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Autore Quizs
JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 25-05-2006 15:53  
Vabbè, lo scrivo, anche perchè la differenza me la scordo sempre.
Parallelo è quello che intreccia due o più motivi senza che tra vi essi vi siano rapporti temporali o spaziali, ma semmai per far emergere analogie, simmetrie o contraddizioni che abbiano un valore simbolico. E' il caso classico di Intolerance di Griffith, in cui vengono alternate sullo schermo vicende diverse che concorrono a formare il "messaggio" del film.
Il montaggio alternato è, per farla breve, quello tipico delle sequenze di inseguimento, con alternanza tra inseguitore e inseguito (ma credo si possa estendere questo concetto anche ad intere macrosequenze o anche nell'analisi della costruzione narrativa di interi film), "quando vengono presentate alternativamente diverse serie di avvenimenti, in modo che all'interno di ognuna di esse vi siano rapporti temporali di consecuzione, mentre tra le diverse serie si stabilisca un rapporto di simultaneità".

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 25-05-2006 16:03  
quote:
In data 2006-05-25 15:53, JerichoOne scrive:
E' il caso classico di Intolerance di Griffith,


mm... si può dire quindi che il montaggio parallelo è un'estensione di quello alternato?
perché credevo che Intolerance fosse il tentativo di estendere il montaggio alternato ad eventi distanti non solo nello spazio, ma anche nel tempo.

e a questo punto mi chiedo anche: il montaggio concettuale di Ejzenstein (che pure adorava Griffith come un dio ma gli contestava l'uso dell'alternanza (del montaggio) per puro scopo diegetico) non è a sua volta un'estensione del montaggio parallelo?
sempre un'accumulazione di immagini (slegate nel tempo e nello spazio), non più additiva ma moltiplicativa (il risultato non è più la somma delle immagini ma un concetto astratto, al limite un'ideologia intera, esprimibile solo attraverso il montaggio)?

mi sa che mi sono risposto da solo.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 25-05-2006 21:44  
quote:
In data 2006-05-25 16:03, sandrix81 scrive:

e a questo punto mi chiedo anche: il montaggio concettuale di Ejzenstein (che pure adorava Griffith come un dio ma gli contestava l'uso dell'alternanza (del montaggio) per puro scopo diegetico) non è a sua volta un'estensione del montaggio parallelo?
sempre un'accumulazione di immagini (slegate nel tempo e nello spazio), non più additiva ma moltiplicativa (il risultato non è più la somma delle immagini ma un concetto astratto, al limite un'ideologia intera, esprimibile solo attraverso il montaggio)?


ma in Ejzenstein si tratta di un discorso che rigurada il rapporto tre le inquadrature, che non hanno una funzione pressochè esclusivamente narrativa come in Griffith, anzi la produzione di concetti tramite il montaggio è la funzione prevalente... In Griffith forzatamente il significato simbolico può essere solo il risultato di un astrazione che parta dalla narrazione. Almeno credo...

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 25-05-2006 23:30  
sì appunto.
che il cinema di Ejzenstein parta da quello di Griffith non ci sono dubbi, egli stesso diceva "Griffith per me è dio padre. egli ha tutto creato e tutto inventato, per quanto mi riguarda gli devo tutto".
epperò parte prendendone le distanze, proprio perché al gruppo dei sovietici non poteva bastare che il montaggio avesse scopo meramente diegetico.
il montaggio concettuale, o delle attrazioni, nasce elevando il montaggio da strumento narrativo a processo intellettuale ed ideologico.


quindi credo che siamo d'accordo. del resto sarebbe preoccupante il contrario.

scusate la divagazione.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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