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Autore Relazionale
mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 24-09-2002 13:07  
ATTORI DEL FILM: “Un tram che si chiama Desiderio”

Purtroppo ammetto di saperne ben poco, sulle seguenti nomine teatrali americane di Blanche Dubois, svolte rispettivamente dal 1947 al 1949. Queste nomine in base alla biografia intitolata “Non solo via col vento” pubblicata dalla scrittrice Gina Guandalini, furono coperte da Gessica Tandy, Vivien Leigh e in seguito Uta Hagen con Anthony Quinn nel ruolo di Stanley Kowalski. Notizie non molte attendibili apprese recentemente su internet, ipotizzano che i riversamenti su pellicola del 1949, Londinese ed americano, furono banditi entrambi dalla “Censura”; poiché ritenuti troppo osceni.
L’autore qui presente invece sostiene la propria tesi personale, che: (oltre ai contenuti ritenuti troppo osceni); in ogni caso revisionabili per tempo. E’ che le due pellicole, ancora in fase di sperimentazione, rimasero oltre modo radicate ai limiti visuali, e concettuali, del palcoscenico.
A causa di questo motivo le medesime non ebbero con ciò un corrispondente, valido, ADATTAMENTO cinematografico e non furono quindi di conseguenza mai presentavate al pubblico.
Appare inoltre evidente, che anche la terza pellicola americana del 1951; nonostante i suoi molteplici miglioramenti di remissaggio scenografico, mostrò alcune evidenti tracce teatrali. In tale nuova replica cinematografica svolta nel ‘51 negli Stati Uniti è in ogni caso certo che toccò proprio a Vivien Leigh, coprire siffatto ruolo di Blanche Dubois.
Quest’attrice inglese (1913-1967); aveva già dal ‘49 recitato per circa otto mesi a dietro in Inghilterra, codesta parte del romanzo di Williams. Lo stesso William con Irene Mayer andò sul posto durante i preparativi, per visionare e consigliare in merito alla conduzione operistica. La compagnia debuttò a Manchester con Bornar Collegano nel ruolo di Stanley.
Durante tale periodo di permanenza in Inghilterra, Laurence Olivier, “secondo” marito di Vivien Leigh, anche lui attore drammatico di gran talento, ne curava personalmente la regia teatrale. Tra i suoi tanti film e doveroso ricordare quello di: “Rebecca la prima moglie” del 1940 premiato con l’Oscar; “Amleto” del 1948 nelle vesti di regista e protagonista. Egli Nacque a Dorking, Inghilterra il 22 Maggio 1907, e si spense a Steyning l’11 Luglio 1989. Era figlio di un modesto pastore protestante.
In seguito Laurence Olivier nel 1957 lavorò sempre nelle vesti di cineasta contemporaneamente a quelle d’attore protagonista nel film: “Il principe e la ballerina” con Marilyn Monroe. Questo film ha avuto scarso successo, poiché i due furono poco adatti caratterialmente nel formare una copia avvincente. Ora poiché l’attrice Marilyn Monroe si lega per qualche tempo nell’ambiente cinematografico alla coppia Laurence Olivier e Vivien Leigh, né riporto alcuni dati biografici della stessa. La Monroe nacque il primo Giugno 1926 a Los Angeles in California. Il suo vero nome era Norma Jean Baker - (o Morteson), - Orfana già da piccola di entrambi i genitori fu tolta all’età di sedici anni dall’orfanotrofio da un giovane ventunenne marinaio di nome James Dougherty; il quale la sposò nel 1942. Essa era ritenuta per molti: superiore in bellezza anni luce nei confronti di Vivien Leigh, ma non aveva di certo la stessa superiorità in ambito recitativo. La Monroe inoltre era più giovane della medesima di nove anni, e proprio a causa di questo motivo, fu prescelta al posto di Vivien Leigh come protagonista nei film: “Il principe e la ballerina” e anche in quello del 1955 “Quando la moglie è in vacanza”. In quest’ultimo, Laurence Olivier diresse la regia prima che Billy Wilder lo sostituisse per cause contrattuali. Sempre in questo film, il produttore americano Charles K. Feldman (New York 1904 – 1968) come alla pellicola: “Un tram che si chiama desiderio” del 1951, si occupo anche della produzione cinematografica: il principe e la ballerina
Quasi un decennio a dietro, Marilyn Monroe, aveva già trovato la strada che le era più congeniale, Ossia: quella di modella e sopratutto d’aspirante attrice; il che la indusse, il 14 Maggio 1946, a presentare la richiesta di divorzio nei confronti del suo primo marito. Nel 1954 sposò Joe Di Maggio, il Re del baseball americano. Quest’unione la portò alle alte vette della società Hollywoodiana, ma durò solo nove mesi, a causa della forte gelosia del medesimo. Lui in ogni caso fu l’unico che gli rimase fedele nel tempo anche dopo la sua morte. Il decesso di tale attrice avvenne un Sabato notte del 4 Agosto 1962 a causa di una forte overdose di psicofarmaci. Prima della tragedia la Monroe conobbe i fratelli Kennedy, i quali hanno gettato sinistre ombre sulla sua scomparsa. Tuttavia, ancora oggi si formula l’ipotesi che sia stata assassinata sotto commissione della mafia politica americana. A pari modo, di come avvenne per il fratello maggiore Johon kennedy; allora presidente degli Stati Uniti (1917- 1963). - Qualche anno a dietro nel 1956, compare in scena il terzo ultimo marito della Monroe; lo scrittore drammaturgo Newyorchese Arthur Miller (1915) Egli compariva coniugalmente appena separato dalla prima moglie, ed era stretto amico di Laurence Olivier. - Durante il 1960 quando iniziarono le riprese del film: “Gli spostati” la Monroe ruppe il matrimonio con Miller. - Il film terminò nel 1961 in america. Qui e c’era come protagonista il mitico leggendario Clark Gable del famoso Via Col Vento del 1939. Esso se n’andò sul set all’età a soli 59 anni d’infarto, appena dopo il completamento delle riprese. Nel ritornare a Vivien Leigh, molti lettori certamente sapranno del suo primo premio Oscar, ottenuto nel famoso film americano: “Via Col Vento”, con il personaggio di Rosella O’Hara; doppiato in italiano con la voce di Silvia Simoneschi. In seguito nel film: “Un tram che si chiama desiderio” del 1951, la Leigh ottenne, un altro premio Oscar, che fu l’ultimo della sua carriera!
In questa pellicola la traduzione italiana fu praticata sempre dalla doppiatrice romana Lidia Simoneschi. Ho esposto il nome di questa doppiatrice cinematografica romana, perché durante tale periodo: la censura americana, nei titoli di testa, e anche in quelli di colonna, ritenevano più opportuno occultare i medesimi. Questo per il timore che facesse diminuire il pregio dei loro attori principali. Correnti doppiatori dovevano più che altro essere considerati esclusivamente come voci in secondo piano nell’ombra. La stupenda voce di Lidia Simoneschi; (1908 –1981) nonostante ciò, in entrambi i film, fu articolata con estrema precisione, ed immedesimazione di ruolo indimenticabile.

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Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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