> > Attori, Attrici e Registi - un bravo attore deve calarsi completamente nel personaggio? |
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un bravo attore deve calarsi completamente nel personaggio? |
philipcat
 Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 18-10-2004 11:16 |
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Sono due scuole contrapposte.
Da un lato Stanislavski con il suo metodo tuttora ampiamente seguito, all'Actor's studio e non solo, basato sull'immedesimazione assoluta:
l'attore deve trovare in sè le motivazioni psicologiche del personaggio (fino a risalire, a volte ridicolmente, ai suoi traumi infantili) e riviverle come in una simbiosi medianica per ottenere la partecipazione sofferta del pubblico. Deve diventare il personaggio.
Questo metodo ha portato a molti fraintendimenti ed eccessi.
Dal lato opposto abbiamo Diderot che ha scritto "Il paradosso dell'attore" in cui sostiene che quest'ultimo debba mantenere la freddezza necessaria a restituire il senso della finzione scenica. Occorre che egli si “veda” continuamente recitare, che faccia tacere la propria sensibilità, poiché l’emozione non può che nuocere alla rappresentazione.
In teatro ne abbiamo un esempio con la recitazione epica brechtiana.
Carmelo Bene, (Nostra Signora dei Turchi) meriterebbe un discorso a sé e spero che qualche solone del forum sia in grado di farlo.
_________________ Don't dream it, be it. |
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Lollina ex "lolly19"

 Reg.: 11 Gen 2002 Messaggi: 19693 Da: albenga (SV)
| Inviato: 18-10-2004 21:04 |
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Diaciamo che un attore viene considerato valente per la sua capacità di entrare intensamente nella psiche del personaggio, il che non è assolutamente facile, in quanto il personaggio deve essere studiato nelle minime sfumature... nonostante questo è quasi improbabile che l'attore non metta qualcosa di suo.
Faccio un esempio (x Paolalla soprattutto )...
La Jolie è una donna molto aggressiva e indipendentemente dal personaggio che interpreta, mette un po' della sua natura e del suo stile nel personaggio anche se si tratta di un personaggio tranquillo
_________________ Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. |
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SolidSnake
 Reg.: 13 Mar 2003 Messaggi: 10561 Da: San Cesareo (RM)
| Inviato: 18-10-2004 21:08 |
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quote: In data 2004-10-18 10:02, Saeros scrive:
quote: In data 2004-10-17 18:06, SolidSnake scrive:
quote: In data 2004-10-16 15:15, Paolalla scrive:
| Metodo Stanislavsky insegna...
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scusa l'ignoranza.....ma stanikeeeeeeeeeeeeeeee?!?
| Metodo Stanislavsky, cara Paolalla... non lo conosco molto approfonditamente (purtroppo mancano anche libri in italiano!) ma è un metodo di recitazione ideato da un attore/regista di teatro russo (Stanislavsky appunto) più o meno negli anni '10 del 1900. E' un metodo che consiste nell'immedesimarsi il più possibile dell'attore nel personaggio che deve interpretare, quindi capirne i comportamenti, i movimenti, la voce, i gesti, ecc... e comportarsi, sia dentro che fuori scena, esattamente come il suo personaggio... in pratica l'attore diventa il suo personaggio, in modo da sembrare il più realistico possibile quando lo si porta in scena. E' un metodo che ha riscontrato tantissimo successo nel mondo del cinema: attori del calibro di Marlon Brando, Robert de Niro e Al Pacino, sono forse i massimi esponenti di questo metodo recitativo...
Non sono un esperto ma spero di essere stato chiaro...!
[/quote]
un'ottima spiegazione, neanche io avrei potuto descriverlo meglio, e pensa che lo sto studiando proprio in questi giorni a scrocco in biblioteca... devo divorare tutto cio` che trovo, per l'Accademia. ad ogni modo, secondo me un bravo attore non deve soltanto seguire le indicazioni del regista, come dicevano prima, ma proprio reinventare se stessi.
non sapete, a teatro, quante volte ho fatto incazzare la regista perche` non facevo mai quello che diceva...
Stanislavkij dice anche questo: e` una questione di istinto, anche se non ce ne accorgiamo.
[/quote]Lo stai studiando, Saeros? Potresti dirmi di preciso in quali libri? Sono in italiano? Io ho cercato un pò ma di libri in italiano che insegnavano questo metodo non ne ho mai trovati...
Mi daresti un grande aiuto...
_________________ Voi guardate verso l'alto, quando cercate elevazione. E io guardo in basso, perchè sono elevato.
Zarathustra, da COSI' PARLO' ZARATHUSTRA
http://nakash.myminicity.com |
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MaratSafin
 Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 18-10-2004 21:29 |
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c'è anche un'impostazione più brechtiana alla recitazione.. dipende dal risultato che si vuole perseguire. Secondo questa corrente di pensiero far sentire la recitazione porta ad ottenere risultati diversi. Dovrei riguardarmi il tutto ma questa teoria si ricollega a certe di Barthes sui codici di rappresentazione naturalistici e le sue valenze ideologiche. Tipo che noi occidentali abbiamo sviluppato un sistema di rappresentazione mimetico (vs. per esempio quello orientale del teatro Kabuki), su cui si innestano perfettamente le teorie di Stanislavski.
Non credo ci sia qualcosa di meglio o di peggio. Dipende dal regista e dagli effetti che si prefigge di ottenere.
_________________ (..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar) |
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philipcat
 Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 18-10-2004 21:34 |
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Solid, se posso esserti di qualche aiuto ti consiglio questi libri:
E. Barba La canoa di carta- Il Mulino, 1993.
K. Stanislavskij L’attore creativo-La casa Usher, 1980.
K. Stanislavskij Il lavoro dell’attore su se
stesso - Laterza, 1985.
D. Diderot, Il paradosso dell'attore-Editori Riuniti 2000
T. Richards Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche - Ubulibri, 1993
Soprattutto quest'ultimo è molto interessante, perchè è una interpretazione di Stanislavski, che di suo è un po' datato.
E non può mancare assolutamente, nel bagaglio di chi si appresta a studiare recitazione, o semplicemente è interessato a questo tema:
"Il teatro e il suo doppio" di Antonin Artaud - Einaudi,Torino 2000
_________________
Freedom's just another word for nothing left to lose.
[ Questo messaggio è stato modificato da: philipcat il 18-10-2004 alle 21:41 ] |
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Banshee
 Reg.: 14 Ott 2004 Messaggi: 15 Da: Bologna (BO)
| Inviato: 18-10-2004 22:32 |
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Robert De Niro disse:
"Io non interpreto dei personaggi, VIVO dei personaggi"
_________________ Nella parte oscura della Luna è riflessa la mia anima. Se un giorno la troverai, gioiremo e brinderemo all'infinito |
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Ascanio
 Reg.: 26 Gen 2004 Messaggi: 1277 Da: Arosio (CO)
| Inviato: 18-10-2004 22:55 |
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secondo me un bravo attore deve riuscire a guardare il mondo con gli occhi del personaggio.
Ogni personaggio lascia qualcosa nell'animo di un attore, e ogni attore mette inevitabilmente qualcosa di se stesso in un personaggio. |
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donmario
 Reg.: 09 Ott 2004 Messaggi: 52 Da: grosseto (GR)
| Inviato: 20-10-2004 12:45 |
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SU questo tema invito tutti a guardare scent of woman;quando l'attore e' qualcosa di piu', e' il personaggio stesso e soffre degli stessi problemi e prova gli stessi stati d'animo,la cecita' ci aiuta a capire ma sono le sensazioni che trasmette quelle che ci aiutano ad apprezzare una delle piu' grandi interpretazioni di al pacino di sempre.
Per rispondere alla domanda un attore non deve immedesimarsi nel personaggio,un attore deve essere il personaggio,ne deve assumere le movenze,il dolore,la passione;e le deve trasmettere intatte a chi le guarda senza inquinamenti esterni,e senza personalismi che potrebbero rovinare un interpretazione.
"uuuaahhh" |
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Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 20-10-2004 12:56 |
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Altrimenti che attore sarebbe?
_________________
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Hiyuga
 Reg.: 05 Ago 2004 Messaggi: 1301 Da: Gossolengo (PC)
| Inviato: 21-10-2004 16:53 |
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Topic molto interessante..
A dire il vero, non m'importa molto il metodo che si segue, l'importante è che l'attore per me deve calarsi nel personaggio, e azzerare quello che è nella vita reale..
Si parlava prima della Jolie: se il personaggio nel copione è tranquillo, e lei lo rende diametralmente opposto per avvicinarlo a come è lei nella vita reale, mi spiace, ma non è una grande interpretazione..
Per questo credo che i risultati migliori si abbiano quando un attore interpreta comunque un personaggio nelle sue corde, anche se esiste gente capace di calarsi in ogni tipo di personaggio..
Ciò non toglie che sia comunque possibile "personalizzare" il ruolo, perchè credo che due grandi attori conferirebbero comunque sfumature diverse a uno stesso personaggio, non sulla base del loro essere, ma sulla base della loro visione del personaggio.. |
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squatt
 Reg.: 08 Gen 2004 Messaggi: 683 Da: xczzcxczx (AP)
| Inviato: 15-11-2004 16:57 |
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quote: In data 2004-10-16 15:15, Paolalla scrive:
| scusa l'ignoranza.....ma stanikeeeeeeeeeeeeeeee?!?
[/quote]
spero tanto tu stia scherzando
lo conoscono tutti
[ Questo messaggio è stato modificato da: squatt il 15-11-2004 alle 17:01 ] |
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Fefarica
 Reg.: 15 Nov 2004 Messaggi: 10 Da: alcamo (TP)
| Inviato: 15-11-2004 18:02 |
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secondo me un attore si prepare ad un ruolo come crede, deve sicuramente immedesimarsi nel personaggio,sentirlo, sapere qualsiasi cosa su di lui. |
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SolidSnake
 Reg.: 13 Mar 2003 Messaggi: 10561 Da: San Cesareo (RM)
| Inviato: 15-11-2004 18:24 |
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quote: In data 2004-10-18 21:34, philipcat scrive:
Solid, se posso esserti di qualche aiuto ti consiglio questi libri:
E. Barba La canoa di carta- Il Mulino, 1993.
K. Stanislavskij L’attore creativo-La casa Usher, 1980.
K. Stanislavskij Il lavoro dell’attore su se
stesso - Laterza, 1985.
D. Diderot, Il paradosso dell'attore-Editori Riuniti 2000
T. Richards Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche - Ubulibri, 1993
Soprattutto quest'ultimo è molto interessante, perchè è una interpretazione di Stanislavski, che di suo è un po' datato.
E non può mancare assolutamente, nel bagaglio di chi si appresta a studiare recitazione, o semplicemente è interessato a questo tema:
"Il teatro e il suo doppio" di Antonin Artaud - Einaudi,Torino 2000
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Freedom's just another word for nothing left to lose.
[ Questo messaggio è stato modificato da: philipcat il 18-10-2004 alle 21:41 ]
| Perdonami... ho notato solo adesso questo tuo post... e con quasi un mese di ritardo ti ringrazio sentitamente, terrò sicuramente conto del tuo post...
_________________
"Listen, you fuckers, you screwheads. Here is a man who would not take it anymore. A man who stood up against the scum, the cunts, the dogs, the filth, the shit. Here is a man who stood up. "
Travis Bickle, from Taxi Driver
[ Questo messaggio è stato modificato da: SolidSnake il 15-11-2004 alle 18:26 ] |
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willoz
 Reg.: 08 Mar 2004 Messaggi: 3701 Da: trento (TN)
| Inviato: 15-11-2004 18:40 |
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quote: In data 2004-10-16 13:48, misterx76 scrive:
Un bravo attore deve seguire alla lettera le indicazioni del regista.
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Andresti daccordo con Luca Ronconi che tratta gli attori come burattini senza volontà,ricavandone solo la frustrazione degli stessi e la freddezza disarmante come segno distintore delle loro prestazioni...
Vedere per credere.
Un'attore deve essere messo in grado di dare il meglio di se sempre e comunque mettendoci non solo la tecnica ma anche e soprattutto l'emotività e il coinvolgimento personale...
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philipcat
 Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 16-11-2004 00:02 |
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quote: In data 2004-11-15 18:24, SolidSnake scrive:
quote: In data 2004-10-18 21:34, philipcat scrive:
Solid, se posso esserti di qualche aiuto ti consiglio questi libri:
E. Barba La canoa di carta- Il Mulino, 1993.
K. Stanislavskij L’attore creativo-La casa Usher, 1980.
K. Stanislavskij Il lavoro dell’attore su se
stesso - Laterza, 1985.
D. Diderot, Il paradosso dell'attore-Editori Riuniti 2000
T. Richards Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche - Ubulibri, 1993
Soprattutto quest'ultimo è molto interessante, perchè è una interpretazione di Stanislavski, che di suo è un po' datato.
E non può mancare assolutamente, nel bagaglio di chi si appresta a studiare recitazione, o semplicemente è interessato a questo tema:
"Il teatro e il suo doppio" di Antonin Artaud - Einaudi,Torino 2000
_________________
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[ Questo messaggio è stato modificato da: philipcat il 18-10-2004 alle 21:41 ]
| Perdonami... ho notato solo adesso questo tuo post... e con quasi un mese di ritardo ti ringrazio sentitamente, terrò sicuramente conto del tuo post...
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Travis Bickle, from Taxi Driver
[ Questo messaggio è stato modificato da: SolidSnake il 15-11-2004 alle 18:26 ]
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Don't mention it.
Mi era sembrato che cercassi titoli di quel genere.
In bocca al lupo.
_________________ Don't dream it, be it. |
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0.130587 seconds.
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