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Autore Shutter Island
Hooligan

Reg.: 24 Feb 2008
Messaggi: 132
Da: Roma (RM)
Inviato: 11-03-2010 11:28  
Il finale di shutter island è, a mio avviso, uno dei finali migliori negli ultimi dieci anni di cinema.
Tuttavia mi lascia alquanto perplesso. Probabilmente è una particolare scelta registica, quella di non creare una verità assoluta e , di conseguenza, un finale assoluto.

Di Caprio è realmente un agente federale, sano di mente,ma incastrato dai medici dell'isola, che facevano esperimenti sui pazienti, per impedire che lui tornasse sulla terraferma e raccontasse tutto???

Oppure Di Caprio è un malato di mente, che vive sull'isola già da due anni, e che è rimasto scioccato dall'agghiaccante storia della moglie, tanto da impazzire??? Tutta la vicenda, in questo caso, diventerebbe una messa in scena, da parte dei medici, per tentare di farlo guarire...

Mi sembra molto strano che non sia già stato aperto un topic del genere su questo film


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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 12-03-2010 10:43  
per me e' un finale tutt'altro che ambiguo. L'opzione giusta e' la seconda.
_________________
La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 18-03-2010 11:05  
quote:
In data 2010-03-12 10:43, vietcong scrive:
per me e' un finale tutt'altro che ambiguo. L'opzione giusta e' la seconda.



sono d'accordo.
ho già avuto questa conversazione dal vivo con diversa gente, ma non riesco proprio a capire come si possa essere indecisi tra le due opzioni.
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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DonVito
ex "quentin83"

Reg.: 14 Gen 2004
Messaggi: 11488
Da: torino (TO)
Inviato: 18-03-2010 11:13  
questa conversazione non l'hai avuta con me alo, ma qualora l'avessi avuta, avresti sentito le stesse tue parole

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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 19-03-2010 21:41  
quote:
In data 2010-03-18 11:05, 83Alo83 scrive:
quote:
In data 2010-03-12 10:43, vietcong scrive:
per me e' un finale tutt'altro che ambiguo. L'opzione giusta e' la seconda.



sono d'accordo.
ho già avuto questa conversazione dal vivo con diversa gente, ma non riesco proprio a capire come si possa essere indecisi tra le due opzioni.




perchè si desidera l'ambiguità. La soluzione proposta squalifica il nostro eroe, e questo è inaccettabile. Per questo la spiegazione finale è così lunga, dobbiamo fare lo stesso doloroso, inaccettabile, percorso del protagonista. E' una delle ragioni per cui il film mi ha convinto, si prende davvero una grossa responsabilità nel proporre un finale così, quando tutto sommato l'ambiguità è una scelta più affascinante e a volte più comoda.

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 19-03-2010 23:19  
quote:
In data 2010-03-19 21:41, vietcong scrive:
La soluzione proposta squalifica il nostro eroe, e questo è inaccettabile.



la tua spiegazione è affascinante, ma questo non è del tutto vero...
senza dubbio il fatto che lui sia realmente un assassino lo squalifica.
ma il vero finale è la frase ad effetto "meglio morire da..., piuttosto che vivere da...", e gli restituisce la dignità che lo spettatore si auspica, e speranzoso attende.
è quella frase che lascia spazio ad una ambiguità (è ancora pazzo? oppure no?), ma non lascia spazio a dubbi: di caprio è, di fondo, "retto".
lascia intendere che per certi versi è rinsavito, ma "abbraccia" volontariamente una fine orribile, perchè incapace di tollerare la sofferenza connessa alle sue azioni empie (ammesso che possano realmente definirsi così).



[ Questo messaggio è stato modificato da: 83Alo83 il 19-03-2010 alle 23:31 ]

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 20-03-2010 12:23  
anche secondo me è un finale bellissimo,a distanza di giorni mi piace sempre più.chiaramente è lui il pazzo,altrimenti tra le altre cose non avrebbe senso la scena dell'omicidio della moglie.semmai,un minimo dubbio ho sulla sua sorte.immagino che quando lo portan via sottobraccio,la sua fine è la lobotomia,giusto?
ciao!

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 20-03-2010 13:19  
anche secondo me non c'è ambiguità, ma avevo talmente tanta voglia che finisse al più presto che figuriamoci se mi andavo a creare pure dubbi sul finale.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 23-03-2010 10:33  
La fine di Di Caprio è la lobotomia che si riserva ai pazzi recidivi.
Il finale è assolutamente chiaro.
Il dialogo finale tra lui e il suo "collega dell'FBI" (in realtà il suo psichiatra) conferma l'impossibilità del protagonista di voler accettare il suo dramma: egli finge ancora, parlando col compagno, di essere in missione federale.
C'è quindi un' inquadratura verso il direttore sanitario ,che fa un cenno. Arrivano gli inservienti con gli strumenti necessari , avvolti in un telo bianco.
Il film si chiude con l'immagine del faro, luogo dove avvengono le lobotomie.
Di Caprio stesso conferma che è meglio morire così piuttosto che continuare a vivere con la consapevolezza di essere un mostro. Probabilmente non cerca nemmeno più di ingannarsi e sceglie consciamente o non, il suo destino.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 23-03-2010 alle 10:35 ]

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 23-03-2010 18:03  
quote:
In data 2010-03-19 21:41, vietcong scrive:
perchè si desidera l'ambiguità. La soluzione proposta squalifica il nostro eroe, e questo è inaccettabile. Per questo la spiegazione finale è così lunga, dobbiamo fare lo stesso doloroso, inaccettabile, percorso del protagonista. E' una delle ragioni per cui il film mi ha convinto, si prende davvero una grossa responsabilità nel proporre un finale così, quando tutto sommato l'ambiguità è una scelta più affascinante e a volte più comoda.



Interessante questa tua visione. Cmq anche per me lui non è affatto un detective ma solo un paziente della clinica. Solo che ho qualche dubbio su come i medici abbiano potuto "ricostruire" la scena iniziale, quando lui e il suo "collega" arrivano in barca fino all'isola.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-03-2010 22:05  
Maccome Chen... Quella, chiaramente, fa già parte dell'allucinazione del protagonista, probabilmente nata sulla base del vero viaggio percorso per arrivare a Shutter Island accompagnato dal suo psichiata.
Lo stato allucinatorio, secondo me, è ben reso dalla regia, o davvero non hai notato nulla di bizzarro in quella scena iniziale...?

Per il resto. In realtà la terapia ha funzionato perfettamente, Di Caprio, a fine film, è rinsavito. Non ha "resettato" come in tutti gli altri tentativi di recupero. Ora capisce, è lucido, ricorda tutto, ma quella lucidità gli è nemica, poichè riconosce anche di essere un "mostro", un assassino. Come suggerisce lo psichiatra nel faro, i malati stanno bene nella loro allucinazione, riescono a vivere perchè non provano senso di colpa. Per lui è lo stesso. Al momento della resa dei conti, quando finalmente conosce la verità ed è in grado di testare il senso di colpa, non ce la fa. Non può vivere da mostro. Donde la frase: "meglio vivere da mostri o morire da uomini per bene?".
Non credo ci sia ambiguità.

Ps: Quilty ti voglio bene, ma anche questa volta hai toppato.
Il faro non è il luogo in cui effettuano le lobotomie (ma ti pare? E completamente vuoto!), quell'idea fa parte dell'allucinazione del protagonista, delle menzogne che gli hanno raccontato le sue allucinazioni. In realtà il faro è utilizzato come una sorta di studio privato dallo psichiatra.
L'ultima inquadratura indica proprio ciò di cui parlava Alo. Il faro è il simbolo della retta via, quella, alla fine, scelta da di Caprio. Ed è per questo che l'ultima scena è girata lì. Ancora, come sosteneva Viet, poercorriamo lo stesso cammino del protagonista, fino alla fine, e il faro è l'emblema che, finalmente, dopo tanto vagare (all'inizio il mare, la nausea e la nebbia rappresentano i simboli del disorientamento totale --> Chenoa) siamo giunti a destinazione.

Ciao e grazie.

[ Questo messaggio è stato modificato da: marienbad il 23-03-2010 alle 22:19 ]

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 24-03-2010 00:24  
quote:
In data 2010-03-23 22:05, Marienbad scrive:
Maccome Chen... Quella, chiaramente, fa già parte dell'allucinazione del protagonista,


non sono convinto di questo, per me è semplicemente parte del role-playing inscenato dai dottori...
l'inizio della messa in scena, la prima parte della recita...
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 24-03-2010 00:24  
oh, ma non ho più il link del tuo blog, voglio vedere cosa ne pensi nel dettaglio...
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 24-03-2010 00:25  
quote:
In data 2010-03-23 22:05, Marienbad scrive:
Maccome Chen... Quella, chiaramente, fa già parte dell'allucinazione del protagonista, probabilmente nata sulla base del vero viaggio percorso per arrivare a Shutter Island accompagnato dal suo psichiata.
Lo stato allucinatorio, secondo me, è ben reso dalla regia, o davvero non hai notato nulla di bizzarro in quella scena iniziale...?



In effetti sì, ma già alla scena successiva me n'ero dimenticata perché assorbita da altro. Cmq ora tutto torna. Grazie!

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 24-03-2010 00:27  
quote:
In data 2010-03-24 00:24, 83Alo83 scrive:
quote:
In data 2010-03-23 22:05, Marienbad scrive:
Maccome Chen... Quella, chiaramente, fa già parte dell'allucinazione del protagonista,


non sono convinto di questo, per me è semplicemente parte del role-playing inscenato dai dottori...
l'inizio della messa in scena, la prima parte della recita...


No secondo me Marien c'ha azzeccato in pieno, non avrebbe senso una ricostruzione simile e sarebbe troppo macchinosa da attuare (oltre che potenzialmente pericolosa). Inoltre è vero ciò che Marien ha ricordato della regia e dell'atmosfera di quella scena, è come artefatta, gli attori sembrano muoversi in uno sfondo di plastica... è un'allucinazione.

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