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honecker
 Reg.: 31 Gen 2005 Messaggi: 626 Da: Pankow (es)
| Inviato: 06-03-2007 13:28 |
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quote: In data 2007-03-05 15:16, dan880 scrive:
comunismo italiano, a scanso di dichiarazioni stupide da parte di persone di destra che vogliono tirare fuori il solito discorso soviet.
quello che significa sinistra vera e che purtroppo oggi sta solo nella sinistra radicale di nci-prci.
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Il Comunismo è Comunismo e basta, e come tale resta una meta mai realizzata completamente, ma che ha avuto l'applicazione più vicina a quanto teorizzato nell'Urss di Stalin e nella Cina di Mao.
Il cosiddetto "comunismo italiano", da Togliatti in poi, è una continua deriva revisionista che ha portato alla confusione e alla miseria attuale, compreso il ritenere i trotzkijsti di Prc e Pdci dei comunisti autentici...
_________________ Popolo, Patria, Socialismo |
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honecker
 Reg.: 31 Gen 2005 Messaggi: 626 Da: Pankow (es)
| Inviato: 06-03-2007 13:35 |
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quote: In data 2007-03-06 11:44, DottorDio scrive:
quote: In data 2007-03-06 10:03, Quilty scrive:
quote: In data 2007-03-05 20:27, Julian scrive:
Sono perfettamente d'accordo. Aggiungo però che si tratta di ideologie aventi tutte il medesimo fine: la tutela degli interessi del capitale.
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Infatti nei principi generali non c'è alcuna differenza tra il vecchio comunismo russo e il nostro sistema liberista.
Si è semplicemente passati da un'economia pianificata interamente dallo Stato a un'economia pianificata da un' élite di cittadini privati statalmente assistiti.
Si è passati dal lavorare tutti per gli interessi del Partito a lavorare tutti per gli interessi di Confindustria.
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Prova a prendere un operaio dell'URSS e a portarlo nella nostra Italia e chiedigli se la differenza è tanto piccola.
A parte tutto: sul piano ideologico, seppur in una visione estremamente semplicistica, non avresti totalmente torto, ma all'atto pratico la differenza è abissale, non ci scherziamo...
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La differenza sostanziale è che in origine il Partito era il Popolo e il Popolo era la Nazione.
Che poi il Pcus post-stalinista sia diventato un crogiuolo di revisionisti arraffoni e corrotti in qualche modo assimilabile alla classe dei "padroni" di confindustria è una tesi, per quanto generica, generalizzante e massimalista, che non mi sento del tutto di rigettare...
_________________ Popolo, Patria, Socialismo |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 06-03-2007 13:44 |
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quote: In data 2007-03-06 11:44, DottorDio scrive:
Prova a prendere un operaio dell'URSS e a portarlo nella nostra Italia e chiedigli se la differenza è tanto piccola.
A parte tutto: sul piano ideologico, seppur in una visione estremamente semplicistica, non avresti totalmente torto, ma all'atto pratico la differenza è abissale, non ci scherziamo...
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Meno male che avevo scritto : nelle sue linee generali.
Come ad esempio la proprietà,il controllo
e la pianificazione della produzione industriale,la gestione delle risorse appartenenti a tutta la collettività,
che sia da noi che nella vecchia Urss non è mai in mano a chi lavora per la fabbrica ma è l'esclusiva di un' élite (che sia pubblica o privata non cambia assolutamente nulla). |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 06-03-2007 21:54 |
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quote: In data 2007-03-06 06:52, DottorDio scrive:
quote: In data 2007-03-06 00:04, AlZayd scrive:
Io mi sono segnato al partito dei mangiapreti. Gli unici, i preti, che ancora credono di essere depositari di una ideologia. Quantunque costoro siano convinti di professare una fede, una verità, un dogma, per me, che non ci credo, sono dei politici, da sempre in bilico tra spirito e fichetta della Perpetua...
Basta.., finito tutto! Davvero non c'è più religione!
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Sulla fichetta della Perpetua penso di aver avuto un mancamento
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Perbacco, era da così tanto tempo che non prendeva aria?
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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VictimDown
 Reg.: 15 Gen 2005 Messaggi: 3183 Da: Sant'Antonino (TO)
| Inviato: 06-03-2007 22:25 |
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Io vengo da una famiglia di comunisti e quindi anche io naturalmente mi trovo molto legato a quella ideologia, riconoscendone i limiti e gli errori ma anche esaltandone i lati positivi e giusti.
Mi sento quindi molto nostalgico, soprattutto per il fatto che il comunismo non c'è più e che io non abbia fatto in tempo a vederlo.
Quindi sono convinto che la sinistra italiana debba trovare nuove idee, che sappiano interagire nuovamente con la gente, nel tentativo di superare il capitalismo, non rinnegando nulla del nostro passato per saper cogliere e far fruttare la grande eredità del mitico Partito Comunista Italiano. E con questo non sto naturalmente di quell' obbrobrio del Partito Democratico.
Avanti compagni!!
_________________ NO TAV |
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DottorDio
 Reg.: 12 Lug 2004 Messaggi: 7645 Da: Abbadia S.S. (SI)
| Inviato: 06-03-2007 23:27 |
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quote: In data 2007-03-06 13:44, Quilty scrive:
quote: In data 2007-03-06 11:44, DottorDio scrive:
Prova a prendere un operaio dell'URSS e a portarlo nella nostra Italia e chiedigli se la differenza è tanto piccola.
A parte tutto: sul piano ideologico, seppur in una visione estremamente semplicistica, non avresti totalmente torto, ma all'atto pratico la differenza è abissale, non ci scherziamo...
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Meno male che avevo scritto : nelle sue linee generali.
Come ad esempio la proprietà,il controllo
e la pianificazione della produzione industriale,la gestione delle risorse appartenenti a tutta la collettività,
che sia da noi che nella vecchia Urss non è mai in mano a chi lavora per la fabbrica ma è l'esclusiva di un' élite (che sia pubblica o privata non cambia assolutamente nulla).
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Allora precisiamo ancora meglio dicendo "in alcune linee generali", dato che le differenze sono sostanziose e non possono essere scaturite solo da qualche piccola variabile secondaria. Se così fossero, tali variabili non sarebbero più così piccole, né tanto secondarie, non trovi?
Sul possesso dei macchinari di lavoro potrei essere d'accordo: ogni dipendente (uso questo termine per indicare i vari operai, impiegati e altre tipologie di lavoratori al giorno d'oggi rientranti sotto tale categoria, escludendo imprenditori, ecc...anche se il termine avrebbe poco senso nel sistema comunista) è proprietario di una parte dell'azienda. Ma concorderai che ci deve essere qualcuno, magari nominato proprio dagli stessi dipendenti, che diriga i lavori.
Ma in questo modo si rimarrebbe sempre alle piccole imprese locali, almeno che non si decida di formare un'altra classe dirigente ancora superiore a supervisionare le piccole entità in qualcosa di più organico. E così via fin quanto è necessario.
Ma penso che converrai ancora un operaio bravo a fare l'operaio è sprecato a fare il dirigente quando c'è un dirigente bravo a fare il dirigente e pessimo a fare l'operaio.
Passando al ruolo del dirigente, pensi che sia agevole l'agir suo se per convertire un'azienda obsoleta deve chiedere il permesso a ogni singolo dipendente, e magari questi si rifiutano perché pensano che il dirigente sia cattivo, che vuole levar loro lavoro, mentre proprio con questo atteggiamento oltranzista si scaveranno la fossa da soli in un'attività che tempo breve sarà seccata?
Scusa per la storiella della buona notte (neanche tanto), ma mi devi spiegare come funziona questo sistema comunista.
Poi (in generale, non mi riferisco a te in particolare) è facile rifarsi a Marx perché lui ha analizzato puntigliosamente la pars destruens senza mai proporre una vera pars costruens. Così ogni volta che s'è cercato di applicare il comunismo, ogni sacro santa volta è stato detto dai comunisti "ma no, in quel caso il comunismo non è stato applicato bene, non come diceva Marx" quando Marx non ha mai scritto come dovrebbe essere articolato sto fantomatico stato comunista.
Nonostante le tante cose buone che ha portato il suo pensiero (se la situazione dei lavoratori è migliorata molto si deve a lui), rimane l'erratezza della sua previsione (quella secondo la quale il capitalismo si sarebbe distrutto tempo a breve) l'inconsistenza della sua pars costruens, ma soprattutto, gente che dopo 160 anni gli va ancora dietro come fosse il Vangelo (oddio, in effetti il paragone non è felice. prendiamo vangelo nel suo senso stretto parola di Dio, e ancora più stretto verità...anche se ce ne corre), questa è la cosa peggiore
_________________ Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout! |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 07-03-2007 11:27 |
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Infatti io non ho fatto alcun riferimento a Marx, che è stato semplicemente un abile teorico del modello capitalista e non ha mai scritto nulla di nuovo di quanto non fosse già stato detto sul socialismo, e soprattutto non ha fornito alcuna precisazione su quella che tu chiami appunto la parte costruttiva o la descrizione di una società comunista.
Forse non hai seguito molto attualità ma se n'è parlato fino alla nausea, ma il socialismo scientifico di Marx si basava su una descrizione generale del modello capitalista e su una via per ribaltarlo (la dittatura del proletariato ecc). Punto.
Marx non ha teorizzato alcun nuovo principio socialista, quindi lasciamolo perdere.
E per quanto riguarda il lavoro subordinato o dipendente (pubblico o privato che sia) non è affatto un principio secondario ma è la sostanza del problema.
Anche qui ne abbiamo parlato alla nausea e non ho voglia di ripetere, in ogni caso vale il principio che ciascuno deve essere responsabile delle sue azioni , vale il concetto di democrazia sul luogo di lavoro,vale in concetto che le risorse naturali che un'azienda utilizza sono patrimonio della collettività e non di un'oligarghia pubblica o privata,vale il concetto che chiunque PARTECIPA alla produzione non ha solo doveri come oggi, dove vige un regime di schiavitù salariata,ma anche diritti in merito alle decisioni da prendere, vale il concetto che lo sforzo comune di una nazione (si veda l'ultima Finanziaria di Prodi e le precedenti)non può arricchire solamente il gruppo dirigente , unico beneficiario di uno sgravio fiscale (5% del cuneo) in una manovra economica tutta tagli, tasse e aumenti di aliquote.
http://forumfilmup.leonardo.it/forum/viewtopic.php?mode=viewtopic&topic=51980&forum=21</B><!--&start=90 |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 07-03-2007 11:42 |
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HistoryX
 Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 07-03-2007 11:49 |
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Julian
 Reg.: 27 Gen 2003 Messaggi: 6177 Da: Erbusco (BS)
| Inviato: 08-03-2007 10:10 |
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Quilty sono perfettamente d'accordo con te.
E aggiungo che la cosa che mi spaventa di più non è certo la destra che denigra l'ideologia socialista, perchè questo rientra nella natura delle cose, ma sono le persone di sinistra che rimpiangono Stalin e Mao.
Queste cose mi fanno rabbrividire, idicano una comprensione del problema pressochè nulla. La democrazia capitalista ha importanti limiti strutturali ma garantisce comunque alcuni diritti ed alcune libertà, oltre che nei paesi occidentali un tenore di vita, infinitamente superiore a quelli goduti in URSS od in Cina (anche oggi, dove quasi a prender sta gente per il culo il Partito Comunista governa una delle economia di mercato più forti ed imperialiste del mondo).
Concordo anche su quello che hai detto su Marx: le sue intuizioni furono geniali in sede analitica; ovviamente non inventò nulla dal nulla ma riprese determinati concetti ed impostazioni scientifiche e filosofiche per introdurre un modello di analisi del sistema capitalista che, al di là delle critiche di facciata, non è mai stato smentito sul campo ed anzi vive oggi un periodo di grande riscoperta da parte di tutti gli studiosi, di scuola marxista o meno. La sua pars costruens presentava ovviamente limiti (del resto lui ha vissuto la primissa fase di sviluppo del capitalismo ed è miracolosamenet riuscito a comprenderne i meccanismi...non è una divinità ed il suo approccio ha per forza di cose avuto dei limiti, quel che ha fatto va già oltre ogni immaginazione) che solo la pratica e la vita concreta potranno risolvere.
A me personalmente di Marx frega poco-nulla, non ho idoli nè divinità nè profeti: semplicemente mi sono reso conto (e con me l'ha fatto gente infinitamente più preparata) che l'analisi propugnata dalla sua scuola è scientifica ed inattaccabilem perchè trova riscontro nei fatti.
_________________ Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale. |
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