> > Sondaggi - Qual'è il miglior film girato da Sergio Leone? |
Qual\'è il miglior film girato da Sergio Leone? |
Il buono, il brutto, il cattivo |
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15 |
38.5% |
Per un pugno di dollari |
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2 |
5.1% |
Per qualche dollaro in piu' |
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0 |
0% |
C'era una volta il west |
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3 |
7.7% |
C'era una volta in America |
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17 |
43.6% |
Giu' la testa |
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0 |
0% |
Altro |
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Autore |
Qual'è il miglior film girato da Sergio Leone? |
alessio984
 Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 19-07-2005 01:29 |
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ora sono curioso di leggere le recensioni di Godard. Dove le trovo?
_________________ Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle |
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alessio984
 Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 19-07-2005 01:31 |
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Tempo fa postai in un altro thread un intervista fatta a Spielberg a proposito di Kubrick.
La posto anche qui, giusto per avere considerazioni sul regista in questione da parte di un altro regista (che fra l'altro a Marien piace molto):
«Quando guardi tutti i suoi film, anche se, secondo me, hanno tutti una cosa in comune, la sua maestria è impeccabile. In ogni film che ha fatto la sua arte è impeccabile. Le luci, le carrellate, i movimenti lunghi, i primi piani in “Barry Lyndon”, le inquadrature, l’illuminazione, le finestre per la luce di sfondo. Quella è la combinazione esatta! Dovevi essere molto preciso per accontentare Stanley, così poteva mettere la pittura sulla tela in modo da farti apprezzare il quadro. Doveva essere perfetto. La usa scelta di obiettivi, il suo lavoro di steadicam, negli ultimi anni… impeccabile! Il migliore nella storia. Nessuno in assoluto può girare un film meglio di Stanley Kubrick.
Era impeccabile, ma il modo in cui narrava le storie a volte era antitetico al modo in cui di solito ci vengono raccontate. E credo che a volte Stanley lo facesse solo per essere diverso, e aveva un modo specifico di raccontare una storia. Non voleva darsi arie: “Sono molto diverso da te”. Diceva: “Perché dobbiamo raccontare ogni storia allo stesso modo?”.
Mi diceva, negli ultimi anni della sua vita, continuava a dire: “Voglio cambiare la forma. Voglio fare un film che cambia la forma”. E io: “Non l’hai già fatto con 2001?”. Mi disse: “solo un po’; ma non abbastanza!”. E continuava a cercare modi diversi per raccontare le storie.
La prima cosa che rende Kubrick così speciale è il fatto che era un camaleonte. Non ha mai fatto lo stesso film due volte. Ogni singolo film è un genere diverso, un periodo diverso, una storia diversa, un rischio diverso.
L’unica cosa che univa tutti i suoi film era l’incredibile maestria che aveva nella sua arte e nel montaggio, la recitazione e la cinepresa. Ma ogni storia era diversa. E ogni storia, in qualche modo era così misteriosa nel modo in cui veniva narrata che ti manteneva curioso: “Come andrà a finire? Non riesco a immaginare cosa succederà!”. E tutti i suoi film sono così pieni di alti e bassi, di sorprese nella trama e sorprese nei personaggi che devi vedere i suoi film più di una volta. Perché desideri quelle stesse sorprese.
Stanley era un genio, potevi guardare uno dei suoi film 15 volte anche sapendo cosa c’era dietro l’angolo, e te ne dimenticavi… era di nuovo una sorpresa! Non conosco nessuno che possieda quella magia!”».
_________________ Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle |
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royearle ex "meskal"
 Reg.: 06 Mag 2005 Messaggi: 6294 Da: napoli (NA)
| Inviato: 19-07-2005 01:34 |
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quote: In data 2005-07-19 01:29, alessio984 scrive:
ora sono curioso di leggere le recensioni di Godard. Dove le trovo?
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Non credo si trovi molto in libreria, probabilmente dovrai ricorrere alla Biblioteca a Palazzo Reale, sezione spettacolo. |
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Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 19-07-2005 01:34 |
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Luke71
 Reg.: 06 Ago 2003 Messaggi: 3997 Da: pavia (PV)
| Inviato: 19-07-2005 02:18 |
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quote: In data 2005-07-19 01:31, alessio984 scrive:
Tempo fa postai in un altro thread un intervista fatta a Spielberg a proposito di Kubrick.
La posto anche qui, giusto per avere considerazioni sul regista in questione da parte di un altro regista (che fra l'altro a Marien piace molto):
«Quando guardi tutti i suoi film, anche se, secondo me, hanno tutti una cosa in comune, la sua maestria è impeccabile. In ogni film che ha fatto la sua arte è impeccabile. Le luci, le carrellate, i movimenti lunghi, i primi piani in “Barry Lyndon”, le inquadrature, l’illuminazione, le finestre per la luce di sfondo. Quella è la combinazione esatta! Dovevi essere molto preciso per accontentare Stanley, così poteva mettere la pittura sulla tela in modo da farti apprezzare il quadro. Doveva essere perfetto. La usa scelta di obiettivi, il suo lavoro di steadicam, negli ultimi anni… impeccabile! Il migliore nella storia. Nessuno in assoluto può girare un film meglio di Stanley Kubrick.
Era impeccabile, ma il modo in cui narrava le storie a volte era antitetico al modo in cui di solito ci vengono raccontate. E credo che a volte Stanley lo facesse solo per essere diverso, e aveva un modo specifico di raccontare una storia. Non voleva darsi arie: “Sono molto diverso da te”. Diceva: “Perché dobbiamo raccontare ogni storia allo stesso modo?”.
Mi diceva, negli ultimi anni della sua vita, continuava a dire: “Voglio cambiare la forma. Voglio fare un film che cambia la forma”. E io: “Non l’hai già fatto con 2001?”. Mi disse: “solo un po’; ma non abbastanza!”. E continuava a cercare modi diversi per raccontare le storie.
La prima cosa che rende Kubrick così speciale è il fatto che era un camaleonte. Non ha mai fatto lo stesso film due volte. Ogni singolo film è un genere diverso, un periodo diverso, una storia diversa, un rischio diverso.
L’unica cosa che univa tutti i suoi film era l’incredibile maestria che aveva nella sua arte e nel montaggio, la recitazione e la cinepresa. Ma ogni storia era diversa. E ogni storia, in qualche modo era così misteriosa nel modo in cui veniva narrata che ti manteneva curioso: “Come andrà a finire? Non riesco a immaginare cosa succederà!”. E tutti i suoi film sono così pieni di alti e bassi, di sorprese nella trama e sorprese nei personaggi che devi vedere i suoi film più di una volta. Perché desideri quelle stesse sorprese.
Stanley era un genio, potevi guardare uno dei suoi film 15 volte anche sapendo cosa c’era dietro l’angolo, e te ne dimenticavi… era di nuovo una sorpresa! Non conosco nessuno che possieda quella magia!”».
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Ecco Spielberg l'aveva capito il genio di Kubrick e forse aveva capito anche che non l'avrebbe mai eguagliato,in alcuni aspetti come la perfezione stilistica nelle inquadrature a volte simile, Steven lo ricorda (anzi io credo subisca sotto questo aspetto l'influenza di Kubrick) ma il suo cinema sembra sempre meno sanguigno,meno pregno dei demoni che avvolgono il cinema di Stanley Kubrick e per questo è meno passionale se vogliamo il cinema di Spielberg,più dedito allo spettacolo quasi sempre, meno ad addentrarsi nel profondo del personaggio con tutte le sue contraddizioni ed ambiguità.
E' come se Spielberg non riuscisse a descrivere con precisione,la crudeltà del mondo,dell'uomo,della natura umana,questo anche nelle scene più cruente del suo cinema.
Cosa che riesce molto bene ad esempio al coreano Kim Ki Duk.
Qui si dimentica l'importanza della fotografia nel cinema di Kubrick,aspetto che ha sempre curato in modo maniacale,primo perchè prima di divenire un grande regista fù un fotografo di enorme talento,secondo perchè sapeva bene che poteva affidare il compito a chiunque altro ma il risultato sarebbe stato diverso e non l'avrebbe mai soddisfatto,un maledetto perfezionista pignolo,e chissenefrega se ci sono esempi di motaggio migliore nella storia del cinema,per me non esiste un occhio cinematografico che lo eguagli e non mi stancherò mai di sostenerlo.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Luke71 il 19-07-2005 alle 02:20 ] |
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Luke71
 Reg.: 06 Ago 2003 Messaggi: 3997 Da: pavia (PV)
| Inviato: 19-07-2005 02:25 |
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quote: In data 2005-07-18 23:08, Marienbad scrive:
quote: In data 2005-07-18 21:54, Luke71 scrive:
Ora lo so Marienbad=Tristam.....
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Questo invece non saprei proprio come considerarlo...
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Consideralo come vuoi scrivete le stesse cose,con lo stesso stile e lo stesso approccio alla critica cinematografica,freddo tecnico e saccente,poco utile e pratico in un ambiente di condivisione di percezione cinematografica come questo secondo me,adatto credo più ad un aula dove si può smontare il mezzo cinema ben consapevoli che i pezzi forse non si incastreranno mai più,cosa a cui non sono disposto.
Che vuoi che ti dica se non siete la stessa persona..sposatevi.
_________________ No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
Noi sentiamo una banda |
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willoz
 Reg.: 08 Mar 2004 Messaggi: 3701 Da: trento (TN)
| Inviato: 19-07-2005 02:33 |
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-"Stanley era un genio, potevi guardare uno dei suoi film 15 volte anche sapendo cosa c’era dietro l’angolo, e te ne dimenticavi… era di nuovo una sorpresa! Non conosco nessuno che possieda quella magia!”.
_________________
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13Abyss
 Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 19-07-2005 03:07 |
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quote: In data 2005-07-18 23:18, pensolo scrive:
Avrò sicuramente tanto da imparare... ma penso che nella vita si possa anche apprendere per anni qualcosa che poi può portare alla formulazione di pensieri totalmente errati.
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potrebbe essere benissimo il tuo caso.
_________________ Rubare in Sardegna è il Male. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 19-07-2005 03:13 |
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quote: In data 2005-07-18 23:39, Marienbad scrive:
quote: In data 2005-07-18 23:18, pensolo scrive:
Avrò sicuramente tanto da imparare... ma penso che nella vita si possa anche apprendere per anni qualcosa che poi può portare alla formulazione di pensieri totalmente errati.
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Sarebbe certamente il tuo caso.
Passa ad altro.
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quote: In data 2005-07-19 03:07, 13Abyss scrive:
quote: In data 2005-07-18 23:18, pensolo scrive:
Avrò sicuramente tanto da imparare... ma penso che nella vita si possa anche apprendere per anni qualcosa che poi può portare alla formulazione di pensieri totalmente errati.
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potrebbe essere benissimo il tuo caso.
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ok, ora tocca a me dirlo?
_________________
"Non vorrei mai appartenere ad un club che accettasse tra i suoi soci uno come me." (Groucho Marx)
"Ci vuole tutta la vita per vivere.O anche: ci si mette tutta la vita per imparare a vivere.Si può dire in tutt'e due i modi." (Tiziano Sclavi)
[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 19-07-2005 alle 03:14 ] |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 19-07-2005 03:27 |
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quote: In data 2005-07-19 02:25, Luke71 scrive:
con lo stesso stile e lo stesso approccio alla critica cinematografica,freddo tecnico e saccente,poco utile e pratico in un ambiente ...
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io non lo trovo nè freddo nè saccente, mentre al contrario lo trovo estremamente utile; perché per una discussione costruttiva non si può non analizzare ciò di cui si parla, e che cosa significa analizzare lo sappiamo tutti. quando mi iscrissi al forum di cinema non ne sapevo nulla, figuriamoci, mi ero iscritto giusto per postare i nomi di Groucho Marx e di Sclavi qua e là; se poi mi sono appassionato alla materia, e se ora qualcosina (ma molto -ina) la so, lo devo di certo ai post di tristam, di mallory, di abyss, di daniel, di ilaria, e via dicendo. perché se leggo uno che dice "questo film è ben fatto perché crea le giuste atmosfere" posso essere d'accordo o meno; se invece leggo "qui la macchina fa questo movimento", non è un'opinione, ma la rilevazione di un dato di fatto, e allora penso "cacchio, è vero, io non ci avevo mai fatto caso. e quindi che vorrà dire?", e così mi viene voglia di continuare nella lettura.
la magia dell'arte? pfui. la magia non esiste. l'arte è un insieme di tecniche e di codici la cui combinazione permette la creazione di significati.
e vederla in questo modo non vuol dire assolutamente non amarla, o avere una posizione fredda e distaccata.
continuo invece a trovare assurdo questo giudicare (negativamente) l'altrui non pensiero, ma modo di pensare.
"io la penso diversamente da te"
"ah, no, no, il tuo modo di vedere le cose non va bene"
ma che ci siamo impazziti?
mi rendo conto di aver scritto un sacco di banalità, scritte e riscritte sul forum, eppure c'è ancora chi la pensa diversamente. ma certo non per questo gli dirò che ha un tarlo nel cervello.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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eastwood

 Reg.: 18 Lug 2005 Messaggi: 72 Da: Salerno (SA)
| Inviato: 19-07-2005 10:12 |
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ho davvero letto cose da pazzi in questo forum ^_^
_________________ Coraggio....fatti ammazzare |
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13Abyss
 Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 19-07-2005 10:18 |
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quote: In data 2005-07-19 03:13, sandrix81 scrive:
ok, ora tocca a me dirlo?
_________________
"Non vorrei mai appartenere ad un club che accettasse tra i suoi soci uno come me." (Groucho Marx)
"Ci vuole tutta la vita per vivere.O anche: ci si mette tutta la vita per imparare a vivere.Si può dire in tutt'e due i modi." (Tiziano Sclavi)
[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 19-07-2005 alle 03:14 ]
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e se ti dicessi che non avevo letto Marien?
_________________ Rubare in Sardegna è il Male. |
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13Abyss
 Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 19-07-2005 10:20 |
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quote: In data 2005-07-19 03:27, sandrix81 scrive:
mi rendo conto di aver scritto un sacco di banalità, scritte e riscritte sul forum, eppure c'è ancora chi la pensa diversamente. ma certo non per questo gli dirò che ha un tarlo nel cervello.
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ma se le evidenze sono comprese da una minima utenza, tanto banalità non sono.
non credi?
_________________ Rubare in Sardegna è il Male. |
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DottorDio
 Reg.: 12 Lug 2004 Messaggi: 7645 Da: Abbadia S.S. (SI)
| Inviato: 19-07-2005 10:35 |
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L'intervista di Spielberg se non erro è quella che c'è nel dvd di Eyes Wide Shut dove a un certo punto dice anche "i film di Kubrick hanno questa peculiarità: quando cominci a guardarli non ti dai il coraggio di interrompere la visione."
Frase un po' esagerata ma nel mio caso vera, anche se è una cosa che è valida per un'altra marea di film.
Cmq un altro aspetto della grandezza di Kubrick è anche che lui ha fatto tutti film diversi gli uni dagli altri e non si è mai ripetuto, evitando di specializzarsi in una certa tipologia di film come hanno fatto altri registi.
_________________ Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout! |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 19-07-2005 18:45 |
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Rispondo a te perchè ho trovato il tuo post ficcante e preciso.
quote: In data 2005-07-19 00:35, meskal scrive:
Mmh…sulla questione delle variabili del linguaggio, beh, mi spiace, ma ho la sensazione che siano state tirate dentro in maniera non troppo rigorosa
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Questo perchè, come sostenuto in precedenza, non erano il frutto di una teoria specifica che le vedeva nettamente distinte e comprovate.
Le tre variabili comprendevano solo una tripartizione sui diversi livelli del linguaggio cinematografico, in tre dimensioni: quello verticale, quello orizzontale e quello di profondità
(Tra l'altro un discorso abbastanza simile lo si trova nei testi di Christian Metz, se non ricordo male).
Comunque si tratta di una scomposizione di fattori che concorrono a creare quella fluidità di cui ti parlavo.
E infatti...
quote: In data 2005-07-19 00:35, meskal scrive:
in effetti, con la storia della fluidità della narrazione visiva, mi hai fatto capire uno dei motivi per cui non sono diventato un fan del regista americano.
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Cosa che condivido.
quote: In data 2005-07-19 00:35, meskal scrive:
Però credo che sia uno sbaglio la ricerca di una “coralità espressiva”, nella pratica della comunicazione si finisce sempre per enfatizzarne un fattore a discapito dell’altro, e credo che in ogni opera, in ogni autore, ci sia un utilizzo maggiore di alcuni codici rispetto ad altri. E’ proprio qui che risiede la chiave delle diverse idee di cinema, l’utilizzo armonico di questi fattori mi sa tanto di neutralità espressiva.
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Ma infatti non era precisamente questo che andavo attaccando quando si parlava del cinema kubrickiano, non intendevo che se un codice è più utilizzato rispetto ad un altro, penalizzi il linguaggio, poichè ribadendo ancora una volta, ogni film è parametro di se stesso, e quindi non farei un discorso generale in questo senso.
Ciò che volevo portare in evidenza, è più che altro che il cinema di Kubrick tenda ad esasperare e non a valorizzare un codice, e nel contempo ad accostargli un altro codice che possiede per sua natura un significato antitetico.
Donde l'ambiguità.
E non un'ambiguità come può essere quella di Lynch, sostenuta dall'utilizzo equilibrato di diversi codici mirati proprio alla creazione di atmosfere ambigue in termini storico-narrativi, ma di ambiguità in termini di meta-narrazione.
Per carità, altrimenti sarei d'accordo con te nel parlare di "neutralità espressiva".
quote: In data 2005-07-19 00:35, meskal scrive:
Il concetto di “ambiguità” del cinema, era molto caro d’altra parte al maestro di Godard e dei critici dei Cahiers, Andrè Bazin.
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Che poi era anche quello che sosteneva che il cinema non avrebbe mai dovuto mostrare nè il sesso, nè la morte...
Bazin l'ho sempre condiviso molto poco per diverse ragioni.
quote: In data 2005-07-19 00:35, meskal scrive:
Per quanto mi riguarda comunque credo la discussione possa essere archiviata, credo di aver chiare le varie posizioni
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A leggere dagli interventi successivi però, mi pare che altri continuino a fare un certa confusione...
E non si può non rispondere.
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Meglio voi che io
[ Questo messaggio è stato modificato da: Marienbad il 19-07-2005 alle 18:51 ] |
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