seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 26-10-2003 16:54 |
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La cosa è piuttosto banale a conti fatti....
La tesi esistenziale di Durrenmatt(siamo governati dal Caso)si esemplifica prontamente nel finale de "La Promessa".
Dopo che abbiamo lasciato Matthai in attesa,l'attenzione si sposta su una donna,morente,che racconta in 20 meravigliose pagine,la vita del figlio,tragicvamente interrotta da un incidente d'auto.Racconta della stranezze del figlio,della sua stravaganza e soprattutto narra che una sera,quasi addormentatasi,aveva udito il figlio di ritorno da una commissione e incuriosita,l'aveva scorto mentre puliva alcuni vestiti(che alla donna pareva fossero sporchi di sangue)nel lavello.La memoria è labile(l'ho letto più di due anni fa)ma assicuro che leggere quelle pagine costringe ad indinarsi virtualkmente alla maestria sublime di quest'autore.
Penn che fa di tutto ciò?Ovviamente non poteva(non avrebbe avuto alcun senso nella lettura globale che fa dell'opera)riportare visivamente questo "racconto ad incastro" e si limita a stuzzicare l'intuizione dello spettatore.
Un incendio,un incidente,una faccia carbonizzata e noi poliziotti-spettatori che negligentemente passiamo oltre.
O forse no...
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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