FilmUP.com > Forum > Attori, Attrici e Registi - Ingmar Bergman
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FilmUP Forum Index > Cinema > Attori, Attrici e Registi > Ingmar Bergman   
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Autore Ingmar Bergman
badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 01-08-2007 19:32  
beh dai,annoiarsi con antonioni credo sia più comprensibile,almeno per me.troppo intellettualistico e metaforico
ciao!

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 01-08-2007 19:42  
Per me è incomprensibile che ci si possa annoiare con questi autori...è un viaggio dentro la psiche umana ogni singolo frame, ogni centimetro di pellicola respira un'aria di pura libertà con due geni come lo sono stati Bergman ed Antonioni.

A me personalmente annoiano De Sica e Boldi, la Canalis e le spiaggie affollate di questi giorni.
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andrea70

Reg.: 10 Mar 2007
Messaggi: 565
Da: frosinone (FR)
Inviato: 02-08-2007 08:37  
Quoto TomThom in tutto quello che ha scritto.
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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 02-08-2007 14:14  
quote:
In data 2007-08-01 19:10, Fakuser scrive:
E poi..Passi Bergman,ma per annoiarsi con Antonioni ce ne vuole..Come si puo non restare rapiti da cotanta maestria...


avrei detto l'inverso

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Pollaio

Reg.: 05 Lug 2007
Messaggi: 45
Da: Istrana (TV)
Inviato: 02-08-2007 16:20  
Scusate i bradipali (o bradiposi?) tempi di risposta.
Alcuni passi della lettera che avevo scritto al Giornale li avevo già postati, comunque ecco qui la versione integrale:


*****

Gentile direttore,
è con tutta la pacatezza che sono in grado di espriremere che le scrivo, addolorato prim'anzi che infuriato, dopo aver letto l'articolo in oggetto sulla scomparsa di Ingmar Bergman.
Purtroppo la firma di tal vergogna è stata sostituita da un generico "Redazione", ma sinceramente mi interessa fino ad un certo punto se l'artefice di quelle righe sia Massimo Bertarelli o l'ultimo degli stagisti.
La cosa che mi preme di più farle presente, e che considero inaccettabile su qualsiasi tipo di mezzo d'informazione, è la vuota nonché barbara volgarità culturale con cui è stato scritto il pezzo.
Non voglio minimamente lasciarmi andare a facili moralismi sul fatto che si parlasse dell'ultimo sussulto di Bergman, ovvero della sua morte, ma è da appassionato di cinema, da studente di comunicazione e da semplice lettore che mi indigno per come sia stata calpestata, con becero disprezzo e vomitevole derisione, la sensibilità di milioni di persone che, grazie ai film del regista svedese, hanno vissuto momenti di sublime piacere.
Il mio non è lo sfogo di un fanatico, ma il moto di disgusto e l'irritazione di chi non vuole essere preso in giro da persone che, incapaci di fare della sana ed intelligente critica, si permettono di scrivere cose simili:

"Impossibile scordare Il settimo sigillo, il volto trasfigurato di Max von Sydow, interprete perfetto per mastro Bergman: l’ultima volta che ha sorriso dev’essere stato all’asilo. Il posto delle fragole, un’altra celebre pizza d’autore, le lacrime che fece scorrere a fiumi nei cinema, specie a chi dopo la prima mezz’ora non era riuscito a farsi rimborsare il biglietto."

La penosa trivialità e l'infantile ironia, uniti al mediocre stile di scrittura, fanno di questa "roba" un prodotto da cineforum di paese e non da quotidiano nazionale.
Distinti saluti

*****

La risposta credo possa essere attribuita al Bertarelli, visto che mi è giunta dal suo indirizzo personale, ma la certezza ovviamente non c'è.

Non gli ho ancora risposto. Ciò non perchè dia per scontato che non si metterà a ribattere (credo e spero abbia altro da fare), ma perchè la sua risposta mi ha fatto scendere totalmente la catena.
L'ho trovata discriminatoria, orgogliosamente chiusa, rigida e priva di argomentazioni, proprio come il suo articolo.

Penso che ogni critico, il quale ha umanamente diritto ad avere ed esternare dei gusti propri, abbia però il dovere morale di giocare per il cinema.
Il suo atteggiamento invece porta alla spaccatura, al "cinema semplice" vs "cinema indigesto e complicato", separazione che ovviamente si traspone sul pubblico.
E' mortificante il pensiero che, secondo lui, ci sia un popolino beota, adatto solo alla somministrazione di pellicole a basso dispendio neuronale, da tener ben lontano dai cervellotici film d'essai (che sarebbero i film d'autore... meglio precisare, altrimenti il popolino non capisce e poi si annoia).

Stroncare poi un film, o addirittura un regista, tirando in ballo questa maledettissima noia, è una bassezza di rara slealtà culturale.
Nessuno potrà vietarglielo, perchè si tratta di una reazione personalissima sulla quale non si può discutere, ma il suo uso suona quasi da indottrinamento: "Se un film vi fa cagare o non lo capite, dite sempre che vi ha annoiato. Nessuno, neppure il più esperto dei cinefili, potrà contestare la vostra intima reazione."

Si potrebbe poi parlare del concetto di comprensibilità. Lo si potrebbe fare per ore ma senza arrivare ad una soluzione, men che meno applicando il suddetto concetto al mondo del cinema.

Insomma, dagli articoli di Bertarelli emerge una dilagante sterilità di fondo, una irriverente e, forse per lui, sarcastica offensiva nei confronti di un cinema dell'autocompiacimento.
Il buon Massimo (di cui non conosco l'età ma mi son fatto l'idea che sia relativamente giovane) credo stia demonizzando un nemico che non c'è: quel cinema che lui ritiene indigeribilmente ostico e complicato è in grado, magari non sempre, di far emozionare il più pecorone dei vanzinari, dovrebbe però permettergli di percepirne la possibilità.
Sarebbe una grande vittoria, per il cinema, per chi lo ama, e anche per Massimo Bertarelli.
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"Sei così bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro!" - da Manhattan

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 02-08-2007 16:39  
Voglio addentrarmi in un discorso razzistico..Posso? Sì dai, posso.

Chi legge Il Giornale manco lo conosce Bergman. O al massimo crede sia un saltatore in lungo svedese. E' una generalizzazione spiccia, ma so bene che chi legge tale quotidiano è più preoccupato di sentirsi dire che il governo fa pena, che è sul punto di cadere, e che siamo subissati dalle tasse, piuttosto che perdere tempo sulla pagina culturale.

Quindi tal Bertarelli, emerito babbuino dal cervello sfondato a furia di sbattere la testa contro la gabbia della sua inettitudine, parla ai suoi affezionati lettori convincendoli della sterilità del cinema bergmaniano. Alle pecore si può raccontare quello che si vuole, tanto...belano...e passano oltre.

Quindi non adiriamoci per tali articoli...Come dicevo in un altro post, basta bellamente ignorare le sparate, la pornografia giornalistica di questo ciarlatano stipendiato da quel pecoraio mancato di Belpietro, per vivere in serenità ed armonia.

Prosit!
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ermejofico

Reg.: 17 Ago 2005
Messaggi: 662
Da: roma (RM)
Inviato: 02-08-2007 17:18  
Non essere troppo sicuro che la destra sia ignorante e, soprattutto, non disprezzarla in quanto non colta. Sulla pagina culturale del Sole ci scriveva un Fortini e, per quel che riguarda il disprezzo, così confermi l'immagine che la destra ha di te, di uno snobbone mediamente benestante che disprezza il popolo vero, dalla schietta sensibilità.
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"Che cosa te ne fai di una banca se hai perduto l'amore?"

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 02-08-2007 17:51  
quote:
In data 2007-08-02 17:18, ermejofico scrive:
Non essere troppo sicuro che la destra sia ignorante e, soprattutto, non disprezzarla in quanto non colta. Sulla pagina culturale del Sole ci scriveva un Fortini e, per quel che riguarda il disprezzo, così confermi l'immagine che la destra ha di te, di uno snobbone mediamente benestante che disprezza il popolo vero, dalla schietta sensibilità.




Ho calcato la mano di proposito...

Ciò detto, credo che saper apprezzare un film di Bergman non sia né di destra né di sinistra, ma solo un fattore legato alla sensibilità e all'interesse personale.

Comunque il Sole non è mai stato un giornale di destra in toto...
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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 03-08-2007 10:52  
cavolo
ve la siete presa di brutto per 'sta cosa di Bertarelli/Bergman, terribili i cinefili quando gli tocchi un mito

in fondo chissenefrega
per ogni pernacchia Bergman ha sempre ricevuto mille applausi
l'esatto inverso accade per Bertarelli

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 03-08-2007 23:59  
quote:
In data 2007-08-02 16:39, TomThom scrive:
Voglio addentrarmi in un discorso razzistico..Posso? Sì dai, posso.

Chi legge Il Giornale manco lo conosce Bergman. O al massimo crede sia un saltatore in lungo svedese. E' una generalizzazione spiccia, ma so bene che chi legge tale quotidiano è più preoccupato di sentirsi dire che il governo fa pena, che è sul punto di cadere, e che siamo subissati dalle tasse, piuttosto che perdere tempo sulla pagina culturale.

Quindi tal Bertarelli, emerito babbuino dal cervello sfondato a furia di sbattere la testa contro la gabbia della sua inettitudine, parla ai suoi affezionati lettori convincendoli della sterilità del cinema bergmaniano. Alle pecore si può raccontare quello che si vuole, tanto...belano...e passano oltre.

Quindi non adiriamoci per tali articoli...Come dicevo in un altro post, basta bellamente ignorare le sparate, la pornografia giornalistica di questo ciarlatano stipendiato da quel pecoraio mancato di Belpietro, per vivere in serenità ed armonia.

Prosit!



Frescole! Per fortuna che mi piace Bergman altrimenti avrei potuto offendermi

Comunque, frequentando ambienti di destra, posso confermare che un fondo di verità c'è. Non bisogna mai però generalizzare.
_________________
"Verso l'infinito e oltre, per arrivare là dove nessu uomo è mai giunto prima"

"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields)

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 06-08-2007 16:15  
quote:
In data 2005-09-26 16:42, AlZayd scrive:
Mi permetto di dissentire. Si tratta semmai di un crescendo chopiniano. A quella rarefatta ed intima messinscena un crescendo rossiniano, magari dell'ouverture di Semiramide.., produrrebbe lo stesso effetto di un pugno sullo stomaco, o della fanfara dei bersaglieri nel bel mezzo di un concilio ecumenico vaticano...




ahahahahahah!
Mio ottimo Alzayd, avevi voglia di parlare di musica?
Io quasi quasi ne parlerei...e ne potrei approfittare per rivedermi sinfonia d'autunno!

quote:
In data 2007-07-31 14:17, kagemusha scrive:
leggete qua:


http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=196404





Mamma mia: il Marquez cinematografico

quote:
In data 2007-07-31 16:01, Pollaio scrive:
Ho appena riletto il pezzo incriminato e non ce l'ho fatta, ho dovuto mandare una mail al direttore (è l'unico contatto disponibile in quel sito) del Giornale.
Ovviamente risulterà uno sterile sfogo inascoltato, ma dovevo assolutamente esternare il mio NO a questo tipo di porcherie.

Non ho mai criticato i gusti e mai lo farò, mi sta benissimo che a qualcuno non piacciano i film di Bergman, anzi meglio, preferisco far parte di una fortunata minoranza.
Qui però si è andati oltre.
Non voglio minimamente lasciarmi andare a facili moralismi sul fatto che si parlasse dell'ultimo sussulto di Bergman, ovvero della sua morte, ma è da appassionato di cinema, da studente di comunicazione e da semplice lettore che mi indigno per come sia stata calpestata, con becero disprezzo e vomitevole derisione, la sensibilità di milioni di persone che, grazie ai film del regista svedese, hanno vissuto momenti di sublime piacere, di sincera commozione e di vero incanto.
Il mio non è lo sfogo di un fanatico, ma il moto di disgusto e l'irritazione di chi non vuole essere preso in giro da persone che, incapaci di fare della sana ed intelligente critica, si permettono di scrivere cose simili:

"Impossibile scordare Il settimo sigillo, il volto trasfigurato di Max von Sydow, interprete perfetto per mastro Bergman: l’ultima volta che ha sorriso dev’essere stato all’asilo. Il posto delle fragole, un’altra celebre pizza d’autore, le lacrime che fece scorrere a fiumi nei cinema, specie a chi dopo la prima mezz’ora non era riuscito a farsi rimborsare il biglietto."

La penosa trivialità e l'infantile ironia, uniti al mediocre stile di scrittura, fanno di questa "roba" un prodotto da cineforum di paese e non da quotidiano nazionale.




Mi trovo perfettamente d'accordo.

quote:
In data 2007-08-01 00:21, Kieslowski scrive:
oppure, parlando della Swanson "in quel film dove riguarda le sue proiezioni, davvero carino!"



Qui avrei reagito violentemente!
Comunque sono d'accordo anche con te (pur non condividendo i toni, la scrittura e l'ironia alla culo di pinguino dell'articolo di Bertarelli) per quanto riguarda il dilagare di ignorantoni che si spacciano da grandi critici andando in tv, alla radio o che scrivono sui giornali.
Ma questo non è solo nel cinema: nella musica si può riuscire a sentire di peggio

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
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Da: genova (GE)
Inviato: 16-08-2007 12:10  
Quante stronzate. Costui ha espresso un parere, su un giornale la cui appartenenza politica a questa o quest'altra parte non ha la benché minima rilevanza.
Con le sue affermazioni - che personalmente reputo prive di fondamento da un punto di vista critico - non si può generare offesa, nè a Bergman nè a chi è estimatore del suo Cinema, poichè ciò significherebbe l'annientamento del confronto dialettico e "culturale". Al massimo l'indignazione può facilmente tramutarsi in obiezione. Ma non ci si può indignare del punto di vista altrui, o almeno, non in questo ambito: perché qui si ritorna al punto di partenza (in altro thread): il Cinema è arte pura e astratta o semplice intrattenimento? Il critico de Il Giornale sembrerebbe sostenere la seconda ipotesi. E' su questo che bisogna ragionare: perchè forse da un punto di vista che attiene prettamente all'intrattenimento personale, allora, può aver ragione, e le uniche obiezioni che si possoo sollevare attengono unicamente al giudizio soggettivo, quindi non critico.
Peccato che nel giudicare un film da un punto di vista critico non ci si debba attenere solo ad un punto di vista personale e legato alla bassezza di un interesse ed un'attenzione al divertimento puro. Il Cinema è altra cosa, forse non è solo intrattenimento.
Ecco perché Bergman era grande.
E tutto questo, comunque, posto che personalmente - oltre alla piacevolezza delle inquadrature e all'ammaliante abilità nel gestire l'immagine per visualizzare i sogni (artisticamente, s'intenda) - non mi sono neppure mai annoiato nel vedere un suo film. Anzi, tutt'altro.
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 23-08-2007 10:10  
Consiglio La Repubblica di oggi, c'è un bel pezzo di Woody Allen che ricorda Ingmar...
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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 23-08-2007 21:18  
quote:
In data 2007-08-23 10:10, TomThom scrive:
Consiglio La Repubblica di oggi, c'è un bel pezzo di Woody Allen che ricorda Ingmar...



bel pezzo, sì. è anche online:

http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/persone/woody-allen/woody-allen/woody-allen.html

[ Questo messaggio è stato modificato da: Valparaiso il 23-08-2007 alle 21:19 ]

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 24-08-2007 13:14  
Quasi commovente.
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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