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the hours e lontano dal paradiso secondo me sottovalutati agli oscar? |
Isabel ex "CANDICE"
Reg.: 27 Feb 2002 Messaggi: 9043 Da: Santa Severa (RM)
| Inviato: 15-05-2003 16:13 |
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quote: In data 2003-05-15 15:37, AwArdZ scrive:
quote: In data 2003-05-12 22:27, ELISABETTA scrive:
secondo me sottovaluti agli oscar secondo voi? film di perfezione assoluta
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Per aver ottenuto 9 nominations non credo proprio che THE HOURS sia stato sottovalutato.
| si e per averne vinta 1 sola?
_________________ http://charmecontradiction.splinder.it |
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Dubliner
Reg.: 10 Ott 2002 Messaggi: 4489 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 15-05-2003 16:47 |
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le nominations sono un contentino, The Hours non è un film da Accademy. Meritava di più.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Dubliner il 15-05-2003 alle 16:48 ] |
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Leonardo
Reg.: 26 Mar 2002 Messaggi: 2398 Da: Capri (NA)
| Inviato: 15-05-2003 23:24 |
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The hours è un film splendido e credo che gli IOMA gli abbiano reso giustizia rispetto agli Oscar premiando la Kidman (vera interpretazione dell'anno) la Moore ( bravissima e non si può dire altro) Harris ( interpretazione sensibilissima altro che chris cooper se ci penso... )
ottima anche la sceneggiatura che proprio da quei piccoli gesti quotidiani ( le uova accomunano streep e kidman( ma la cameriera) i capelli legati allo stesso modo la kidman e la streep, il desiderio di morire la moore e la kidman, i fiori tutte e tre, insomma un gioco continuo di rimandi e sfumature. bello!
lontano dal paradiso invece mi è piaciuto a metà
eccezionale la mesa in scena, costumi fotografia incantevole ( premiata IOMA ma battuta agli oscar da road to perdition) e una strepitosa Moore vero motivo portante di un film che però ha una sceneggiatura superficiale nell'affrontare temi come omosessualità e razzismo risolvendoli in poche sequenze con una facilità piuttosto tiduttiva. e poi quaid non mi ha convinto affatto. il fatto che avesse un ruolo molto bello non significa che lo abbiainterpretato bene lui. anzi. direi che è il solito inespressivo.
quindi per me non sottovalutati ( forse un po' the hours agli oscar) ne sopravvalutati perchè comunque due bei film, ma the hours molto meglio. |
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naly01
Reg.: 26 Nov 2001 Messaggi: 2248 Da: Rignano Sull'Arno (FI)
| Inviato: 16-05-2003 09:29 |
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Si, concordo, sono stati sottovalutati, ma nei premi. Una sola statuetta per The Hours è davvero poco, e NESSUNA per Lontano dal paradiso una vergogna.
Entrambi non sono dei film facili, di quelli che ti guardi per passare una serata leggera, questo va detto.
Torno a dire che secondo me il film dell'anno è Gangs Of New York, ma tra Chicago e The Hours è 1000 volte meglio il secondo.
Meritava molto anche il montaggio di The Hours, la colonna sonora, e soprattutto la Moore (ma anche il resto del cast).
E dovendo fare una scelta tra The Hours e Lontano dal paradiso, scelgo il secondo, con tutti i suoi difetti. Un film lento, difficile, ambientato negli anni '50, e che ci appare come UN FILM DEGLI anni 50.
Meritava più di ogni altro l'Oscar per la FOTOGRAFIA, semplicemente SPLENDIDA, e non capisco davvero come mai agli Oscar abbia vinto Era Mio Padre (con tutti i suoi pregi).
Lontano dal paradiso è ambivalente e originale: attraverso un film in tutto e per tutto degli anni 50, racconta anche la nostra epoca, aggiungendo al suo essere un sapore di modernità. Un film pieno di contenuti, racconta il razzismo, l'oppressione, la frustazione, l'amore platonico, l'amore sofferto, l'amore materno, le ingiustizie, i problemi familiari, la quotidianeità, la ripetizione della vita, la difficoltà di un qualsiasi rapporto. Con le dovute differenze, non sono temi ancora esistenti? Lo stress e la stanchezza a cui la gente è ancora sottoposta, i divorzi che crescono di numero e i matrimoni che diminuiscono, la paura ancora esistente della propria sessualità e i tanti pregiudizi ancora esistenti. E Lontano dal paradiso combina a questi contenuti magnificamente trattati anche un'eccellente forma: più che un film, un dipinto. L'autunno con le sue foglie che cadono perfettamente rese e nostalgiche. L'uso dei colori come simboli psicologici e una regia vecchia maniera.
E nonostante queste grandi basi, il film trova la sua vera colonna portante nella magnifica, meravigliosa, mirabile Julianne Moore che davvero meritava l'Oscar, più di Nicole Kidman. Un personaggio estremamente difficile, spezzato dentro ma elegante e sorridente fuori, che la Moore rende con gli splendidi sorrisi, visti come felicità, e un'interiorità spicccata che rendono bene la tristezza che si porta dentro Cathy. La capacità di Julianne di portarci dentro al personaggio (senza mostrare apertamente, almeno per una buona parte del film, la sua infelicità come invece fa, egregiamente, in The Hours) è stupefacente.
La Virgina Woolf di Nicole Kidman è altrettanto meravigliosa, ma tra le due preferisco la Moore. (e la cosa si sarebbe risolta dando alla Moore l'Oscar come protagonista e alla Kidman come non, evitando di dare un premio alla famiglia Douglas).
Quindi...si, sono stati sottovalutati..ma lo sono stati un pò tutti, tranne Il Pianista. Due grandi film come Lontano dal paradiso e Gangs of New york sono rimasti all'asciutto, The Hours si è dovuto accontentare di un solo Oscar, e il divertente, ma non capolavoro, Chicago, si è preso addirittura 6 Oscar.
Molti dicono che quelle che contano sono le nomination, infatti. E Julianne Moore era l'attrice dell'anno (come l'anno scorso lo era la Kidman.)
_________________ Sono impossibile da dimenticare
e difficile da ricordare.
IOMA 2007 |
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ELISABETTA
Reg.: 22 Apr 2003 Messaggi: 326 Da: SERAVEZZA (LU)
| Inviato: 18-05-2003 20:31 |
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quote: In data 2003-05-13 10:50, gongolante scrive:
quote: In data 2003-05-12 23:25, PaulSimon scrive:
Cosa sta cercando di dire? Qual'è il vero messaggio del film? Non ci viene mai spiegato perchè questi personaggi sono cosi' depressi. E' perchè sono lesbiche? Bene, ma il tema dell'omosessualità mi è parso semplicemente buttato li e per niente esplorato. Cosa c'è che non va nella vita del personaggio di Meryl Streep? Boh...
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Come che cos'e' che non va nella vita della Streep? Vive in funzione del malato di AIDS, sacrifica se stessa per lui, evitando di pensare a cosa le piace, alla sua di vita...
E poi di cosa parla... del mal di vivere! Sai quella "malattia" che prende le persone con la pancia piena... perche' chi deve spaccarsi la schiena per mangiare soffre per altri motivi... ma allora l'uomo e' nato per soffrire?
Enno' cazzarola... basta con le responsabilità, sacrificarsi per gli altri senza ricavarne quel benessere interiore che si cerca... meglio affrontare la vita, pur facendo magari soffrire chi ti vuole bene (Moore), o te stessa (Kidman)...
Vabbe'... poi uno coglie il messaggio che vuole, ma non è mica obbligatorio che un film dia un messaggio!
Il problema è che in THE HOURS la pappa non è subito pronta, è sfacettato, è controverso, è discutibile... un pochino almeno bisogna lavorarselo...
Ho detto.
hai ragione è proprio questo
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 11-07-2003 17:55 |
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Per rispondere alla domanda iniziale,il fatto che abbia vinto un musical credo dica tutto sulle idee degli Academy riguardo al film.Raccogliendo l'invito di Dubliner,dico qualcosa in più sulla questione trama noiosa/sensibile.Il film è indubbiamente lento,ma terribilmente riflessivo e ammiccante con tutti i suoi rimandi interni.La mia tesi rimane la stessa:il personaggio di Virginia Wolf è il voluto fulcro del film e sotto di lei stanno gli altre due personaggi.Sono tre differenti modi di vivere un dolore,ma è innegabile che l'asse portante sia proprio la Woolf,anche solo temporalmente.Tutto il resto è subordinato,conseguente alla Woolf e alle sue azioni.La Woolf scrive il romanzo,Lauralo legge e Clarissa lo vive.Mrs.Dalloway è la messa in finzione dei sentimenti di Virginia,che come spiegato si trasmettono a Laura e Clarissa.Ma cpsa vuole in realtà Virginia?Una cosa semplicissima:la pace di vivere,la felicità.E così Laura e Clarissa,per motivi diversi.Laura bisognosa d'amore profondo e Clarissa desiderosa di avere anche solo una briciola d'amor proprio.E si trova in continuo confronto con Laura,prima attraverso Richard,che ha lo stesso problema della madre,e poi con Laura stesssa,rimasta tragicamente uguale sebbene passino gli anni.Incapace di provare rimorso,ha perso la sua battaglia.-Prima di tutto questo e insieme al di là di tutto questo c'è Virginia,archetipo capace di compiere la scelta estrema,una volta capito che non esiste speranza.
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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4aiiii
Reg.: 25 Mar 2008 Messaggi: 158 Da: Ogliastra (CO)
| Inviato: 02-04-2008 22:43 |
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Ank io sono sdegnato dal poco riconoscimento che hanno avuto "Lontano dal Paradiso" e "The Hours".
Julianne Moore...dai!, secondo il mio modesto parere non c' era paragone tra lei e la Zeta-Jones di Chiacago...la Moore era stata strabigliante!
Ed Harris: poveretto, è stato veramente bravissimo!
Chicago miglior film...Ma neanche se lo dico a mia nonna ci crede che un film come Chicago abbia prevalso su The Hours e Lontano dal Paradiso!
Il bruttissimo punto è che secondo me l Academy si è sentita in colpa di non aver premiato un musical eccellente come Moulin Rouge! l' anno precedente (a partire dalla canzone Come What May alla emozionante Kidman...)
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