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Autore la contro riforma della giustizia
dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 11-12-2008 17:04  
nè più nè meno è la seguente:

-modifiche al titolo IV dell Costituzione della Repubblica italiana (inerente l'autonomia e l'indipendenza della magistratura)

-separazione del giudice inquirente (che svolge l'indagine e conduce l'inchiesta) dal giudice giudicante (il pubblico ministero che sostiene l'accusa durante un processo)

-più potere inquirente alla polizia di Stato: la polizia svolge una indagine su ampia scala e con maggiori poteri, e solo in una seconda fase trasmette le carte investigative al magistrato inquirente (che però non sarà più anche il pubblico ministero del processo). la polizia non è tenuta a seguire per forza una rapida tempistica, nel riferire al magistrato sulle indagini da essa svolte: trasmetterà i risultati investigativi al giudice solo quando lo riterrà opportuno.

-il magistrato inquirente (non essendo più il pm del processo)si ritroverà ad essere una sorta di passacarte. trasmette gli atti al collega che sosterrà l'accusa al dibattimento.

-separazione del consiglio superiore della magistratura in due parti: un organo che si occupa dei magistrati inquirenti e un organo a parte che si occuperà dei magistrati giudicanti (i pubblici ministeri). e questo proprio in conseguenza del fatto che saranno separate le carriere dei giudici.

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una "riforma" (le virgolette non sono casuali)spaventosa: il potere inquirente e giudicante verrà esercitato da organi di polizia e un ristretto gruppo di magistrati direttamente assoggettati all'indirizzo politico dell'esecutivo, cioè del governo in carica.

quindi in altri termini il controllo politico sulla magistratura. con le conseguenze di un sistema legislativo forte con i ladri di galline e inesistente (nemeno debole dunque) per i potenti.

e uno stravolgimento di una garanzia fondamentale per lo stato di diritto del cittadino: l'autonomia e l'indipendenza della magistratura (che, tanto più, deve essere autonomo e indipendente dalla politica). stravolgimento di una garanzia costituzionale fondamentale, eseguito a colpi di maggioranza parlamentare.

io questa la definirei eversione. molto pericolosa.

del resto il controllo politico sulla magistratura era nei programmi della p2 di licio gelli (lo stesso licio gelli che proprio recentemente, attraverso la sua tv personale, ha detto: "la democrazia è una sigaretta che ormai si sta esaurendo" e che ha dichiarto che berlusconi è il suo unico ex tesserato capace di portare a compimento gli obiettivi della sua loggia massonica).

un capo del governo non può esercitare il suo mandato se è anche IMPUTATO di processi. perchè è automatico che deve tutelare il suo interesse: che è quello di ripararsi dal processo.

prevedo un pessimo futuro. c'è da stare attenti: io veramente vedo molto in pericolo le libertà costituzionali e la democrazia. c'è da essere molto preoccupati. molto.




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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 12-12-2008 15:18  
finalmente un intervento del capo dello Stato napolitano che trovo molto soddisfacente e importante. ha ammonito berlusconi per la sua intenzione di riformare la giustizia modificando persino i princìpi del titolo IV della Costituzione della Repubblica (quelli che sanciscono l'autonomia e l'indipendenza della magistratura).

napolitano ha ricordato quanto quei princìpi sono immodificabili, e nessuno li può toccare. perchè che la magistratura sia autonoma e indipendente (soprattutto dalla politica)è una garanzia fondamentale per la tutela dei cittadini e per una questione di democrazia, imparzialità e uguaglianza dinanzi alla legge. quindi per lo Stato di diritto.

manipolare e modificare questi princìpi vuol dire deformare la democrazia, l'imparzialità del potere legislativo e l'uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge.
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 13-12-2008 14:15  
intanto, i suoi alleati di governo (la lega in particolar modo) lo vogliono convincere a digerire il "boccone amaro": dismettere i panni per un attimo del comandante autoritario che fa tutto da solo a colpi di maggioranza e farlo sedere intorno a un tavolo con l'opposizione per discutere e condividere la riforma della giustizia.

e questo perchè è in ballo il federalismo fiscale: le opposizioni hanno infatti mostrato una certa accondiscendenza e collaborazione nei confronti del progetto federalista della lega.

e la lega dunque teme che la cosa salti.

e se salta il federalismo, o addirittura se berlusconi (anzichè far viaggiare le due riforme parallelamente) desse la precedenza al tema giustizia, salterebbe il governo: bossi perennemente ricorda a berlusconi che il federalismo è la colla della loro alleanza di governo, così come non smette mai di ricordargli che è grazie alla lega che berlusconi ha vinto le elezioni (il che, numericamente, è vero. berlusconi, inteso come lui in persona con il suo solo partito-azienda, non ha riportato una vittoria personale alle ultime elezioni).

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la riforma della giustizia si può anche condividere. ma condividerla non significa di certo dover accettare un testo preparato già dal pdl e immodificabile.

anche perchè questa discussione sul tema della giustizia ha un chè di sinistro: è ovvio che berlusconi ne sente l'immediato bisogno perchè vuole ripararsi dagli ultimi processi che lo riguardano. quindi lui tutto ciò che fa lo fa nel suo esclusivo interesse personale.

in secondo luogo, le modifiche in materia di giustizia che sono state anticipate così come adesso sono impostate non vanno assolutamente bene.

il controllo politico sulla magistratura, la separazione delle carriere dei magistrati e del csm sono inammissibili.

anche perchè non si riforma così la giustizia.

quindi è un testo da buttare completamente a terra e riscrivere daccapo.

le priorità sono altre. 2 soprattutto: certezza della pena e meno lungaggini per le durate dei processi.

e naturalmente devono restare le intercettazioni telefoniche e , ci mancherebeb altro, l'obbligatorietà dell'azione penale.

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