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Autore lo scontro Repubblica- Corriere
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 14-10-2009 22:19  
Da qualche giorno Repubblica e Corriere si beccano a vicenda a suon di editoriali dal tema: chi è più servo di questa o quella parte.
Una delle accuse formulate da De Bortoli al fondatore di Repubblica è quella di essere un esercito schierato contro il premier , quando invece un giornale dovrebbe avere il compito di informare con lealtà e rispettare la volontà popolare espressa dal voto. "I governi li mandano a casa i cittadini", sancisce infine il direttore del Corriere.

Ma che significa? Quest'argomentazione, ripetuta anche negli studi televisi per ben 3 volte nel programma di Gad Lerner, è un concetto molto singolare di giornalismo.
Un governo eletto democraticamente non può quindi essere contestato nei fatti con articoli, inchieste,per non venir meno al rispetto della volontà popolare? Repubblica ha forse gli strumenti per sovvertire le consultazioni elettorali con un golpe a suon di inchiostro e calamaio, con le sue inchieste? De Bortoli, ma che stai a dì?
http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_14/debortoli-attacchi-corriere_401507c8-b888-11de-9ba8-00144f02aabc.shtml
http://www.youtube.com/watch?v=Jo9YU7FoMGA

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 14-10-2009 22:26  
non ho per niente presente la questione

tuttavia dando uno sguardo tutti i giorni al Corriere non mi sembra affatto a favore del Governo
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 14-10-2009 22:29  
Nel sopra citato articolo De Bortoli ricorda inoltre di essersi schierato contro la guerra in Iraq prima dell'inizio dei bombardamenti.
Peccato che lo fece usando le argomentazioni della propaganda statunitense di allora,sposando il suo punto di vista, il che equivalse a non schierarsi affatto contro o perlomeno a farlo in maniera dilettantesca, inefficace e intrisa della stessa ideologia della macchina da guerra occidentale. Il suo editoriale di allora
http://forumfilmup.leonardo.it/forum/viewtopic.php?mode=viewtopic&topic=39904&forum=21&start=0
era colmo di una valanga di errori, imprecisioni e affermazioni imbarazzanti. Ma ci faccia il piacere, col suo corrierino dello sport ... faccia il giornalista se ne ha le palle.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 14-10-2009 22:32  
Questo senza nulla togliere al fatto che Repubblica la si legge con criterio solo quando parla delle magagne del nanerottolo, per il resto è meglio soprassedere.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-10-2009 22:56  
DeBortoli mi sta deludendo sempre più, nella sua prima direzione del CorSera l'avevo visto molto meglio, misurato e "onesto". Anche da direttore del Sole24 mi sembrava ancora un ottimo direttore e invece il bisogno del CorSera di ritornare ad essere la voce della classe medio-ricca del paese, normalmente votante Pdl lo ha fatto nominare nuovamente direttore, ma soprattutto, sembra gli abbia imposto una linea editoriale opportunistica. Berlsconi alla fine è riuscito a mandare via Mieli che, con l'editoriale prima delle elezioni del 2006 proProdi, si era messo contro il Pdl e non solo....ora che è arrivato all'obiettivo mi sembra stia cercando anche di spostare quei lettori dal CorSera a Il Giornale. E trova una sponda non troppo incazzata nello stesso giornale di via Solferino. E' di questo che si discute (Tenenbaum): nonostante gli attacchi del Berlusca al Corriere, il Corriere attutisce senza levata di scudi. E a La Repubblica questo atteggiamento fa incazzare. E lo capisco bene. Assieme Repubblica e Corriere coprono, credo circa il 70% dei quotidiani d'attaulità venduti in Italia: se raccontassero lo stesso malessere dell'informazione nel rapportarsi con questo governo, forse riuscirebbero a cambaire qualcosa. Forse, ma almeno sarebbe una possibilità.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 15-10-2009 06:47  
Le argomentazioni di De Bortoli sono senz'altro speciose. L'indipendenza di un quotidiano si misura anche e soprattutto nella capacità e nel coraggio di criticare duramente l'operato di un qualunque esecutivo, se necessario, sia pure quando questo gode di un larghissimo consenso (dato, questo, tutto da dimostrare, allo stato attuale) nel paese. Leggo il Corriere della Sera da anni, non perchè sia in sintonia con la sua linea editoriale ma semplicemente perchè nonostante tutto rimane il barometro della "borghesia" italiana e offre una panoramica informativa (al di là del merito degli articoli e delle opinioni degli editorialisti) che tanti altri quotidiani non offrono. Ed è più che evidente che l'attuale direzione, come ha osservato Sartori, è molto più prudente sia rispetto a quella recente di Mieli, sia rispetto alla prima conduzione dello stesso De Bortoli. C'è anche da dire che allora esistevano firme come Montanelli e Biagi. Non è che all'epoca i vari Panebianco, Ostellino, Battista, De Rita e via dicendo non scrivessero più o meno quello che scrivono anche oggi. Ma il "livore", e per quanto riguarda soprattutto Montanelli lo spessore giornalistico di quelle due figure controbilanciavano in maniera netta quelle posizioni. Io, poi, come ho scritto altre volte, non sono mai stato un amante di Repubblica. In un certo senso l'ho sempre considerata un pò "Il Giornale" del Centrosinistra, pur riconoscendo che al suo interno ci sono anche ottimi cronisti. Queste piccole guerricciole comunque lasciano il tempo che trovano. Come sostiene Toni Negri, di cui in questi anni ho sposato sempre più tesi, si tratta di pure e semplici lotte intestine tra centri di potere. Se da un lato c'è Berlusconi (o la cosiddetta difesa ad oltranza del famigerato "assetto istituzionale"), dall'altro c'è De Benedetti con tutta una serie di interessi da tutelare attraverso un antiberlusconismo spesso di facciata, schematico, trito e ritrito. Riporto un passaggio molto significativo, da un'intervista a Negri rilasciata qualche mesetto fa...

Lei ha detto che in Italia non c'è opposizione politica di sinistra. Ma ci sono giornali, anche grandi giornali nazionali, che vengono invece accusati - e non sempre solo da destra - di essere fin troppo schierati contro Berlusconi...

Secondo me la politica che fa Repubblica, per parlare chiaro, non è semplicemente una politica contro Berlusconi. Repubblica fa politica contro Berlusconi in quella maniera perché il suo unico problema è dominare la sinistra, o quello che resta della sinistra. Il vero padrone della sinistra è, da un buon ventennio, De Benedetti, non D'Alema, non i vari signori (ride, ndr) che di volta in volta si vedono citati. Sono Scalfari e De Benedetti i veri padroni della sinistra! E i veri padroni devono trovare, evidentemente, un palcoscenico sul quale fare agire la loro propaganda. D'altra parte se si pensa di Di Pietro che è diventato un uomo della sinistra (ride, ndr), che è rappresentato come tale. Secondo me Scalfari e Repubblica sono profondamente analoghi...

Oltre Berlusconi, quali obiettivi avrebbero?

Obiettivi di potere, ovvio (ride, ndr). Sono gruppi di potere impegnati in lotte di potere, affamati di potere. Niente di più. La sinistra in Italia non esiste più. La sinistra in Italia è finita ben prima di Berlinguer...
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 15-10-2009 07:27  
quella di Negri è un'interpretazione che non scalfisce la sostanza di ciò che Repubblica contesta a Berlusconi
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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 15-10-2009 10:11  
Non la scalfisce, ne da una lettura più ampia e meno "partigiana". E forse, aggiungo, nella progressiva snaturazione della sinistra italiana, nella sua sconfitta nel paese a vantaggio del berlusconismo, qualche responsabilità a Repubblica andrebbe anche data. Per aver coperto governi incapaci, nel nome di un'alternativa formale, governi che hanno introdotto il lavoro precario in Italia e che hanno poi sentito l'improvvisa urgenza di "regolamentarlo" dando la colpa agli altri. Governi che hanno votato missioni militari di tutti i tipi contro il parere di gran parte di coloro che li hanno eletti, governi che hanno elargito denari a banche e assicurazioni raccontando sempre la solita solfa (mai come oggi trasversale) della necessità intrinseca di aumentare l'età pensionabile per risolvere i problemi economici del paese (ancora oggi Draghi ne parla manco fosse una novità o una proposta rivoluzionaria, mai che si sentano ricette "liberali" o liberiste dal sapore leggermente diverso, e tutti lì a dargli man forte), governi che negli anni hanno tentato apparentamenti di ogni genere col Centrodestra, scambiandosi deputati e favori nell'interesse generale del paese, nella prospettiva delle larghe intese, dell'agognato bipartitismo. Puah! Queste sono altre questioni, me ne rendo conto. Il problema della libertà d'informazione (o meglio, di un giornalismo che sia veramente autonomo dagli schieramenti) in Italia esiste, eccome se esiste, ma non esiste solamente quando governa Berlusconi. Questo dico io. Repubblica lo dice e lo ha detto, in passato? Ho i miei dubbi.
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 15-10-2009 17:17  
eugenio scalfari ha mosso delle contestazioni fondate a ferruccio de bortoli.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 15-10-2009 18:49  
Marxetto , sono d'accordo anche io sul fatto che Repubblica va presa molto con le molle , tuttavia suscitano ilarità queste battaglie tra due gruppi industriali (perchè di questo appunto si tratta) quando si fanno garanti dell'oggettività e della loro straordinaria funzione di equilibrio nel presentare i fatti e formare la coscienza pubblica, quella che va poi a generare il consenso verso i nostri governanti.
Trovo ridicolo leggere ancora, nel 2009, dopo sentenze passate in giudicato, editoriali come quello del Gallone del Loggione in cui afferma che "Berlusconi è un self made man, ragiona da imprenditore",senza che queste affermazioni trovino smentita citando semplicemente alcuni fatti.
La Cassazione ha condannato gli avvocati di Berlusconi per aver corrotto il giudice Metta, che aggiustò la sentenza sul Lodo Mondadori consegnando il primo gruppo editoriale italiano all'attuale premier.
Ovviamente gli avvocati agivano per loro esclusivo interesse e disinteressandosi degli effetti della loro corruzione, a vantaggio del proprio cliente che incassò senza fare una piega e che ora, con sentenza civile di primo grado, si vede costretto a sborsare 750 milioni di euro.
Resta il fatto che un giornale che se ne esca ancora con simili affermazioni come quella del Gallone, senza che nessuno controbilanci con i fatti, fa ridere i polli.
Anche mia nonna sarebbe una grande imprenditrice se ci fosse qualcuno che corrompesse per lei qualche giudice.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 15-10-2009 19:47  
quote:
In data 2009-10-15 18:49, Quilty scrive:
si vede costretto a sborsare 750 milioni di euro.



la mondadori accetti questa "costrizione". dal momento che si parla di reati.

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