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L'amore tradotto (lost in translation) di S. Coppola |
denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 22-10-2006 22:09 |
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Riguardandolo mi è sorto un dubbio: ma Charlotte è incinta?
Non so se qualcuno di voi aveva già posto la domanda, però facendo più caso ad alcuni particolari mi sono domandata se la prima visione fosse stata poco approfondita.
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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Harold
Reg.: 28 Ago 2006 Messaggi: 358 Da: Milano (MI)
| Inviato: 23-10-2006 13:26 |
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E' uno dei pochi film che ho mollato a metà. Comunicativamente efficace quanto una lastra di marmo e coinvolgente quanto una lezione di cinese. Ritmo inesistente o volutamente stiracchiato. Interpretazioni clamorosamente impalpabili. Un film abbastanza orrendo.
_________________ Si era visto come il re dell'anarchia, ma
l'uomo nero gli aveva guardato dentro e lo aveva ridotto a un sacco di ossa tremanti, Era rimasto vittima della sua adolescenza prolungata,
Era stato ucciso dalle sue stesse vedute velenose. |
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Silvyy87
Reg.: 14 Mag 2005 Messaggi: 1941 Da: ehm (es)
| Inviato: 25-10-2006 21:15 |
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quote: In data 2006-10-23 13:26, Harold scrive:
e coinvolgente quanto una lezione di cinese.
| OT Questo paragone lo trovo proprio stupido. Se a uno cinese piace, troverà le lezioni interessanti, no?!
_________________ Infinita letizia della mente immacolata |
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Harold
Reg.: 28 Ago 2006 Messaggi: 358 Da: Milano (MI)
| Inviato: 26-10-2006 21:34 |
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quote: In data 2006-10-25 21:15, Silvyy87 scrive:
quote: In data 2006-10-23 13:26, Harold scrive:
e coinvolgente quanto una lezione di cinese.
| OT Questo paragone lo trovo proprio stupido. Se a uno cinese piace, troverà le lezioni interessanti, no?!
| Sarcasmo,salviettina,sarcasmo.... e cmq ha fatto cagare pure a te quindi nn vale la cosa... anzi devo ringraziare te se ho ridefinito ulteriormente la soglia di orridità di un 'film '........
_________________ Si era visto come il re dell'anarchia, ma
l'uomo nero gli aveva guardato dentro e lo aveva ridotto a un sacco di ossa tremanti, Era rimasto vittima della sua adolescenza prolungata,
Era stato ucciso dalle sue stesse vedute velenose. |
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Silvyy87
Reg.: 14 Mag 2005 Messaggi: 1941 Da: ehm (es)
| Inviato: 26-10-2006 22:28 |
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Primo non ho mai detto che il film mi ha fatto cagare, ho detto che la storia in certi pezzi non si capiva bene e pensavo qualcosina in più vista l'acclamazione, secondo (e questo lo dico ora così eviti di appendere i manifesti come fai con quei poveri cristi, inclusa me, che hanno fatto lo sbaglio di ascoltarti) mi piace per la colonna sonora. Terzo, salviettina lo dici a tua nonna! Bye
_________________ Infinita letizia della mente immacolata |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 26-10-2006 22:37 |
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quarto
la tua opinione è una salviettina
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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Harold
Reg.: 28 Ago 2006 Messaggi: 358 Da: Milano (MI)
| Inviato: 27-10-2006 01:42 |
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Quinto:non credo che fare riferimento a un brandello di una conversazione msn che risale ad aprile significhi appendere i manifesti....cosa che peraltro non faccio visto e considerato che qui dentro non sono certo popolare...... e comunque io mi riferivo al fatto che mi convincesti sciaguratamente a sprecare un nastro e un ora del mio tempo per vedere il suddetto.... [OT ] prima di scaricarmi ignobilmente e con fare piuttosto ridicolo.... e mo fai quella che se sente punta sul vivo... suvvia sei messa peggio di me se manco accetti un innuoco gioco di parole senza significato come silvia-silviettina-salviettina ....
Sesto: tenembaum non cagarmi il cazzo per divertimento grazie
Settimo: ogni opinione è una salviettina,seguendo il tuo brillante (s)ragionamento. Quindi anche le tue grossissima faccia di culo ......
_________________ Si era visto come il re dell'anarchia, ma
l'uomo nero gli aveva guardato dentro e lo aveva ridotto a un sacco di ossa tremanti, Era rimasto vittima della sua adolescenza prolungata,
Era stato ucciso dalle sue stesse vedute velenose. |
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Silvyy87
Reg.: 14 Mag 2005 Messaggi: 1941 Da: ehm (es)
| Inviato: 27-10-2006 19:10 |
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Seanma, i tuoi giochini di parole non li fa nemmeno mia nipote che ha due anni e cmq quello che penso su lost in traslation lo vedi scritto ora, non sulla conversazione msn, anche perkè poi ti sei come al solito messo a parlare dei tuoi pallosissimi problemi e manco mi lasciasti il tempo di esprimermi bene; non mi sento affatto punta sul vivo, non da uno come te per lo meno e con questo chiudo il mio pensiero su lost in traslation: storia fiacca in certi punti ma consiglio a tutti la canzone di elvis costello "what's so funny about peace, love and understanding".
Bye
_________________ Infinita letizia della mente immacolata |
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denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 28-10-2006 18:30 |
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Avete finito?
I privati vi attendono, grazie.
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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nicola777
Reg.: 07 Gen 2004 Messaggi: 413 Da: Sestu (CA)
| Inviato: 30-11-2006 18:23 |
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meraviglioso film
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Skizotrois
Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 17-11-2007 15:15 |
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Quello che si perde nelle traduzioni, nei traslochi, nei passaggi di tempo, nella crescita e nella maturazione è un qualcosa che può essere solo ritrovato nel confronto con qualcuno che soffre della stessa sindrome del viaggiatore, magari anche un po’ più avanti negli anni, un surrogato della figura genitoriale paterna. Bill e Scarlett si incontrano, si cercano, viaggiano nella notte di Tokio tenendosi per mano e sostenendosi a vicenda. Stupenda la scena in cui Scarlet poggia il capo sulla spalla del suo compagno di sventura, in un gesto di abbandono che è un misto di fiducia e tenerezza. O ancora quando si rannicchia in posizione fetale e crea un contatto invisibile piede-coscia, artificiale cordone ombelicale.
Incompresi perché tradotti male, queste due solitudini sembrano colmarsi a vicenda nel desiderio di essere amati. Come i personaggi dei romanzi di David Leavitt (La lingua perduta delle gru, Martin Bauman), risiede in loro una nostalgia lontana, quella di “chi non è mai stato amato per tutto quel ha fatto per meritarsi d’essere amato”, quella del rimpianto di non avere potuto fare vedere il meglio di sé, per potere essere davvero apprezzato.
Bill sa che basterebbe un niente per tuffarsi nella fontana di Trevi della Dolce Vita (film omaggiato da Sofia Coppola), per approfittare della ingenuità e della confusione della giovanissima Scarlett, per rivivere la falsa illusione di una giovinezza ormai trascorsa, per trascinare nella sua deriva esistenziale un altro ennesimo naufrago. Ma la sua esperienza gli fa anche capire che il dolore sarebbe troppo forte per entrambi, che diventerebbe responsabile di un amore che non ha un futuro, ma vivrebbe alla fine di rimorsi e di rimpianti, di recriminazioni e accuse. Bill fa una marcia indietro da galantuomo, accarezza la spalla della figlia come un padre premuroso,dà un doppio bacio timidissimo in ascensore e sussurra il suo consiglio finale a bassa voce, con la certezza di non essere dimenticato, con la consapevolezza di avere capito quello che si è perso durante il viaggio.
Nonostante certi eccessi caricaturali nel descrivere i giapponesi (certi luoghi comuni sono al limite del ridicolo), e sebbene si focalizzi su classi privilegiate (ed anche un po’ snob), il film trasmette una grande forza emozionale e riesce nell’intento di incanalare la passione nei binari di una auto censura matura e consapevole: a volte è meglio fermarsi un attimo prima di cadere e potersi guardare ancora allo specchio, pur nella desolazione della propria vita tradotta e abbandonata. Oltre ad una messa in scena sapiente, con le riprese in esterni davvero molto realistiche e una Tokio notturna (fotografata da Lance Acord) che lascia trasparire un caos esistenziale senza fine, Sofia Coppola si fa aiutare molto dal commento musicale, saltando da Simon e Garfunkel ai Sex Pistols, attraverso More than This di Brian Ferry e City Girl di Kevin Shields. Altro punto a suo vantaggio è l’alchimia dei due attori principali che interagiscono magnificamente e si scambiano continuamente il ruolo di guida e di passeggero e entrano perfettamente nello stato di crisi e solitudine dei personaggi.
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Skizotrois
Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 17-11-2007 15:16 |
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Un uomo solo incontra una ragazza confusa, i due si riconoscono, dimenticano per un attimo le loro vite sbandate perdendosi tra le luci e i rumori di una megalopoli alienante e depersonalizzante, sentono nascere un sentimento che credevano morto, assiderato, prosciugato da incontri sbagliati, da amori a senso unico. Quello che hanno perso nella traduzione, nel cambiamento, lo trasformano in piccolo tesoro da custodire gelosamente, in un segreto sussurrato piano, che è l’essenza stessa dell’amore platonico, disegnato sulla mimica facciale di un uomo che ha sbagliato talmente tanto in passato che adesso non può fare altro che indicare agli altri gli errori da non fare, spiegare il senso di questa confusione interiore che è l’arma a doppio taglio della giovinezza. Quest’ uomo stanco, dal sorriso triste e disilluso, adesso è una sorta di interprete fedele che non tradisce il contenuto delle frasi, ti accompagna a decifrare il codice segreto dell’esistenza, rimane sempre in ascolto, e ti sussurra all’orecchio un piccolo giuramento: “Promettimi che non diventerai come me, dimmi, promettilo…”
ULTERIORE APPROFONDIMENTO QUI
_________________ "Saremmo voluti rimanere nella spensieratezza della nostra età, ma la vita ci fece crescere in fretta" |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 25-11-2008 15:06 |
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