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Autore La disinformation
Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 19-02-2003 01:08  
Décryptage.
"Questo film non pretende di essere neutrale.
E’ frutto dell’indignazione”. Jacques
Tarnero e Philippe Bensoussan, registi
di “Décryptage”, lo dicono chiaro. Nessuna
pretesa di fornire una lettura “oggettiva” del conflitto in Medio Oriente. L’obiettivo è mostrare la parzialità con cui i media francesi (e buona parte di quelli occidentali) raccontano la guerra non dichiarata tra israeliani e palestinesi. Decifrare il messaggio occulto che c’è dietro a fotogrammi che si vorrebbero
oggettivi, per svelare l’ambiguità di certi
termini ossessivamente usati. E’ la prima
volta che un’operazione del genere viene
tentata in un paese, la Francia, dove dal cinema all’editoria, il pensiero quasi unico è filopalestinese. Ed è significativo che da tre settimane il film riempia la gran sala del cinema Arlequin a Parigi, nonostante non
conceda nulla allo spettacolo (le immagini
sono prese da archivi tv, l’unica aggiunta sono le interviste a Gerusalemme), e la critica lo abbia bollato come “non convincente”.
Il film è duro. Il manifesto è un pugno allo
stomaco. La foto, all’epoca, è apparsa in
prima pagina su Libération: un soldato israeliano, casco in testa, urla brandendo un manganello. Più in basso, un ragazzo, il volto insanguinato. Quale prova migliore della brutalità dell’esercito israeliano? Peccato che le cose stanno in modo diverso: il ragazzo è uno studente americano, strappato dal soldato a un linciaggio. Libération rettifica, è vero, ma solo qualche giorno dopo, due colonnine in fondo a pagina 13… Ma non è solo una questione
di infortuni giornalistici. Yitzhak Rabin,
pochi istanti prima di venire assassinato,
dice: “La pace non è solo una preghiera, è
al centro delle nostre preghiere”. Ma è anche
nelle preghiere di Arafat? Eccolo il leader
palestinese con Barak a Camp David, la
grande occasione mancata. Ed eccolo il suo
ritorno a casa, la folla lo osanna come un
eroe, ha avuto il coraggio di non firmare, di
dire no alla pace. E qui comincia il “décryptage”. La seconda Intifada scoppia davvero, come i media sosterranno, a causa della “provocazione” di Sharon, la visita alla spianata delle Moschee? Non era, piuttosto, una mossa strategica decisa da tempo, come testimoniano i preparativi in corso da mesi nei Territori? E le parole di un predicatore barbuto che nella sua preghiera del venerdì dice: “La venuta di Sharon nella spianata delle
Moschee è la goccia che ha fatto traboccare
il vaso. In nessun caso è stata la ragione.
Tutto era organizzato da molto tempo”.Eppure l’Intifada trova nella “provocazione” di
Sharon la sua giustificazione mediatica. Non
c’è reportage in Francia che metta in dubbio
questo assioma. Anche il presidente Chirac
parla delle violenze “originate, com’è noto,
da una provocazione”. E poi c’è lo sfruttamento della morte del piccolo Mohammed, intrappolato col padre tra due fuochi. E’ una troupe di France 2 che filma. Nessuno può dire da che parte, israeliana o palestinese, è partita la pallottola fatale. E tanto meno che sia stata un’esecuzione volontaria. Eppure le immagini diventano la prova inconfutabile dell’efferatezza dell’esercito israeliano. La televisione palestinese fa di più: inserisce nella sequenza un soldato che prende la mira.
Nelle scuole di Gaza e Cisgiordania, l’esecuzione di Mohammed diventa il saggio teatrale di fine anno. Dall’altro lato ci sono le immagini che nessuno deve trasmettere, pena la vita. Come quelle del linciaggio dei
soldati israeliani a Ramallah. E immagini
che esistono ma non filtrano, salvo rare eccezioni,
come quelle dei campi gioventù di
Hamas: fanno male, il cuore sanguina, a vedere
bambini addestrati a sparare, a uccidere,
a urlare l’odio dei loro cattivi maestri. Accanto alla mistificazione delle immagini,
l’ambiguità di certe parole. Gilo per la stampa francese cessa di essere un quartiere di Gerusalemme ma è una colonia ebrea. Dunque
martellarla con l’artiglieria è politicamente
corretto. Anche i due adolescenti uccisi
dai palestinesi sono giovani coloni. Ma
come si può essere coloni a 12 anni? Perché
l’uso di questo termine ambiguo? Tarnero risponde:
“In Francia si proietta sul conflitto
israelo-palestinese la griglia di lettura della
guerra in Algeria. Colonizzati e colonizzatori.
Con i palestinesi campioni della virtù progressista
e con Arafat nei panni di Che Guevara.
Israele è l’apartheid, Israele è nazi”.
Claudio Pagliara

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Io sono tutti.

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 19-02-2003 18:37  
Ieri su nessun quotidiano c’era, una notizia molto interessante, facilmente reperibile sull’Ansa di lunedì pomeriggio: il primo canale della tv tedesca ha svelato gli affari tedescoiracheni cominciati con Kohl e continuati con Schroeder e la provenienza germanica dei laboratori per armi chimiche e batteriologiche a disposizione di Saddam. La
tv ha raccontato, anche, un viaggio segreto
a Baghdad nel 2000 organizzato dalla Confindustria tedesca e il beneplacito del ministero degli Esteri. Tra gli ospiti anche il produttore dei laboratori chimico-batteriologici.
Non era una notizia interessante.
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Io sono tutti.

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 19-02-2003 18:40  
Repubblica Lunedì aveva
titolato in questo modo: “Israele, ancora
sangue: uccisi nove palestinesi”. Il sommario
diceva: “A Nablus l’esercito spara sulla
folla che protestava”. I soliti fascisti, insomma.
Leggendo l’articolo si scopre che 1)
sono stati uccisi anche quattro soldati
israeliani; 2) che 6 su 9 erano terroristi che fabbricavano una bomba; 3) che forse sono
stati poco accorti e la bomba gli è esplosa
in mano; 4) che a Nablus l’esercito non si è
divertito a sparare sulla folla che protestava
pacificamente; 5) che “una grande folla”,
piuttosto, ha circondato i militari che avevano
appena arrestato un terrorista “circondandoli
e cominciando a bersagliare di
sassi il loro convoglio”.
Che bella l'informazione.
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Io sono tutti.

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hitman

Reg.: 22 Ago 2002
Messaggi: 1010
Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
Inviato: 19-02-2003 20:22  
La situazione qui in Italia non cambia molto.
L'omicidio di un palestinese è una barbaria, mentre una strage di civili israeliani è pura routine.
A volte mi chiedo come si sia arrivati a tanto. Purtroppo quello che si sente ai telegiornali riguardo Israele e molto peggio della disinformazione.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 23-02-2003 03:33  
Secondo me qui si tende a fare la stessa cosa che si è fatta con il fronte pelstinese ai danni degli israeliani.
Innanzi tutto una cosa è certa: si esprime sempre una simpatia politica, culturale o sociale che sia. E questo lo si fa spesso anche in vista di una necessaria demistificazione. é proprio per colpa di questa voglia di occupare a tutti i costi un lato o l'altro della barricata che si cerca di proporre se non di manipolare le informazioni a proprio vantaggio.
personalmente non critico direttamente nessuno di voi. ho letto la interessantissima esposizione dei fatti di Hitman sul conflitto palestinese (che accetto fino a d un certo punto) e adoro gli interventi alternativi (permettimi questo termine senza nessuna offesa, anzi come complimento,,,) di alessandro, ma ho come sempre l'impressione che dietro ad ogni intervento ci sia una forte componente ideologica (che poi voi per primi criticate negli altri) che come, in piccola parte e come misero e stupido esempio, nel conflitto palestinese, impedisca una vera, libera e tranquilla discssione...
a questo proposito vorrei farvi una proposta. ma io non sono ancora pronto... tra qualche settimana ve la farò. a voi due e anche a qualcun altro...
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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hitman

Reg.: 22 Ago 2002
Messaggi: 1010
Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
Inviato: 24-02-2003 23:01  
Sentiamo questa proposta.

Cosa non accetti della mia esposizione sulla questione israelo-palestinese? Sono curioso.
Premetto che forse ho tralasciato qualcosa di importante, data la vastità e la complessità dell'argomento, ma alla fine mi sono limitato soltanto a fare un elenco di fatti, non a dare una mia libera interpretazione.
Aspetto una tua risposta.
_________________
"Non credo in un destino che si abbatte sugli uomini indipendentemente dalle loro azioni; al contrario, credo in un destino che si abbatte sugli uomini se non agiscono."

G.K. Chesterton

[ Questo messaggio è stato modificato da: hitman il 24-02-2003 alle 23:36 ]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 25-02-2003 00:39  
La proposta, la faccio ora, ma dovremo metterla in atto più avanti, è quella di aprire un post dedicato interamente e soltanto alla questiona palestinese...
un post che sia il più rispettoso possibile e che si presenti il più esaustivo possibile e ricco di informazioni e discussioni su queste informazioni... e poichè a te piacerebbe tanto, visto che ne hai letto, come sto facendo io ora, si potrebbe gestire insieme...
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hitman

Reg.: 22 Ago 2002
Messaggi: 1010
Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
Inviato: 25-02-2003 13:57  
Con grande piacere. Un'occasione in più per fare conoscere la storia contemporanea e soprattutto per discuterne.
Ne varrebbe la pena.
Fammi sapere se la cosa va in porto.
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G.K. Chesterton

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