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Rispolveriamo le vecchie glorie, vi va?????? |
ginestra

 Reg.: 02 Mag 2003 Messaggi: 8862 Da: San Nicola la Strada (CE)
| Inviato: 01-05-2004 21:11 |
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Vedi, caro,Alzaid, la tua è un'opinione attaccabile come la mia, non un dictat,non puoi essere d'accordo con me come io non posso esserlo con te.Se la tua teoria abbia reminiscenze kantiane o crociane, sull'arte,a me non interessa.Personalmente ho sempre imparato a pensare con la mia testa e col cuore, avendo però prima filtrato quello che hanno detto i grandi pensatori e non avendolo preso come oro colato.
Tu parli di trascendenza dell'opera, e fin qui ci siamo,ma l'accostarsi al sublime, a quel gradino in più che la persona comune non può avere, per i benedetti limiti stabiliti dalla natura, per innalzarsi ha bisogno di una base di partenza.Quella base è il vissuto di un uomo, quella sua esperienza che comunque l'ha segnato ed egli trasforma, attraverso i mezzi dell'arte, qualunque essa sia.
Per rispondere a Philipcat, che parla di artisti che nella vita sono meschini, mediocri, ma che, nella loro attività artistica, sono eccezionali, dico che non è una legge universale.Ci sono stati grandissimi poeti e scrittori, che hanno avuto la stessa imponenza nella vita di tutti i giorni.
In quanto a quella frase:scrivete di meno e pensate di più, la tua arroganza non ha limiti e,certo, secondo la mia teoria, non potresti essere che un poetastro, con questi presupposti.Scusami, ma sei troppo protervo e quelli come te non mi piacciono.Qui si discute, non si offende.Ti assicuro che saprei farlo anch'io, l'ho fatto in passato qui, me ne sono pentita e ho chiesto scusa,perciò non farlo più nemmeno tu.
_________________ E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste....... |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-05-2004 23:00 |
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Quando l'artista tradisce se stesso lo fa per riaffermare se stesso. Tradire se stessi, in arte, significa cercare dentro di se' orizzonti inediti ed inespolati, rincorrere quel sacro e "fatuo" fuoco, in maniera essenzialmente intuitiva ed improvvisativa (fatto salvo tutto il bagaglio tecnico necessario alla costruzione delle "forme", presupposto), che allo "studioso", nella fattispecie alla nostra cara Ginestra, non è dato percepire perchè non pre-visto, non pianificato e non pianificabile. Assurdo, pertanto, illudersi che il mistero della creazione artistica sia recuperabile nella sua "biografia", o nei saggi critici che lo riguardano, peggio ancora nella didattica. Un vero artista, peraltro, non dovrebbe mai "spiegare" la propria arte, oppure imporre un messaggio - figuriamoci gli stidiosi - poichè in tal modo svanirebbe ogni incanto ed aspettativa nel fruitore che ha il diritto/dovere di immaginare in proprio.
Non conosco nè Kant, nè Croce (ad occhio e croce dovrebbero essere due rompiballe!), ogni cosa che scrivo è frutto dell'"alzaydiano" e scalcinato pensiero; in subordine, mi sento molto più vicino a quel divoletto di Socrate e a quel beone di un Bacco, con e senza Per... Le parole sono sempre ingannevoli, pertanto bisogna avere "orecchio", e credo che qui vi sia gente che non abbia orecchio per certe tematiche e che pertanto fraintende snaturando le altrui affermazioni.
Afferma Ginestra: "Tu parli di trascendenza dell'opera, e fin qui ci siamo,ma l'accostarsi al sublime, a quel gradino in più che la persona comune non può avere, per i benedetti limiti stabiliti dalla natura, per innalzarsi ha bisogno di una base di partenza." Ed io le rispondo che in questa sua doverosa e giusta fase di apprendimento, dovrebbe evitare di esprimere giudizi evidentemente tranciati con l'accetta, ovvero avventurarsi in territori da lei ancora inesplorati. e' una mia opinione e non un diktat. Le ricordo inoltre che, prima di dare dell'arrogante al sottoscritto - o quant'altro sia uscito dalla sua penna - dovrebbe imparare a non utilizzare i messaggi di altri utenti limitandone il senso ed i significati compiuti, finendo in tal modo per menomarli in maniera del tutto arbitraria, arrognate e assai poco rispettosa. Nessuno ha il diritto di fare questo, neppure nel mondo virtuale che corre veloce.., forse troppo veloce, dove, ci tengo a ribadirlo, alcuni pensano poco e scivono troppo.
In ultimo,non sono qui per piacere a Ginestra.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Bunuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 01-05-2004 alle 23:06 ] |
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ginestra

 Reg.: 02 Mag 2003 Messaggi: 8862 Da: San Nicola la Strada (CE)
| Inviato: 01-05-2004 23:13 |
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Nemmeno io, per la verità, a te.Chiudiamo, potremmo continuare all'infinito, ma mi annoio, ho altro da fare.
_________________ E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste....... |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-05-2004 23:25 |
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quote: In data 2004-04-30 20:16, philipcat scrive:
quote: In data 2004-04-30 17:51, AlZayd scrive:
Sentite.., ogni limite c'ha na pazienza! - per citare la battuta di un noto un artista tragicomico, che guarda caso era pure un omo...
Se dovessimo giudicare l'arte che sta dietro l'uomo "privato" - e ciò vale per tutte le arti, nessuna eslusa, quindi ciò che vale per la poesia vale anche per il cinema - ci sarebbe da buttare al cesso tre quarti della produzione stessa. Scrivete meno, pensate di più.
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Quoto e condivido.
La storia è piena di grandi poeti o pittori che sono stati uomini mediocri, quando non invidiosi e meschini, dalle vite lineari e poco interessanti. I Van Gogh sono più rari di quanto erroneamente non si creda: spesso l'afflato artistico si è accompagnato a scialbe qualità morali.
L'arte è riscatto non pietanza di contorno.
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Concordo. Che siano pochi o molti gli artisti dalle vite "esemplari" (sotto l'aspetto umano, etico e morale) ciò è del tutto ininflunte ai fini della loro arte, poichè, in ogni caso, l'arte non è nè morale, nè immorale, mai. L'arte è il superamento di queste convenzioni che vanno bene, e neppure tanto, per la vita.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-05-2004 23:29 |
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quote: In data 2004-05-01 23:13, ginestra scrive:
Nemmeno io, per la verità, a te.Chiudiamo, potremmo continuare all'infinito, ma mi annoio, ho altro da fare.
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Non ci crederai, stavo pensando la stessa cosa, meno che si potrebbe continuare all'infinito.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Bunuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 01-05-2004 alle 23:38 ] |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 02-05-2004 00:41 |
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quote: In data 2004-05-01 23:00, AlZayd scrive:
Quando l'artista tradisce se stesso lo fa per riaffermare se stesso. Tradire se stessi, in arte, significa cercare dentro di se' orizzonti inediti ed inespolati, rincorrere quel sacro e "fatuo" fuoco, in maniera essenzialmente intuitiva ed improvvisativa (fatto salvo tutto il bagaglio tecnico necessario alla costruzione delle "forme", presupposto), che allo "studioso", nella fattispecie alla nostra cara Ginestra, non è dato percepire perchè non pre-visto, non pianificato e non pianificabile.
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Ma quando mai? Ma dove sta scritto? Ma chi l'ha detto?
Tradire sè stessi significa, in arte come nella vita, fare qualcosa che va contro la propria natura.
Se poi vogliamo usare le parole a casaccio facciamolo pure, anche se a me non piace, visto che ho la fortuna di parlare una lingua che ha il pregio di essere abbastanza precisa e dettagliata.
quote: In data 2004-05-01 23:00, AlZayd scrive:
Un vero artista, peraltro, non dovrebbe mai "spiegare" la propria arte, oppure imporre un messaggio - ... - poichè in tal modo svanirebbe ogni incanto ed aspettativa nel fruitore che ha il diritto/dovere di immaginare in proprio.
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Su questo siamo d'accordo, mi pare che nessuno qui abbia affermato il contrario. E mi pare anche che non abbia affatto attinenza con il discorso.
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"Non vorrei mai appartenere ad un club che accettasse tra i suoi soci uno come me." (GROUCHO MARX)
[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 02-05-2004 alle 00:45 ] |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 02-05-2004 00:55 |
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quote: In data 2004-05-01 23:25, AlZayd scrive:
quote: In data 2004-04-30 20:16, philipcat scrive:
quote: In data 2004-04-30 17:51, AlZayd scrive:
Sentite.., ogni limite c'ha na pazienza! - per citare la battuta di un noto un artista tragicomico, che guarda caso era pure un omo...
Se dovessimo giudicare l'arte che sta dietro l'uomo "privato" - e ciò vale per tutte le arti, nessuna eslusa, quindi ciò che vale per la poesia vale anche per il cinema - ci sarebbe da buttare al cesso tre quarti della produzione stessa. Scrivete meno, pensate di più.
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Quoto e condivido.
La storia è piena di grandi poeti o pittori che sono stati uomini mediocri, quando non invidiosi e meschini, dalle vite lineari e poco interessanti. I Van Gogh sono più rari di quanto erroneamente non si creda: spesso l'afflato artistico si è accompagnato a scialbe qualità morali.
L'arte è riscatto non pietanza di contorno.
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Concordo. Che siano pochi o molti gli artisti dalle vite "esemplari" (sotto l'aspetto umano, etico e morale) ciò è del tutto ininflunte ai fini della loro arte, poichè, in ogni caso, l'arte non è nè morale, nè immorale, mai. L'arte è il superamento di queste convenzioni che vanno bene, e neppure tanto, per la vita.
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E tutto ciò quale - pur minima - attinenza ha con il tema del topic, o con uno qualsiasi dei post, o soprattutto col fatto che Totò non mi fa ridere (visto che poi tutto è partito da lì)?!?
Chi è che ha parlato di vita esemplare o immorale?
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 02-05-2004 01:12 |
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Sandrix, credo che tu stia prendendo per il culo te stesso.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 02-05-2004 01:26 |
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quote: In data 2004-05-02 01:12, AlZayd scrive:
Sandrix, credo che tu stia prendendo per il culo te stesso.
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Lo prendo come un complimento: l'autoironia è sempre stata il mio miglior pregio...
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 02-05-2004 10:46 |
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quote: In data 2004-05-02 00:55, sandrix81 scrive:
quote: In data 2004-05-01 23:25, AlZayd scrive:
quote: In data 2004-04-30 20:16, philipcat scrive:
quote: In data 2004-04-30 17:51, AlZayd scrive:
Sentite.., ogni limite c'ha na pazienza! - per citare la battuta di un noto un artista tragicomico, che guarda caso era pure un omo...
Se dovessimo giudicare l'arte che sta dietro l'uomo "privato" - e ciò vale per tutte le arti, nessuna eslusa, quindi ciò che vale per la poesia vale anche per il cinema - ci sarebbe da buttare al cesso tre quarti della produzione stessa. Scrivete meno, pensate di più.
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Quoto e condivido.
La storia è piena di grandi poeti o pittori che sono stati uomini mediocri, quando non invidiosi e meschini, dalle vite lineari e poco interessanti. I Van Gogh sono più rari di quanto erroneamente non si creda: spesso l'afflato artistico si è accompagnato a scialbe qualità morali.
L'arte è riscatto non pietanza di contorno.
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Concordo. Che siano pochi o molti gli artisti dalle vite "esemplari" (sotto l'aspetto umano, etico e morale) ciò è del tutto ininflunte ai fini della loro arte, poichè, in ogni caso, l'arte non è nè morale, nè immorale, mai. L'arte è il superamento di queste convenzioni che vanno bene, e neppure tanto, per la vita.
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E tutto ciò quale - pur minima - attinenza ha con il tema del topic, o con uno qualsiasi dei post, o soprattutto col fatto che Totò non mi fa ridere (visto che poi tutto è partito da lì)?!?
Chi è che ha parlato di vita esemplare o immorale?
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Visto che sai stare al gioco.., ti rispondo. Il discorso non è partito dal fatto che a te non piace Totò, il che sarebbe di per se ottimo ed abbondante, per quanto ti riguarda, bensì dalle motivazioi da te adotte. Mi sembra che le sacre scritture, ivi riportati, depongano in in tal senso.
Per quanto riguarda la vita esemplare, ecc, suppongo si tratti di una sorta di approfondimento o di variazione sul tema, così come si suole spesso fare durante le discussioni non caratterizzate da rigidità mentale e secchezza di pensiero.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 02-05-2004 10:53 |
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quote: In data 2004-04-15 22:20, ginestra scrive:
Stewart Granger,affascinante, a tratti glaciale, elegantissimo nelle movenze,e con quelle tempie meravigliosamente brizzolate.
Insomma l'interprete di Sodoma e Gomorra,di Lord Brummel,di Cartouche(trasmesso oggi, in TV),
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Il titolo non è Cartouche, bensì Scaramouche. Delizioso, uno dei film della mia infanzia.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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ginestra

 Reg.: 02 Mag 2003 Messaggi: 8862 Da: San Nicola la Strada (CE)
| Inviato: 02-05-2004 13:42 |
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E' vero, Cartouche era interpretato da Jean Paul Belmondo e dalla Cardinale,che sciocca, ma è stato un lapsus, intendevo comunque Scaramouche.
Incomincio a perdere colpi, son vecchia.
_________________ E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste....... |
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Albysat
 Reg.: 19 Feb 2003 Messaggi: 863 Da: ffshdgf (AR)
| Inviato: 02-05-2004 17:22 |
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quote: In data 2004-05-02 13:42, ginestra scrive:
E' vero, Cartouche era interpretato da Jean Paul Belmondo e dalla Cardinale,che sciocca, ma è stato un lapsus, intendevo comunque Scaramouche.
Incomincio a perdere colpi, son vecchia.
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Azz vecchia
_________________ Hey Franck...
Vaffanculo Frank... |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 02-05-2004 21:47 |
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quote: In data 2004-05-02 10:46, AlZayd scrive:
Per quanto riguarda la vita esemplare, ecc, suppongo si tratti di una sorta di approfondimento o di variazione sul tema, così come si suole spesso fare durante le discussioni non caratterizzate da rigidità mentale e secchezza di pensiero.
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Accipicchia!
Non avevo proprio pensato a valutare la questione in questi termini, che sciocchìno!
E' giusto, del resto l'altro giorno ho mangiato una mela.
E c'era un verme.
(100euro a chi coglie la velata citazione)...
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 02-05-2004 22:28 |
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quote: In data 2004-05-02 21:47, sandrix81 scrive:
quote: In data 2004-05-02 10:46, AlZayd scrive:
Per quanto riguarda la vita esemplare, ecc, suppongo si tratti di una sorta di approfondimento o di variazione sul tema, così come si suole spesso fare durante le discussioni non caratterizzate da rigidità mentale e secchezza di pensiero.
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Accipicchia!
Non avevo proprio pensato a valutare la questione in questi termini, che sciocchìno!
E' giusto, del resto l'altro giorno ho mangiato una mela.
E c'era un verme.
(100euro a chi coglie la velata citazione)...
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Te ne do' 200 se prendi il verme e te ne vai un po' a pescare... |
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