Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-11-2004 11:59 |
|
Una voce fuori campo, che in seguito scopriamo essere quella di George Jung, ci racconta la storia della sua vita. George è un allegro consumatore e piccolo spacciatore di marijuana che trascorre il suo tempo sulle spiagge della California degli anni Settanta. Poi gli viene un'idea: perché non importare direttamente la cocaina dalla Colombia? Detto, fatto: la moglie Mirtha e l'amico Diego saranno i suoi contatti in Sudamerica...
Ogni rimando a "Quei bravi ragazzi" non è casuale perché, almeno nella voce off del protagonista che racconta e commenta svagato e accorato la propria fantasmagorica ascesa e precipitosa discesa, c'è lo stesso sapore di naturalezza iperreale del diario in diretta di Henry Hill. Come il film di Scorsese del 1990, anche "Blow" è tratto da un libro che racconta una storia vera: al posto di Nicholas Pileggi c'è Bruce Porter, e al posto di Scorsese c'è Ted Demme, che continua a provarci ma non riesce ad afferrare la caustica genialità dello zio Jonathan. E dire che, nella prima metà, la pellicola sembra aver azzeccato il ritmo segmentato e lo spirito caustico che potevano renderla il ritratto ilare e spietato di un altro "americano eccellente". Difficile fare Scorsese se non si possiede il suo senso della tragedia e il suo serrato rigore stilistico: così "Blow" finisce per appiattirsi in una narrazione che corre verso un finale scontato, non mostrandoci nulla se non un disgraziato che ha avuto la vita rovinata (a più riprese) da una madre ignobile e da amici infidi
martedì 7
ore 23.15
rai2
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
|