FilmUP.com > Forum > Sondaggi - Qual'è il miglior film girato da Sergio Leone?
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FilmUP Forum Index > interAction > Sondaggi > Qual'è il miglior film girato da Sergio Leone?   
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Qual\'è il miglior film girato da Sergio Leone?
Il buono, il brutto, il cattivo 15 38.5%
Per un pugno di dollari 2 5.1%
Per qualche dollaro in piu' 0 0%
C'era una volta il west 3 7.7%
C'era una volta in America 17 43.6%
Giu' la testa 0 0%
Altro 2 5.1%
Totale 39 100%

Autore Qual'è il miglior film girato da Sergio Leone?
Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 18-07-2005 15:37  
quote:
In data 2005-07-18 15:30, meskal scrive:
Ho capito, posso ficcarmela nel deretano, la mia domanda.




Ho letto la tua domanda...secondo me è esattamente l'opposto.
Voglio dire tanto è "pulito" il suo cinema visivamente,con le inquadrature perfette i colori,le luci (pensiamo solo all'uso delle candele in Barry Lyndon) tutto al suo posto a formare quasi una splendida fotografia,tanto è ambiguo il messaggio,l'interpretazione,ma non solo a volte anche nell'immagine propio per la sua innaturale perfezione si cela un ambiguità di fondo notevole,tutto parte integrante del fascino del suo cinema.

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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 18-07-2005 15:39  
quote:
In data 2005-07-18 15:37, Luke71 scrive:
quote:
In data 2005-07-18 15:30, meskal scrive:
Ho capito, posso ficcarmela nel deretano, la mia domanda.




Ho letto la tua domanda...secondo me è esattamente l'opposto.
Voglio dire tanto è "pulito" il suo cinema visivamente,con le inquadrature perfette i colori,le luci (pensiamo solo all'uso delle candele in Barry Lyndon) tutto al suo posto a formare quasi una splendida fotografia,tanto è ambiguo il messaggio,l'interpretazione,ma non solo a volte anche nell'immagine propio per la sua innaturale perfezione si cela un ambiguità di fondo notevole,tutto parte integrante del fascino del suo cinema.




Scusami, ti ringrazio ma questo non c'entra nulla, io avevo posto a Marienbad una domanda molto semplice.

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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 18-07-2005 15:56  
quote:
In data 2005-07-18 03:12, Marienbad scrive:

Ecco, questo è un buon post.
E'difficile risponderti chiaramente Dr, ma ci provo...
Eyes wide shut, la prima volta che lo vidi, mi parve davvero magnifico; questo perchè Kubrick (come non si vedeva dai tempi di 2001) gestiva nuovamente in maniera minuziosissima le dinamiche della psicologia sociale e il discorso filosofico relativo alla società.
Kubrick era senza dubbio alcuno un personaggio interessante e acuto, sapeva tirare in ballo discussioni interessantissime a proposito dell'uomo e del mondo, e queste discussioni desiderava inserirle nel suo cinema.
Per quanto riguarda l'aspetto puramente tematico della sua filmografia, credo che come Kubrick pochissimi altri registi abbiano saputo essere così dediti alla formulazione di una cinema capace di riproporre in chiave immaginifica certe teorie.
Tutto l'universo di Eyes wide shut (e prendo questo perchè lo ricordo molto bene, ma ce ne sarebbero altri) appare come la summa di ragionamenti sottili ed intelligenti che Kubrick inserisce nel film.
Il problema nasce quando queste tematiche e situazioni vengono tradotte in immagini.

Ho sempre pensato che Kubrick non fosse un buon regista proprio perchè di quella straordinaria capacità di elaborare teorie, nel suo cinema si avverte solo una pallida presenza, poichè compromesse irrimediabilmente da una scarsa capacità di adattarle alla narrazione visiva, e nota bene, non all'immagine in se o alla costruzione dell'inquadratura, ma proprio ai raccordi delle precise scelte che determinano una narrazione visiva, il movimento visivo di insieme che trasmette in contemporanea significati (quelli dei significanti), atmosfere (quelle relative alla costruzione) e andamento (quello relativo alla consequenzialita e al montaggio).
Mentre questo movimento dovrebbe essere frutto di un percorso, che esattamente funziona come funzionano i nostri processi cognitivi, fatti di passaggi e di immagini, Kubrick lo strumentalizza costringendo significati, atmosfere e andamento a dover dipendere necessariamente l'uno dall'altro, quando poi nel buon cinema coesistono secondo un preciso equilibrio naturale, proprio come avviene nella struttura del pensiero.
Il cinema, e lo diceva anche Godard, "è fatto più per pensare che per raccontare storie".
Quidi dicevo, Kubrick costringe queste tre variabili del linguaggio del cinema a dipendere l'una dall'altra, sforzandone la plasticità e rendendo quindi un film estremamente artefatto, innaturale, facendogli perdere la fluidità che i linguaggi da sempre cercano di ottenere.
Quindi la musica ha il sopravvento sull'immagine, che diviene strettamente manipolata da un ritmo che non si confà al discorso che vuole tirare in ballo, sacrificandone in un certo senso la significazione e alterandone la semplicità sintattica; ogni inquadratura (soprattutto in questo film) pare descrivere un qualcosa che poi al contrario assume contorni drammatici ed esasperati senza un perchè.
L'atmosfera è sempre caricata (mediante l'utilizzo di tempi anomali) di una metafisicità inutile, anche quando vengono mostrati momenti che posseggono per loro natura significati semplici e modesti. L'andamento invece è sempre monocorde, Kubrick non gestisce il suo ritmo secondo la precisa peculiarità di modulazione che nel cinema è il montaggio, ma sempre e solo su una scelta di piani, tracciandone un andamento visivo in mono (come fosse l'andamento di una melodia di piano suonata con una mano sola).
Per questi motivi, Kubrick sceglie di rincarare la dose delle sue scelte registiche sgravate della significazione, esasperando un codice linguistico (vuoi che sia musicale, prossemico, cinesico, narrativo...), quando si accorge che una sequenza tende a mancare di efficacia. Donde l'accostamento di una precisa melodia ad una costruzione d'immagine scarna, o l'introduzione di una situazione particolare in una sequenza montata in maniera poco incisiva.

L'unico pregio di Kubrick è quello di saper riconoscere dove e come il suo linguaggio è incapace di restituire precise sfumature che lui desidera trasmettere, interscambiando nella costruzione dei suoi assunti, codici di altri linguaggi, che però ovviamente non trasmettono i medesimi concetti, ma li trasformano in qualcosa di diverso, di estremamente artificioso.

Per farti un esempio semplice e ridotto ai minimi termini, potrei dirti di pensare a come un giornalista televisivo trasmette una notizia.
I toni della sua voce sono estremamente inusuali, non ci si fa caso quando li si ascolta durante un telegiornale, ma se una persona occasionalmente ti parlasse in quel modo nella vita di tutti i giorni, ne avvertiresti la diversità e l'assoluta artificiosità; questo perchè le cadenze e la musicalità vanno ad esaltare parole e momenti che non avrebbero alcun bisogno di essere valorizzati.
E' solo un esempio, ma rende l'idea.

Kubrick negli anni si è estremamente evoluto e ha scelto di valorizzare forme di linguaggio cinematografico che di fatto, più che renderlo trasmissibile, lo alterano, donando vigore ai suoi toni ma non ai suoi significati.

E' semplicemente per questo che considero Kubrick un regista sopravvalutato, da sempre considerato ricco quando invece denota una povertà di linguaggio evidentissima e una strumentalizzazione consistente nell'utilizzo di ripieghi sintattici, confacenti a mascherare l'intrasmissibilità ed al contempo a mitizzare scelte che sono passate alla storia per lampi di genio, ingiustamente.
Kubrick è mistificazione e con gli anni non ha fatto altro che peggiorare in questo senso l'utilizzo del linguaggio cinematografico.
Se Godard si è sbagliato (anche se aveva perfettamente ragione), è solo perchè ha pensato che gli spettatori si sarebbero presto o tardi accorti della debolezza registica di questo regista.

Basta prendere un film come Barry Lindon per capirlo; lì dove c'era da narrare situazioni ben precise piuttosto che mettere in scena articolazioni di metanarrazione, ha fallito, regalandoci un cinema inefficace e inespressivo.
Del quale per altro da anni, si va esaltando la storia.

E ora me ne vado a letto.




Marien ha mosso a Kubrick una critica precisa..secondo lei il nostro non è in grado di tradurre bene in immagini il suo pensiero filosofico e cinematografico.

Tutto questo perchè le immagini e il racconto dipendono troppo dalla musica e viceversa.

Ora per quanto lei si sforzi a tentare di portare avanti questa tesi..io non lo giudico un difetto..anzi. Cosa sarebbe la danza delle astronavi nello spazio senza il valzer in sottofondo? E perchè mai se quelle scene dipendono troppo dalla musica scelta per caratterizzarle questo dovrebbe essere un difetto? A mio modo di vedere è un pregio invece. Kubrick è stato un maestro riconosciuto del montaggio...e non sarà certo Marien a farmi cambiare idea o a sovvertire questa verità conclamata.

Il cinema è fatto per pensare? Ma certo..è chi lo nega..anzi..è un assioma che ho sempre fatto mio. Ma cosa sarebbe un pensiero a se stante senza una storia che lo renda in immagini e ce lo descriva? Potremmo allora chiamare cinema anche una sequenza casuale di scene che non hanno un nesso logico che le lega?

Io non credo affatto che la musica del cinema kubrickiano abbia il sopravvento sulle immagini...quando guardo una sua qualsiasi scena io mi sento rapito allo stesso tempo dall'una e dell'altra..questione di sensazioni personali probabilmente...ma io non credo che nella nostra mente ci sia bisogno di effettuare operazioni logico-matematiche che diano il giusto peso all'una e all'altra cosa, mentre guardiamo un filmSsono le sensazioni che percepiamo a spingere ognuno di noi verso la formulazione di un diverso pensiero. siamo forse automi? Non credo.

Eyes wide shut..doveva essere girato in quel modo..fornire un senso di angoscia ed esasperatezza a mio parere fondamentale alla comprensione del messaggio insito nella pellicola. L'ambiguità che pervade il film è il suo pregio...non il suo difetto...era così che Schnitzler si sarebbe aspettatato che il suo romanzo fosse tradotto visivamente.

Ogni film di kubrick ha un suo andamento..un suo tono..che viene a fondersi col racconto e con quel che l'artista vuole mostrare in quel momento sullo schermo...insieme alla musica. E perchè mai questo dovrebbe essere una mancanza o un difetto? Il cinema è esperienza visiva e sonora...principalmente.

L'artificiosità poi... il cinema non deve per forza di cosa rappresentare la realtà delle cose..la vita di tutti i giorni cosi come la vediamo...ripeto..è un'idea che può essere anche giusta..ma non è un'assunto conclamato.
Forse Godard si è sbagliato..il pubblico non si è reso conto di quello che pensava lui proprio per quello...o forse ha sopravvalutato noi spettatori..chissà! Io sono per la prima ipotesi.

Su Barry Lindon poi...esprimi un giudizio che è totalmente in antitesi con quello che con quel film Kubrick voleva mostrare..il quel caso come in altri la ricerca dell'artificiosità..la freddezza...sono proprio quello che l'autore ricercava..come rappresentazione di una società legata all'apparenza e alla finzione..di cui chiara metafora sono i trucchi pesanti..le parrucche e le luci naturali tendenti a trasfigurare la realtà.

In questo senso Eyes wide shut e Barry Lindon sono due film molto legati tra di loro..e quindi proprio il fatto che tu apprezzi il primo ma non il secondo mi fanno intendere che probabilmente hai poco chiara la poetica e il pensiero kubrickiano per poter esprimere un giudizio così netto e particolareggiato.

Mi scuso per essere stato prolisso..ma avevo un pò di cose da dire e l'ho fatto.

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Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io"

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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 18-07-2005 16:21  
quote:
In data 2005-07-18 15:39, meskal scrive:
quote:
In data 2005-07-18 15:37, Luke71 scrive:
quote:
In data 2005-07-18 15:30, meskal scrive:
Ho capito, posso ficcarmela nel deretano, la mia domanda.




Ho letto la tua domanda...secondo me è esattamente l'opposto.
Voglio dire tanto è "pulito" il suo cinema visivamente,con le inquadrature perfette i colori,le luci (pensiamo solo all'uso delle candele in Barry Lyndon) tutto al suo posto a formare quasi una splendida fotografia,tanto è ambiguo il messaggio,l'interpretazione,ma non solo a volte anche nell'immagine propio per la sua innaturale perfezione si cela un ambiguità di fondo notevole,tutto parte integrante del fascino del suo cinema.




Scusami, ti ringrazio ma questo non c'entra nulla, io avevo posto a Marienbad una domanda molto semplice.




Si hai ragione volevo però dire la mia riguardo all'ambiguità del cinema di Kubrick.
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 18-07-2005 16:27  
quote:
In data 2005-07-18 15:56, pensolo scrive:
Kubrick è stato un maestro riconosciuto del montaggio...


ma quando mai?
guarda, a me Kubrick ancora piace molto, ma se c'è una cosa che ritengo oggettivamente penosa in tutta la sua opera, quella è di certo il montaggio.
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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 18-07-2005 16:28  
quote:
In data 2005-07-18 16:27, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2005-07-18 15:56, pensolo scrive:
Kubrick è stato un maestro riconosciuto del montaggio...


ma quando mai?
guarda, a me Kubrick ancora piace molto, ma se c'è una cosa che ritengo oggettivamente penosa in tutta la sua opera, quella è di certo il montaggio.



Perchè?
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 18-07-2005 16:28  
quote:
In data 2005-07-18 14:51, Marienbad scrive:
Tra l'altro non ho mai visto Manhattan,


sput!


comunque mi fa ridere sta cosa, che tutti dicono "eh, no, hai [o avete] una visione troppo schematica del cinema, troppo rigida". ma che vor di'? o uno ha le vostre idee, oppure è troppo dogmatico?

io penso che un artista come si deve debba avere sempre una perfetta (o quasi) cognizione di quello che sta facendo. troppo facile, sennò, tirare in ballo "l'ambiguità, le metafore, neanche lui sa cos'è quel nonsocchè che fa funzionare il suo cinema"... troppo facile per chi ne parla, ma soprattutto troppo facile per l'artista, o presunto tale.

ora, tornando un attimo su Kubrick (e, in un certo modo, anche su Leone), e - per essere più chiari - sull'esempio specifico della danza delle astronavi in 2001, e del valzer cui è affidato il successo delle inquadrature.
il discorso è: su cosa è costruita la messinscena? è costruita sulla musica? ci sono autori che costruiscono (o costruivano) la propria messinscena sui dialoghi (Rohmer, la Jaoui,...) o sulla dimensione sonora nella sua totalità (Tati). oppure la musica è davvero un espediente per sopperire alla poca funzionalità dell'inquadratura? (stesso discorso si potrebbe fare sulla sequenza finale de Il buono, il brutto, il cattivo)
quindi il discorso è a mio avviso molto semplice. poi sta a ognuno rispondere a questa domanda e giudicare se la sequenza in questione è ben strutturata o meno.
naturalmente, il discorso è sì semplice, ma va intrapreso nel verso giusto; se così si fa, continuando per esempi si può passare a tutta la filmografia di kubrick o di altri autori.


p.s.: scusate se ho scritto un mare di idiozie, ma è che non ho voglia di mettermi a studiare.
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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 18-07-2005 16:30  
Su Barry Lindon poi...esprimi un giudizio che è totalmente in antitesi con quello che con quel film Kubrick voleva mostrare..il quel caso come in altri la ricerca dell'artificiosità..la freddezza...sono proprio quello che l'autore ricercava..come rappresentazione di una società legata all'apparenza e alla finzione..di cui chiara metafora sono i trucchi pesanti..le parrucche e le luci naturali tendenti a trasfigurare la realtà.

In questo senso Eyes wide shut e Barry Lindon sono due film molto legati tra di loro..e quindi proprio il fatto che tu apprezzi il primo ma non il secondo mi fanno intendere che probabilmente hai poco chiara la poetica e il pensiero kubrickiano per poter esprimere un giudizio così netto e particolareggiato.



[/quote]


Condivido queste osservazioni,in verità parlar male di BARRY LYNDON in particolare suona alle mie orecchie come una bestemmia.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 18-07-2005 16:30  
quote:
In data 2005-07-18 16:28, DottorDio scrive:
quote:
In data 2005-07-18 16:27, sandrix81 scrive:
guarda, a me Kubrick ancora piace molto, ma se c'è una cosa che ritengo oggettivamente penosa in tutta la sua opera, quella è di certo il montaggio.


Perchè?


cacchio, a vedere un film di Kubrick, sembra che Griffith non sia mai esistito.
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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 18-07-2005 16:33  
quote:
In data 2005-07-18 16:30, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2005-07-18 16:28, DottorDio scrive:
quote:
In data 2005-07-18 16:27, sandrix81 scrive:
guarda, a me Kubrick ancora piace molto, ma se c'è una cosa che ritengo oggettivamente penosa in tutta la sua opera, quella è di certo il montaggio.


Perchè?


cacchio, a vedere un film di Kubrick, sembra che Griffith non sia mai esistito.



Ecco un'altra mia lacuna
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 18-07-2005 16:38  
vabbè, quello che più o meno volevo dire è che in Kubrick il montaggio non è mai una componente drammatica, ma si riduce ad essere una successione di stacchi tra un'inquadratura e un'altra (e volontariamente non ho scritto "tra un'inquadratura e la successiva").
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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 18-07-2005 16:40  
quote:
In data 2005-07-18 16:21, Luke71 scrive:
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In data 2005-07-18 15:39, meskal scrive:
quote:
In data 2005-07-18 15:37, Luke71 scrive:
quote:
In data 2005-07-18 15:30, meskal scrive:
Ho capito, posso ficcarmela nel deretano, la mia domanda.




Ho letto la tua domanda...secondo me è esattamente l'opposto.
Voglio dire tanto è "pulito" il suo cinema visivamente,con le inquadrature perfette i colori,le luci (pensiamo solo all'uso delle candele in Barry Lyndon) tutto al suo posto a formare quasi una splendida fotografia,tanto è ambiguo il messaggio,l'interpretazione,ma non solo a volte anche nell'immagine propio per la sua innaturale perfezione si cela un ambiguità di fondo notevole,tutto parte integrante del fascino del suo cinema.




Scusami, ti ringrazio ma questo non c'entra nulla, io avevo posto a Marienbad una domanda molto semplice.




Si hai ragione volevo però dire la mia riguardo all'ambiguità del cinema di Kubrick.



Beh, ripeto, io non trovo nei film di Kubrick un'ambiguità di senso maggiore che negli altri. Per la verità le poche cose che ho letto sul suo cinema, sui libri e anche in rete, mi sembrano girare attorno a dei concetti su cui, se non c'è piena unanimità, ci sono comunque analisi piuttosto compatibili. Io mi spingerei addirittura a definire i suoi dei film a tesi. Anche se poi le sue opere portano avanti il discorso avvalendosi di simbologie e di metafore spesso estremamente complesse.
In altri post si è parlato di montaggio, ma a me pare che un'opera come 2001, ad esempio, sia fondamentale anche a questo livello.

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 18-07-2005 16:41  
quote:
In data 2005-07-18 16:38, sandrix81 scrive:
vabbè, quello che più o meno volevo dire è che in Kubrick il montaggio non è mai una componente drammatica, ma si riduce ad essere una successione di stacchi tra un'inquadratura e un'altra (e volontariamente non ho scritto "tra un'inquadratura e la successiva").



In effetti mi sentirei quasi di darti ragione, visto che anch'io ho sottolineato che certi suoi film sono come una successione di quadri (vedi Barry Lyndon, 2001 soprattutto nella sequenza finale e Eyes Wide Shut soprattutto nella scena della villa dove lui gira tra le varie stanze).
Però tutto sommato il montaggio non è eccelso ma funziona
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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 18-07-2005 16:42  
E comunque a Godard piacque molto Lolita.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 18-07-2005 17:00  
pensolo, senza offesa, ma nel tuo lungo post non hai opposto una replica che sia una alle ipotesi avanzate da marien.
di questo passo ne uscirai irrimediabilmente sconfitto.
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