Autore |
LUCIO FULCI |
roccomedia
 Reg.: 15 Lug 2005 Messaggi: 3829 Da: Bergamo (BG)
| Inviato: 10-04-2006 00:19 |
|
Fulci è stato uno dei più grandi artigiani dell'horror che però non fu mai profeta in patria: anche perchè soffrì non poco la concorrenza dell'amico/rivale Dario Argento.
Un regista che, passando attraverso tanti generi, è giunto al riconoscimento internazionale grazie al thriller e successivamente all' horror intriso di uno splatter malsano ed efferatissimo che ha fatto scuola. E' l'unico (a parte l'isolato caso di Aldo Lado con "La corte notte delle bambole di vetro") a contrastare negli 70' la predominanza del thriller argentiano e stimolato da Bava e dal primo Cronenberg si lancerà alla ricerca di uno stile sempre più personale fondato su uno straordinario spirito visionario (prendendo a modello la letteratura fantastica di Lovecraft e Poe) miscelato con "effettacci" gore fatti in casa ma di rara cruenza.
Sempre in lotta con budget ridottissimi, è sempre riuscito ad inventarsi soluzioni geniali in grado di valorizzare sia i suoi piccoli capolavori (la lotta tra lo zombi e lo squalo di "Zombi II"; i cani squartati con gli organi vitali in vista in "Una lucertola con la pelle di donna") che i film un pò meno riusciti (la soggettiva de "Il gatto nero"; l'inquadratura simulata dall'interno del corpo della vittima ne "Lo squartatore di New York").
Consacrato in America, Francia, Giappone come uno dei più grandi maestri del gore ed amatissimo da prestigiosi registi come Cronenberg, Hooper e Tarantino (che possiede una rarissima copia di "Sette note in nero" con scene tagliate assolutamente inedite), grazie a quest'ultimo è stato giustamente riscoperto e rivalorizzato anche in Italia. |
|
Marcos
 Reg.: 10 Lug 2003 Messaggi: 3463 Da: Tarquinia (VT)
| Inviato: 10-04-2006 10:51 |
|
Non dimentichiamoci le commedie che Lucio Fulci girò nei sixties. E' anche grazia a lui che Franco Franchi & Ciccio Ingrassia furono campioni della risata in quegli anni!
Marcos
_________________ Salve, sono Marcos. |
|
roccomedia
 Reg.: 15 Lug 2005 Messaggi: 3829 Da: Bergamo (BG)
| Inviato: 10-04-2006 14:12 |
|
quote: In data 2006-04-10 10:51, Marcos scrive:
Non dimentichiamoci le commedie che Lucio Fulci girò nei sixties. E' anche grazia a lui che Franco Franchi & Ciccio Ingrassia furono campioni della risata in quegli anni!
Marcos
|
Soprattutto in "I due della legione straniera" (colonna sonora del futuro premio Oscar Luis Bakalov).
Ma quelli sono anche gli anni in cui Fulci girò buoni western ("Le colt cantarono la morte...e fu tempo di massacro", "I quattro dell'Apocalisse") e portò in Italia un grande mito del jazz americano come Chet Baker che utilizzò per un piccolo cameo in "Urlatori alla sbarra". |
|
RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 07-01-2008 11:17 |
|
Copincollo quanto scrissi sul forum di Dogville:
Fulci è il primo che non ha fatto Cinema sulla crudeltà, ma attraverso la crudeltà. Il primo, però, ovviamnete solo in maniera del tutto relativa.
Perché se parliamo di occhi trafitti, di splatter impositivi, torturatori, spesso punitivi....non possiamo dimenticarci del rasoio nell'occhio di Bunuel. Fulci, così, si dichiara fedele in qualche modo alla coerenza ideologica del surrealismo (e questo accostamento terminologico stride, lo so), per la quale un occhio distrutto rappresenta una punizione, ma forse anche un'auto flagellazione. L'annientamento della ragione, della logica. Qualcosa che per Bunuel era reso esplicitamente come predica dall'alto pulpito intellettuale di un Cinema sviscerato dal sogno notturno, concepito come vero e prorpio rimprovero alle platee così inclini ad assecondare una visione tendenziosa, condizionata, economicamente corrotta....del "film". Per Fulci, invece, si muove, forse, dallo steso retroterra ideologico, ma diviene anche vero pretesto per pensare ai protagonisti e non agli spettatori. Perché gli spettatori, per lui, forse non meritano neppure di essere redarguiti. Meritano solo di essere perseguitati.
Questo fa di Fulci un grande fomentatore della fiamma vitale del Cinema (italiano e non), una figura che trama da dietro lo schermo di tela. Ma anche un boia delle platee.
Comunque, in ogni caso, un rinnovatore del suo linguaggio monologhista.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
|
FilmCiak
 Reg.: 10 Gen 2008 Messaggi: 12 Da: maglie (LE)
| Inviato: 10-01-2008 23:06 |
|
Grandissimo regista. Dalla sua esemplare trilogia fino a Zombie 2. Un grande del cinema italiano di genere.
_________________ NOTIZIE CINEMA |
|
AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 14-01-2008 17:20 |
|
quote: In data 2008-01-07 11:17, RICHMOND scrive:
Copincollo quanto scrissi sul forum di Dogville:
|
Quotato e cancellato il post perchè ho pasticciato con i quote. Scordato di copia incollare, ora non ho tempo di riscriverlo. A presto, e intanto prepara una garza...
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
|
RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 14-01-2008 17:22 |
|
quote: In data 2008-01-14 17:20, AlZayd scrive:
quote: In data 2008-01-07 11:17, RICHMOND scrive:
Copincollo quanto scrissi sul forum di Dogville:
|
Quotato e cancellato il post perchè ho pasticciato con i quote. Scordato di copia incollare, ora non ho tempo di riscriverlo. A presto, e intanto prepara una garza...
|
Va beh, più o meno ricordo cos'hai scritto.
Quindi la mia risposta rimane invariata (l'ho cancellata perché mi ero reso conto, nell'aggiornare la pagina, che avevi cancellato il tuo post. Eheheh, una serie di casini incredibili):
Sulla poetica di Bunuel sicuramente puoi solo che insegnarmi. Però mi sembra che Bunuel al massimo potesse essere crudelmente ironico, in questo senso persecutorio, ma sempre con l'iintento pratico (se d'intento pratico nel suo Cinema si può parlare) di richiamare il pubblico medio alla riflessione sulla concezione di Cinema. Ci vorrebbe oggi una qualche predica dal pulpito, per rimproverare lo spettatore. A suo modo, secondo me, lo ha fatto anche Cronenberg con La promessa dell'assassino , proprio specificando qual è la sua visione del film. Ma mi rendo conto che è molto più difficile parlare in questo caso di metafora cinematica, senza un po' di spensierata fantasia. E poi si rischi di addentrarsi in una discussione davvero complessa.
Rimanendo ai grandi del passato: Fulci mi sembra che si spogli di quell'intento pratico, di quella volontà di ironizzare per provocare, quindi per ottenere una reazione. Secondo me lui tortura e basta, punisce senza dare la possiblità di purificarsi.
La distruzione della ragione che egli ravvisa (rappresentanocela come un occhio trafitto), probabilment non conosce un rimedio. O non vuole conoscerlo.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
|
AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 14-01-2008 17:28 |
|
Ammazza che scheggia, l'ho cancellato tre secondi dopo l'invio!
Mo mi hai risposto sulla base di cosa? Manco mi ricordo cosa avessi scritto
Non leggerò la tua risposta, non prima di aver postato la mia...
|
|
AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 14-01-2008 17:30 |
|
Letto... "la predica dal pulpito" è una delle chiavi di svolta... A presto!
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
|
RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 14-01-2008 17:31 |
|
quote: In data 2008-01-14 17:28, AlZayd scrive:
Ma mi hai risposto sulla base di cosa? Manco mi ricordo cosa avessi scritto
|
Sull base del fulcro del discorso che avevi espresso, e cioè che la "persecuzione" di Bunuel sarebbe stata più o meno fine a sè stessa quanto quella di Fulci, nella sua disturbante violenza rappresentata in un Chien andalou.
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.
[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 14-01-2008 alle 17:32 ] |
|
AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 14-01-2008 17:43 |
|
Aspetta che posto il mex che 'mo devo chiudere, e così nessuno capisce niente. |
|
roccomedia
 Reg.: 15 Lug 2005 Messaggi: 3829 Da: Bergamo (BG)
| Inviato: 14-01-2008 20:36 |
|
quote: In data 2008-01-07 11:17, RICHMOND scrive:
Fulci è il primo che non ha fatto Cinema sulla crudeltà, ma attraverso la crudeltà. Il primo, però, ovviamnete solo in maniera del tutto relativa.
Perché se parliamo di occhi trafitti, di splatter impositivi, torturatori, spesso punitivi....non possiamo dimenticarci del rasoio nell'occhio di Bunuel.
|
C'è da dire che Fulci è stato un grande ammiratore di Bunuel e ne "Lo squartatore di New York" (in assoluto il suo film più violento e pessimista) recupera proprio quel particolare dell'occhio trafitto dal rasoio del "Cane andaluso" nella sequenza della sevizia alla prostituta. |
|
pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 14-01-2008 20:43 |
|
il rimando è palese, anche se mi ha colpito il "cambio di prospettiva", occhio tagliato in verticale invece che in orizzontale, forse un modo per riaffermare la propria individualità anche nella citazione.
_________________ Quattro galìne dodicimila |
|
RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 15-01-2008 09:18 |
|
Anche in Zombie 2 c'è il rimando all'occhio. Questa volta con un attentato diretto - e nemmeno troppo mediato - al cervello, quale fucina di logica e ragione.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
|
pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 15-01-2008 09:21 |
|
anche ne l'aldilà, ma nello squartatore la citazione è più evidente. |
|