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Chaplin, Keaton e i loro eredi... |
vietcong
 Reg.: 13 Ott 2003 Messaggi: 4111 Da: roma (RM)
| Inviato: 19-02-2004 14:02 |
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Caro Slater, mi sembra che non hai risposto alla mia obiezione-argomentazione principale, cioè che Keaton e Chaplin sono allo stesso tempo maschere d'attore e registi autori. Tutti quelli che nomini sono eccezionali, ma sono fondamentalmente interpreti, a parte Benigni che però non ha un'impronta autoriale abbastanza forte (e poi non sceneggia da solo e la cruda mano di Cerami si sente).
Un grande suonatore d'organo e clavicembalo, può essere l'erede di Bach? Capisco quello che dici sulla capacità di Carrey di utilizzare più registri, ma questo non ne fa un Chaplin; un grande attore sì, ma non un grande autore, non un poeta.
Per quanto riguarda la supposta poetica di Jackie Chan, non sono proprio d'accordo. Io dico che la lotta di Chaplin con gli oggetti non è solo una gag comica, ha un significato profondo; esprime il disagio dell'uomo di fronte alla meccanizzazione della società industriale. Meccanizzazione dei sistemi produttivi, delle relazioni sociali... Le gag di Chaplin su questo tema sono un GRIDO D'ALLARME, sono un'interpretazione della realtà: Chan può fare anche le stesse cose, le può fare anche meglio, ma non saranno mai 'le stesse cose', non saranno mai altro che una coreografia sublime. Come giustamente fa notare Tenenbaum, bisogna considerare i tempi in cui le cose vengono fatte, e oggi una denuncia delle insidie delle macchine non è più possibile negli stessi termini: l'oppressione si è spostata sui mass media, sugli schermi, sul digitale...
Pertanto ribadisco: i veri possibili eredi possono essere al massimo degli attori/autori dotati di poetica, sensibilità e sguardo unico e originale. Come appunto Kitano, Moretti o Allen.
_________________ La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili |
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denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 19-02-2004 14:04 |
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Io credo che Lewis, guardando Carrey, si farebbe una grossa risata e, sicuramente, gli piacerebbe pure guardare un giovane attore che lo ricorda... però penso che sia troppo semplice riprendere il lavoro di qualcun altro e continuarlo piuttosto che partire da zero iniziandone uno proprio... un attore ha bisogno delle sue basi, delle sue esperienze e, se vuole, può anche rifarsi a qualche suo idolo del passato, ma questo non significa, e ripeto, sempre secondo me, non è nemmeno giusto da dire, che è il suo erede!
Prendere ad esempio è semplice e difficile allo stesso tempo ma è, ovviamente, altrettanto pericoloso... Perchè mai bisogna abbandonarsi a modi di dire tipo "E' il nuovo Lewis" oppure "Assomiglia a..." secondo me è tremendamente riduttivo per un artista, come è riduttivo far parte della stessa corrente artistica, per un pittore, e sentirsi dire che i suoi quadri sono come quelli di un altro... che potrà mai significare? Può far piacere, certo, a Fred Astaire, che qualcuno abbia il suo stile, e può essere un onore, per qualcuno, sentirsi dire che ricorda Fred Astaire... ma questo non significa che questo sia il suo erede e che, ancora di più, questo sia un bene...
Omaggiare ciò che è stato è meraviglioso ma rivivere sempre gli stessi personaggi alla fine stanca!
Almeno, questo io penso
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"L'america ci guarda non proprio con affetto apparentemente placida ci osserva ma in fondo, lo sospetto che l'america, l'america ha paura altrimenti non si spiega come faccia a vedere in uno stato in miniatura questa orribile minaccia"
[ Questo messaggio è stato modificato da: denisuccia il 19-02-2004 alle 14:05 ] |
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Slater80

 Reg.: 09 Gen 2004 Messaggi: 323 Da: Alba Adriatica (TE)
| Inviato: 20-02-2004 10:59 |
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Vietcong, in fondo io e te non la pensiamo molto diversamente.. io sono d'accordo con te quando dici che Chaplin e Keaton sono inimitabili.. infatti lo sono!! è impossibile imitare Chaplin nella sua poetica soprattutto nel contesto drammatico, un'oggetto in mano a chaplin diventa una vera e propria poesia del corpo in movimento che esprime e racconta attraverso i gesti i problemi e i disagi della vita.. su questo non ci saranno mai eredi(anche se per me Chan rimane il nuovo genio dopo il cinema muto), io do un significato diverso alla prola EREDE, cioè rifarsi ad un'artista del passato per fare si che il genere continui!!
la poesia è eterna, la commedia fisica è eterna e la comicità immortale.. non è giusto dire che ormai il cinema del passato è finito e non è giusto riprenderlo, forse oggi il cinema è cambiato nel linguaggio, nel contesto politico/sociale, ma come ho già detto alcune cose rimangono immortali, non sarebbe bello che un vostro pronipote un giorno farebbe il Moonwalk o un passo alla James brown?? non saranno mai come gli originali, avranno sicuramente un loro stile ma per me sarebbe un'onore che fra 300 anni ci sarà ancora qualcuno che riprende lo stile di questa gente!!! ecco cosa intendo per EREDE, Fare il copione è un'altra cosa.. vedi una persona te la studi e poi la copi, questo non significa erede, se invece vedi una persona la studi e la unisci a una tua personalità allora si può dare vita a un nuovo stile che riprende quel tipo di personaggio ma in maniera personale e inedita proprio come hanno fatto Carrey e compagnia..
esiste anche un detto che dice "Ragazzo Guarda e impara" e per me è giusto.
Comunque in alcune cose la pensiamo uguale,
sempre meglio l'originalità che l'imitazione.. ma in fondo se ci sono tutti e due non è meglio?? |
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