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le radici famigliari di Vivien Leigh |
mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 22-07-2002 11:48 |
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CENNI BIOGRAFICI “VIVIEN LEIGH”
Vivien Leigh a causa della sua sfolgorante bellezza ebbe una vita sentimentale molto movimentata. Nacque in (India) in una località turistica ai piedi del monte Everest, non molto distante da Calcutta, il giorno del 5 Novembre del 1913. “Astralmente” era collocata sotto il segno del Cancro. Già dalla più tenera infanzia Vivien Leigh fu educata in Inghilterra, Francia, Germania, all’interno di conventi religiosi cattolici. Tra questi anche qualche mese in Italia a San Remo nel convento del “Sacro Cuore”. Economicamente la sua famiglia era molto agiata.
Tale attrice conosceva diverse lingue, poiché viaggiava molto con il padre fin da bambina.
Il suo vero nome è Vivian, Mary, Hartley.
Suo padre ricco agente di cambio inglese nel 1910 sposò Gertrude Yackjee; donna (indio-ungherese) fervente praticante Cattolica. – <<Qui personalmente aggiungo>>: l’abnorme, martellante, “fanatismo religioso” di questa madre, sognò profondamente in maniera opposta l’educazione giovanile di Vivien Leigh.
Il padre di Vivien Leigh dopo la crisi americana del 1929 dovette “drasticamente” ridimensionare il proprio tenore di vita famigliare, poiché le azioni finanziarie crollarono in Borsa.
“Leigh” era il nome del primo marito avvocato britannico, il quale l’attrice in questione sposo economicamente per procura nel 1932. - Da lui divorziò in pochi anni di matrimonio. Da quest’unione nacque il 10 Ottobre del 1933 la sua unica figlia; il cui nome e Suzanne Holman. Tale figlia si dedicò con scarso successo anche lei alla recitazione teatrale.
Lei evidentemente, nei confronti di sua madre, era più portata verso: concreti, duraturi valori famigliari … che la portarono ad avere tre figli senza mai divorziare.
Successivamente Vivien Leigh nel 1940 sposò l’attore Laurence Oliver di tendenza omosessuale. Poi nel ‘60 è stato il turno dell’attore Jack Merivalle il quale rimase suo convivente fino alla morte della medesima.
Venerdì 7 Luglio del 1967. A soli 54 anni si spense tragicamente nel suo appartamento di Londra la celebre vita di questa famosa attrice inglese. La causa di ciò fu prodotta da una grave emorragia polmonare, peggiorata dall’alcolismo.
Le sue “Ceneri” furono sparse in un piccolo lago londinese. - Questo è stato l’ultimo desiderio terreno di Vivien Leigh.
Quella stessa notte… una mitica Stella scomparve dietro l’orizzonte; … poi la sera seguente riapparve in cielo nel suo splendore.
Tra la bellissima costellazione del “Cancro” tale attrice apparve ad un uomo triste, solitario ialcobizzato….
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 22-07-2002 11:50 |
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Secondo la Tesi dell’Autore questa rappresentazione letteraria di Tennessee Williams, dipinge anche con molta chiarezza, la fragilità femminile, di una bellissima donna ex prostituta.. Simile personaggio, era molto somigliante all’attrice Vivien Leigh; di cui, appariva anch’essa disturbata sia livello sessuale, e sia a livello mentale. Tale attrice portava spesso all’estremo la sua notevole memoria e forza intellettuale, fino al collasso nervoso. Lei evidentemente, non si rassegnava ad ottenere effimeri risultati alquanto mediocri nella conduzione di ruoli impegnativi drammatici. La causa di corrente suo collasso mentale, fu prodotta principalmente dal forte, e prolungato, stress di recitazione; e non che dalla sua grave malattia di tubercolosi polmonare trascinata da anni. L’insieme di tutti questi disturbi la tenne a sottoporsi negli anni cinquanta, a ricoveri clinici con terapie intensive d’elettroshock a base di psicofarmaci. Corrente terapia psichiatrica creata in principio dal dottore francese Theodore Ribot (1839-1916) portò alla morte prematura causata dai medesimi anche la famosa attrice americana Marilyn Monroe (1926-1962); e l’attrice Judy Garland (1922-1969); - interprete nel 1939 del film: “Il mago di Oz”.
Per dovere di cronaca: inoltre è risaputo che, Vivien Leigh all’Epoca comparisse a livello sessuale leggermente ninfomane. Corrente attrice anche se alcolizzata ed assidua fumatrice, non toglie, o diminuisce il fato, di essere stata in passato, una delle migliori attrici di gran talento, che segnarono profondamente la storia del Cinema e del grande Teatro.
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 22-07-2002 11:55 |
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FILM “Un tram che si chiama desiderio” 1951
“Blanche DuBois” -interpretata da
Vivien Leigh.
Donna estroversa, generosa, colta, intelligente; ma nello stesso momento “ ingenua”; e soprattutto, incapace di mentire agli uomini.
Lei mostrava con troppa trasparenza e fragilità psicologica quasi pari al “Vetro”, tutte le sue debolezze caratteriali.
Oggi corrente “fragile personaggio femminile creato da Williams, per uscire apertamente dal cosiddetto luogo comune… della classica donna oggetto, potrebbe benissimo essere associata, ad un ideale di donna alquanto utopistica; … ma in ogni caso: sincera e trasparente negli affetti.
Attratti da tali immagini di donne fiabesche… vengono loro incontro alcuni fans maschili, definiti brutti, timidi, e IELLATI! - E’ il cosiddetto plotone dei “Calimeri Umani Viventi”.
In questo plotone umano cosparso oltre misura d’insicurezza, vittimismo, e perdita d’autostima, si può benissimo notare come spesso gli uni appaiono sconfitti e (traumatizzati), da circostanze negative di natura famigliare. Essi non vogliono, o non hanno più la forza di lottare troppo a lungo congiuntamente a “Branchi Sociali” di massa troppo opportunisti. Tali branchi richiedono possibilmente carne umana fresca che si sacrificano alle loro esigenze. Qui secondo loro questi calimeri… occupano certamente la scala Sociale gerarchica più bassa! Ovviamente, non tutti gli individui di gruppo sono di simile stampo opportunistico, altrimenti la civiltà umana sarebbe finita già da un bel pezzo sbranandosi l’uno con l’altro.
Questi calimeri, pur consapevoli del vantaggio materiale d’aggregazione, dato in ambito lavorativo, medico - assistenziale, preferiscono possibilmente … vivere in un mondo di solitudine e di meditazione interiore, lontano dal proprio Gruppo Sociale d’appartenenza; anche per riflettere sul come risolvere strategicamente una valida forma difensiva, nei confronti di questi loro “carnefici” senza scrupoli che l’assediano tutti i Santi giorni. Correnti carnefici praticavano senza troppo rimorso il vecchio detto: “Morte Tua… Vita Mia”. Simile concetto pur essendo legge naturale di sopravivenza, secondo loro: l’amico è di sovente tale… fin tanto che è un <<pollo>>… docile, e servizievole, … da spennare.
In caso contrario rimane solo un acerrimo nemico da tormentare e sterminare sul posto, o in mancanza d’esplicita determinazione NEL FARLO possibilmente: interrarlo vivo! …
All’interno di questo (sottosistema) Sociale ANIMALESCO, prevalgono opportunismo, odio, e indifferenza a danno del malcapitato di turno. Tutto l’opposto d’amore, affetto e gratitudine; il quale più delle volte sembra essere indirizzato esclusivamente: ai cosiddetti forti e belli!… Avvolte ritenuti tali, solo per il semplice fatto d’avere un presunto potere lecito, o illecito.
Durante la loro vita questa sorte di “Calimeri Umani”, poveri d’affetti è per giunta con le tasche semivuote vuote! … A qualche donna potrebbero dare anche fastidio!…
Essi inoltre appaiono duramente percossi in testa, da una sorta di bastonate cosmiche “fiscali” per nulla casuali.
Purtroppo tali calimeri umani non hanno neanche molta dimestichezza con l’attuale immagine di donna ultra moderna, … prodotta da una società troppo materialistica. Questo tipo di Società pretende le medesime deviate dal loro ruolo “Materno”, mettendole in una castrante e coercitiva opposizione all’uomo. Naturalmente la dove regna la finzione e l’ipocrisia del compromesso di copia, in cui dominano con persistenza tali elementi d’adattamento reciproco, rimane solo una leggera, transitante, ricerca di desiderio sessuale da entrambe le parti. In queste circostanze dove non traspare sufficientemente alcuna forma affettiva: se non in maniera simulata, … forse è meglio adattarsi a quella, inverosimile.
A tali calimeri potrebbe altresì comparire alla mente in forma << maniacale>> una concisa e peccaminosa, nipote moderna di Blanche Dubois, incontrata casualmente durante la propria solitudine notturna, davanti allo schermo di un televisore attempato. Contrariamente, dal punto di vista (femminile) forse, forse, … in qualche caso, potrebbe apparire alla mente delle medesime: il cosiddetto “Stallone Azzurro”; se poi questo è anche munito di una consistente, voluminosa, carta di credito<< possibilmente carica>>!… ancora meglio!
In questa società se non riesci a conquistarti in qualche modo: fama, e prestigio, addirittura se adempi qual cosa di molto straordinario, passi spesso in osservato.
Nel mondo professionale ti valutano, o ti condannano, in base ai pregiudizi di quello che appari; e non giustamente per quello che fai di utile, o di dannoso per gli altri. Alcune persone minimizzano il lavoro altrui, … soprattutto nel caso in cui da questo, non ne traggono proprio vantaggio personale.
Incazzatura a parte, da tutto ciò emerge la seguente domanda: dove è finito il vero concetto d’altruismo Sociale?… Purtroppo, già dalla sua nascita si trova spesso schiacciato, dal famigerato rullo compressore del mondo consumistico.
Questi calimeri umani intellettualoidi, idealisti, sognatori; oppure poeti, o artisti incompresi, vivono una vita travagliata carica di problematiche affettive ed economiche. Oggi l’uomo come in natura, ha anche lui riprodotto su vasta scala, una (sua) giungla moderna d’asfalto. Tale modello di civiltà odierna, di sovente mostra una razionalità legislativa soltanto apparente sul concetto d’uguaglianza. Oggi abbiamo anche purtroppo perso, il vero senso della vita primordiale; ossia: ciò che ci legava un tempo negli affetti alla vera fratellanza umana. La fede religiosa è una scelta atta nel ritrovare il contatto Spirituale con Dio; ma le varie istituzioni di Culto che se n’occupano, sono spesso anch’esse serpeggiate del male.
Adesso dopo di questa mia breve parentesi in parte (mistica), … rivolgo nuovamente uno sguardo passionale nei confronti di Vivien Leigh. Questa donna “non” era di certo una tipica bellezza mozzafiato da copertina, da mandare in delirio gli uomini; anzi senza abiti e trucco da scena, le sue parti fisiche più “sensuali” emergevano unicamente attraverso la forma slanciata delle sue natiche, gli occhi, e l’espressione del viso.
Tutto quello che stranamente rimaneva nascosto, in questa fragile figura umana; avvolte inquietante, … emergeva dirompente attraverso la propria volontà scenica teatrale, che emanava il fascino misterioso dello Spirito “intramontabile” di Cleopatra. E’ lo dimostrò effettivamente anche nel suo film a lei dedicato nel 1945, recitando corrente ruolo teatrale.
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 26-08-2002 16:28 |
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IL GRANDE MERITO DI VIVIEN LEIGH
Oggi, questo vecchio film del 1951 è arrivato finalmente anche attraverso il nostro piccolo schermo televisivo domestico; <<dal quale ho appreso solo nel 1998 la sua esistenza>>. Grazie a tale film, ho potuto percepire a fondo, la sublime atmosfera di quei frammenti di vita umana riversati su celluloide. Correnti modelli esistenziali sono stati rappresentati soprattutto magistralmente, dalla compianta Attrice, Vivien Leigh (1913-1967).
Dopo questa pellicola negli anni seguenti la medesima purtroppo pagò oltremodo caro sulla propria pelle, il fatto di essersi immedesimata troppo impudicamente nel personaggio letterario di Williams. Tale personaggio da lei rappresentato, la mostrò interiormente al pubblico “Completamente a nudo ”; giacché Blanche DuBois, rispecchiava i lati più oscuri del suo vero carattere. Adesso si può concretamente affermare che siffatta donna è stata una delle poche attrici che ha dato tutta se stessa, sia al mondo teatrale, che a quello del Cinema. A parte il mio disappunto personale, espresso nei confronti del regista spagnolo Pedro Almodovar; questo detiene il singolare merito, di essere uno dei pochi registi moderni, che ha saputo a modo suo (commemorare) la pellicola in oggetto. – Esso inoltre: non si è curato troppo del parere negativo dato da molti critici contemporanei. Alcuni dei medesimi, avvolte orientati troppo patologicamente, a consacrare le immoralità consumistiche ultra moderne. Almodovar citò nel proprio film: “Tutto su mia madre” (anche) una piccola porzione di una vecchia pellicola rivolta al mondo teatrale intitolata “Eva contro Eva”. Questa fu girata nel 1950, e celava sapientemente dietro la censura americana dell’Epoca, una sublime e morbosa. “omosessualità” femminile! … In questa era presente anche la famosa attrice americana Bette Davis (1908-1989); la quale anni a dietro si era candidata anche lei nella parte di Rossella O’Hara di Via Col Vento. Tale attrice non perdonò mai a Vivien Leigh di avergli rubato la parte. La Davis in ogni caso accettò di partecipare come protagonista nel 1938, ad un film del tutto simile a questo, intitolato: “Jezebel – La Figlia del Vento”. Corrente pellicola gli procurò il suo secondo premio Oscar. Il primo lo ottenne nel film: “Paura d’Amare” nel 1935. Il fatto sorprendente fu che stranamente l’altra sua co protagonista del film Eva contro Eva di nome: “Anne Baxter”, doveva svolgere il ruolo di Blanche Dubois prima che Vivien Leigh la sostituisse nel 1951.
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 26-08-2002 16:31 |
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CENNI BIOGRAFICI “VIVIEN LEIGH”
Vivien Leigh a causa della sua sfolgorante bellezza ebbe una vita sentimentale molto movimentata. Nacque in (India) in una località turistica ai piedi del monte Everest, non molto distante da Calcutta, il giorno del 5 Novembre del 1913. Dopo la sua nascita l’anno seguente la madre diede alla luce due gemelli, i quali sfortunatamente perirono entrambi in poco tempo. -
Leigh “Astralmente” era collocata sotto il segno dello Scorpione, e i suoi hobby preferiti erano quelli della cura dei fiori, della poesia, e della pittura..
Già dalla più tenera infanzia Vivien Leigh fu educata in Inghilterra, Francia, Germania, all’interno di conventi religiosi cattolici. Tra questi anche qualche mese in Italia a San Remo nel convento del “Sacro Cuore”. Economicamente la sua famiglia era molto agiata.
Tale attrice conosceva diverse lingue, poiché viaggiava molto con il padre fin da bambina. Suo padre nacque in Inghilterra, ma le proprie origini prevalgono francesi. Di sovente si dilettava nella recitazione teatrale, e fu proprio lui trasmettergli questa passione alla figlia.
Il vero nome di questa è Vivian, Mary, Hartley. – L’appellativo di (Vivian), poiché poteva anche essere tradotto al maschile, fu quindi trasformato in Vivien.
Riguardo alla sua famiglia, il padre era un ricco agente di cambio, che nel 1910 sposò Gertrude Yackjee; donna (indio-ungherese) fervente praticante Cattolica.
<<Qui personalmente aggiungo>>: l’abnorme, martellante, “fanatismo religioso” di questa madre, sognò profondamente in maniera opposta l’educazione giovanile di Vivien Leigh.
Il padre di Vivien Leigh, dopo la crisi americana del 1929, dovette “drasticamente” ridimensionare il proprio tenore di vita famigliare, poiché le azioni finanziarie crollarono in Borsa.
L’appellativo“Leigh” non era il (cognome) dell’attrice in questione; ben sì il nome di battesimo del primo marito avvocato britannico, il quale l’attrice in questione sposò nel 1932. Da lui divorziò in pochi anni di matrimonio. Tramite siffatta unione coniugale nacque il 10 Ottobre del 1933 la loro unica figlia; il cui nome e Suzanne Holman. Tale figlia si dedicò con scarso successo anche lei alla recitazione teatrale. Essa da ragazza frequentò la stessa scuola teatrale della R.A.D.A. (Royal Academy of Dramatic Art) a Londra che frequentò sua madre. Lei evidentemente però nei confronti di questa, era più tendente verso: concreti, duraturi, valori (famigliari), che la portò ad avere tre figli senza mai divorziare. Successivamente Vivien Leigh nel 1940 sposò l’attore Laurence Oliver di tendenza omosessuale. Poi nel ‘60 è stato il turno dell’attore Jack Merivalle, che conobbe molti anni a dietro, e rimase suo convivente fino alla fine della medesima.
Venerdì 7 Luglio del 1967. A soli 54 anni si spense tragicamente nel suo appartamento di Londra la celebre vita di questa famosa attrice inglese. La causa di ciò fu prodotta da una grave emorragia polmonare, peggiorata dall’alcolismo; anche se qualcuno all’Epoca ipotizzò la tesi del suicidio! – Io Personalmente la trovo poco probabile.
Le sue “Ceneri” furono sparse in un piccolo lago londinese. - Questo è stato l’ultimo desiderio terreno di Vivien Leigh. - Quella stessa notte una mitica Stella scomparve dietro l’orizzonte. Poi la sera seguente riapparve in cielo nel suo splendore. Durante la propria vita, alcuni cuori, e menti umane (sensibili), la rimembrano tuttora con affetto! …
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 14-10-2002 11:19 |
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CENNI BIOGRAFICI “VIVIEN LEIGH”
Vivien Leigh, a causa della sua sfolgorante bellezza ebbe una vita sentimentale molto movimentata. Nacque in (India), in una sperduta località turistica, ai piedi del monte Everest, non molto distante da Calcutta; il giorno del 5 Novembre del 1913. Dopo la sua nascita l’anno seguente la madre diede alla luce due gemelli, i quali sfortunatamente in poco tempo perirono entrambi, ed essa: non diede più figli. – Vivien Leigh “Astralmente” era collocata sotto il segno dello Scorpione, e i suoi hobby preferiti erano quelli della cura dei fiori, della poesia.
Già dalla più tenera infanzia fu educata in Inghilterra, Francia, Germania, all’interno di conventi religiosi cattolici. Tra questi anche qualche mese in Italia a San Remo nel convento del “Sacro Cuore”. Economicamente la sua famiglia era molto agiata.
Tale attrice conosceva diverse lingue, poiché viaggiava molto con il padre fin da bambina. Suo padre, Ernest Hartley, d’origine francese si dilettava nella recitazione teatrale, e fu proprio lui trasmettergli questa passione alla figlia. Era un ricco agente di cambio il quale nel 1910 sposò Gertrude Yackjee; donna (indio-ungherese) fervente praticante Cattolica.
Il vero nome di sua figlia è Vivian, Mary, Hartley. – L’appellativo di (Vivian), poiché poteva anche essere tradotto al maschile, fu quindi trasformato in Vivien.
<<Qui personalmente aggiungo>>: l’abnorme, martellante, “fanatismo religioso” di sua madre, sognò profondamente in maniera opposta l’educazione giovanile di Vivien Leigh.
Dopo la crisi americana del 1929, il padre dovette “drasticamente” ridimensionare il proprio tenore di vita famigliare, poiché le azioni finanziarie in suo possesso crollarono in Borsa.
Evidentemente, come si può notare: l’appellativo“Leigh” non era il (cognome) dell’attrice in questione, ben sì il nome di battesimo del primo marito avvocato britannico, il quale l’attrice in questione sposò nel 1932. Da lui divorziò in pochi anni di matrimonio. Tramite siffatta unione coniugale nacque il 10 Ottobre del 1933 la loro unica figlia il cui nome e Suzanne (Holman). Tale figlia si dedicò con scarso successo anche lei alla recitazione teatrale. Essa da ragazza frequentò la stessa scuola teatrale della R.A.D.A. (Royal Academy of Dramatic Art) a Londra che frequentò sua madre. Lei evidentemente però nei confronti di questa, era più tendente verso: concreti, duraturi, valori (famigliari), che la portò ad avere tre figli senza mai divorziare. Successivamente Vivien Leigh nel 1940 sposò l’attore Laurence Oliver; di tendenza omosessuale. Poi nel ‘60 è stato il turno dell’attore Jack Merivalle, che conobbe molti anni a dietro, e rimase suo convivente fino alla fine della medesima.
Venerdì 7 Luglio del 1967. A soli 54 anni si spense tragicamente nel suo appartamento di Londra la celebre vita di questa famosa attrice inglese. La causa di ciò fu prodotta da una grave emorragia polmonare, peggiorata dall’alcolismo; anche se qualcuno all’Epoca ipotizzò la tesi del suicidio! –Personalmente la trovo poco probabile.
Le sue “Ceneri” furono sparse in un piccolo lago londinese. - Questo è stato l’ultimo desiderio terreno di Vivien Leigh.
Quella stessa notte una mitica Stella scomparve dietro l’orizzonte. Poi la sera seguente riapparve in cielo nel suo splendore. Cuori e menti umane artisticamente (sensibili), a trentacinque anni dalla sua scomparsa, la rimembrano tuttora con affetto!
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 14-10-2002 13:36 |
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Possibile che sono solo io ad occuparmi di Vivien Leigh in questo forum. Attualmente ho più di 200 sue foto scaricate dal pc
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 14-10-2002 16:52 |
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non è per dire,ma tu proponi un brodino di cose ripetute bene bene,ma non fai mai ben capire di che cavolo vuoi parlare.di vivien,dei suoi amori,della sua famiglia...
magari un attimino di maggior stringatezza aiuterebbe più risposte
ciao |
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 15-10-2002 12:35 |
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Quello che voglio esprimere lo trovo più che chiaro forse dovresti leggere più attentamente Poi in quanto alle cose qui mostrate non le ritengo affato un brodino
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 15-10-2002 13:37 |
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come vuoi,non è un brodino,solo un puntiglioso curriculum vitae che sarebbe adatto come soggetto a un impersonale biopici hollywoodiano.
detto questo,e avendi di nuovo riletto,continuo a non capire di che vuoi parlare,dela triste vita di questa attrice e di tutte le sue disgrazie stile judi garland?
ciao
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 15-10-2002 14:38 |
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Voglio semplicemente rendere noto nel forum il calvario esistenziale di quest'attrice che ha dato tutta sestessa al mondo del cinema e quello del teatro.
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 15-10-2002 14:40 |
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Conosco anche a fondo la vita di Judy Garland
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 15-10-2002 14:54 |
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In ogni caso non puoi paragonare Vivien Leigh a Judy Garland. Sia professionalmente che caratterialmente, erano molto diverse
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 15-10-2002 15:37 |
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quote: In data 2002-10-15 13:37, badlands scrive:
come vuoi,non è un brodino,solo un puntiglioso curriculum vitae che sarebbe adatto come soggetto a un impersonale biopici hollywoodiano.
detto questo,e avendi di nuovo riletto,continuo a non capire di che vuoi parlare,dela triste vita di questa attrice e di tutte le sue disgrazie stile judi garland?
ciao
| UN intervento simile mi suona un attimino indelicato,soprattutto perchè ognuno può parlare di ciò che vuole.
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 15-10-2002 15:49 |
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forse son stao maleducato e me ne scuso.
quello che cerco di dire,è che non è semplice rispondere a una cosa così tanto lunga e che,mi sembra,si risolva già in se,visto quanto è esauriente,quindi magari uno non saprebbe che dire,anche perchè non è notissima vivien da noi.questo per cercare di dare un motivo all'assenza di repliche alla tua lettera.
poi per quel che riguarda il carattere di judi e vivien non saprei,non ho avuto il piacere di conoscerle
e scusa ancora davvero,non volevo offendere o altro,era solo una mia impressione,come lo era la tua
e comunque,volente o nolente,bene o male sta avendo un seguito la tua lettera!
ciao!
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