Figli |
Vorrei avere senz'altro dei figli |
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27.3% |
Vorrei averne ma la cosa un pò mi spaventa |
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4.5% |
Se vengono,vengono e pace... |
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1 |
4.5% |
Sono indeciso se volerli o no |
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9.1% |
Con il tempo senz'altro adesso proprio no |
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31.8% |
Non voglio averne affatto |
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22.7% |
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Autore |
Figli |
Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 04-10-2007 19:51 |
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E' una parte importante della vita, e ovviamente è giusto e naturale averne, se non ci sono motivi di salute o grossi ostacoli economici. Certo è anche un qualcosa che comporta importanti responsabilità, e postporre quel momento di completamento del senso della vita, se non ci si ritiene ancora pronti, non penso sia una cosa sempre e comunque da biasimare.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Valparaiso il 04-10-2007 alle 19:53 ] |
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mulaky
 Reg.: 09 Lug 2002 Messaggi: 32104 Da: Catania (CT)
| Inviato: 04-10-2007 20:42 |
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quote: In data 2007-10-04 15:45, AlZayd scrive:
quote: In data 2007-09-30 08:19, mulaky scrive:
io adoro i bambini, li adoro tutti anche se sono nella fase del "e perchè?".
però ho una paura fottuta di non essere all'altezza dei miei genitori perché per me sono il modello perfetto di mamma e papà. insomma fare figli e crescerli, soprattutto, non è roba da poco e gli errori non dovrebbero esserci (vedi la nuova generazione...). io non sono sicura, anzi, sono sicura di non essere all'altezza per tale compito ecco perché, molto probabilmente, non farò figli. ho il terrore che possano crescere male, come i ragazzini che incontro per strada che rappresentano il massimo del fallimento di un genitore.
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Questo post, che trovo inquietante, non meno di altri qui presenti, mi suggerisce alcune considerazioni, di carattere generale, non solo nello specifico caso, e lungi da me ogni intento meramente polemico.
Strano come, pur avendo quale solido e perfetto punto di riferimento i propri genitori, cosa che lascerebbe presuppore una maturità psichica, affettiva ed esisteziale equilibrata, si arrivi a coltivare certe paure ed ansie. Qualcosa non mi quadra.
Nell'autostima e nell'amore per se stessi, l'amore per gli altri e per la libertà, quindi anche per la progenie; nel desiderio naturale, oltre che nella spinta antropologica, biologica e culturale, questa imprescindibile dimensione dello spirito che è la procreazione. Non sono i figli che ci legano, bensì i nostri stessi lacci che, "inascoltata", un creatura in divenire, cerca invece di spezzare! Ma siamo sordi alla voce del sentimento; prestiamo maggiormente orecchio al canto della sirena "consumismo".
Forse è la disistima e lo scarso amore per noi stessi che crea il vuoto pneumatico, dove ci sentiamo prigionieri di una società foriera di valori disumanizzanti.
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ti rispondo perchè, credo, che forse non si sia capita la mia paura. non è certo una questione di egoismo, nè di amarsi poco... almeno per come la vedo io.
la risposta è questa: io conosco i miei limiti, so di essere molto apprensiva (lo vedo col mio gatto) e so che alla fine bastano due occhi dolci (una strusciatina del mio gatto!) per vanificare una punizione. anche facendo riferimento al modello dei miei inevitabilmente aggiungerei queste due cose perchè sono fatta così. magari in un prossimo futuro riuscirò a cambiare sotto questo aspetto, ma al momento è così e non posso non prendere atto del mio modo di essere. ci posso solo lavorare su ed è quello che comunque faccio facendo "pratica" coi cuginetti!
francamente di poter fallire come genitore mi importerebbe solo nella misura del danno provocato nella "crescita psichica" del figlio, certamente non per me. mi spiego: posso anche fare qualcosa di sbagliato, e fin qui alla fine è "prassi" di tutti i genitori, eppure ci sono sbagli e sbagli. ci sono sbagli, inutile negarlo, che i figli risentono troppo e che causano loro dei danni forse pure irreparabili.
certamente bisogna aggiungere, a tutto questo, che l'orologio biologico per me non batte e che, comunque, mancano tutta una serie di presupposti per voler un figlio, tra cui un rapporto affettivo stabile (sono contraria a crescere un figlio da sola, senza magari avvertire il padre, o ricorrendo all'inseminazione artificiale per la smania di avere un figlio) e quello economico (non sono economicamente indipendente).
_________________ What you fear in the night in the day comes to call anyway
Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in
(A.D.) |
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AnnieHall
 Reg.: 04 Nov 2005 Messaggi: 2375 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 05-10-2007 00:43 |
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quote: In data 2007-10-04 17:48, AlZayd scrive:
Non condivido, anche se le rispetto, le ragioni addotte da Anne Hall, per il solo fatto che un figlio a mio avviso non limita la libertà (di fare cosa?), ma da' un senso alla libertà. Che poi il procreare non sia un dovere, d'accordissimo, ma questa sacrosanta libertà di decidere se si voglia procreare o meno, dovrebbe tener conto di fattori meno "edonistici" e sovrastrutturali.
Ciò premesso, ognuno poi è libero di fare come meglio crede, ma senza troppi complessi e scuse, analisi, che sanno tanto di alibi.
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Ho detto che un figlio limita la libertà, nel senso che ti sconvolge la vita (non da intendere in senso drammatico..), ti porta tanti impegni, e impegni molto seri. Ora, per molte persone avere un figlio è una gioia talmente grande che non ne sentono il peso, o lo sentono ma stanno bene così. Ma non è così per tutti, non c'è una legge universale che stabilisce che la realizzazione dell'essere umano sta nell'avere figli, ognuno ha i suoi diversi obiettivi. E diverse esigenze.
Io poi sono straconvinta che prima di mettere al mondo una creatura ci si debba fare un bell'esamino di coscienza, e tutte le autoanalisi del caso, in modo che si sia davvero convinti di volerlo, e non per egoisimo, anzi per il bene del figlio!
Il fattore edonistico non lo sottovaluterei.
Infine, "alibi" per cosa? Dobbiamo forse render conto a qualcuno? |
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SamTheLion
 Reg.: 18 Set 2007 Messaggi: 899 Da: anarene (es)
| Inviato: 05-10-2007 00:54 |
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se ne deduce che siete egoisti sia voi che volete figliare, sia voialtri che non volete figliare
vergognatevi tutti
_________________ I miss you more than Michael Bay missed the mark when he made Pearl Harbor
I need you like Ben Affleck needs acting school, he was terrible in that film
And now, now you've gone away and all I'm trying to say is Pearl Harbor sucked and I miss you |
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Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 05-10-2007 01:12 |
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[quote]In data 2007-10-05 00:43, AnnieHall scrive:
quote: In data 2007-10-04 17:48, AlZayd scrive:
Ma non è così per tutti, non c'è una legge universale che stabilisce che la realizzazione dell'essere umano sta nell'avere figli, ognuno ha i suoi diversi obiettivi. E diverse esigenze.
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Beh, non penso che la realizzazione stia lì, sta in tante cose, tra cui, se non altro proprio per un discorso biologico, c'è anche quella. Diciamo che è un arricchimento... |
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Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 05-10-2007 01:14 |
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Ops... vabbè, lascio così, è più divertente... |
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joeblack
 Reg.: 23 Set 2004 Messaggi: 12354 Da: Roma (RM)
| Inviato: 05-10-2007 09:21 |
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quote: In data 2007-10-04 17:22, SamTheLion scrive:
certo che joeblack aulico è ancora più ridicolo di joeblack marpione
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tu invece anche come utente normale sei sempre cogl... mmmm... stupidino... |
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thetourist
 Reg.: 01 Mag 2007 Messaggi: 7007 Da: estero (es)
| Inviato: 05-10-2007 10:32 |
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ho due figli
sono sempre stata poco responsabile, non avevo avuto mai nemmeno un animaletto, e i tamagotchi mi schiattavano tra le mani...
un figlio ti cambia la vita, se sei una persona equilibrata, responsabile e matura.
te la sconvolge se sei come me.
in meglio.
cambia il tuo modo di vivere: niente più alzate tardi la mattina, niente più uscite tutti i sabati e i venerdi sera, le tue priorità diventano secondarie...
diventi più equilibrata, smetti pure di fumare, costruisci un rapporto migliore con i tuoi genitori...
educarlo, farlo diventare una persona equilibrata e giusta e che abbia rispetto degli altri e di se stesso è l'impresa più ardua che ti sia mai capitata, lo fai con impegno, leggi libri a riguardo, chiedi consiglio ai parenti...
devi metterci tutta te stessa e se ti sei impegnata bene, alla fine i risultati li vedi.
io avevo una fottutissima paura di avere figli, e volevo rimandare la cosa al più tardi possibile.
ora mi chiedo come ho fatto a stare tutto quel tempo a cazzeggiare, alla ricerca di chissa che cosa, quando tutto cio che volevo (e che però non sapevo di volere) era starmene sdraiata sul letto a giocare con due bambini pestiferi che odorano di confettini e di cioccolata (e pure un po' di cacca...) e che hanno le guanciotte che prenderesti a morsi....
con questa mia riflessione non pretendo di insegnare niente a nessuno.
penso che ognuno faccia le sue scelte in base alla propria vita, e ci vuole coraggio anche a scegliere di non avere figli, secondo me.
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AtIpIcA
 Reg.: 04 Gen 2007 Messaggi: 4177 Da: Milano (MI)
| Inviato: 05-10-2007 12:14 |
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le mie sorelle sono diventate delle persone migliori da quando hanno avuto dei figli. penso di voler cambiare in meglio anch'io in questo senso.
non voglio giudicare chi decide di fare scelte diverse, di privilegiare il proprio lavoro o di mettere altri fattori altrettanto soddisfacienti per la propria vita e che servano magari anche agli altri...
però, verdere una persona che ha superato i 30 anni e che non vuole mettere su famiglia perchè ha paura di perdere libertà nel senso che non può uscire, bere e fumare (anche droghe) quanto vuole, stare in piedi fino a notte fonda e dormire tutte le mattinate dei weekend.. mi fa solo tristezza. e ne conosco parecchia di gente così..
a cosa serve vivere se le proprie azioni non portano alcuna conseguenza rilevante nel mondo circostante?
bisogna avere uno scopo nella vita... e fare un figlio è un segno tangibile che resterà anche dopo di noi.
forse è la soddisfazione + "banale" e alla portata di tutti che si possa raggiungere.. ma è una soddisfazione.
_________________ You have brains in your head.
You have feet in your shoes
You can steer yourself
any direction you choose. |
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anthares
 Reg.: 21 Set 2004 Messaggi: 14230 Da: Trento (TN)
| Inviato: 05-10-2007 12:49 |
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io credo che se una coppia decide non avere figli.. qualunque sia il motivo.. è una scelta che va rispettata.. non sta scritto da nessuna parte che per amarsi si deve procreare per forza.
io sono stata allevata da una nonna perchè mio padre era sempre in caserma e mia mamma sempre a lavorare e quando non lavorava aveva mille cose da fare..con loro ho poca confidenza.. poca sintonia.. poco di tutto.
a mia volta esco di casa alle 8 e rientro alle 19 se va bene e qualche volta anche più tardi..al mio lavoro non ci voglio rinunciare perchè lavorare su e con persone è bellissimo.. ti da grandi rogne ma anche grandi soddisfazioni quando riesci a centrare l'obiettivo.. però gli orari te li scordi.
perchè dovrei rinunciarci? non potrei mai fare la casalinga.. mai.
e perchè dovrei mettere al mondo figli per darli da crescere ad altri?
per poter dire.. non sono egoista e ho fatto un figlio? ma davvero non è egoismo questo?
ho colleghe i cui figli vengono gestiti come pacchetti.. durante la settimana sono i nonni che li portano ovunque.. al sabato anche perchè ci sono le pulizie di casa da fare.. al lunedì vengono in ufficio stressate perchè non sono abituate a gestirli e la domenica diventa un incubo.
certo se una è a casa e le piace starci..o ha un lavoro con orari decenti.. allora avere bambini è un completamento naturale della coppia.. se la coppia funziona.
altrimenti sono cazzi.. si comincia a litigare pure per i bambini.
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AtIpIcA
 Reg.: 04 Gen 2007 Messaggi: 4177 Da: Milano (MI)
| Inviato: 05-10-2007 13:10 |
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ma infatti è una scelta personale mettere la carriera davanti e ovviamente chiunque è libero di farlo.
ho fatto la babysitter per molti anni e ho ben presente cosa significa quando i genitori lavorano e non ci sono mai e le conseguenze che ne derivano.
però.. penso che anche quei bambini, con le mancanze che avranno sentito e difetti che avranno maturato, saranno grati ai propri genitori per avergli dato la possibilità di vivere.
certo.. non si sa mai come vanno le cose, magari tiriamo su dei delinquenti o dei buoni a nulla... ma se la qualità del tempo che offriamo ai nostri figli è elevata, non importerà quanto tempo effettivamente ci avremo passato insieme, saranno cmq delle persone cresciute con i nostri principi, nel bene o nel male.
certo, il mio bicchiere è prevalentemente mezzo pieno.. ma col pessimismo non si va da nessuna parte.
_________________ You have brains in your head.
You have feet in your shoes
You can steer yourself
any direction you choose. |
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anthares
 Reg.: 21 Set 2004 Messaggi: 14230 Da: Trento (TN)
| Inviato: 05-10-2007 13:27 |
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quote: In data 2007-10-05 13:10, AtIpIcA scrive:
certo, il mio bicchiere è prevalentemente mezzo pieno.. ma col pessimismo non si va da nessuna parte.
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vabbene vabbene.. pure io sono ottimista di indole.
vorrà dire che mi farò dodici figli e li piazzo tutti alle baby sitter.
.. tu sei libera?
_________________ ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti. |
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AtIpIcA
 Reg.: 04 Gen 2007 Messaggi: 4177 Da: Milano (MI)
| Inviato: 05-10-2007 13:34 |
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dipende da quanto mi paghi..
con l'esperienza che ho maturato posso menarmela di brutto!!
cmq un paio di anni fa ho giurato a me stessa che i prossimi bambini che avrei tenuto sarebbero stati miei...
_________________
SPIDER PORK!!!
[ Questo messaggio è stato modificato da: AtIpIcA il 05-10-2007 alle 13:37 ] |
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joeblack
 Reg.: 23 Set 2004 Messaggi: 12354 Da: Roma (RM)
| Inviato: 05-10-2007 13:56 |
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quote: In data 2007-10-05 12:49, anthares scrive:
io credo che se una coppia decide non avere figli.. qualunque sia il motivo.. è una scelta che va rispettata.. non sta scritto da nessuna parte che per amarsi si deve procreare per forza.
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ma indubbiamente è una scelta che va rispettata, ci mancherebbe altro, quello che non condivido sono le motivazioni che spesso si adducono per giustificare tale scelta, perchè se si dicesse tranquillamente 'non voglio aver figli perchè ho altro a cui pensare' nessuno avrebbe nulla da ridire credo, ognuno appunto è libero di fare quello che crede.
Tu per esempio parli del lavoro.. beh, se tutti facessero il tuo ragionamento allora fra qualche anno il mondo sarebbe fatto solo di adulti perchè mi sembra ovvio che se entrambi i genitori lavorano dovranno pur trovare qualcuno a cui affidare il bambino... ma questo non è certo un danno per il bambino se fatto con criterio. Tra l'altro per il primo anno di vita c'è la possibilità di usufruire della facoltativa e di altre 'agevolazioni' che seppur non coprono l'intero arco della giornata possono cmq bastare a garantire al bambino una presenza più o meno assidua dei genitori...
e per gli anni successivi c'è il nido e l'asilo che cmq non è dannoso per la crescita del bambino... e se quelle ore che rimangono per concludere la giornata il bambino le vive serenamente con i suoi genitori (perchè come diceva giustamente atipica è la qualità del tempo trascorso con loro che conta) .. beh non credo che questo possa causare chissà quale grosso trauma per la sua crescita.
Certo, bisogna volerlo, servono rinunce e sacrifici, ma questo non significa rinunciare al proprio lavoro, significa forse rinunciare ad uno stipendio più alto, ad una carriera più rapida, alle gratificazioni del capo... questo sì..
senza contare il fatto che tu sei dipendente della pubblica amministrazione e almeno da questo punto di vista puoi star sicura che nessuno ti manderà via perchè hai un figlio, nel privato già è diversa la situazione.
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anthares
 Reg.: 21 Set 2004 Messaggi: 14230 Da: Trento (TN)
| Inviato: 05-10-2007 14:24 |
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quote: In data 2007-10-05 13:56, joeblack scrive:
Tu per esempio parli del lavoro..
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veramente io ho scritto questo prima di parlare anche di lavoro
quote: In data 2007-10-04 16:54, anthares scrive:
mah.. io so che tutti i giorni vedo figli disastrosi e genitori disperati che SEMPRE si sentono colpevolizzati in qualche modo anche se sono brave persone.
e allora.. certo per egoismo ma anche per tanta paura mi chiedo se oggi vale davvero la pena di mettere al mondo un figlio.
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..ti farei venire nel mio ufficio una settimana.. credo basterebbe per renderti conto del punto a cui possono arrivare.. tanti di questi idolatrati figli.
e per quanto riguarda il lavoro.. certo che ci sono le agevolazioni e certo che nessuno mi manderebbe via.. ho scritto che dovrei chiedere un trasferimento di servizio.. non che perderei il lavoro.
ma questo
quote: In data 2007-10-05 13:56, joeblack scrive:
significa forse rinunciare ad uno stipendio più alto, ad una carriera più rapida, alle gratificazioni del capo... questo sì..
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è quanto di più sbagliato potevi scrivere nel mio caso.. e proprio tu lo sai bene.
ho faticato per avere il posto che ho.. e anche se prendo uno stipendio per farlo.. credo di essere utile a parecchi.
fine del discorso che si va troppo sul personale.
_________________ ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti. |
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