> > Attualità - Roberto Saviano è prigioniero del suo personaggio? |
Autore |
Roberto Saviano è prigioniero del suo personaggio? |
Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 29-03-2009 12:22 |
|
Ho trovato molto interessante il suo intervento a "che tempo che fa", soprattutto sulla parte riguardante i mass media e come trattano l'argomento camorra: il quotidiano di Caserta è veramente scandaloso e assoggettato al sistema criminale.
Video
http://www.youtube.com/watch?v=bwgLSDKPBNY
Fa riflettere il fatto che mentre ogni giorno la campagna di propaganda mediatica bombarda il suo target di lobotomizzati sugli stupri dei rumeni (senza voler sminuire questo fatto ovviamente) nessuna parola è mai dedicata alle centinaia di vittime della criminalità organizzata.
Il silenzio omertoso e l'accurata selezione delle vittime sulle quali vengono puntati i fari di questo tam tam mediatico svela infine la vera funzione di un sistema di informazione come il nostro: è il cane da riporto del governo e dei poteri forti, nel riuscitissimo disegno di selezionare determinati fatti al posto di altri non meno rilevanti, nel tentativo di cancellare dal pubblico dibattito i problemi scomodi e assoggettare lo spettatore ad una accomodante realtà televisiva.
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 08-04-2009 alle 18:14 ] |
|
Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 05-04-2009 12:17 |
|
E mentre sui media nazionali impazza il nuovo tormentone sulle gaffes internazionali dello psiconano (l'adenda delle priorità di cui si deve discutere pubblicamente) , Saviano , sempre da Fazio, commentava il fatto che i morti quotidiani e le vittime della Camorra non ottengono visibilità argomentando che la percezione globale è che questi delitti siano visti in generale come problemi di una comunità locale e fenomeni culturalmente marginali. Come se il delitto di Garlasco o quello di Cogne fossero invece rilevantissima cronaca di importanza nazionale.
Il commento di Saviano su questo punto appariva pertanto molto deludente e contraddittorio, incapace di un'analisi molto più veritiera , per quanto ho appena argomentato. Sarebbe egli stesso forse così pubblicizzato e trasmesso in diretta televisiva se avesse affondato del tutto il colpo?
L'altra sera su la7 Beppe Grillo affermava (banalmente) che un Corriere della Sera che ha come azionisti le principali banche quotate in borsa inverosimilmente proporrebbe come argomento il conflitto di interessi tra manager che sono consiglieri di amministrazione in moltelplici società che dovrebbero essere in concorrenza tra di loro, motivo per il quale gli investimenti esteri in Italia subiscono forti contrazioni. Un giornalista del Corriere presente in studio ribatteva che nell'arco della sua lunga militanza in quella redazione non aveva mai subito pressioni e aveva sempre svolto con assoluta libertà il suo compito.
Il che è molto probabilmente vero , come lo è altrettanto il fatto che se si fosse mai occupato nella sua vita di questi argomenti sarebbe stato subito allontanato dal quotidiano, così come insegna la vicenda tristemente nota di Carlo Vulpio.
Libertà assoluta, di conformismo. Un giornalismo serio e aggressivo non è tollerato. Bisgona solo dare rilievo alle stupidaggini , le persone devono avere ben chiara in mente la scaletta degli argomenti su cui devono discutere.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 05-04-2009 alle 12:24 ] |
|
Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 05-04-2009 13:52 |
|
L'intervista in cui Saviano afferma che il fenomeno Camorra viene percepito dai media come cronaca locale è qui sotto
http://www.youtube.com/watch?v=2z3bSQB58Mo&feature=related
In realtà , parafrasando l' introduzione de "la fabbrica del consenso",
la gente non nota il silenzio riservato dai media alle vittime della criminalità organizzata: per una stampa che non voglia ostacolare la politica della Mafia, della Camorra, questo silenzio non è meno importante dell'attenzione riservata alle vittime e ai carnefici di banalissime storie di cronaca locale.
Sarebbe molto difficile per la criminalità organizzata uccidere centinaia di persone ogni anno se i mass media avessero riservato a questo fenomeno la stessa attenzione riservata ad esempio al delitto di Garlasco.
Sarebbe molto difficile per questa stessa organizzazione malavitosa continuare ad essere la prima industra italiana per fatturato se la stampa presentasse quotidianamente il bollettino di guerra e suscitasse un vero sentimento di indignazione popolare e di sostegno alle persone che al contrario lottano per cambiare lo stato attuale delle cose.
Se il silenzio è mafioso, allora le strutture che , pur avendone i mezzi , lo assecondano non sono meno responsabili del perpetuarsi dell'impossibilità di alcun cambiamento.
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
|
Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 08-04-2009 18:14 |
|
Roberto Saviano è prigioniero del suo stesso personaggio?
"Ucciderlo sarebbe come farlo santo, la più grande mereviglia dura solo 8 giorni. "
"Per questo siamo qui, perchè non vogliamo e non possiamo che la meraviglia passi".
Nell'introduzione del conduttore Fazio risiede il filo invisibile che lega la sua apparizione a trasmissioni televisive di questo tipo.
Per poter parlare in televisione senza urtare la sensibilità di uno Schifani di turno e clamorosi polveroni occorre però una buona dose di autocensura.
Condivido pertanto l'analisi di Piero Ricca e il fatto che un Lirio Abbate , non meno importante di Saviano e fondamentale nella lotta alla Mafia, non potrebbe mai apparire in televisione. Chi ha letto il suo libro sa anche perchè. |
|
gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-04-2009 18:41 |
|
sono d'accordo con questi interventi di risposta scritti sul blog di Ricca:
"Questa volta non sono per niente d’accordo.
Innanzitutto non è scritto da nessuna parte che uno scrittore si debba a tutti i costi immolare per la Patria. Si sa benissimo che qualora facesse i nomi di politici di spicco in prima serata su Rai Tre, dopo qualche mese salterebbe per aria. Io credo che Saviano sia già provato ampiamente dalla vita sotto scorta. In ottobre, ho avuto l’onore di conoscerlo per caso, in una pizzeria, a Milano. Stava mangiando con una ragazza e attaccati al suo tavolo c’erano 4 agenti della sua scorta. Per avvicinarmi a lui e stringergli la mano, ho dovuto prima chiedere al cameriere, il cameriere ha chiesto al proprietario, il proprietario alla scorta e alla fine mi hanno lasciato passare. Ditemi se quella è una vita normale. Di fronte ad una vita simile, bisogna soltanto rispettare le sue scelte personali. Qualora un giorno decidesse di ritirarsi in una meta segreta, non dovrebbe essere tacciato né di egoismo né di protagonismo o peggio di avidità (del tipo: finché hai fatto i soldi sei rimasto in Italia, con le tasche piene te ne sei andato). Mettiamoci nei panni di un ragazzo di 29 anni che ha già compiuto un gesto grandioso: informare la massa dell’esistenza della camorra e della sua pervasività nel sistema anche al NORD. Non era chiaro a tutti e ci sono persone (la maggioranza dei settentrionali) che ancora pensano alla criminalità organizzata come ad una questione tipica del meridione e che devono risolvere i meridionali. Non tutti sono votati ad un coraggio estremo. E non si possono far ricadere su un bravo ragazzo di 29 anni le responsabilità della mancanza di informazione. Ci pensino i magistrati a perseguire i criminali e i politici. E se i PM vengono trasferiti d’ufficio quando trovano il marcio, ci pensino i cittadini a cambiare il proprio Paese non votando più i partiti corrotti. Non tutti di cognome fanno Falcone, Borsellino, Chinnici, Ambrosoli e molti altri che, noi persone attente, ben conosciamo.
In un Paese che si dimentica in fretta di questi eroi e che a maggioranza elogia il marcio e il vizio, passa la voglia di atti estremi di carità verso una società morente"
e
"penso che se mi piacciono le azioni di una persona, nn per qusto devo prtendere che la medesima soddisfi tutte le mie pur fondate aspirazioni. semplicemente, nn si può pretenderlo.
sec. me, saviano ha stappato un bel tappo e sta uscendo merda a getto, in tutte le sue espressioni, anche le meno esaltanti. ciò nn significa affatto che altri, prima di lui, nn avessero fatto altrettanto, magari dando l’intera loro vita per combattere l’omertà. saviano, però, si è mosso su un altro strato ancora; originalmente, dall’interno di una società mortificata.
da fazio, saviano nn è stato certo avaro di accuse perché ha attaccato di petto la bassezza degli intrighi fra stampa e mafia ed ha dimostrato, senza dubbio alcuno, la verità sec. cui “affinché il male vinca è sufficiente che il (supposto) bene stia fermo”. a noi, forse, spetterà continuare l’opera di disgelo circa gli altri nomi e cognomi di mafiosi eccellenti, viventi e non. ognuno a suo modo, sempre."
e
"Gomorra è un libro che viene dalla sua esperienza di strada, e che spiega il SEGMENTO CRIMINALE della camorra…SEGMENTO…!!! "
vedere che c'è gente che non ha letto il libro e parla sparando cazzate vogliosa com'è di trovare "il bluff" e darsi così un tono da intelligente che ne sa sempre una in più, mette molta tristezza
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
|
Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 12-04-2009 18:35 |
|
Ma chi è che non avrebbe letto il libro? E di quale bluff si sta parlando?
Come al solito o è bianco o è nero...pretendere di cogliere le sfumature è impresa eccezionale.
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
|
dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 13-04-2009 09:20 |
|
certamente saviano, rispetto ad altri giornalisti anti-mafie che poi purtroppo vennero anche uccisi, si sente meno solo, meno isolato, con un forte e vero sostegno intorno della società civile e del mondo della cultura.
e quello che dice è molto utile soprattutto per le nuove generazioni: con loro saviano riesce a trovare maggiore comprensione anche per l'età che cmq lo avvicina a molti giovani.
non lo so se saviano, inizialmente, ha cercato anche un pò di enfatizzazione mediatica per il suo libro. se tutto questo è servito a far affrontare la camorra quanto la mafia e ad iniziare a combatterla molto di più rispetto a prima, ben venga allora.
forse la figura di saviano in primo piano sul piccolo schermo rischia di trasformarlo in un personaggio (nel senso cmq positivo del termine)ma, ripeto, se serve a fare tv d'informazione e di cultura, allora meglio così. |
|
quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 13-04-2009 12:01 |
|
Le accuse di protagonismo a Saviano lasciano il tempo che trovano..dicevano lo stesso di Falcone prima che lo ammazzassero.
Quanto al presunto "scarso coraggio" e "autocensura" di Saviano..qui la cosa sfiora il ridicolo: con la sua denuncia Saviano si è già esposto a notevoli rischi per la sua vita (la scorta certo non sta lì per bellezza). Proprio non mi sento di biasimarlo se non vuole aggravare la sua situazione.
Poi esulando dal tema Saviano e parlando in generale, dobbiamo sempre ricordare che scrittori, artisti ed intellettuali non sono esseri dalle qualità eccezionali, ma persone con un particolare talento e questo talento non necessariamente li rende più "coraggiosi" o moralmente migliori di chiunque altro. Sono comunque esseri umani con debolezze, paure, difetti più o meno grandi come tutti noi.
Pretendere che siano eroi senza macchia o che immolino la propria vita per la Giusta Causa è assurdo. Ringraziamoli, piuttosto, per quello che il loro talento e la loro creatività ci offre.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 13-04-2009 alle 12:06 ] |
|
dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 13-04-2009 17:48 |
|
il discorso su saviano in realtà andrebbe allargato dal semplice e riduttivo contesto di uno "scrittore anti-camorra che denuncia con coraggio e racconta senza mezzi termini".
la figura di saviano è, cioè, anche la figura di un "intellettuale del nostro tempo". di una persona che rappresenta la cultura letteraria e giornalistica di questo Paese e che si fa carico di un compito di testimonianza critica, attraverso l'analisi della società e del Paese in cui viviamo.
quindi la figura di saviano acquisisce un ruolo anche più importante e unico di ciò che molti potrebbero pensare: è da dopo la morte di pasolini (ultimo, grande intellettuale-narratore di questo Paese e della società italiana) che all'Italia mancano persone come loro.
non significa fare un accostamento tra pasolini e saviano: significa che, dopo il primo e precedentemente al secondo, è mancata una figura critica intelligente e scomoda.
forse anche per questo l'Italia si è fatta ipnotizzare e inebetire sempre di più. |
|
HaroldKid
 Reg.: 11 Gen 2009 Messaggi: 4589 Da: milano (MI)
| Inviato: 13-04-2009 20:04 |
|
Consentitemi una banalità detta a scatola chiusa e che forse nn centra una sega colla discussione.
Tutti siamo prigionieri del personaggio che interpretiamo vivendo, anche se spesso la maggior parte di noi è cieca (volente o nolente ) e non se ne accorge.
Chiudo. |
|
Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 14-04-2009 15:05 |
|
quote: In data 2009-04-13 12:01, quentin84 scrive:
Pretendere che siano eroi senza macchia o che immolino la propria vita per la Giusta Causa è assurdo.
|
Nessuna pretesa Quentin, così come a Saviano non l'ha ordinato il medico di apparire in programmi televisivi.
E' chiaro che se lo fa diventa personaggio mediatico e si espone a legittime critiche derivanti DA QUELLO CHE DICE, e non per il fatto che si tratta di Saviano, descritto come l'unico eroe nazionale quando ce ne sono tantissimi altri, sotto scorta e minacciati dalla mafia (si parlava di Lirio Abbate) che non vengono nemmeno presi in considerazione.
Quindi se Saviano va in tv a dire che le storie di Camorra non hanno rilievo sui media nazionali perchè vengono da essi percepite come cronaca locale, beh scusa sai ma un vaffa ci scappa tutto. Cronache locali saranno l'omicidio di Garlasco, di cui si ha la nausea, delitto privato insignificante a livello sociale se non per la morbosità con la quale lo si propone, al contrario delle centinaia di delitti di Camorra annuali che invece hanno enorme rilevanza nazionale, traddandosi di faide per il controllo di un'economia che sottrae allo Stato milioni di euro e ai cittadini la libertà.
Che Saviano venga a dire in diretta tv che non c'è una strategia dietro a questa selezione accurata delle vittime degne di attenzione è francamente inaccettabile, lo capirebbe anche un ragazzino dodicenne. |
|
|
|
 |
0.131414 seconds.
|