutta la comunità gay, dapprima timorosa di esprimersi senza riserve in pubblico, poi dopo che Harvey decide di candidarsi (per tre volte senza successo) al consiglio comunale di San Francisco anche i suoi amici prendono coraggio e parte un autentico movimento di difesa dei diritti dei gay discriminati, mentre il Castro Camera si trasforma nella Castro Valley Association. Ad osteggiarlo apertamente, dopo che finalmente corona il suo sogno diventando consigliere comunale, Dan White (interpretato dal coeniano Josh Brolin), e una cantante filoreligiosa che utilizza l'audience per propagare il suo messaggio omofobo.
 La sua maggiore battaglia (vinta) fu quella contro la proposition six, che voleva escludere dall'insegnamento i professori omosessuali. Una delle sue frasi a maggiore effetto fu "Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questa infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese", mentre ogni suo comizio iniziava dicendo "Sono Harvey Milk e sono qua per reclutarvi!" dicendo poi per sdrammatizzare "I tacchi a spillo li ho lasciati a casa".
 Ebbe diversi compagni, l'ultimo dei quali, debole di carattere e geloso, finì per impiccarsi. Milk (per procacciarsi voti) fu anche fautore di una campagna di educazione sociale per la pulizia contro la cacca dei cani lasciata nei parchi e nelle strade, al suo funerale e a quello del sindaco Moscone, ucciso anche lui da White, il corteo era decorato da numerose bandiere arcobaleno, simbolo di libertà ed emancipazione.
 Non ci poteva essere persona migliore di Gus Van Sant per disegnare la figura di Milk (il regista è apertamente gay, per cui molto vicino alla tematica di natura, ma non è questo ovviamente il solo motivo dell'affermazione) artista scrupoloso e asettico che ha costruito, grazie ad uno Sean Penn in stato di grazia, un ritratto appassionato e senza fronzoli o pregiudizi. Rapportato al tempo ovviamente il tema dell'omosessualità era un argomento spinoso, oggi la maggiore libertà espressiva permette di raccontare senza scandali la storia di un uomo che faceva del proprio sentire una bandiera, senza dimenticare la voglia di emergere al di fuori del solo contesto omosex. Utilizzando anche filmati di repertorio in bianco e nero (alla fine del film potrete avere le foto degli artisti comparate a quelle dei personaggi reali, con delle notizie biografiche) Van Sant ci parla di amore e sentimento puro, quello di Milk per Scott Smith (mai dimenticato anche dopo la separazione e nonostante abbia avuto altri compagni) e delle difficoltà di poter procedere man mano contro l'ostilità delle persone eterosessuali, bigotte nel loro pensiero chiuso che si mascherano dietro alla religione ("Chiedete a Dio se questo è giusto!") per escludere.
 L'omosessualità che traspare è quella non dei lustrini e delle pailettes o del travestismo, simbolo decisamente effeminato non confacente alla realtà gay di Milk e generalmente di oggi, ma quella di uomini (e donne, viene accennato anche il discorso lesbo) che vogliono emanciparsi senza voler essere altro che se stessi, serenamente e non per forza orgogliosamente gay, che non ti sbattono in faccia il loro diverso per stupire o scandalizzare a bella posta.
 La scena finale con lo sguardo morente di Milk che vede la sua opera preferita dalla finestra è una chiusura perfetta, un monito a dimostrare che il suo compito e il suo lavoro è giunto a realizzazione e completamento tanto quanto un quadro o un romanzo. La conclusiva tragicità non rinnega il suo valore come uomo punito da un Dio che non accetta opposizioni, anzi divenuto martire e icona ha amplificato la sua penetrazione emotiva sulla storia.
 A completare il cast di questo biopic asciutto e vigoroso (e con una fotografia perfetta, decolorata e con molto bianco, non a caso per via del nome e del titolo) c'è Emile Hirsch in versione grandi occhiali (Hirsch è stato il grandioso protagonista di Into the wild, capolavoro diretto da Penn) e Diego Luna, amante dubbioso e fragile di Harvey.
 In definitiva un biopic imperdibile, secco, asciutto, rispettosissimo dell'accaduto senza proprie interpretazioni di particolare fantasia fuori dal reale, per scoprire un personaggio non famosissimo, fautore della emancipazione omosessuale nei tempi in cui poter fare outing era davvero difficile, tempi fortunatamente ora diversi e lontani. Gli interpreti sono bravissimi, Penn è da Oscar (misurato, coinvolto, senza tema di baciarsi affettuosamente con Franco) e tutto il film è un inno alla gioia di capire e concepire la giusta, e anche confortante se vogliamo, esistenza di un idea diversa dalle linee che madre natura ha tracciato.
 
 pubblicata su cine zone
 _________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
 QUENTIN TARANTINO PROJECT |  
 
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HaroldKid
   Reg.: 11 Gen 2009 Messaggi: 4589 Da: milano (MI)
  |  Inviato: 26-01-2009 01:30   |  
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 | un operina trascurabilissia se non fosse per penn e brolin. Continuo a credere trabocchi di stereotipi nella rappresentazchecche ine dei gay come povere checche effeminate (e la interpretazione di penn stesso va in questa direzine....) e nonostante l'assicurata incetta di premi che l'aspetta, rimane un film assolutamente convenzionale, ben lontano dai fasti di biopic veramente notevoli (e altrettanto se vogliamo politici ) come queli di stone o mann |  
 
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gatsby
   Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
  |  Inviato: 26-01-2009 08:22   |  
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Matte90
   Reg.: 22 Gen 2009 Messaggi: 30 Da: Roma (RM)
  |  Inviato: 26-01-2009 14:50   |  
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 quote: In data 2009-01-17 13:36, martalari scrive:
 Comunque vada sarà un successo al botteghino...
 
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 Non sono d'accordo. La maggior parte dei film impegnati e di argomento di un certo spessore sono ignorati dal pubblico, o comunque sia postposti a pellicole meno meritevoli di grandi incassi. In America non è stato un successo, in Italia succederà altrettanto.
 _________________ "Non si può restare soli, certe notti qui, che chi si accontenta gode così così... Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai... Ci vediamo da Mario, prima o poi..." (Ligabue, Certe notti) |  
 
  |  
DeadSwan
   Reg.: 05 Apr 2008 Messaggi: 1478 Da: Desda  (es)
  |  Inviato: 26-01-2009 17:14   |  
  |   
 quote: In data 2009-01-17 13:36, martalari scrive:
 Il privato inteso come scelta di vita sessuale doveva secondo noi
 essere raccontato tra le righe non essere troppo presente in un film
 di un uomo storico
  |   
 
 Quanto poco sopporto chi pretende di dire cosa e come un regista  avrebbe dovuto rappresentare... Capisco ancora ancora chi critichi qualche singola scelta tecnica o stilistica (ammesso che chi faccia la critica ne sappia qualcosa di tecnica cinematografica, cosa che spesso non è). Ma pontificare sulla direzione che il regista ha dato al film... allora fatelo voi un film, e mostrateci quel che avete in mente!
 
 P.S. "Milk" non l'ho visto. |  
 
  |  
sandrix81
   Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
  |  Inviato: 26-01-2009 17:19   |  
  |   
 infatti è una cazzata.
 Milk invece è un ottimo film, visivamente sempre saturo e ricchissimo di soluzioni.
 _________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |  
 
  |  
Tristam ex "mattia"
   Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
  |  Inviato: 26-01-2009 18:27   |  
  |   
 quote: In data 2009-01-26 17:14, DeadSwan scrive:
 quote: In data 2009-01-17 13:36, martalari scrive:
 Il privato inteso come scelta di vita sessuale doveva secondo noi
 essere raccontato tra le righe non essere troppo presente in un film
 di un uomo storico
  |   
 
 Quanto poco sopporto chi pretende di dire cosa e come un regista  avrebbe dovuto rappresentare... Ma pontificare sulla direzione che il regista ha dato al film... allora fatelo voi un film, e mostrateci quel che avete in mente!
 
 
  |   
 E' quello che ripeto da anni ormai. Sostituirsi al regista è una delle tendenze più drammatiche di chi scrive (o pretende di scrivere) di cinema.
 questa pratica  è così sottile che spesso si ritrova anche in frasi innocue e comuni come "mano altamente  malferma", "Le riprese sono banalissime"...
 Non solo questo atteggiamento ha la pretesa di mettere chi scrive in una condizione paritetica col regista, dimenticandosi il precetto fondamentale che  critica e regia non condividono assolutamente nulla, ma spesso è ostentato da persone che non sono mai state su un set, non hanno mai costruito e girato un film e non ne possono conoscere le dinamiche produttive-organizzativo-realizzative (che sono poi le costanti che detrminano molto di quello che si vede alla fine nel film fatto e finito, in sala).
 _________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
  |  
 
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Matte90
   Reg.: 22 Gen 2009 Messaggi: 30 Da: Roma (RM)
  |  Inviato: 26-01-2009 18:57   |  
  |   
 quote: In data 2009-01-26 18:27, Tristam scrive:
 quote: In data 2009-01-26 17:14, DeadSwan scrive:
 quote: In data 2009-01-17 13:36, martalari scrive:
 Il privato inteso come scelta di vita sessuale doveva secondo noi
 essere raccontato tra le righe non essere troppo presente in un film
 di un uomo storico
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 Quanto poco sopporto chi pretende di dire cosa e come un regista  avrebbe dovuto rappresentare... Ma pontificare sulla direzione che il regista ha dato al film... allora fatelo voi un film, e mostrateci quel che avete in mente!
 
 
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 E' quello che ripeto da anni ormai. Sostituirsi al regista è una delle tendenze più drammatiche di chi scrive (o pretende di scrivere) di cinema.
 questa pratica  è così sottile che spesso si ritrova anche in frasi innocue e comuni come "mano altamente  malferma", "Le riprese sono banalissime"...
 Non solo questo atteggiamento ha la pretesa di mettere chi scrive in una condizione paritetica col regista, dimenticandosi il precetto fondamentale che  critica e regia non condividono assolutamente nulla, ma spesso è ostentato da persone che non sono mai state su un set, non hanno mai costruito e girato un film e non ne possono conoscere le dinamiche produttive-organizzativo-realizzative (che sono poi le costanti che detrminano molto di quello che si vede alla fine nel film fatto e finito, in sala).
 
 
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 Allora critici come Morandini e Farinotti devono smettere di giudicare film solo perché non ne hanno mai fatto uno? Anche io critico film, eppure non ne ho fatti perché so che non ne sarei capace. Ma chi ne fa deve aspettarsi critiche, positive o meno che siano.
 _________________ "Non si può restare soli, certe notti qui, che chi si accontenta gode così così... Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai... Ci vediamo da Mario, prima o poi..." (Ligabue, Certe notti) |  
 
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sandrix81
   Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
  |  Inviato: 26-01-2009 19:12   |  
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 morandini dovrebbe smetterla perché è un vecchio demente, tanto per cominciare.
 _________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |  
 
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badlands
   Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
  |  Inviato: 26-01-2009 19:18   |  
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 che dire allora di farinotti voce regina?
 ciao! |  
 
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