Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 04-07-2004 12:21 |
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oggi ore 18.55 sky autore
La diciottenne Ana vorrebbe andare all'università, ma è ostacolata dal modesto ambiente in cui vive, nei sobborghi di Los Angeles, e dall'attaccamento alla famiglia. Quando nella fabbrica di vestiti in cui è impiegata Estela, la sorella maggiore, aumenta improvvisamente la mole di lavoro, Ana viene convinta a dare una mano per confezionare alcuni abiti eleganti. Nel corso delle lunghe ore passate in fabbrica, Ana riallaccia i rapporti con Estela e stringe amicizia con le colleghe, insegnando loro ad amare ogni curva del proprio corpo e ad apprezzare ciò che le rende uniche. Quando arriva il momento di andarsene, Ana è finalmente pronta per scoprire cosa le riserva davvero il futuro.
L'assunto della graziosa e garbata pellicola della colombiana Cardoso (ma da quattordici anni vive negli Stati Uniti) è volutamente esile. Ciò che conta, in questa commedia d'emancipazione, sono i caratteri, gli ambienti, le adiposità bellamente mostrate (ma non per maschi arrapati, bensì per orgoglioso vanto tutto femminista), il ritmo lento di una quotidianità che si scontra con il vorace dinamismo nordamericano. Senza trascurare il rapporto conflittuale tra Ana e sua madre, donna d'altri tempi che si autoconvince di essere incinta pur di non accettare la menopausa. Ciò che lascia perplessi, insomma, non sono i risultati finali, ma la retrostante, furbastra operazione di marketing. Un peccatuccio riscattato dall'aria che si respira e dal sorriso, enorme come le sue tette, di America Ferrera.
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
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