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Autore Strade Perdute....
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 17-03-2007 22:57  
quote:
In data 2006-04-21 12:17, Schizobis scrive:
Strade Perdute per esempio è un film che deve essere principalmente sentito.
Posso capire l'imbarazzo dello spettatore medio che non trova più alcun punto di riferimento narrativo e si ritrova, colmo dei colmi, a metà film con il protagonista sostituito da un altro attore.



Il film deve essere VISTO,punto e basta.
E per visto si intende che bisogna attivare un attimo le meningi e cercare di capire che l'accostamento di due inquadrature (come da esempio sopra) produce un senso alla narrazione.
La gente affronta un film come se fosse narrativa -se non c'è una riga di dialogo che giustifica un passaggio visivo va completamente nel pallone.
Il punto di riferimento è lì, sono le immagini che costruiscono razionalmente la vicenda senza bisogno delle parole.
Sono le inquadtrature sul volto di Fred e i controcampi con l'inizio delle sue visioni.
La storia è nella regia, esempio magistrale di uso del linguaggio cinematografico.

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nicola777

Reg.: 07 Gen 2004
Messaggi: 413
Da: Sestu (CA)
Inviato: 17-03-2007 23:40  
quote:
In data 2007-03-17 22:39, Quilty scrive:
e l'immagine che si fionda dentro a un organo umano squartato (così sembra almeno)




dovrebbe essere il cranio di fred


_________________

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 18-03-2007 09:59  
Ma il "sogno" di Fred inizia da quando viene incarcerato? Perchè il film inizia con lui che sente la frase al citofono, frase che poi scopriamo ha pronunciato lui stesso. Quindi il film sarebbe dall'inizio "ambientato" nella mente di Fred.
E le videocassette (che ricordano tanto l'ultimo Haneke) sono solo un "McGuffin"?

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nicola777

Reg.: 07 Gen 2004
Messaggi: 413
Da: Sestu (CA)
Inviato: 19-03-2007 01:05  
quasi tutto lynch si sviluppa su un'idea del cinema (e quindi delle sue icone) come sogno in cui si specchia la psiche dei protagonisti.
in questo caso le videocassette segnano una presenza ossessiva del male, unico compagno di vita di fred.


_________________
Clayton Klein walking to Hell

[ Questo messaggio è stato modificato da: nicola777 il 19-03-2007 alle 01:08 ]

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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 19-03-2007 01:11  
Ma c'erano.... quei quattro puntini.... nel titolo del film....?

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 19-03-2007 08:08  
quote:
In data 2007-03-17 22:57, Quilty scrive:
quote:
In data 2006-04-21 12:17, Schizobis scrive:
Strade Perdute per esempio è un film che deve essere principalmente sentito.
Posso capire l'imbarazzo dello spettatore medio che non trova più alcun punto di riferimento narrativo e si ritrova, colmo dei colmi, a metà film con il protagonista sostituito da un altro attore.



Il film deve essere VISTO,punto e basta.
E per visto si intende che bisogna attivare un attimo le meningi e cercare di capire che l'accostamento di due inquadrature (come da esempio sopra) produce un senso alla narrazione.
La gente affronta un film come se fosse narrativa -se non c'è una riga di dialogo che giustifica un passaggio visivo va completamente nel pallone.
Il punto di riferimento è lì, sono le immagini che costruiscono razionalmente la vicenda senza bisogno delle parole.
Sono le inquadtrature sul volto di Fred e i controcampi con l'inizio delle sue visioni.
La storia è nella regia, esempio magistrale di uso del linguaggio cinematografico.



Il fatto che debba essere sentito non vuol dire che non possa essere spiegato.
A volte il tuo atteggiamento monolitico fa davvero paura.
Tra l'altro io il film l'avevo già abbondantemente analizzato e spiegato:

QUI

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 19-03-2007 09:39  
Si l'avevo già letta e concordo.
Anche se ti ho quotato mi riferivo in particolare al fatto che il film deve essere sentito e che non esiste un punto di riferimento narrativo (cosa peraltro falsa).
Ma che cazzo vuol dire??

Bisogna cancellare questa ridicola idea del pubblico e parte della critica che non riescono a vedere un film di Lynch nei suoi più elementari passaggi visivi :questi ne traggono la conseguenza che la colpa non è dovuta alla loro incapacità di cogliere i nessi ma è un demerito dell'autore che li vuole prendere per il culo.

Non hanno ancora capito che i film di Lynch sono al 100% narrativi e laddove non ci sono le parole sono le immagini a portare avanti la narrazione.
Ovviamente non si può pretendere di spiegare un film nei suoi minimi dettagli (così come non ha molto senso chiedersi chi è quella donna con la parrucca blu nel teatro del Silencio che chiude Mulholland Drive con una battuta) ma perlomeno comprendere che esiste una solida struttura centrale (Fred che sospetta che la moglie lo tradisca e la sua vendetta -uccide lei, l'amico e l'amante)mi sembra il minimo che il film di Lynch offre allo spettatore su un piatto d'argento mostrandoglielo nei suoi più lineari e razionali passaggi visivi.


[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 19-03-2007 alle 09:41 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 19-03-2007 11:01  
quote:
In data 2007-03-18 09:59, quentin84 scrive:
Ma il "sogno" di Fred inizia da quando viene incarcerato? Perchè il film inizia con lui che sente la frase al citofono, frase che poi scopriamo ha pronunciato lui stesso. Quindi il film sarebbe dall'inizio "ambientato" nella mente di Fred.
E le videocassette (che ricordano tanto l'ultimo Haneke) sono solo un "McGuffin"?



La mia interpretazione è che Fred ha rimosso un evento traumatico (ovvero la sua serie di omicidi)e quindi l'uomo misterioso è solamente un'allucinazione della sua mente, una proiezione del suo Io sulla quale scarica le sue colpe.
E' Fred stesso che filma i video che mostra alla moglie,l'ultimo dei quali lo guarda da solo (quello che gli ricorda il suo omicidio).
Così come ha rimosso l'omidicio del suo amico Andy e lo fa "interpretare" al suo alter ego Pete; così come è sempre l'uomo misterioso che spara al boss Eddy , non è lui che si prende la responsabilità di uccidere qualcuno.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 19-03-2007 alle 11:03 ]

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 19-03-2007 13:41  
Ora è più chiaro, grazie..mi sa che lo rivedrò.

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Shaka1978

Reg.: 11 Dic 2002
Messaggi: 379
Da: PsE (AP)
Inviato: 20-03-2007 17:01  
Non capisco quest'ostinazione nel voler "ingabbiare" certi film di lynch: su strade perdute si può dire tutto e il contrario di tutto, se uno vuole concentrarsi sulla trama. Penso sia più interessante tematizzare i meccanismi che l'autore mette in atto, le suggestioni.. ogni sistemazione sarà sempre arbitraria. Devo dire, comunque, che quella di quilty è affascinante
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"Se tu dovessi incontrare Dio, lo trapasserai"(KillBill) "It's water, that's all"(Dancer in the dark) "La rivoluzione non passa per il buco del culo"(Fragola&Cioccolato) "Come si fa ad essere maschilisti con2tette di quella portata?"(Tutto su mia madre)

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 21-03-2007 10:18  
Vedi, non si tratta affatto di ingabbiare un film in una soluzione; al contrario,come tu stesso affermi, si tratta di spiegare quei meccanismi (o scelte di regia) che Lynch usa per tutto il film e che vanno a produrre un significato oggettivo.

Quando Fred guarda la terza videocassetta (quella in cui si vede lui di fianco al corpo squartato della moglie) l'immagine disturbata e in bianco e nero viene alternata a stacchi a colori ,sempre della stessa scena a cui il protagonista sta assistendo. A tutto questo inoltre si aggiungono alcuni controcampi sul volto di Fred stesso. E' evidente che Fred sta rivivendo quindi nella sua mente l'evento accaduto poichè la regia passa da una visione oggettiva (l'immagine del video in B/N) a una soggettiva(a colori), senza soluzione di continuità nel filmino che sta osservando.
Fred quindi è colui che è ripreso ma anche colui che riprende (mentalmente) questa scena - lo sguardo infatti è sempre quello della videocamera amatoriale.

Allo stesso modo, prima di uccidere Dick Laurent nel deserto, l'uomo misterioso gli fa vedere altre immagini : si tratta di Laurent che si bacia con Renee mentre guardano un porno violento e ancora una volta ,nella visione di chi osserva, al filmino (oggettivo) si sostituisce il ricordo di Laurent di questo evento poichè le immagini tornano a colori (ricordo soggettivo).

L'uomo misterioso si riprende la videocamera e poi gli spara. L'immagine successiva è quella in cui bisbiglia qualcosa nell'orecchio di Fred: la macchina da presa stringe su quest'ultimo e quando si allontana nuovamente l'uomo misterioso non c'è più , rimane solo Fred con la pistola impugnata.
La mini sequenza suggerisce quindi uno sdoppiamento di personalità in cui c'è una parte dell' Io di Fred che , attraverso tutti questi filmini, riesuma i ricordi del suo passato, togliendolo allo stesso tempo dalla responsabilità di quello che ha fatto ("sei tu che mi hai chiamato", dirà l'uomo del mistero alla festa di Andy).
Fred stesso non desidera affatto essere ripreso e fuggirà quando l'uomo misterioso lo insegue con la videocamera, proprio perchè la videocamera implica un'oggettivazione degli eventi al contrario della mente di Fred a cui piace ricordare le cose non necessariamente come sono avvenute.

Strade Perdute infatti gioca moltissimo sulla memoria degli avvenimenti tramite tutte queste scelte di regia.



[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 21-03-2007 alle 11:35 ]

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Shaka1978

Reg.: 11 Dic 2002
Messaggi: 379
Da: PsE (AP)
Inviato: 21-03-2007 19:13  
Interessante, molto.

Un atteggiamento razionalizzante del genere, applicato a un film come Strade Perdute, potrebbe essere interminabile.

Tutto sta, secondo me, nelle vie di fruizione che si scelgono. Quanto a me, la razionalizzazione dei film di lynch è finita per sembrarmi posticcia: ai miei occhi è evidente che il regista voglia che noi prendiamo il film per quello che è, non che tentiamo di ricostruire un problematico enigma. Torno a dire, comunque, che si tratta di atteggiamenti.
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 22-03-2007 22:09  
Non credo che il mio atteggiamento sia poi così diverso dal tuo: anche io prendo il film com'è, nel senso che guardo quello che mi viene mostrato.

Non si tratta solamente di razionalizzare il contenuto filmico allo scopo di ricostruire una narrazione logica, quanto piuttosto di svelare questa narrazione attraverso l'organizzazione strutturale delle sequenze come ci vengono proposte,attraverso quindi i codici linguistici che lo stesso regista utilizza per veicolare un significato.
E' solamente all'interno di una costruzione visiva infatti che il significato può venire allo scoperto, ed è partendo proprio da questa autopsia del visivo che le scelte di regia operate diventano quindi materiale argomentativo, andando a costruire un racconto carico di temi e denso di rimandi e connessioni, laddove la storia rivela la sua portata contenutistica.

La storia è nella regia , nelle scelte operate dal regista.

Se ci limitiamo quindi a contemplare questa esperienza visiva senza interpretarla nei suoi nessi visivi rimaniamo a un livello di superficie senza cogliere i segni che la regia ci manda.

Così Pete è nella mente di Fred già prima che questi compaia al suo posto in carcere (in una delle se ultime visioni in cella gli appare questo ragazzo sul bordo della strada)e questo personaggio non è altro che una tabula rasa sulla quale Fred può scrivere la sua storia alternativa e cercare non solo di riconquistare sua moglie ma anche andare a vedere il suo passato, i suoi tradimenti.
Pete non ricorda infatti assolutamente nulla di quello che gli è accaduto, Pete non è nulla se non il desiderio di Fred di possedere una donna che non avrà mai.
"Non mi avrai mai" infatti è la stessa frase che Alice sussurra a Pete mentre fanno l'amore per l'ultima volta nel deserto.
Chi si rialzerà da terra però, inquadrato di spalle non sarà più Pete ma nuovamente Fred che ritorna a indossare i suoi panni.
La famiglia di Pete chiede spiegazioni su cosa successe quella notte quando fu trovato in carcere al posto di Fred, e l'unico ricordo che questo personaggio ha del suo passato è uno stacco su una sua visione (visione di Pete) che è guardacaso la stessa di Fred (l'inquadratura in soggettiva del cadavere fatto a pezzi della moglie di Fred e la mdp che si fionda dentro a un organo umano squartato).
Pete è quindi Fred o un'altra possibilità di Fred di riappropriarsi del suo destino.

Lo stesso uomo misterioso che Fred incontra al party di Andy è chiaramente una sua proeizione interiore. Al suo incontro infatti i rumori dell'ambiente circostante svaniscono all'improvviso lasciando il dialogo in un totale isolamento dal contesto in cui si svolge l'azione. Già a partire da qui la scena assume una dimensione tutt'altro che realistica. L'uomo misterioso gli passa il cellulare mostrandogli che è nel frattempo sia davanti ai suoi occhi che a casa sua. "Qual'è il trucco?" chiede il protagonista. Non c'è alcun trucco evidentemente se non un richiamo narrativo /visivo sul fatto che, non potendo possedere in dono dell'ubiquità, la scena è solo una rielaborazione mentale di Fred che proietta le sue colpe su qualcun altro.


Ma ripeto, tutte queste ricostruzioni a livello sinottico non sono altro che la naturale conseguenza dello sviluppo strutturale del film a livello visivo , delle scelte operate dal regista , lo sbocco inevitabile del suo potenziale visivo che si rivela infine narrativo.



[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 28-03-2007 alle 14:21 ]

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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 24-03-2007 01:40  
Riemergo per dire che ho trovato molto interessanti le osservazioni di Quilty sull'alternanza tra immagini video oggettive e ricordi soggettivi. Bbbravo.
Tra l'altro spiegherebbero il senso di una delle frasi-chiave del film, quando il protagonista afferma di non mare il video, perché preferisce ricordare le cose a modo suo...
Peraltro la spiegazione in termini generali della struttura del film è nota da molto tempo, è stata svelata da Gifford e dagli attori, tra l'altro suscitando le ire di Lynch. Si può trovare tutto qui, nella pagina di wikipedia dedicata al film, conoscendo un po' d'inglese.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 24-03-2007 19:21  
Ma certo, è una storia piuttosto comprensibile alla cui soluzione si arriva senza particolari sforzi.

Quello che mi preme sottolineare invece è tutt 'altra cosa, ben più importante.
Molte persone si avvicinano o rifiutano i film di David Lynch sostenendo una tesi comune che poi approda a conclusioni diametralmente opposte.

C'è un punto del film in cui troviamo Alice che confessa a Pete la sua iniziazione come attrice di film porno presso Eddy Laurent.
Dai campi e controcampi sui volti dei due attori la regia passa a descrivere visivamente l'esperienza della protagonista femminile,il suo spogliarello davanti al boss mafioso , la pistola puntata alla tempia,il suo progressivo avvicinarsi a Laurent e il gesto della sua mano in tensione per accarezzarlo.
A questo punto l'immagine passa quindi ad un veloce raccordo: la mano di Alice , nel successivo controcampo, andrà a posarsi invece sul volto di Pete, che nel frattempo stava ascoltando il racconto della vicenda.
La soluzione visiva qui usata da Lynch (come tutte le altre descritte in precedenza) si carica di una sua pregnante semantica sottolineando che Pete (quindi Fred) è solamente uno dei tanti uomini di Alice (quindi di Renee), la quale meccanicamente ripete lo stesso gesto per questi due personaggi agli antipodi e in conflitto , curandosi di cambiare solamente il colore del suo smalto (da rosso a nero).
Vengo al dunque per cercare di svelare quindi l'errore alla base del comune approccio a un film come questo (o come INLAND EMPIRE, non cambia nulla).

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