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Autore donne di serie a
revangier

Reg.: 05 Feb 2008
Messaggi: 2484
Da: NAPOLI (NA)
Inviato: 03-05-2008 23:09  
quote:
In data 2008-05-03 22:58, DeadSwan scrive:
Mi dispiace contraddirvi, ma non e' Ava Gardner, e' HEDY LAMARR.

(Anche Ava e' splendida comunque)




Che figura, elton!
Credo di non conoscerla, allora.

Cmq, se confronti le foto col cappello... sembra la stessa attrice, impressionante.

Provo a cercare altre foto di Hedy.

EDIT: per la verità, Hedy Lamarr l' ho sentita nominare.
È la seconda attrice che hai postato (SE) che, pur leggendone il nome nella barra del titolo, son più sicura di non averla sentita nominare.
_________________

Once in a lonely lifetime
I've found a love that's true
How could I go (in) a new day without you?


[ Questo messaggio è stato modificato da: revangier il 03-05-2008 alle 23:18 ]

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DeadSwan

Reg.: 05 Apr 2008
Messaggi: 1478
Da: Desda (es)
Inviato: 04-05-2008 12:20  
quote:
In data 2008-05-03 23:09, revangier scrive:

È la seconda attrice che hai postato (SE) che, pur leggendone il nome nella barra del titolo, son più sicura di non averla sentita nominare.




ARGHHH!!!!
Non sai quel che hai fatto... hai aperto il vaso di Pandora!

Cominciamo con:
"

Fascino di Louise Brooks

Inutile presentare Louise Brooks. Si presenta da sola, con una fotografia d'epoca o un fotogramma. Scomparsa, artisticamente, alla vista di qualsiasi grande pubblico da più di settanta anni, la sua semplice apparizione provoca ancora tempeste critiche, innamoramenti postumi. Quasi tutti ne sono infatuati prima ancora di aver visto un suo film: anzi a prescindere da essi. Alcuni cinefili non vogliono addirittura assistervi, temendo di ricavarne una delusione.

Non è così. Louise Brooks è l'unica attrice che si vorrebbe veder campeggiare in ogni inquadratura. Non si è mai sazî. L'occhio la reclama continuamente. Che siano i capolavori di Pabst o una commedia con W. C. Fields la si desidera sullo schermo: anche a far nulla, con la sua aria deliziosamente incapace di affettazioni da mestierante e priva di qualsivoglia riconoscibile stile interpretativo. Miracolo tanto maggiore in un'epoca che esige fracasso e rutilanza: Louise Brooks infatti è muta. Nonostante vantasse nella realtà una bella voce da contralto le sue prove degne di menzione sono, per la maggior parte, pellicole mute intervallate da veloci didascalie, bianchi e neri resuscitati alla corrosione del tempo. Eppure, mentre centinaia di volti sbiadivano implacabilmente, Louise Brooks superava le insidie della dimenticanza per assumere, ormai da anni, con favore crescente, il fascino di un classico.
I tumultuosi dati biografici congiurano, peraltro, al suo misterioso appeal. Via di casa a quindici anni, allieva di Ruth St. Denis e Ted Shawn nonché, informalmente di Martha Graham, ballerina nelle Ziegfeld Follies e negli Scandals, poi attrice con Hawks, Wellman e Pabst, in pochi anni, brucianti; gli amori, onnivori, il declino economico e artistico con il passaggio al sonoro. Un oblio ventennale, durissimo. Poi la resurrezione, apparentemente una seconda Brooks: entra in contatto con James Card, Henri Langlois, Lotte Eisner, dipinge, regala scritti finissimi sul cinema, diviene una infaticabile grafomane, umorale, imprevedibile, sincera sino all'offesa, irriducibile, sempre.
I suoi film seguiranno la sua vita: dimenticati o mutilati dalla censura, verranno classificati, studiati, restituiti alla luce, ricomposti con perizia, condannati, grazie alla sua presenza, come lei, all'immortalità.
Dirà il leggendario curatore della Cineteca di Parigi, Henri Langlois: "Chi l'ha vista non può dimenticarla. E' l'attrice moderna per eccellenza, poiché, come le statue antiche, è fuori del tempo. Basta vederla per credere alla bellezza, alla vita, alla realtà dei personaggi. Possiede quella naturalezza che soltanto i primitivi conservano davanti all'obiettivo. Quando è in un film, la finzione scompare con l'arte, si ha l'impressione di assistere a un documentario, dove la macchina da presa l'ha colta di sorpresa. E' l'intelligenza della recitazione cinematografica, è la più perfetta incarnazione della fotogenia, riassume da sola tutto ciò che il cinema muto degli ultimi tempi cercava: l'estrema naturalezza e l'estrema semplicità.
La sua arte è così pura da diventare invisibile"."
(fonte: xoomer.alice.it/louisebrooks)

Abbattetemi a fucilate o non la smettero' piu' di parlare di lei...
_________________
Dresda, Sassonia, Germania
Se non riesci ad uscire dal tunnel, almeno arredalo

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Lollina
ex "lolly19"


Reg.: 11 Gen 2002
Messaggi: 19693
Da: albenga (SV)
Inviato: 04-05-2008 15:02  
quote:
In data 2008-05-04 12:20, DeadSwan scrive:
quote:
In data 2008-05-03 23:09, revangier scrive:

È la seconda attrice che hai postato (SE) che, pur leggendone il nome nella barra del titolo, son più sicura di non averla sentita nominare.




ARGHHH!!!!
Non sai quel che hai fatto... hai aperto il vaso di Pandora!

Cominciamo con:
"

Fascino di Louise Brooks

Inutile presentare Louise Brooks...




Tra l'altro se non sbaglio Guido Crepax (famoso fumettista) si è ispirato proprio a lei per creare la celeberrima Valentina.
_________________
Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.

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revangier

Reg.: 05 Feb 2008
Messaggi: 2484
Da: NAPOLI (NA)
Inviato: 04-05-2008 15:27  
quote:
In data 2008-05-04 12:20, DeadSwan scrive:
quote:
In data 2008-05-03 23:09, revangier scrive:

È la seconda attrice che hai postato (SE) che, pur leggendone il nome nella barra del titolo, son più sicura di non averla sentita nominare.




ARGHHH!!!!
Non sai quel che hai fatto... hai aperto il vaso di Pandora!

Cominciamo con:
"

Fascino di Louise Brooks

Inutile presentare Louise Brooks. Si presenta da sola, con una fotografia d'epoca o un fotogramma. Scomparsa, artisticamente, alla vista di qualsiasi grande pubblico da più di settanta anni, la sua semplice apparizione provoca ancora tempeste critiche, innamoramenti postumi. Quasi tutti ne sono infatuati prima ancora di aver visto un suo film: anzi a prescindere da essi. Alcuni cinefili non vogliono addirittura assistervi, temendo di ricavarne una delusione.

Non è così. Louise Brooks è l'unica attrice che si vorrebbe veder campeggiare in ogni inquadratura. Non si è mai sazî. L'occhio la reclama continuamente. Che siano i capolavori di Pabst o una commedia con W. C. Fields la si desidera sullo schermo: anche a far nulla, con la sua aria deliziosamente incapace di affettazioni da mestierante e priva di qualsivoglia riconoscibile stile interpretativo. Miracolo tanto maggiore in un'epoca che esige fracasso e rutilanza: Louise Brooks infatti è muta. Nonostante vantasse nella realtà una bella voce da contralto le sue prove degne di menzione sono, per la maggior parte, pellicole mute intervallate da veloci didascalie, bianchi e neri resuscitati alla corrosione del tempo. Eppure, mentre centinaia di volti sbiadivano implacabilmente, Louise Brooks superava le insidie della dimenticanza per assumere, ormai da anni, con favore crescente, il fascino di un classico.
I tumultuosi dati biografici congiurano, peraltro, al suo misterioso appeal. Via di casa a quindici anni, allieva di Ruth St. Denis e Ted Shawn nonché, informalmente di Martha Graham, ballerina nelle Ziegfeld Follies e negli Scandals, poi attrice con Hawks, Wellman e Pabst, in pochi anni, brucianti; gli amori, onnivori, il declino economico e artistico con il passaggio al sonoro. Un oblio ventennale, durissimo. Poi la resurrezione, apparentemente una seconda Brooks: entra in contatto con James Card, Henri Langlois, Lotte Eisner, dipinge, regala scritti finissimi sul cinema, diviene una infaticabile grafomane, umorale, imprevedibile, sincera sino all'offesa, irriducibile, sempre.
I suoi film seguiranno la sua vita: dimenticati o mutilati dalla censura, verranno classificati, studiati, restituiti alla luce, ricomposti con perizia, condannati, grazie alla sua presenza, come lei, all'immortalità.
Dirà il leggendario curatore della Cineteca di Parigi, Henri Langlois: "Chi l'ha vista non può dimenticarla. E' l'attrice moderna per eccellenza, poiché, come le statue antiche, è fuori del tempo. Basta vederla per credere alla bellezza, alla vita, alla realtà dei personaggi. Possiede quella naturalezza che soltanto i primitivi conservano davanti all'obiettivo. Quando è in un film, la finzione scompare con l'arte, si ha l'impressione di assistere a un documentario, dove la macchina da presa l'ha colta di sorpresa. E' l'intelligenza della recitazione cinematografica, è la più perfetta incarnazione della fotogenia, riassume da sola tutto ciò che il cinema muto degli ultimi tempi cercava: l'estrema naturalezza e l'estrema semplicità.
La sua arte è così pura da diventare invisibile"."
(fonte: xoomer.alice.it/louisebrooks)

Abbattetemi a fucilate o non la smettero' piu' di parlare di lei...




Hahaha.
Certo, mica sono scarsa rispetto a Pandora.
Vedila nell'ottica giusta:
hai avuto modo di postare un persuasivo 'squarcio' d'artista.

Non vorrei dire l'ultima eresia, nel tuo avatar c'è Louise Brooks, dunque.

Intanto, ho trovato un'immagine con due foto: Lamarr/Gardner.

LaDIFFERENZA si nota.

Ecco invece 2 immagini dove l' "unica"mi piace molto:

LOUISE

BROOKS


EDIT: N.B.= quest'ultima immagine non l' ho modificata, è L'ORIGINALE.
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[ Questo messaggio è stato modificato da: revangier il 04-05-2008 alle 15:31 ]

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