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Attacco U.S.A. all \' Irak
SI ci sarà la guerra 16 48.5%
Si ci sarà la guerra e durante il ramadan 4 12.1%
No nessuna guerra 4 12.1%
non so 5 15.2%
non mi interessa 4 12.1%
Totale 33 100%

Autore Attacco U.S.A. all ' Irak
DrCalamaro

Reg.: 14 Giu 2002
Messaggi: 2077
Da: ge (GE)
Inviato: 19-09-2002 21:17  
Oh che bella notizia ! il simpatico sondaggio ha portato il gradimento del presidente Bush , paladino della libertà , fino al 70 % dopo che ha alzato la voce con Saddam e con L'ONU . Siccome non posso credere che il popolo americano sia composto al 70 % da idioti , sarà la solita propaganda. E oggi la borsa ha fatto la peggior chiusura dalla crisi del'29 .
Speremmu ben .
_________________
La carne è grassa, lo spirito è lieto.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 21-09-2002 14:40  

http://www.espressonline.it/ESW_articolo/0,2393,37363,00.html

Speciale 11 settembre
Gli affari di George
Barattare pezzi di libertà in cambio di una ipotetica sicurezza è un errore. Ed anche non occuparsi del presidente. Nell'anniversario dell'11 settembre un regista premio Oscar giudica Bush




di Oliver Stone





La prima cosa che mi viene in mente è che l'America ha più paura, è diventata più nazionalista, e più reazionaria. In occasione dell’uscita del suo ultimo film, “Minority Report”, Steven Spielberg ha dicharato di essere disposto a rinunciare a parte della sua libertà in cambio di maggiore sicurezza. Rimasi molto colpito dalla tristezza di questa sua affermazione che mi ha ricordato un passo tratto da Benjamin Franklin che lessi qualche anno fa. Parafrasando quanto scritto da Franklin, un uomo disposto a rinunciare a parte della sua libertà e della sua sicurezza è un uomo che non ne merita alcuna. La posizione di Spielberg rappresenta quella dell’americano medio e mi dispiace dover ammettere che su questo punto la maggior parte della gente sarebbe d’accordo con lui. L’inadeguatezza di questo paese si evince dalla sua burocrazia. Invece di rispondere al terrorismo come avrebbe fatto il resto dell’Europa, ad esempio la Germania, la Francia, o l’Italia, noi come al solito abbiamo risposto in modo esagerato: così come abbiamo la Jumbo-Coca Cola abbiamo il Jumbo-controterrorismo, e abbiamo un presidente sconsiderato che supera i limiti. Di conseguenza i terroristi sono riusciti ad andare ben oltre il limite sognato. Abbiamo dato loro tutto: un potenziale militare superiore al necessario, una reazione spropositata, dei cittadini privati dei propri diritti civili. E, cosa più importante, un clima di terrore.

La proposta di Bush di un Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (Department of Homeland Security) prevede 75.000 nuovi impiegati federali. Se aveste fatto parte dell’esercito americano come me, nutrireste dei dubbi riguardo la sua efficienza. O, per meglio, dire avreste dei dubbi riguardo l’efficienza di qualunque organizzazione governativa americana. È una questione di proporzioni; il sistema è talmente grande che non può che scarseggiare in efficienza. La mancanza di iniziativa prevale e la volontà di azione è ridotta al minimo.

Per dirla in maniera più pessimistica, il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale mi riporta alla mente Hitler e la sua concezione nazista di Reich-land e di tutto ciò che essa significava. Preservare il Reich fu la ragione per cui la Germania spese le sue energie in così tante direzioni, e fu questo a terrorizzare il mondo.

E noi americani, mi domando, stiamo facendo lo stesso? Il mio lavoro è raccontare storie, quindi prego di sbagliarmi. Sono un tipo un po’ paranoico, ma il mio istinto e il mio cuore mi dicono che questo paese sta per imboccare la stessa strada intrapresa dalla Germania dei primi anni ’30. Si parla di fascismo, anche se benigno nel caso degli americani, quando uno stato è nelle mani di una lobby o di un unico organismo corporativo. E questo si vede sempre più ovunque, in ogni ambito. Sembriamo quasi aver accettato l’idea che i politici devono raccogliere denaro sempre e a qualunque costo.

Semplicemente ora accettiamo ciò che non abbiamo mai visto prima. Le società di capitali giocano in questo senso un ruolo fondamentale. Esse sono di per sé senz’anima, a meno che non siano motivate da grandi leadership. Il punto è che la gente comune sa di aver bisogno di denaro se vuole iniziare ad essere ascoltata - il denaro per far pressione sul Congresso e per competere con le società di capitali. È stato detto che in America tutto è marketing. A me questo sembra un triste esito di valori sociali messi come “confezione” sulla produttività.

Ho sentito molto parlare del libro del giornalista francese Thierry Meyssan “Un inganno spaventoso, nessun aereo si è schiantato sul Pentagono!”, ma non lo conosco nello specifico. Ad un livello più alto di quello ipotizzato nel libro, quello in cui stiamo vivendo è un mondo guidato dal denaro e dai poteri forti. Personalmente mi disturba l’idea che gli Stati Uniti si siano associati alla politica dell'Arabia Saudita e penso che quest'ultima abbia di fatto finanziato Al Qaeda. Non voglio dire che l’Arabia Saudita abbia finanziato la distruzione di New York, ma che abbia finanziato un'organizzazione terroristica che esisteva per vari motivi - fra i quali esiste la possibilità che Al Qaeda avesse un mandato per impedire la creazione di oleodotti alternativi attraverso l’Asia centrale. È un peccato che nel mio paese la vera storia della famiglia Bush non sia più conosciuta. Il presidente è molto forte nel promuovere gli interessi del petrolio, ma ha ben pochi interessi nel cercare una seria fonte di energia alternativa. A partire dal 1880 abbiamo abbracciato il petrolio quale forza portante delle nostra politica, basti pensare alla Prima e alla Seconda Guerra mondiale: da allora il petrolio ha guidato il mondo.

Le cose sono cambiate per sempre? Di cambiamenti ce ne sono stati e di continuo, e la minacciosa serie di eventi avvenuti agli inizi del 2000 ha già segnato il corso della storia di questo secolo. Ma ora penso a questo nuovo secolo, alle elezioni fasulle del 2000, agli eventi tragici del 2001, agli eventi economici del 2002, agli enormi scandali finanziari che hanno caratterizzato questi ultimi anni come mai prima era accaduto. Pensate alla vicenda della Enron e ai suoi legami con Bush: nessuno ha veramente idea di che entità sia la frode di cui si parla. Questi che ho appena citato sono tre eventi significativi, non penso che la storia proceda senza attribuire un significato agli eventi che la caratterizzano e tutti questi eventi testimoniano un nuovo livello di follia. Tutto ciò mi deprime ed è molto difficile per me lavorare con questo stato d’animo e cercare di rimanere ottimista. Forse proprio per questo è un piacere e un sollievo lavorare su un film come “Alessandro Magno”, che spero di poter cominciare a girare all’inizio del prossimo anno. Con questo film mi rituffo nel passato ed è molto interessante perché la storia di Alessandro e delle sue radici è la storia dell’Est e dell’Ovest e di come lui cercò di far convivere queste due parti del mondo. Il mondo è stato in conflitto, ma può cooperare. Alessandro rappresenta proprio il desiderio di unire gli interessi del mondo: lui era molto più di un conquistatore, era anche un portatore di pace, cultura, libero pensiero, quanto nell’uomo c’è di più positivo. Non sono necessariamente l’Est e l’Ovest a volere la guerra, ma gli estremisti di entrambe le parti. Allora come oggi. Sfortunatamente nulla cambia: la storia dell’umanità è dimenticare.

testo raccolto da Silvia Bizio
traduzione di Rosalba Fruscalzo



09.09.2002



_________________


2 + 2 = 5

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 21-09-2002 alle 14:43 ]

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 21-09-2002 18:35  
quote:
In data 2002-09-21 14:40, Quilty scrive:

http://www.espressonline.it/ESW_articolo/0,2393,37363,00.html

Speciale 11 settembre
Gli affari di George
Barattare pezzi di libertà in cambio di una ipotetica sicurezza è un errore. Ed anche non occuparsi del presidente. Nell'anniversario dell'11 settembre un regista premio Oscar giudica Bush




di Oliver Stone





La prima cosa che mi viene in mente è che l'America ha più paura, è diventata più nazionalista, e più reazionaria. In occasione dell’uscita del suo ultimo film, “Minority Report”, Steven Spielberg ha dicharato di essere disposto a rinunciare a parte della sua libertà in cambio di maggiore sicurezza. Rimasi molto colpito dalla tristezza di questa sua affermazione che mi ha ricordato un passo tratto da Benjamin Franklin che lessi qualche anno fa. Parafrasando quanto scritto da Franklin, un uomo disposto a rinunciare a parte della sua libertà e della sua sicurezza è un uomo che non ne merita alcuna. La posizione di Spielberg rappresenta quella dell’americano medio e mi dispiace dover ammettere che su questo punto la maggior parte della gente sarebbe d’accordo con lui. L’inadeguatezza di questo paese si evince dalla sua burocrazia. Invece di rispondere al terrorismo come avrebbe fatto il resto dell’Europa, ad esempio la Germania, la Francia, o l’Italia, noi come al solito abbiamo risposto in modo esagerato: così come abbiamo la Jumbo-Coca Cola abbiamo il Jumbo-controterrorismo, e abbiamo un presidente sconsiderato che supera i limiti. Di conseguenza i terroristi sono riusciti ad andare ben oltre il limite sognato. Abbiamo dato loro tutto: un potenziale militare superiore al necessario, una reazione spropositata, dei cittadini privati dei propri diritti civili. E, cosa più importante, un clima di terrore.

La proposta di Bush di un Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (Department of Homeland Security) prevede 75.000 nuovi impiegati federali. Se aveste fatto parte dell’esercito americano come me, nutrireste dei dubbi riguardo la sua efficienza. O, per meglio, dire avreste dei dubbi riguardo l’efficienza di qualunque organizzazione governativa americana. È una questione di proporzioni; il sistema è talmente grande che non può che scarseggiare in efficienza. La mancanza di iniziativa prevale e la volontà di azione è ridotta al minimo.

Per dirla in maniera più pessimistica, il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale mi riporta alla mente Hitler e la sua concezione nazista di Reich-land e di tutto ciò che essa significava. Preservare il Reich fu la ragione per cui la Germania spese le sue energie in così tante direzioni, e fu questo a terrorizzare il mondo.

E noi americani, mi domando, stiamo facendo lo stesso? Il mio lavoro è raccontare storie, quindi prego di sbagliarmi. Sono un tipo un po’ paranoico, ma il mio istinto e il mio cuore mi dicono che questo paese sta per imboccare la stessa strada intrapresa dalla Germania dei primi anni ’30. Si parla di fascismo, anche se benigno nel caso degli americani, quando uno stato è nelle mani di una lobby o di un unico organismo corporativo. E questo si vede sempre più ovunque, in ogni ambito. Sembriamo quasi aver accettato l’idea che i politici devono raccogliere denaro sempre e a qualunque costo.

Semplicemente ora accettiamo ciò che non abbiamo mai visto prima. Le società di capitali giocano in questo senso un ruolo fondamentale. Esse sono di per sé senz’anima, a meno che non siano motivate da grandi leadership. Il punto è che la gente comune sa di aver bisogno di denaro se vuole iniziare ad essere ascoltata - il denaro per far pressione sul Congresso e per competere con le società di capitali. È stato detto che in America tutto è marketing. A me questo sembra un triste esito di valori sociali messi come “confezione” sulla produttività.

Ho sentito molto parlare del libro del giornalista francese Thierry Meyssan “Un inganno spaventoso, nessun aereo si è schiantato sul Pentagono!”, ma non lo conosco nello specifico. Ad un livello più alto di quello ipotizzato nel libro, quello in cui stiamo vivendo è un mondo guidato dal denaro e dai poteri forti. Personalmente mi disturba l’idea che gli Stati Uniti si siano associati alla politica dell'Arabia Saudita e penso che quest'ultima abbia di fatto finanziato Al Qaeda. Non voglio dire che l’Arabia Saudita abbia finanziato la distruzione di New York, ma che abbia finanziato un'organizzazione terroristica che esisteva per vari motivi - fra i quali esiste la possibilità che Al Qaeda avesse un mandato per impedire la creazione di oleodotti alternativi attraverso l’Asia centrale. È un peccato che nel mio paese la vera storia della famiglia Bush non sia più conosciuta. Il presidente è molto forte nel promuovere gli interessi del petrolio, ma ha ben pochi interessi nel cercare una seria fonte di energia alternativa. A partire dal 1880 abbiamo abbracciato il petrolio quale forza portante delle nostra politica, basti pensare alla Prima e alla Seconda Guerra mondiale: da allora il petrolio ha guidato il mondo.

Le cose sono cambiate per sempre? Di cambiamenti ce ne sono stati e di continuo, e la minacciosa serie di eventi avvenuti agli inizi del 2000 ha già segnato il corso della storia di questo secolo. Ma ora penso a questo nuovo secolo, alle elezioni fasulle del 2000, agli eventi tragici del 2001, agli eventi economici del 2002, agli enormi scandali finanziari che hanno caratterizzato questi ultimi anni come mai prima era accaduto. Pensate alla vicenda della Enron e ai suoi legami con Bush: nessuno ha veramente idea di che entità sia la frode di cui si parla. Questi che ho appena citato sono tre eventi significativi, non penso che la storia proceda senza attribuire un significato agli eventi che la caratterizzano e tutti questi eventi testimoniano un nuovo livello di follia. Tutto ciò mi deprime ed è molto difficile per me lavorare con questo stato d’animo e cercare di rimanere ottimista. Forse proprio per questo è un piacere e un sollievo lavorare su un film come “Alessandro Magno”, che spero di poter cominciare a girare all’inizio del prossimo anno. Con questo film mi rituffo nel passato ed è molto interessante perché la storia di Alessandro e delle sue radici è la storia dell’Est e dell’Ovest e di come lui cercò di far convivere queste due parti del mondo. Il mondo è stato in conflitto, ma può cooperare. Alessandro rappresenta proprio il desiderio di unire gli interessi del mondo: lui era molto più di un conquistatore, era anche un portatore di pace, cultura, libero pensiero, quanto nell’uomo c’è di più positivo. Non sono necessariamente l’Est e l’Ovest a volere la guerra, ma gli estremisti di entrambe le parti. Allora come oggi. Sfortunatamente nulla cambia: la storia dell’umanità è dimenticare.

testo raccolto da Silvia Bizio
traduzione di Rosalba Fruscalzo



09.09.2002



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2 + 2 = 5

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 21-09-2002 alle 14:43 ]

Il quadro che Stone dipinge è parecchio sconfortante,ma non mi sento di preendere una qualche posizione,semplicemente perchè non conosco la situazione e nn so se sia davvero così grave.Sta di fatto che se Stone ha detto certe cose,avrà i suoi buoni motivi,anche se il paragone con Hitler mi sembra esagerato.

Ora,carissimo,paragonare QUESTO intervvento con quell'accozzaglia di frasi sconclusionate che componngono il pezzo di Kleeves,è sbagliato.Quanto Stone fa un analisi intelligente dal suo punto di vista osservando i fatti,tanto Kleeves snatura un film cercando di fargli dire le stesse cose che Stone argomenta 1000 volte meglio,attraverso questa fantomatica USIA e valtre PROBABILI fandonie.
P.S:molto vera la considerazione su Alessandro.
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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mulaky

Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
Inviato: 22-09-2002 11:14  
quote:
In data 2002-07-31 20:06, Quilty scrive:
Ci sarà o no?

Un'altra stupida guerra in nome del petrolio.

Già programmata da mesi e scommetto le palle che cadrà proprio durante il ramadan.

Porci.


ci sarà, ne ho la certezza assoluta!!
_________________
What you fear in the night in the day comes to call anyway

Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in

(A.D.)

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 25-09-2002 17:56  
Perchè non bombardiamo anche l'Iran?


Iran avvia produzione di massa missili, gittata 200 km
Teheran, 16:02


L'Iran ha avviato la produzione di massa di due nuovi tipi di missile, tra cui il Fateh A-110, un vettore terra-terra con una gittata di 200 chilometri sperimentato con successo all'inizio di settembre. Lo riporta oggi la stampa di Teheran.

E' stato il ministro della Difesa, ammiraglio Ali Shamkhani, a inaugurare le linee di produzione dello stesso Fateh, oltre che di un missile anti-nave e di proiettili da contraerea da 35 millimetri.

Shamkhani ha sottolineato che la produzione di questi nuovi armamenti ha scopi essenzialmente difensivi, e che "il programma missilistico iraniano rispetta pienamente le regole internazionali".

L'Iran ha sensibilmente sviluppato negli ultimi anni il proprio programma missilistico, avviato con l'aiuto di Paesi quali la Cina, la Russia e la Corea del Nord. (red)

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hitman

Reg.: 22 Ago 2002
Messaggi: 1010
Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
Inviato: 30-10-2002 16:13  
Speriamo che la facciano questa benedetta guerra. Iaq, Iran e Corea del Nord.
Quando avranno messo a posto queste tre nazioni bastarde, sormirò sogni tranquilli.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 30-10-2002 16:25  
Speriamo bene...anch'io non riesco a dormire più la notte...ci vuole la guerra per ristabilire la pace!

La guerra è pace.

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JohnMilton

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 334
Da: Ancona (AN)
Inviato: 31-10-2002 14:31  
Purtroppo ci sarà, mi pare inevitabile.D'altra parte è una guerra preventiva, no ? una sorta di vaccinazione contro il male...cosa ci si inventa per giustificarsi.il mondo va veramente a rotoli,ed è peggio della cartaigenica, perchè non ha neanche il tubo.
_________________
"...Come gli attori,che tentano in modo così patetico di non guardarsi allo specchio.Che tentando,indietreggiano...solo per vedere il loro viso riflesso nei prismi di una lumiera" Francis Scott Fitzgerald

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 31-10-2002 15:05  
Hitman ma allora ci 6...fino all'ultimo ho sperato che ci facessi...

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HUrLEy
ex "Vicious"

Reg.: 21 Mar 2002
Messaggi: 198
Da: cantalupo (MI)
Inviato: 07-11-2002 19:47  
io, seppur sperando che non ci sia (ma a chi la voglio dare a bere? io vivo x le armi...) direi che mentre tutti quei bei musulmani cattivi (quelli buoni no) stanno là a pregà allah in da moschea, Giòrg ci butta giù un bel funghetto (ci siamo intesi, vero? ) e, con tutte quelle che secondo me c'ha nascoste sotto il letto Saddam...assisteremo alla nascita di un nuovo lago:
LAGO AMERICA, dal mar rosso al confine meridionale della cina, distese di acqua e rifiuti radioattivi, una nuova meta per il turismo internazionale, che ne dite?

_$3t§uN4^
_________________
Keep my eyes away from light
keep my hands inside the fight
let me be the only eagle who'll be able to fly

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Dodolino

Reg.: 10 Nov 2002
Messaggi: 3036
Da: Arezzo (AR)
Inviato: 14-11-2002 15:10  
Prima o poi ci toccherà vedere anche quest'altra ecatombe.....siamo giunti ad un tale livello di spaccatura tra oriente ed occidente o tra buoni e cattivi (poi chi sono i buoni e cattivi decidete voi,ancora non mi sono fatto un opinione) che orami solo un funghetto, come diceva prima il nostro amico, NON riuscirà a risolvere la faccenda,anche se sono convinto (?) che i nostri (??) governanti (???) ed alleati (????) non sono così stupidi....
giudizio personale: un serpente che si morde la coda.

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Venere

Reg.: 27 Set 2002
Messaggi: 170
Da: Massa (MS)
Inviato: 16-11-2002 19:17  
Credo proprio che anche questa volta vedremo nuovi corpi straziati dalle bombe.
Ma questo non prima di Febbraio,perchè?
Prima ci sono le vacanze natalizie e queste hanno una grande influenza sul mercato americano che di certo non ci sarebbe,o almeno in quella misura,se accattassero ora.

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GREEDO
ex "ellepi"

Reg.: 06 Nov 2001
Messaggi: 2768
Da: Milano (MI)
Inviato: 16-11-2002 20:07  
Bush ha affermato che non intende aspettare febbraio.


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Dodolino

Reg.: 10 Nov 2002
Messaggi: 3036
Da: Arezzo (AR)
Inviato: 18-11-2002 18:04  
stavo pensando cosa sarebbe successo se la bosnia avesse avuto il petrolio......

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biocicci

Reg.: 25 Nov 2002
Messaggi: 15
Da: siena (SI)
Inviato: 28-11-2002 23:07  
Bush la vuole, questo ormai è certo, ma per fortuna non tutti la pensano come lui. Ora, noi in Italia siamo fatti un pò strani: c'è chi seguirebbe l'America snche in fondo all'Oceano senza bombole dell'ossigeno, tanto "l'America è forte, è democratica, ha in mano il mondo", e c'è chi, come me, crede che Bush sia sdoltanto un pazzo fanatico al quale interessano solo i soldi, e che per il suo dio denaro venderebbe anche il culo di sua moglie.
Ho votato che NO, la guerra non ci sarà: io credo che un mondo migliore sia possibile!!!

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"It's an art to live in pain, mix the light into gray".
Pearl Jam

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